giovedì 31 ottobre 2013
Nel Processo
Leggere che il moralizzatore Vitali, se la prende con magistrati che invece di occuparsi dei fatti di loro competenza, fanno i....moralizzatori, travalica le sponde della fantasia politica. Come pensare che Gnassi spenderà soldi per il Ponte Sfiga invece di quello Nud e Crud. Caro Presidente della Provincia, finalmente in probabile decadenza, secondo te/lei i reati commessi per Aeradria dovrebbero essere prescritti perchè commessi per la Città? Sembra il revival della cosiddetta atipicità bagninara. Passi per i dipendenti che rischiando di perdere il loro posto stipendiato con i nostri debiti, hanno sbagliato finestre, invece di quelle un pò tetre di Via Della Chiesa, potevano/dovevano fare serenate incazzate sotto le Tue/Sue. Le polemiche pretestuose per una gestione incapace da troppi anni superano il pur basso limite della decenza. Scappano fuori a getto continuo lettere ed ipotesi di reato, tutti i soci pubblici eccetto Maggioli sono indagati, se l'aeroporto rischia la chiusura, come il resto della Città, dispiace a tutti, a qualcuno di più. La colpa deve ricadere sui soggetti che hanno gestito questa infrastruttura, ne hanno scelto i presidenti, consigli, revisori e società satelliti. Come dice il suo partito(?) per il Cavaliere: non ci si deve difendere dal processo, ma nel processo. Certo.
Prima la Novarese, Poi
La Commissione Consiliare voluta dal MoVimento5Stelle ed in particolare dalla Presidente Carla Franchini sulla Vicenda Novarese ha scoperto, in parte, un pentolone di bugie e disattenzioni politiche ed amministrative. Chi ha avuto la pazienza di seguire il nostro blog si ricorderà che siamo stati i primi a metter in luce le anomalie (?) che si sono susseguite in questi anni, dopo l'approvazione nel lontanissimo 2003 della Delibera e del relativo contratto di assegnazione dei lavori. Voglio ricordare al più smemorato degli Sdelegati che quella iniziale delibera era voluta fortemente, prepotentemente dal Clan di Viva Miramare, suocero di fatto in testa, aiutato dalla Associazione Albergatori, con in prima linea Ermeti e dalle forze definite localmente dell'inciucio turistico. Occorre dire che Ravaioli era il più convinto della bontà dell'opera, tanto che ci costrinse ad un Consiglio Comunale il 17 di agosto, non al Bounty. Parlo come persona molto informata dei fatti, se qualche cocorita che ha vestito il saio del Savonarola di Quartiere, subito abbandonato per la divisa più comoda e remunerata del Delegato, andasse a rileggere il mio intervento in Consiglio si accorgerebbe che le previsioni erano sbagliate per... difetto. Il Polo del Benessere era una patacata anche allora, come la destagionalizzazione con i debiti di Fiera e Palas e..Trc. Fu uno degli aspetti dirimenti la mia appartenenza al gruppo e partito, la strada scelta è quella che vedete sotto gli occhi. Gnassi tenta una operazione di azzardata cosmetica politica, operando una riverginazione del suo appartenere al passato più buio. Non ha mai alzato voce, penna, dito contro l'amministrare la Città. Oggi ci ricompensa con le feste e la chiusura di un ponte al giorno, le uniche cose su cui mostra un convinto Master. C'è però un altro personaggino che non può fare il furbetto, è l'unico che c'era anche prima con Ravaioli e Melucci. Se non ci fosse stato l'intervento lodevole del MoVimento, non avreste dato un incarico (gratuito) a due bravissimi professionisti che vi hanno detto una cosa tanto allarmante quanto giusta. Dovete rescindere il contratto, ma lo dovevate fare prima. Se non ve lo dicevano avreste aspettato altri nove anni? Il Preservativo sulla Colonia e la gru immobile sono testimoni delle vostre inadempienze. Non so se sono atti penalmente rilevanti, tra poco in Procura faranno una Sezione Speciale dedicata alle delibere riminesi, rimane una tangibile e visibile testimonianza di clamorose omissioni di atti. Il Carlino sempre molto informato quando lo vuole, ha prodotto uno "strano" articolo, sembra dettato dalla Coop7 che al pari di Aeradria è sul punto di fallire in termini concordati. Loro hanno fatto quello che il mercato ha permesso, il progetto era sballato anche dieci anni fa. Pur avendo quasi in regalo un patrimonio immobiliare e societario ragguardevole, non dimentichiamo il Talasso, non potevano pensare che sarebbe stato anche remunerativo. Investire a Rimini da almeno venti anni non lo è più, chi lo ha fatto ha pagato. Sarebbe conveniente soprattutto per l'amministrazione se la Cooperativa si risollevasse ed iniziasse i lavori, ma dopo???? Un altro pasticciaccio brutto tipo Nuova Questura, si aggiunge alla Murri, un fallimento dietro l'altro, mentre l'ultima opera di regime sta distruggendo case e famiglie senza portare alcun aiuto. Come si deve concludere? Abbiamo avuto la conferma che Aeradria ha avuto anche l'Alto Patronage di Cagnoni, con la stessa lettera di dimissioni si possono prendere tre piccioni. Il contenzioso porterebbe ad altri anni di immobilismo, non hanno neanche avuto l'intelligenza di pensare a destinazioni nuove su quelle aree. Il fallimento riccionese delle previsioni rumorose sul Marano dovrebbe ingiungere una pianificazione congiunta. Abbiamo proposto un'Area per i Giovani, nel senso più lato ed imprenditoriale del termine, ci sono altre idee, l'immobilismo è la peggiore. Siamo arrivati alla Novarese, la Murri è molto peggio, anche con 200 appartamenti non è partita, non basta escutere una fideiussione che nella Novarese non è stata nemmeno pensata, tanto erano pronti per partire. Siamo a tre scandali più o meno rilevanti, da bambini dopo tre corner era..rigore.
E' Finita
E’ finita, la taverna della famiglia Moretti è stata abbattuta. E’ cominciato tutto poco dopo l’una del pomeriggio ed è finita che la sera era scesa da poco. Alla fine una pioggia leggera si è posata sulle macerie come un sudario.
La zona era abbondantemente presidiata. Presenti Digos, Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale, vicino ad uno degli ingressi del cantiere un reparto operativo della Mobile pronti contro la sommossa e nei pressi della demolizione un agente della scientifica che filmava il tutto. L’impressionante dispiegamento di forze è stato messo in campo non per dei violenti facinorosi, non per dei black block, ma per un onestuomo e un po’ di Grillini armati di cellulare e telecamera. Sarà anche meglio stare sul sicuro, però…
Come l’hanno presa i protagonisti di questa storia? Intendiamoci, nessuno ha mai creduto che quella proprietà rimanesse in piedi. Sebbene inutile il TRC è un’opera da 100 milioni di Euro e chi doveva prendere la sua parte dei soldi di Rimini, che il suo lavoro fosse indispensabile o no, li ha già presi, ora però restano da spendere i quasi 50 milioni del CIPE per i quali tutti si affannano a dire che non sono destinabili ad altro. Falso. Possono essere spesi in mobilità.
sentUna piccola speranza, fioca come una candela in un tornado, l’aveva accesa un giudice del Tribunale Amministrativo Regionale di Bologna a cui era stato dichiarato dal legale di AM che: nulla di insistente su occupazione provvisoria sarebbe stato abbattuto. Oggi un Giudice per le Indagini Preliminari, attivato dalla Procura, per via della pioggia di esposti della settimana scorsa, ritiene ( quando lo fa un GIP il ritenuto di chiama Ordinanza) che nel dispositivo TAR vi sia un errore di scrittura.
Tutto apposto dunque non stiamo parlando di un errore di interpretazione, come asserivano Agenzia Mobilità e l’Avv. Bernardini, ma addirittura si tratta di un errore di scrittura. Non siate maliziosi, non dovete pensare a niente di strano, ora vi spiego come il Gip è portato a ritenere ciò. (ordinanza GIP)
Gli elementi sono fondamentalmente due e tra questi, purtroppo, non c’è la dichiarazione dell’estensore della sentenza incriminata, nessun meaculpa, ma presumiamo arriverà . Il primo è che, secondo il GIP il decreto di esproprio n.10 del 2007 prevedeva l’intera demolizione del manufatto di Moretti. Il Secondo elemento è che in una sentenza successiva avente lo stesso oggetto il Tar si era espresso diversamente.
esproprioLe cose stanno effettivamente così? Leggere i documenti legali che sono stati prodotti è un grosso aiuto alla comprensione. Un documento soprattutto è fondamentale, il famoso decreto di esprorprio n.10 . Il Decreto di Esproprio, datato luglio 2007, identifica come assoggettata ad esproprio una superficie di 34 mq calpestabile e 8 mq di manufatto accessorio. E’ necessario notare che nel documento: gli articoli di legge indicati sono il 33 e il 38 del D.P.R. 327/2001 che identificano proprio la demolizione parziale (sottolineiamo parziale) di un bene legittimamente edificato. Dunque in questo documento non si parla dell’intero manufatto che consta in circa 60 mq tra cantina e piano terra.
Il secondo punto su cui il GIP basa la sua deduzione è che ci sia una sentenza successiva la numero 719 (Sentenza Ricorso Occ-Temp Tamburini N. 00719_2013) del 2013 che, partendo dagli stessi presupposti, arriva a conclusione diversa negando la sospensiva. Per l’esattezza si dice che:
“Ritenuto, ad un primo, sommario esame della causa, che il provvedimento impugnato sia immune dai vizi di legittimità rassegnati in ricorso, specie in riferimento alla ritenuta insussistenza della violazione degli articoli [...], attesta l’esclusione delle aree dei ricorrenti in contestazione, tra quelle oggetto di espropriazione nell’atto di approvazione del del progetto definivo del T.R.C.”
Errori di scrittura? Sia questa sentenza, la 719, che quella specifica per Walter Moretti, rigettano la sospensione in quanto partono dal presupposto che l’Avvocato Bernardini dichiari cosa esatta dicendo che nulla di insistente in superficie temporaneamente occupata verrà abbattuto. Nella realtà dei fatti questo avviene e dunque il presupposto salta.
Vi ho allegato un sacco di roba da leggere e mi è toccato annoiarvi con una pappardella di sentenze, dunque vi meritate un po’ di gossip. La fretta di abbattere la proprietà Moretti era tanta che nessuno si è accorto che una parte della demolizione avrebbe potuto cadere in una adiacente pertinenza del vicino condominio. Una volta fatta la scoperta si è provveduto in tutta fretta ad aumentare il perimetro del cantiere da quella parte. Già…. peccato che non si potesse fare perché sulla pertinenza insisteva un decreto di occupazione provvisoria scaduta, dunque, durante quello che molti sospettano sia stato un abuso edilizio, probabilmente ne è stato commesso un altro (che un dirigente della Municipale ha detto verrà notificato all’amministratore del condominio). Un po’ come un incidente a catena.
P.S.
Pare che il manufatto di Moretti, essendo in regola con le più severe norme antisismiche, sia stato particolarmente difficile da demolire. Pare anche che in quei 60 mq sia stato trovato più ferro che nelle strutture portanti del Palacongressi. (leggasi come finale satirico).
Davide Cardone [@DadoCardone]
citizen
Davide Cardone [@DadoCardone]
citizen
mercoledì 30 ottobre 2013
Dilettanti
Definirli dilettanti è una gratuita offesa al grande popolo degli amatori di tutte le discipline. Il loro ritratto sconfina largamente nell'incapacità conclamata. Siamo entrati nel campo della psico-urbanistica con l'incapacità di assumere una decisione che sia dettata da un progetto organico. L'apertura di Via Tonale, è già stata stabilita dieci anni or sono nel Piano d'Indirizzo della Mobilità, ma ha un senso se collegata attraverso un Ponte e relativa strada che si colleghi alla Marecchiese ed alla Via Caduti di Marzabotto, attraverso un prolungamento della Aldo Moro, così come definito nello stesso Piano.
Chiudere al traffico il ponte di Tiberio senza questa nuova alternativa è demenziale, i diversi snodi di traffico già più che saturati verrebbero ulteriormente caricati fino al loro definitivo collasso. Si pensi in particolare alle due rotatorie del Ponte dei Mille e Marecchiese, sotto il cavalcavia della Circonvallazione.
La cosa buffa che tutto questo avviene in assenza di una Complanare di cui nessuno più parla, significa per stare sul pezzo che la stessa rotatoria tra la SS 16 e SS 9, a cui si andrebbe a collegare la via Tonale, è già fallita. Se la Complanare, come si evince sempre più chiaramente è una cretinata, questo svincolo, come altri sulla circonvallazione, va organizzato a piani sfalsati.
Buttarla come si è scritto sui giornali di casa e pidi, come mera modifica di abitudini è un atteggiamento non sopportabile. E' un metodo subdolo per scaricare sui cittadini, le colpe di un'amministrazione incapace.
Più a Destra
Se Renzi vince, pur avendo una Direzione e forse l'Assemblea nettamente contraria, diventerebbe inevitabile andare a votare prima del 2015. La Legge elettorale deve essere cambiata quanto prima, per il Pd non potrà essere che quella che indica il Segretario. Renzi piace più a Destra, non lo ammettono quei pompinari della stampa di regime, ma è così. E' più furbo e strutturato dai fondi d'investimento che stanno giocando con lui una partita sul Paese, rispetto ai compagni/amici che lo hanno preceduto. La sua storia personale non sfiora nemmeno la sinistra, anzi la rifiuta e combatte, a lui interessa arrivare a Palazzo Chigi, il passaggio attraverso le stanze del Largo Nazareno è pieno di insidie. Non è sicuro di avere una vittoria totale, Zerbini di ritorno dalla Leopolda ha avuto il primo benefit correntizio, ha bevuto un caffè donato dai baristi di un Autogrill di proprietà di un fondo che investe su Matteo. Samuele non si accontenta, appena arriva a Rimini e riesce a parlare con il Sindaco, alza la posta, non mendica un posto da assessore che non conta niente, ma il..Suo posto. Le elezioni locali servono per rasserenare i nemici del MoVimento, quelle in Trentino dovrebbero convincere ad andare subito al voto nazionale. Hanno già avuto conferme, i sondaggi non sono quelli che appaiono, in verità sempre più raramente, che prevedono scenari foschi per i 5 Stelle. Non avere volutamente o per mancanza di tempo consolidato la presenza sul territorio, mette in difficoltà nell'agire da vera forza d'opposizione. Si scelgono temi, molte volte poco popolari e si cavalcano proteste destinate ad insuccessi clamorosi. Parma e..Rimini fanno differenza ed eccezione. In ambedue i casi, quello nostro è più clamoroso, ci troviamo al cospetto di una Amministrazione incapace e divisa, maggioranza spaccata, con alcuni scandali troppo sopiti dalla mancanza di iniziative di controllo. Aeradria è solo un esempio nemmeno il più eclatante del sommerso da fare riemergere. Murri, Novarese, Trc, Fiera, Palas e perfino Seminario vanno esaminati oggi a distanza di tempo per emettere sentenze politiche e..giudiziarie. Il Toscano, diventerà il candidato naturale alla Presidenza del Consiglio, obbligato però a correre da solo, a meno che l'orecchino variabile di Vendola non accetti di entrare anche in questo buco moderato. E' molto più probabile che si formi per necessità e molto per caso, un partito della sinistra dimenticata. Potrebbero confluire anche parti importanti dello stesso P.D, partendo dalla componente cigiellina. La vittoria di Renzi non è scontata, molto probabile in versione azzoppata. Ammettendo che gli venga gratificata la legge elettorale ad Sindacum, al ballottaggio va con Grillo. Non ci sono pronostici, solo una vittoria strameritata.
Il Ponte Romano
E' demenziale proporre la chiusura del ponte Romano penso
che sia un boutade per distrarre l'attenzione dalla vera magagna ed
emergenza: il ponte sul Deviatore. Dirò come la penso dunque.
Anzitutto una precisazione che naturalmente lascia il tempo che trova
ma mi piace fare: per i riminesi dei secoli passati quello è sempre
stato "il ponte di Ottaviano", Ottaviano Augusto: il "figlioccio" di
Cesare e primo degli imperatori che lo fece costruire assieme
all'Arco; sotto Tiberio fu terminato e solo recentemente si è imposta
nel parlato la denominazione attuale. Ciò detto, personalmente non ci
vedo nulla di male a continuare ad utilizzarlo per mezzi a motore
leggeri: motocicli, auto elettriche, auto di piccola stazza e
cilindrata; anzi che noi si usi un ponte romano la trovo una specie di
curiosità. Certamente andrebbe "doppiato" ma non con una strada a
monte in quanto quell'area va lasciata ed anzi è stata lasciata
libera nella ipotesi che il Marecchia in una piena eccezionale si
riprenda il suo originario letto. Quindi l'unica soluzione è un ponte
solo che dovresti andare a rompere le scatole al quartiere "Flori",
professionisti etc., e nessun amministratore ha oggi l'autorevolezza
per "spaccare" in 2 detto quartiere, ok? Un altro problema è
l'orribile parcheggio che soffoca di smog fra parco e borgo
S.Giuliano. Questa zona in passato "sfigata" diventa snob quando si
piazza la provincia a poche decine di metri lo stesso dicasi per il
borgo dove vanno a invecchiare diciamo le vecchie glorie cittadine o
dove ivi hanno il proprio "buen ritiro". Come tutti sanno il borgo era
il borgo dei miserabili per antonomasia ed il fascismo visto che era
un posto di "anarchici", nella accezione del tempo ladruncoli,
puttane, sfaccendati, sediziosi politici etc., cercò di distruggerlo
in nome della nascenda Igiene Pubblica. A mio parere il parcheggio
pestilenziale di smog va spostato allestendo un'area sul confine
nord-occidentale del parco fino all'Ina Casa ma anche lì andresti a
rompere i maroni a gente che conta piccola borghesia etc. e questo è a
mio parere il problema unico che si frappone alla realizzazione di un
"passaggio a ovest": la manina di chi può anteporre i propri interessi
a quelli pubblici e al limite anche di doverosa salvaguardia di un
opera considerato che la stazza dei mezzi attuali comincia ad essere
dannosa per il ponte e NON vorremmo che arrivi qualcuno che ci dice
che lo maltrattiamo come maltrattammo i delfini no? Concretamente
dunque un ponte alternativo non si è mai fatto per non inimicarsi il
quartiere Flori e per null'altro. A questo aggiuncasi che adesso
occorre anche tener conto del peso del ristorante del fratello del
sindaco e di tutti i.... della provincia che ivi parcheggiano e
gozzovigliano. Infine vorrei dire che anticamente verosimilmente a mio
giudizio il Borgo San Giuliano nasce come approdo fluviale del
Marecchia mentre dall'altra sponda del fiune era il porto propriamente
detto nel quartiere conosciuto come "Castlaza" -
D.Saluti.
dott.Alberto Amati.
D.Saluti.
dott.Alberto Amati.
Nuova Questura
A questo punto anche un bambino capirebbe che sono i "questurini" a non voler lasciare la attuale sede e che malgrado lo sforzo e la buona volontà di S.E. il Prefetto Dott. Palomba anche questa volta salterà fuori un cavillo dell'ultimo minuto un "quibusdam" che vanificherà ogni sforzo a trasferire la questura nella nuova sede. Se voi aveste un ufficio in centro ve ne andreste in periferia? Ci gioco i maglioni che alla base del mancato trasferimento c'è almeno uno o entrambi questi fattori. "Hic manebis optime": ai questurini fa comodo lavorare in centro. La nuova sede sembra un prefabbricato, peggio un carcere: è giudicata umiliante dal Ministero per il Corpo di Polizia. E' troppo periferica, con vista sullo stadio come se la Polizia dovesse fare da balia al tifo violento peraltro quasi estraneo a Rimini. La Polizia vuole pretende esige una collocazione centrale come è nella tradizione e nel buon senso non si fa mandare in periferia. Già l'idea di costruirla ex novo puzza di business con tutti i palazzi che ci sono in centro e mettiamoci anche le colonie che sarebbero prestigiose e abbastanza centrali. O il Palazzo Porta a Mare forse troppo costoso. Comunque sia sono certo che mai la Polizia andrà in una specie di prefabbricato in periferia e ci sarà sempre una scusa o un cavillo.
Alez Zobeta.
Alez Zobeta.
Ing. Mauro Moretti
Egr. Ingegner MAURO MORETTI,
sono un riminese, come Lei, nato e vissuto a Rimini, figlio e nipote di ferrovieri. Amo la nostra città, anche se dopo i miei oltre settantanni devo ancora assistere ai danni che la riducono sempre peggio. Credo che anche Lei convenga che : La morte di Marina Centro, con la sparizione dell' Embassy, che costituiva un'attrattiva unica e mi pare persa per sempre, un'offerta turistica pubblica che si riduce a due "Rave Party" che chiunque, e per prima la Polizia di Stato, vorrebbe evitare per le nefaste, inevitabili e purtroppo ripetute, conseguenze, la recente chiusura dell' Acquario, comunque un simbolo per una città di mare, nell'assoluta indifferenza dell'Amministrazione Comunale, la volontà assurda di pedonalizzare tutto il lungomare, con le conseguenze negative già sperimentate con l'isola pedonale nel Centro Storico, dove sono praticamente inesistenti i supporti dei servizi pubblici, principalmente parcheggi per autovetture, l'incapacità di propagandare l'offerta turistica rappresentata dal nostro Centro Storico e dal nostro entroterra, che chi li conosce sa quanto possano essere valide alternative alla spiaggia, costituiscono realtà indubbiamente negative. Sono questi alcuni degli argomenti e problemi che negli ultimi anni ho cercato di evidenziare anche nelle sedi che me ne hanno dato l'occasione (dal 2001 sono stato Consigliere nella mia Circoscrizione della zona "Parco Cervi - Lagomaggio"). Al "Resto del Carlino" ho affidato spesso le mie considerazioni su vari argomenti che sono parsi degni di qualche pubblicità. Poco successo ma, grato per lo spazio che mi viene concesso, continuo nella mia opera. Recentemente ho sollevato un problema per il quale mi sono permesso di citare la possibilità di un Suo autorevole intervento. So che Lei continua a frequentare la nostra città e spero che senta la stima e l'orgoglio che la Sua figura ispira nei riminesi, sicuramente in me, con l'augurio che possano aiutarLa nella Sua opera e nelle Sue fatiche quotidiane per il bene dell'Italia e la soddisfazione di Rimini. Mi aspettavo che, prima o poi, sarebbe scoppiato il problema dell'accesso ai binari della nostra stazione ferroviaria. I treni ad alta velocità fanno concorrenza agli aerei ma, sicuramente, la stazione di Rimini non ha ancora capito come adeguarsi all'organizzazione degli aeroporti. Non è questione di ascensori, che nella nostra stazione sono ubicati a 200 metri dall'ingresso, quasi nascosti e spesso inutilizzabili, perchè tutti sanno che oggi i viaggiatori hanno valigie che consentono di essere mosse su ruote ma se le scale, tutte, sono prive di scivoli, fissi o mobili, come si fa a trasportarle? Chiunque si trovi alla stazione può assistere a situazioni tragiche, di giovani e anziani che, per portare le proprie valigie, magari utilizzate in precedenza senza alcun problema in aereo, devono rischiare l'infarto per salire le scale del sottopasso. Poichè il problema riguarda in particolare i turisti che a Rimini vengono in vacanza ben equipaggiati, credo che qualcuno debba provvedere. E allora, poichè credo che la nostra Amministrazione Comunale non ci abbia pensato, chiedo al nostro illustre concittadino dott. Moretti, che con le Ferrovie dello Stato, si sa, ha un rapporto tale per cui " se vuole, può !"
Alcide Tosi Brandi
sono un riminese, come Lei, nato e vissuto a Rimini, figlio e nipote di ferrovieri. Amo la nostra città, anche se dopo i miei oltre settantanni devo ancora assistere ai danni che la riducono sempre peggio. Credo che anche Lei convenga che : La morte di Marina Centro, con la sparizione dell' Embassy, che costituiva un'attrattiva unica e mi pare persa per sempre, un'offerta turistica pubblica che si riduce a due "Rave Party" che chiunque, e per prima la Polizia di Stato, vorrebbe evitare per le nefaste, inevitabili e purtroppo ripetute, conseguenze, la recente chiusura dell' Acquario, comunque un simbolo per una città di mare, nell'assoluta indifferenza dell'Amministrazione Comunale, la volontà assurda di pedonalizzare tutto il lungomare, con le conseguenze negative già sperimentate con l'isola pedonale nel Centro Storico, dove sono praticamente inesistenti i supporti dei servizi pubblici, principalmente parcheggi per autovetture, l'incapacità di propagandare l'offerta turistica rappresentata dal nostro Centro Storico e dal nostro entroterra, che chi li conosce sa quanto possano essere valide alternative alla spiaggia, costituiscono realtà indubbiamente negative. Sono questi alcuni degli argomenti e problemi che negli ultimi anni ho cercato di evidenziare anche nelle sedi che me ne hanno dato l'occasione (dal 2001 sono stato Consigliere nella mia Circoscrizione della zona "Parco Cervi - Lagomaggio"). Al "Resto del Carlino" ho affidato spesso le mie considerazioni su vari argomenti che sono parsi degni di qualche pubblicità. Poco successo ma, grato per lo spazio che mi viene concesso, continuo nella mia opera. Recentemente ho sollevato un problema per il quale mi sono permesso di citare la possibilità di un Suo autorevole intervento. So che Lei continua a frequentare la nostra città e spero che senta la stima e l'orgoglio che la Sua figura ispira nei riminesi, sicuramente in me, con l'augurio che possano aiutarLa nella Sua opera e nelle Sue fatiche quotidiane per il bene dell'Italia e la soddisfazione di Rimini. Mi aspettavo che, prima o poi, sarebbe scoppiato il problema dell'accesso ai binari della nostra stazione ferroviaria. I treni ad alta velocità fanno concorrenza agli aerei ma, sicuramente, la stazione di Rimini non ha ancora capito come adeguarsi all'organizzazione degli aeroporti. Non è questione di ascensori, che nella nostra stazione sono ubicati a 200 metri dall'ingresso, quasi nascosti e spesso inutilizzabili, perchè tutti sanno che oggi i viaggiatori hanno valigie che consentono di essere mosse su ruote ma se le scale, tutte, sono prive di scivoli, fissi o mobili, come si fa a trasportarle? Chiunque si trovi alla stazione può assistere a situazioni tragiche, di giovani e anziani che, per portare le proprie valigie, magari utilizzate in precedenza senza alcun problema in aereo, devono rischiare l'infarto per salire le scale del sottopasso. Poichè il problema riguarda in particolare i turisti che a Rimini vengono in vacanza ben equipaggiati, credo che qualcuno debba provvedere. E allora, poichè credo che la nostra Amministrazione Comunale non ci abbia pensato, chiedo al nostro illustre concittadino dott. Moretti, che con le Ferrovie dello Stato, si sa, ha un rapporto tale per cui " se vuole, può !"
Alcide Tosi Brandi
martedì 29 ottobre 2013
Su Google
Da sempre si chiede la totale pedonalizzazione del Ponte di Tiberio ma, evidentemente, manca la volontà, e forse la capacità da parte dei "tecnici comunali", di trovare una soluzione semplice, economica e veloce. Dopo avere promosso un concorso per progetti allo scopo, si è incominciato a parlare di un "tunnel" subacqueo e di un ponte alternativo a qualche chilometro di distanza. E' la chiara dimostrazione che non se ne vuole fare niente perchè la soluzione è sotto gli occhi di tutti : una strada, normale o di poco sopraelevata, a una o due corsie, che scende dalla parte del Borgo San Giuliano e che, aggirando l'invaso d'acqua, ritorni a raccordarsi con la Circonvallazione. Semplice, economica e fattibile da subito. Un progetto simile era stato elaborato, per il citato concorso, da alcuni bravi giovani, Laura Antolini, Marco Toni, Andrea Trevisan, verificabile sulle "immagini" di "Google" alla voce "Rimini - Ponte di Tiberio". Progetto che, per la sua semplicità, era stato "battuto" da quelli più complessi (tunnel e vari), che, per le loro difficoltà e costi, hanno dato l'alibi all'Amministrazione Comunale per non fare niente e non spendere un soldo.
Alcide Tosi Brandi
Alcide Tosi Brandi
Annunci e..Smentite
L' amico Fabio Lisi, esperto (molto) di tasse e tributi ha subito affermato che la Triplice è una inc.. peggiore delle altre messe assieme. Vorremmo dargli torto ma conoscendolo, siamo sicuri che guardando gli inventori abbia ancora una volta ragione. Siamo abituati a questo genere di penetrazioni fiscali, speriamo non faccia più male dell'Imu, Tares, Ici. La stampa in questo caso nazionale si è prestata al giochino, hanno tentato di abbindolare i cittadini. Non ci è voluto molto per fare i conti. Ve lo ricordate come sono partiti con questa Legge di Stabilità che dovrebbe fare ripartire la crescita mancante da nove anni ed invece stabilizza un Paese morente? Sono staminali composte da tasse e tributi, la pressione fiscale aumenta, come l'iva e parlano di ripresa sempre alla fine dell'anno. La finanziaria moderna ha un modello elastico, viene scritta in progress a seconda degli umori dei due partiti inciucianti. Alfano è ridiventato sodale del suo antico padrone, mentre il Pd sembra sempre sul punto di rompere e non lo fa mai. La Camusso tutta spettinata è stata trascinata in Piazza per guardare come si deve fare opposizione sociale. A Roma erano presenti decine di migliaia di cittadini, veri antagonisti del sistema, senza nessun rappresentante sindacale di governo. Hanno parlato solo dei vandalismi di dieci persone. Potete fare finta di niente addomesticare stampa e televisioni, alla fine il popolo si ribellerà in una piccola stanzetta chiamata cabina. Come fa un cittadino incazzato a votare per l'inciucio? Quanti appelli si leggono in rete di famiglie che devono scegliere tra il mangiare, pagare l'affitto, le bollette, la scuola ai figli e...le tasse? La finanziaria elastica si allunga e si accorcia a seconda del caso, degli interlocutori, delle reazioni dell’opinione pubblica, delle condizioni metereologiche, dei rapporti di forza tra i politici. Oggi è l'assalto al carrettino dell'inciucio, il conduttore si chiama NipoteLetta, non è mai esistita una presenza tanto raffigurante la realtà. Quando parla pensi subito al rinvio. Pensate che nostalgia per i bei tempi in cui si celebrava il leggendario “assalto alla diligenza”. Sembrava barbarie, invece rispetto a oggi era una cosa seria. In quegli anni ogni partitino, ogni lobby e ogni gruppo di potere, per certi versi in modo addirittura legittimo, giocava al rilancio chiedendo ogni volta il “più uno” e, se era abbastanza forte, lo otteneva. Se non bastavano i soldi si faceva un po’ di debito pubblico. Adesso, invece, la legge dell’elastico, trasforma le previsioni in una sorta di pantano in cui tutto diventa fanghiglia, ogni cosa è vera, ma anche no.
Il primo giorno l’Imu viene cancellata, il secondo giorno invece no, viene restituita. Il terzo giorno no, gli viene solo cambiato il nome; il quarto invece no, l’aliquota diventa più bassa; il quinto nuovo contrordine, l’aliquota diventa più alta; il sesto la tassa si divide in tre, ma poi viene sommata, e ridiventa una, con un nuovo nome. Oppure l’aliquota cambia a seconda dei casi, l’aliquota un giorno la sceglie il ministero, un altro giorno la scelgono i comuni, il terzo giorno viene tirata a sorte. Lo sconto delle tasse viene annullato da una detrazione che viene annullata. La vera novità è annunciata dal Corriere del Pidi. Pensavamo fosse una boutade la chiusura del Ponte Nud e Crud, invece ringalluzzito dall'accoglienza che avrà il semaforo sul Ponte Sfiga, il Sindaco ha fatto annunciare da...Biagini, che ufficialmente avremo due Città, mossa furbesca, per dividere i debiti.
P.S.
La Ditta fornitrice di Ponti Bailey ringrazia
P.S.
La Ditta fornitrice di Ponti Bailey ringrazia
Bastardi Senza Gloria
Il TRC è un problema tale che non si esauriscono mai i punti di vista da cui trattarlo. Fin’ora lo abbiamo affrontato dal punto di vista tecnico, dal punto di vista delle persone che lo subiscono, dal punto di vista dell’opportunità politica, ma non è mai abbastanza perché in questi giorni ho letto affermazioni di Pubblici Amministratori che esternano senza sapere nulla della faccenda.
Ho scoperto addirittura che la posizione di chi si dovrà intestare la difesa dei 10 km d’oro perché governa, o perché convinto che prima o poi toccherà a lui governare, è: Moretti…? Si lamenta perché gli hanno toccato il suo di giardino, il TRC è un’opera che porterà pregio al mercato immobiliare della zona. A parte che Moretti si lamenta solo in ragione di una sentenza del TAR che vieta di abbattergli 60mq in luogo degli 8 espropriati, a parte che qualcuno mi dovrebbe spiegare come un autobus che ti passa a 50 cm dalle finestre possa aumentarti il valore dell’immobile, a parte tutto questo… voglio parlare di altro e voglio farlo perché sono consapevole che il modo più efficace di rappresentare un avvenimento è permettere alle persone di entrare in empatia con chi sta vivendo il problema. Dunque ecco la cronaca di una giornata in trincea.
Rimini 28 ottobre 2013, via Renato Serra. A me piace il caldo, più del freddo, ma quando non è coerente con la data scritta sul calendario mi dà una strana sensazione… come di attesa, come se qualcosa dovesse accadere. Questo era lo stato d’animo con cui questa mattina mi sono diretto verso il cantiere TRC.
La mia sensazione mi ha preceduto è l’ho ritrovata li, nel posto in cui da giorni vado per vedere se posso essere almeno uno dei testimoni di quello che sta accadendo. C’era attesa. La famiglia Moretti attendeva, i Carabinieri attendevano, la Polizia attendeva e i 5 Stelle attendevano. C’era caldo e nessun segno di caschi gialli (Italiana Costruzioni) o bianchi (AM).
Una trincea è un luogo strano. C’è tensione, amalgamata a rassegnazione, stemperata dalla continua ricerca di una battuta… anche per distrarre Walter dal perenne riassunto della questione. Quando ti rubano la realtà combatti l’assurdo riepilogando le puntate precedenti… da qualche parte dovrà pur essere l’errore e, c’è da giurarci, sarà così enorme che basterà solo citarlo perché tutti rinsaviscano.
Purtroppo non è così, almeno in questa trincea. Qui l’imperativo è resistere e il problema è: da dove arriverà l’attacco? Ogni tanto ti azzardi a buttare uno sguardo oltre le recinzioni e… parliamoci chiaro in questa trincea nessuno ti spara addosso, ma se malauguratamente fossi tu a vedere il nemico che si avvicina avresti la responsabilità di dare l’allarme e di fare qualcosa. Si, ma che cosa…? Forse potrei….
La mattina se ne va così e i Bastardi senza Gloria (trovo molto adeguato quel film a questa situazione) non debbono fare nulla. Si torna verso casa sollevati a metà, oggi non è successo niente, ma domani? Problema risolto nel pomeriggio, non c’è da aspettare domani, la ruspa è già li. Messaggi rimbalzano su tutti i mezzi di comunicazione di cui dispongo. L’ordine è ricompattare il fronte. Signorsì. Arrivo, di nuovo. Fa sempre più caldo. C’è il doppio della tensione del mattino. Walter rimbalza come una pallina da ping pong per tutta casa. Le vedette sono sul tracciato ed hanno individuato il nemico molto vicino alla Linea Maginot, dunque è guerra.
Qualcuno studia piani, altri le sparano grosse, ma quello che continua a sovrastare tutto, anche l’emergenza, è l’attesa. La ruspa è appostata poco distante, ma non arriva, perché non vengono? La stanno montando? Manca un pezzo? No è li pronta, ma non arriva. Dopo un lasso di tempo avvertito come infinità la vedetta Sciacallo (nome in codice) segnala: la stanno smontando. Veramente? Si veramente, c’è anche il camion per portarsela via. Corro a vedere, non è che non mi fido, però certe cose le devi vedere con i tuoi occhi e così mentre gli addetti eseguono le operazioni per rimettere il cingolato a riposo l’attesa si sgonfia lentamente, molto lentamente.
E’ un trucco? C’è un’altra ruspa da un’altra parte? No. Se ne sono andati. Appena mi concedo di credere che per oggi sia finita, un leggero cerchio alla testa mi incorona. E’ lecito, non mi da nemmeno fastidio e mi sembra il minimo dopo un’altra giornata in trincea.
P.S.
Walter Moretti non difende con egoismo il proprio giardino. Difende la parte della sua casa che non gli è stata espropriata e fa l’interesse di tutti lottando per la certezza del Diritto.. una cosa senza la quale, se ci pensate bene, è proprio impossibile campare.
Davide Cardone [@DadoCardone]
citizen
P.S.
Walter Moretti non difende con egoismo il proprio giardino. Difende la parte della sua casa che non gli è stata espropriata e fa l’interesse di tutti lottando per la certezza del Diritto.. una cosa senza la quale, se ci pensate bene, è proprio impossibile campare.
Davide Cardone [@DadoCardone]
citizen
Pompinari
Ha solo vinto alla Leopolda ma la macchina dei Pompinari del giornalismo italiano, quella che aveva descritto come miracolosa la discesa di Monti ed una grande risorsa il nullismo di Letta, si è dedicata a Renzi. Non ci voleva molto a capire che per quel miscuglio malriuscito chiamato pidi, il poco sindaco di Firenze rappresenti l'ultima alternativa per scongiurare una salutare diaspora politica. Allora occorre trovare un Gemello nemico. Chi meglio di Grillo può riassumere le sembianze? A dire la verità da almeno venti anni Beppe urla nelle piazze le stesse cose, poi è arrivato Casaleggio, sono diventate dominio pubblico e prima forza politica. Renzi invece si è già contornato dei migliori fondi d'investimento, si è coperto il futuro. Il ragazzino come Gnassi ed il barbuto comico per disperazione sembrano i protagonisti della prossima battaglia elettorale. Questo è quello che hanno inventato le vestali della grande stampa. Rep a dire il vero con minore enfasi del passato, pompina Matteo, il Corriere è rimasto ancora attaccato al Nipote. Sono ambedue, assieme alla Stampa, in perfetta sintonia editoriale nell'attacco quotidiano livoroso nei confronti del MoVimento. Non hanno più l'efficacia di una volta quando con le diarie lo hanno quasi distrutto, gli onorevoli cittadini, hanno imparato la lezione, alcuni sono delle piacevoli sorprese, gli altri stanno finalmente zitti e fanno numero. Una prima esperienza che poteva anche andare peggio pensando alle origini delle scelte. A Rimini si vuole organizzare per beneficenza una sfida in Piazza Cavour o davanti a Casa Moretti tra la Petitti&Bernabè e la Giulia Sarti sul tema del Trc. E' stato inviata la ruota su gomma di sfida, ognuno può scegliere i padrini che vuole, sembra che la Emma stante il nepotismo imperante abbia scelto Melucci. Un pari grado dall'altra parte ci vuole. Renzi ha appena terminato la quarta rappresentazione della Leopolda, uno spettacolo ormai stufoso nelle sue declinazioni rottamatorie, perfino Morolli105 ha detto che nel suo Palazzetto non lo vorrebbe. L'altro si prepara alla più grande offensiva contro un Presidente della Repubblica garante ed ispiratore delle Larghe Intese. Devo dire che su questo versante le idee dei due avversari coincidono. Siamo arrivati quasi morti alle nostre feste, dopo il quattro novembre vedremo installato sul Ponte Sfiga due semafori a distanza di oltre cento metri che segnalano che la Giunta Gnassi è..intermittente.
lunedì 28 ottobre 2013
Da Che Pulpito
Il Pulpito è una cosa importantissima perché definisce la giustezza della predica. In questi giorni di guerra al TRC di discorsi se ne sono sentiti tanti e, come detto, le posizioni da cui sono partiti hanno innegabilmente classificato il contenuto.
Melucci difende le sue scelte da Facebook e l'Onorevole 18 mila (Emma Petitti) si fa intervistare davanti al bar degli aperitivi. Gli unici ad usare un pulpito scomodo sono Luigi Camporesi e Giulia Sarti, che parlano da un ballatoio che si affaccia al cantiere. Secondo voi, così a naso, quali saranno i discorsi dalla parte del Cittadino?
Il Pulpito è importante, ma è solo il primo indizio. Poi ci sono anche i silenzi, non ho sentito nessuno di nessuna forza politica esprimersi nel merito di quello che sta succedendo alla casa di Walter Moretti, e le supercazzole.
Non più tardi di giovedì scorso, in Consiglio Comunale, Camporesi e Tamburini hanno interrogato il Primo Cittadino e gli hanno chiesto di esprimersi sul caso in particolare. La risposta è stata: ANTANI.
Il Comitato interregionale per il TRC ha deciso di chiedere ad AM una riduzione del costo di quasi 10 milioni di euro. Questa è la risposta. Il messaggio è che Riccione così non può rompere le scatole e si va avanti.... a dispetto delle case che trovano nel mezzo.
In tutto questo un pulpito è vuoto ed è quello riservato alla cittadinanza.... forse perché si affaccia ad un muro.
dodo cardone
dodo cardone
Dissento
Vorrei pubblicamente dissentire rispetto alle dieciemila celebrazioni felliniane che si svolgono praticamente dalla scomparsa del regista riminese-romano senza soluzione di continuità con grande dispendio per la collettività. Spiego. Quest'anno cade il 20nnale della scomparsa e si sono inventati questo modesto a mio avviso calembour “Fellinianno” quando dovrebbe sapere chi organizza queste cose che prima viene il contenuto dopo la forma ed invece a Rimini si pensa che trovando uno slogan ad effetto il contenuto sia secondario e vabbè. Allora oggi il 20annale fra 5 anni i 25 dalla scomparsa. Poi c'è l'anniversario della nascita, dell'uscita di Amarcord, il 50 dal Nobel, il 70nnale del diploma al Liceo del Maestro come vedete con Fellini le ricorrenze sono potenzialmente infinite, e c'è ancora chi accusa la città di “non onorarlo abbastanza”. Altri ha già osservato che Fellini sia per il suo rapporto con la RAI, sia per la sua fama mondiale è onorato, ricordato, proiettato, studiato ogni giorno in ogni parte d'Italia e del mondo, in modo anche più appropriato di come lo si faccia qui. Onestamente questa figura, pur bravissimo, sensibilissimo, di fama indiscussa che ha dato a Rimini in termini di appeal etc. - soffoca in certo senso la città che ne ha fatto una specie di Santo – e qui si capisce come nascano i miti e probabilmente anche i Santi. Una fissazione simile la si riscontra per esempio a Bologna, la mia città, con la figura di Guglielmo Marconi, di origini porrettane e non bolognesi, di cittadinanza inglese, di madre irlandese, di padre naturalizzato inglese, trasferitosi nel regno unito ma che Bologna, e non Porretta al limite, continua a celebrare e stracelebrare. Infine una nota mia: ma perchè la gente invece di continuare a celebrare quello che ALTRI ha fatto non fa - “chi sa fa, chi non sa insegna”, nel caso “celebra”.
Distintamente
Efeso Zambianchi Rimini - Bologna
Efeso Zambianchi Rimini - Bologna
Dimissioni
Per la quarta volta Matteo Renzi esce dalla Leopolda, una vecchia stazione fiorentina scelta per fare partire un treno di novità che non arrivano mai. Non ha fatto il botto della prima, da mesi è pompato meglio di uno Swarzeneggher, sulla scena politica e su tutti i giornali per l'emissione di slogan ed impegni ormai ridicoli nella loro frequenza. Come gli ha ricordato il suo collega di giunta dovrebbe almeno rispettare il patto con i cittadini fiorentini prima di coprirci di debiti ed assenze. Ha esibito il solito grillino/a in libera uscita che fa sempre titolo e fashion, come se Grillo si mettesse a contare i milioni di elettori che vengono dai serragli diversi, compreso il suo. La parola d'ordine dettata dai fondi d'investimento che lo sostengono, sarà "Diamo un Nome al Futuro". Come se a Rimini l'omologo Gnassi chiedesse diamo un Nome al Bailey. I sondaggi danno sempre Renzi come Girardendo in fuga ed il MoVimento quando va bene arranca in fondo al gruppo. Poi arriva la conta, si sono sbagliati, ma interviene N...A Rimini si è ormai conclusa una delle partite più drammatiche degli ultimi anni con l'entrata violenta del Trc nella casa di Walter Moretti. Gli amici del MoVimento, hanno condotto una cronaca minuto per minuto dello scempio familiare. Non c'è stato un amministratore, non parlo solo del Sindaco, che sia andato a portare solidarietà, spiegazioni, convinzioni sulla bontà dell'opera. Sarebbe stata una presa per il culo od un atto di sana e convinta volontà politica? Se stava male la Ruota forse si muovevano. Mandiamoli a casa, le ragioni sono perfino troppe, non possiamo aspettare che arrivino scioglimenti violenti del Consiglio Comunale e che alcuni atti doverosi, perfino tardivi compiano il loro percorso giudiziario. Non è la strada giusta, di misfatti ve ne sono ad iosa, l'ultimo per loro sarà il Ponte Sfiga. Ancora sono in pochi ad avvertire la pericolosità e la stupidità di una scelta amministrativa per disperazione contabile. Avendo esaurito i soldi in patacate inutili e marchette anche religiose, fanno pagare la miseria ai cittadini. Rimini da anni è una Città che si regge su di una precaria mobilità. Basta un piccolo incidente, una Fiera quasi come una volta e per fortuna il Palas risulta deserto, una chiusura provvisoria perchè le abitudini e le necessità diventate consuetudini alterino e blocchino il traffico. Una semplice e temporanea chiusura del Ponte Nud e Crud provoca un fermo fino a Viserba. Ci sono orari al mattino ed alla sera che sono da pendolari milanesi. Il Ponte Sfiga dalla nascita, è un tratto ineliminabile, anche Biagini ci è arrivato, dopo l'ennesima foto pensierosa con il Sindaco. Ma a che ca..pensano? Ho sentito in consiglio comunale che BraveHeart Agosta ha detto, in assenza... del Sindaco, che entro un mese sistemano la dicotomia tra Strutturale e Strategico. Basta questa patacata per fare il capogruppo? Lo può fare anche Fraternali, è più ortodosso oltrechè grosso. Ci siamo allontanati dal futuro disegnato dal Renzi quarta versione moderata. Oggi per fare politica basta riservare qualche battuta ai grillini, i veri nemici di questa immonda partitocrazia imperante. Dove sono andate a finire le promesse sullo spending review ed il finanziamento pubblico? N...nei suoi ultimi giorni di Ischia, si era dimenticato di convocare la più grande forza d'opposizione per predisporre l'ultimo atto, una legge elettorale forse più schifosa del Porcellum. Ha capito o glielo hanno fatto osservare che un summit di maggioranza al Quirinale nemmeno Andreotti lo aveva consumato. E' corso ai ripari, ma ha fatto benissimo Grillo a dire che si deve accontentare del sempre disponibile orecchino di Vendola. Che partito è Sel? Il ruolo di Tutor di Renzi sembra lo voglia assumere Veltroni, che porta bene. Per ragioni diverse, ormai il governo dell'inciucio è in scadenza conservativa. Renzi non vuole farsi logorare nell'attesa, il Cavaliere mette in pista la Marina, peggio di Alfano è difficile, per il MoVimento è arrivata l'ora della battaglia finale. Sarebbe doveroso che Gnassi e Vitali compilassero l'unica lettera corretta di patronage alla Città....le Dimissioni.
Anomalie Catastali..Riminesi
Il direttore di Car-Tech, Fabio Lisi, replica all'assessore Brasini: "Le analisi svolte nell'inchiesta di Rimini 2.0 sono il frutto di uno studio specialistico sui dati diffusi dall'Agenzia delle Entrate (ex Territorio) relativi alle informazioni sulla consistenza del patrimonio immobiliare, tra l'altro, dello stesso Comune di Rimini negli anni 2006 et 2011". L’inchiesta di Rimini 2.0 sulle anomalie catastali ha comprensibilmente sollevato dibattito. Dai dati ufficiali e oggettivi emerge infatti una situazione che presenta molte falle: ad esempio, totale assenza (per il catasto) di residenze signorili a Marina centro, alberghi e opifici con rendite molto basse, e risultano essere di tipo economico il 70% delle unità abitative. E’ chiaro che qualcuno è stato colto leggermente impreparato. Le notizie e le analisi svolte nell’articolo/inchiesta di Rimini 2.0, pubblicato in data 22 ottobre, inerente alla anomalie catastali nel territorio del Comune di Rimini, non sono opinioni personali ma sono il frutto di uno studio specialistico sui dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate (ex Territorio) relativi alle informazioni sulla consistenza del patrimonio immobiliare, tra l’altro, dello stesso Comune di Rimini negli anni 2006 et 2011.
Altresì la risposta alla domanda delle cento pistole: “perchè nessuno interviene come si dovrebbe ad assicurare un pò di equità?” non è riferita ad un Comune specifico e non è strana, come sostiene l’Assessore Brasini nella replica verbale all’interrogazione fatta nel consiglio Comunale del 24 ottobre dal consigliere Giudici, ma è semplicemente derivata dalle esperienze personali vissute oltre ad essere confermata dalla relazione finale dell’indagine conoscitiva sull’Anagrafe Tributaria, svolta dalla Commissione Parlamentare e pubblicata ad inizio di questo anno.
In tale documento la Commissione Parlamentare registra che vi sono “ancora delle difficoltà anche in relazione alle strutture degli enti locali preposti alla gestione dei tributi locali, e soprattutto sulla loro effettiva capacità di sviluppare e gestire autonomamente, se non altro almeno sotto il profilo dimensionale, autonome banche dati per i tributi propri ovvero per concorrere al recupero dell’evasione di quelli statali.”
Prosegue ancora la stessa Commissione ed osserva “come la condivisione con gli enti territoriali delle banche dati che compongono il sistema informativo della fiscalità potrebbe non essere sufficiente di per sé a garantire a Regioni ed enti locali l’effettiva capacità di gestire e governare i tributi di propria competenza” in quanto “si è rilevato che un numero elevato di enti territoriali (in prevalenza i comuni più piccoli, ma anche alcuni enti di maggiore dimensione) non utilizzano le informazioni rese disponibili. Come detto, molti enti non dispongono né delle risorse finanziarie per sviluppare proprie soluzioni informatiche per l’elaborazione dei dati tributari acquisiti, né delle professionalità adeguate per gestire e governare i tributi di propria competenza.”.
Non è quindi Fabio Lisi ad affermare “in modo strano” l’esistenza di questo problema ma è piuttosto la Commissione Parlamentare di indagine sull’Anagrafe Tributaria a sostenerlo ed a documentarlo.
Comunicato M5 Stelle Bellaria Igea M.
Il Movimento 5 Stelle di Bellaria Igea Marina riparte con i townmeet (La parola al cittadino): primo appuntamento autunnale con la cittadinanza il 12 novembre alla Valletta di Igea Marina.
Lo strumento del town-meeting, in vigore in varie parti del mondo già da 400 anni e da sempre ritenuto una delle massime espressione di democrazia, consiste in assemblee pubbliche, nelle quali i cittadini presentano e motivano proposte per il loro territorio, dando una serie di indirizzi prioritari alle amministrazioni. Ogni proposta è sottoposta dai presenti a discussione e riflessione, e alla fine viene “votata”, in modo da ottenere una classifica di gradimento.
Il Movimento 5 Stelle si propone di organizzare e riproporre nei prossimi mesi questo tipo di assemblee in tutti i quartieri. Nella primavera... scorsa gli incontri effettuati a Bellaria Monte e in Centro, hanno evidenziato l’interesse verso temi relativi soprattutto alla qualità urbana, alla raccolta rifiuti, alla democrazia partecipata, specialmente in fatto di scelte urbanistiche e/o che comportino importanti impegni economici, al bilancio partecipato, al sostegno all’economia locale.
Il Movimento 5 Stelle invita la cittadinanza a partecipare attivamente a queste assemblee, non solo a quelle del proprio quartiere ( che in una cittadina piccola come la nostra ha ragioni solo organizzative), per conoscere le realtà e problematiche di tutti i concittadini, e per aiutare sé stessi e gli altri a portare avanti le cause ritenute più giuste
Trc e Agenzia Mobilità
Ci piacerebbe che il Presidente Vitali svelasse anche a Noi, vecchi ed ignoranti, quali sono le opere a cui ha rinunciato per riportare il costo del Trc ai circa 90 milioni programmati. I 7/8 milioni sbandierati non si risparmiano cambiando le maniglie alle porte.
Lasciando in questo contesto ogni valutazione sull'opera, che per il momento ha causato solo danni alle famiglie lungo il tracciato dove decide di passare Dalparto, chiediamo per prima curiosità quale sarà l'anno di entrata in funzione del Trc. Sempre che non arrivi prima la Procura o la Corte dei Conti come ormai è probabile, in alcuni casi certo, per tutte le Opere Strategiche. Quali sono i tempo di percorrenza, la frequenza e l'esatta portata dei passeggeri. Quali sono le ulteriori spese e appalti da eseguire non previsti nei primitivi 90 milioni, per definire terminata l'opera più stupida dopo il Palas? Come avviene il riordino del Tpl partendo dalla Linea 11, l'unica vera metropolitana usabile. Non rispondete che l'Ingegnere scippato al Comune ha già risposto esaurientemente, sono cambiate troppe cose ed è passato tanto tempo. Ma l'argomento che riteniamo almeno indagabile in una apposita Commissione, dopo essersi assicurati che la Carla Franchini sia sveglia, è il rapporto antico ed attuale intercorrente tra Agenzia Mobilità definita una volta Fabi e quella nuova della NipoteMelucci. Quale rapporto dare ed avere esiste tra Agenzia e Committenza (Comuni di Rimini e Riccione e Provincia), utile anche per fare una analisi precisa sui bilanci di questa Società nata per essere Authority mentre ha svolto tutto e di peggio all'infuori del compito delegato. E controllata per l'80% da Rimini, per questo è necessario sapere a quanto ammontano i debiti accumulati. Dubbio, paura, forse certezza di avere Aeradria su gomma deve spingere alla necessaria chiarezza. Storicamente questa Agenzia accumulava perdite d'esercizio importanti già quando incassava gli introiti milionari dei parcheggi a pagamento e quando i trasferimenti regionali erano più sostanziosi, agendo impropriamente da stazione di progettazione di lavori sempre per il Comune di Rimini. Se a questo quadro inquietante si aggiunge che la vendita del deposito di via Coletti si e volatilizzata, non perchè Gnassi ha giurato di vietare condomini ma perchè non si vende una casa. Quell'area rimane importante per il trasferimento delle Padane e fare posto al Mercato Ambulante. Un quadro economico da accertare per capire le cose nascoste del Trc. Opera avviata perchè ancora prima di partire ufficialmente erano già stati spesi, dai primi anni 90, quasi 20 milioni in progettazioni ed espropri sbagliati. In caso di fallimento sarebbero prontamente equiparati ad un mostruoso danno erariale. L'opera definita strategica dalla Petitti 18 mila euro, viene iniziata e...forse, forse completata per questa ragione. Non la vuole nessuno che riesca a mettere in fila due pensieri con una modesta coerenza, un mostro che rovina famiglie e case, inutile e costoso. Dalprato ha ammesso, dopo una debole tortura, che ci costerà 6 milioni annui. Abbiamo venduto le Reti Gas per quella cifra, non abbiamo più un soldo, facciamo un ponte con i Lego Bailey e ce lo terremo per sempre. Sperperiamo cento milioni ed ogni anno per giustificarli manterremo un carrozzone chiamato Agenzia con attualmente 44 dipendenti. Amici del Movimento i cittadini hanno capito che siete l'unica forza sulla quale contare per ribellarsi alle ingiustizie, la vostra opera per impedire la prima delle distruzioni immobiliari del Trc è stata commovente. Nessuno delle Amministrazioni ha avuto il coraggio di presentarsi, sono in posa perenne quando c'è una medaglietta od una festa, non potevano portare una solidarietà anche se pelosa? Si devono comparare i Bilanci del Comune e dell'Agenzia per scoprire quale sia lo stato di fatto. Siamo convinti che anche in questo caso ci saranno lettere scambiate per scoprire come mai una volta fatta la fusione tra le Aziende di Trasporto della Romagna chiamata Start, non è seguita anche la doverosa fusione tra le Agenzie di Controllo. Alcuni maliziosi ci hanno detto che solo un cantiere in perenne costruzione può salvare la situazione.
Emma la Fans
Sono 90 milioni PER TUTTA ITALIA in tre anni "forse", tutti da discutere ancora e non per Rimini! La Onorevole Petitti sta diffondendo questa sciocchezza che il Ministero dell'Ambiente sgancerebbe a Rimini 110 dei dei c.ca 150 milioni che servirebbero per 'le fogne': ma che fesseria! Sveglia Petitti: cucù c'è nessuno all'interno!? Nella discutenda "Legge di Stabilità„ cosidetta (bastava leggerla) , sono stanziati 90 milioni in tre anni per un Fondo nella disponibilità del Minstero citato per il trattamento dei reflui riferito a tutta Italia o pensate forse che li daranno tutti a Rimini? Ma come si può essere così ingenui e disinformati? Avete una idea di quanti milioni di persone vivono sulle coste italiane e non depurano e cosa ci farai mai poi con 90 milioni se ne occorrono 150 solo a Rimini!? Come è ovvio che non competa all'Ambiente farci le fogne che in 170 anni di turismo balneare nessun amministratore ha fatto, forse perchè la cosa non porta voti o non so. Quindi ci sarà la fila per spartirsi questa miseria e NON credo che nella remotissima ipotesi che questo signore, l'On. Orlando, sia ancora al suo posto tra qualche mese (così benvoluto da Petitti che lo qualifica "il miglior ministro di questo governo") egli ci staccherà un assegno da 90 milioni e dirà a Napoli, Bari, Genova ecc. ecc. ecc. "voi, voi arrangiatevi: do tutto a Rimini che lì c'è la mia fans Emma!"
Cordialmente
G. Alessandro Zobeta
Cordialmente
G. Alessandro Zobeta
Così Parlo' Melucci
Lunedì 27 ottobre sarà una giornata difficile per Walter “Wallace” Moretti. La Procura, oltre all’atto dovuto dell’apertura di un fascicolo, non ha dato segni di vita per quanto riguarda la richiesta di sequestro preventivo del cantiere.
Agenzia Mobilità e i suoi Bravi hanno già predisposto paratie propedeutiche ad impedire che i Moretti occupino il tetto e, probabilmente, il prossimo intervento sarà scortato dalla Polizia. Di sottofondo a tutto ciò la politica e la consapevolezza delle persone. Molta politica e poca consapevolezza.
Intendiamoci non stiamo parlando della politica per come era stata pensata, ma della politica per quello che è diventata, non un modo per interpretare e gestire le necessità degli abitanti della polis, ma solo opportunità da scambiarsi tra momentanei compagni di interessi…. perché come dice un grande personaggio e modello nei nostri tempi:
“[...] fatti un po’ i cazzi tua e non rompere più i coglioni. E andiamo avanti. Così anche te ti manca un anno e poi entra il vitalizio. A te non ti pensa nessuno, te lo dico io, caro amico, te lo dico da amico, che questi, se ti possono inculare, ti inculano senza vaselina nemmeno.”
antonio_razziMolti avranno capito che stiamo citando l’Onorevole Antonio Razzi. Cose del Parlamento? Lontane da noi? Neanche per idea. Razzi ha avuto solo la sfortuna di essere registrato. Oddio sfortuna.. è ancora li ed è Segretario della Commissione Esteri con tanto di missioni in Corea del Nord, come dire: ha fatto pure carriera. Lo sapete perché quello che ha detto Razzi non conta nulla ed è rimasto impunito? Per il semplice motivo che la storia la scrivono i vincitori. Quante volte lo avete sentito dire? Sarebbe ora che cominciaste a controllare.
Riportiamo la discussione a casa nostra e vedrete che non è dissimile dal punto appena analizzato. Che il TRC sia giusto o sbagliato non è certo la questione che i politici, da Rimini a Riccione, si stanno ponendo. La vera domanda è: chi si prende la responsabilità di fermare una cosa del genere? Le cose stanno così e non lo dico io, non lo dice nemmeno l’On. Razzi.
A dirlo è nientepopodimeno ché Maurizio Melucci, uno dei più antichi sostenitori della Metropolitana di Costa. Non lo chiamiamo Assessore, come prevedrebbe l’attuale carica, solo perché sarebbe riduttivo. In una recente e pubblica chat su Facebook ammette candidamente:
Melucci“Tutti coloro che vogliono fermare il Trc ritengono che lo si possa bloccare senza tanti rischi finanziari. Il problema è un altro. Quella delibera di revoca dell’accordo di programma la debbono votare i consiglieri comunali nell’esercizio delle loro funzioni. Se io fossi uno di loro, al di la delle mie personali convinzioni non la voterei. La ragione è semplice. Una volta votata quella delibera di revoca i contenziosi con l’impresa e le considerazione della corte dei conti avvengono in sedi diverse da questa. Nei tribunali! E sinceramente se fossi un consigliere comunale eviterei.“
petittaQuesto, che ci piaccia o no, è il punto di vista della politica (o almeno della politica che ci siamo cresciuti). Dunque se sentite l’On. Emma Petitti (PD) che, davanti al Bar degli aperitivi in piazza Cavour, location più rilassante che casa Moretti, si fa intervistare parlando di riqualificanti realtà strategiche, bhe… è inutile che aspettiate il momento in cui comincerà a parlare di quello che sta succedendo.
Il TRC è un’opera di importanza strategica che partirà da Ravenna per arrivare a Cattolica. Questo sentirete dire ripetutamente, quasi fosse un mantra. Esistono anche diversi siti web che parlano dei fasti della linea Ravenna – Cattolica e le pagine in questione, ovviamente ,sono tutte di Rimini. Abbiamo cercato a Cervia, Ravenna e Cattolica tracce perlomeno dell’imminente approvazione del magnifico progetto, ma l’unica cosa che abbiamo trovato è stata una risposta scritta, del 2005, dell’Assessore ai Lavori Pubblici Mascanzoni di Cervia che asseriva (interpellanza) :
“L’Amministrazione comunale, al fine di potenziare l’accessibilità alle nostre località, ritiene strategica la realizzazione del TRC in un quadro che non produca criticità irrisolvibili sulla viabilità esistente.”
In realtà questa è una citazione un po’ maliziosa da parte nostra perché basta accedere all’abbondante documentazione in rete per capire che l’unica cosa approvata dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) è il tratto Rimini – Riccione e visto che ci sono voluti 15 anni per arrivare fino a qui…. Per chi volesse conoscere l’iter dell’approvazione ecco la documentazione della camera: www.camera.it/temiap/2011scheda[102].pdf
Gnassi-12Poco importa per la casa di Walter perché la storia, come già detto, la scrive chi vince e l’importante per ora è non prendersene la responsabilità. Così se in Consiglio Comunale qualcuno chiede al Primo Cittadino cosa ne pensa del caso e specificatamente del sopruso, lui risponde altro. Per la precisione dice che hanno testé deciso di chiedere (siamo curiosi di sentire la risposta) ad Agenzia Mobilità ti tornare all’accordo di spesa del 2008 (92.05 Milioni di Euro). Sottotitolo: così Riccione non si lamenta più e si va avanti.
Indignatevi se volete, ma non perdete tempo a meravigliarvi. La politica è compromesso e non troverete nessuno che faccia politica “canonica” senza compromettersi.
P.S. Domani mattina è tutto pronto per disperdere anche le ultime certezze sul Diritto rimaste a Walter Wallace Moretti e noi, come lui, vogliamo sapere: ma se non basta nemmeno la sentenza di un TAR ai Cittadini chi li difende?
Davide Cardone [@DadoCardone]
citizen
P.S. Domani mattina è tutto pronto per disperdere anche le ultime certezze sul Diritto rimaste a Walter Wallace Moretti e noi, come lui, vogliamo sapere: ma se non basta nemmeno la sentenza di un TAR ai Cittadini chi li difende?
Davide Cardone [@DadoCardone]
citizen
domenica 27 ottobre 2013
Una Vergogna
E’ UNA VERGOGNA!!!!
la maggioranza politica , quella Riminese che spende oltre 100.000.000,00 di euro per realizzare un trasporto locale, che porta dal nulla al niente, su un progetto del 1993.
Cioè stiamo realizzando nel 2013 un progetto scelto 20 ANNI FA’!!!!
Gli anni di Mani Pulite, Tangentopoli. Gli anni della Lega Nord (tu quoque) che dava dei ladri a Craxi ed i suoi compagni di merende. Gli anni del colpo di spugna del decreto Conso che depenalizzava il finanziamento pubblico ai partiti sventato da Scalfari . Gli anni dei dobloni di Poggiolini in cambio di chissà quanti sieropositivi, poveri cristi! Gli anni di Di Pietro, Cusani e del suicida Gardini. Quando i cellulari erano cabine telefoniche con le ruote
Come andare al Trony e comprarsi un Commodore 64. Oppure andare in concessionaria e comprarsi una Fiat Uno. Nuovi di pacca!!!!
Un’opera pubblica costosa anche emotivamente, che stupra territorio, famiglie, senza se e senza ma.
Succede allora che un omino sempre sorridente e dai modi gentili, decide di difendere la sua famiglia ed ingaggia un ingegnere cazzuto che insieme al suo avvocato riescono a dimostrare che più che un esproprio quello che stava subendo era uno stupro. Lo dice il T.A.R.: infatti il Giudice Amministrativo ritiene opportuno emettere un’ordinanza, contingente e quindi urgente, che specifica che non si possono demolire porzioni diverse e maggiori di quelle effettivamente oggetto di esproprio: 8 mq! Solo che al metro quadro numero 5, ci sta una colonna di cemento armato che, se demolita, fa venire giù gli altri 22 mq che invece non devono essere toccati.
Esticazzi! Martedì arrivano le ruspe di Agenzia Mobilità. Succede allora che il figlio dell’omino, salta sul tetto. E i suoi compagni del Movimento 5 Stelle, compatti vanno sul posto. Succede che allora arriva la Polizia, la Digos, i Pizzardoni, Giornalisti e Tv. Anche il Deputato Grillino Giulia Sarti si fa sentire con i Carabinieri, la Procura, il Vice Ministro ai LLPP e la Prefettura (manco a dirlo, non pervenuta) e parte un esposto istituzional-giudiziario. Succede allora che Il Consigliere Comunale Camporesi (m5s) va pure lui in procura e deposita altro esposto. Allora la procura di Rimini compie l’atto dovuto di apertura di un fascicolo per un sospetto abuso d’ufficio a carico di ignoti.
INGNOTI?!?!? Forse gli è sfuggito che fuori da ogni cantiere c’è un cartello con su scritto il nome e cognome del Direttore dei Lavori, quello per la Sicurezza, il Committente ed il Proprietario delle opere, e l’Impresa Esecutrice.
Succede pure che nessun provvedimento cautelare viene disposto dall’autorità giudiziaria nonostante un altro magistrato, sull’onda di un periculum in mora, scrive a chiare lettere un’ordinanza di natura cautelare.
Si vede che la superacazzola alla Ghedini raccontata da AM, li ha convinti che l’ordinanza emessa da un organismo amministrativo come il CIPE, supera ( con salto triplo carpiato con doppio avvitamento a sinistra ) il dispositivo di un’ordinanza della magistratura: ma non faccio l’avvocato e mi potrei sbagliare.
Succede allora che gli operai arrivano di nuovo il giorno dopo ma senza ruspe e montano una recinzione che impedisce di poter salire sul tetto, tanto più che le scale vengono chiuse e rese inaccessibili. Un presagio.
Succede che allora Camporesi riparte, in resta, e torna in Procura per formalizzare la richiesta di sequestro cautelare. Documentato col verbale di sopralluogo di due pizzardoni che hanno certificato l’intenzione di AM effettivamente vuole demolire ciò che non si può.
E mentre la questione arriva sulle pagine di tutti i giornali, nessuno tra Giunta, Consiglieri Comunali di maggioranza o di opposizione si è mossa o abbia proferito parola: neanche il Sindaco. Neanche per legittimo dubbio!
E’ UNA VERGOGNA!’
@George
citizen
@George
citizen
I Denti di Renzi
Sarebbe come se Brasini rincorresse Gnassi fino al bagno del Bounty per parlargli dell'assestamento di Bilancio di una Città indebitata come Parma prima della cura Pizzarotti. Girando per i siti del peggiore gossip, mi sono imbattuto in un pezzo tratto da Libero nel quale l'ex assessore al Bilancio di Firenze, in una lettera lunghissima "descrive" nel modo più efficace il Modello Renzi. Avevo, scherzando, ma non troppo, trovato enormi assonanze tra il nostro Taglianastri ed il loro. Devo dire che al di là di alcune evidenti uguaglianze, anche sartoriali, lo spessore di Matteo non è paragonabile alla furbizia figiccina di Gnassi. Ho copiaincollato alcuni brani della lettera che mi hanno sorpreso per la loro perfetta adattabilità alle nostre sfigate latitudini. Claudio Fantoni, attualmente in corsa per contendere a Renzi la poltrona di sindaco alle elezioni di primavera, spedì a Matteo nel giugno 2012, un atto d'accusa pesantissimo per il futuro segretario del Pd. Così i cittadini potevano sapere cosa pensa di Renzi e delle sue capacità amministrative, uno dei collaboratori che gli è stato più vicino. Formarsi un'opinione su chi da due anni si professava l'uomo della provvidenza in grado di ribaltare l'Italia, rinnovarla e guarirla da mali endemici e vizi atavici. La lettera traccia l'immagine di un sindaco sprezzante con i collaboratori, disinteressato alla città, spiccio e approssimativo sulle questioni economiche, concentrato solo sull'autopromozione, senza visione, più attento al fumo che all'arrosto. Illuminanti alcuni passaggi, come quando Fantoni gli rimprovera: Sono almeno due mesi che richiedo la tua attenzione su una serie di questioni importanti e urgenti. Ti ho sollecitato più volte personalmente a voce, mediante sms e attraverso il capo di Gabinetto...Funelli(?). Non è concepibile che tu non riesca a dedicare il tempo utile e non reputi necessario un confronto su questioni Strategiche. In questi mesi, a costo della mia dignità personale, ti ho letteralmente rincorso e solo nell'interesse dell'amministrazione mi sono ridotto a parlarti del consuntivo di bilancio, per non più di un minuto, mentre ti lavavi I Denti in Bagno. Mi fermo con la personale trascrizione, i nomi ed i fatti sono autentici, abbiamo aggiunto un pò di salsa riminese, il brodo è lo stesso. Nel 2012 il rosso del Comune è aumentato di 179 milioni, per raggiungere un indebitamento complessivo di 753 milioni. E' chiaro che a Firenze hanno sommato tutti i debiti delle partecipate, associate, consociate, seminari e trc, mentre a Rimini si veleggia ancora a cicco e spanna contabile. Alla berlina vengono messi il narcisismo, la superficialità e la millanteria di Renzi, novello Signore di Firenze. Credo sia giusto, scrive Fantoni, abolire le cosiddette auto blu ma permettimi di manifestare tutta la mia perplessità se ciò avviene per gli altri e non per se stessi. Non sono soldi miei ma nemmeno tuoi. Credo tu abbia diritto a utilizzare un'auto del Comune con autista, ma allora credo sia altrettanto d'obbligo evitare la demagogia e la retorica dell'antipolitica. Come anche farsi riprendere solo quando vai in bicicletta sulla nuova stupenda pedonale sul Lungarno, sotto la Ruota che forse non vedremo più. Arriva ad accusarlo di culto della persona, noi non saremmo capaci di tale oltraggio, il nostro Primo Cittadino è famoso per le porte aperte a tutti e per non avere mai saltato un appuntamento. sempre il primo ad entrare in Consiglio e..spegnere la luce.
sabato 26 ottobre 2013
Interrogazione Parlamentare sul Trc
Ecco il testo dell'interrogazione parlamentare di Giulia Sarti sui gravi fatti di illegittimità accaduti sul cantiere del TRC presso la proprietà di Walter Moretti. Dal suo Ufficio sono partiti anche richieste di sequestro preventivo della frazione di cantiere interessato.
Interrogazione a risposta scritta Al Ministro della Giustizia – per sapere – premesso che: ai sensi dell'art. 25 della Legge 142/90 in data 1 gennaio 1992 si costituiva a Rimini l'azienda consortile "TRAM", che si occupa della programmazione ed esercizio del trasporto pubblico locale nel bacino della provincia; che, ad oggi, la costituiscono sono: i Comuni di Bellaria-Igea Marina, Borghi, Cattolica, Coriano, Gabicce Mare, Gemmano, Misano Adriatico, Mondaino, Monte Colombo, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo, Morciano di Romagna, Poggio Berni, Riccione, Rimini, Saludecio, San Clemente, San Giovanni in Marignano, Santarcangelo di Romagna, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone, Tavoleto, Torriana, Verucchio, la Comunità Montana Alta Valmarecchia Ambito Territoriale Zona "A" e la Provincia di Rimini; con l'Accordo di Programma per la realizzazione del Trasporto Rapido Costiero (TRC) Cattolica - Rimini Fiera - del 18 dicembre 1998, il consorzio TRAM veniva individuato quale affidatario della gestione del servizio e della costruzione delle opere pubbliche necessarie al suo svolgimento; Agenzia TRAM nel 2006 cambiava denominazione sociale e diventava "Agenzia Mobilità provincia di Rimini"; Agenzia Mobilità avrebbe dovuto realizzare nel prossimo quinquennio l'imponente progetto della metropolitana di costa (T.R.C.); l'intervento, nella sua più ampia definizione di "sistema di trasporto a guida vincolata nell'area metropolitana della Costa Romagnola Metropolitana", rientrava nel primo programma delle opere strategiche individuate con delibera CIPE 21/12/2001 no 121 (Gazz. Uff. n. 51 del21/03/2002 S.O.) attuativa della Legge 21/12/2001 n. 443 (cosiddetta Legge Obiettivo); il progetto veniva tecnicamente denominato Trasporto Rapido Costiero (T.R.C.), e prevedeva la realizzazione di tre tratte, che avrebbero dovuto essere eseguite nel seguente ordine: prima tratta funzionale : da Rimini Stazione a Riccione Stazione; seconda tratta funzionale :da Rimini Stazione alla Fiera di. Rimini; terza tratta funzionale: da Riccione Stazione a Cattolica; il Comitato lnterministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E.) assumeva determinazioni in merito alla prima tratta funzionale Rimini Stazione - Riccione Stazione, approvandone il progetto preliminare (delibera n. 86 del 20.12.2004) e stanziando dei finanziamenti statali (delibera n. 70 del 27.05.05); il CIPE stesso, nella delibera 86/2004 sottolineava le caratteristiche tecniche che qualificavano l'opera, attestando quanto emerso dall'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; a conferma dell'aumento di permeabilità della circolazione tra monte e mare, lungo il percorso del Metrò di Costa fra Rimini e Riccione sarebbero stati realizzati 9 sottovia per lo scavalcamento delle vie trasversali alla via di corsa, 2 ponti ed un ponticello, 3 sottopassi pedonali e 4 carrabili ala linea ferroviaria, mentre per 9 sottopassi già esistenti era previsto un intervento di prolungamento o ristrutturazione; con delibera CIPE n. 93/2006 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 257 il 4 novembre 2006 veniva approvato il progetto definitivo del "Trasporto Rapido Costiero (TRC) Rimini Fiera - Cattolica: 1 o stralcio funzionale tratta Rimini FS - Riccione FS" e veniva assegnato definitivamente a favore di Agenzia TRAM (oggi Agenzia Mobilità Provincia di Rimini) il finanziamento statale di euro 42.856.861,00; l'impegno di spesa dell'intervento della prima tratta da realizzare risultava di euro 92.053.217,95, di cui euro 42.856.861,00 concessi ai sensi della delibera CIPE 93/2006, da parte dello Stato; i finanziamenti locali per la realizzazione dell'opera alla data di tale delibera, ammontavano a: Regione Emilia Romagna € 7.746.850,00 Comune di Rimini € 15.696.952,00 Comune di Riccione € 6.278.781,00 Agenzia Mobilità € 7.098.700,00 Totale finanziamenti locali€ 36.821.283,00 deliberava inoltre il proseguimento sia delle attività di progettazione dell'opera che delle relative procedure espropriative e l’avvio di rapporti contrattuali dettati da adempimenti obbligatori, con sostenimento dell'investimento finanziario completamente a carico dell'azienda. Difatti, la mancata erogazione del finanziamento statale, assegnato in via definitiva con delibera CIPE 93/06 solamente a fine 2010, e la mancata corresponsione, a partire dal 2006, da parte del Enti Locali finanziatori dell'opera, della loro quota parte di contribuzione sull'investimento già realizzato, determinava un depauperamento finanziario di A.M.; veniva poi deciso, da parte dei soci consorziati per l'esercizio 2008, di non procedere alla copertura delle perdite d'esercizio annuale tramite versamento dei contributi consortili, ma di utilizzare a tale fine riserve disponibili (accantonamento utili) di A.M. precedentemente costituite. Per gli esercizi 2009 e 201 O si è ancora in attesa di conoscere la volontà degli Enti Consorziati circa la modalità di copertura delle relative perdite. Gli eventi sopra indicati e di così importante significatività non contribuivano a rendere sempre più problematica la realtà economica e finanziaria di A.M,. con un continuo e lento depauperamento delle risorse aziendali. Tali dati sono facilmente rilevabili dai prospetti sintetici dei bilanci dove risultava evidente la diminuzione del fatturato, con conseguente rilevazione di autofinanziamento aziendale negativo ed aumento dell'indebitamente bancario. Come risulta dalla delibera del 9.04.2013 della giunta del Comune di Riccione: in data 15 luglio 2008, la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Rimini, il Consorzio di Enti Locali Agenzia Mobilità Provincia di Rimini ed i Comuni di Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica, sottoscrivevano – ai sensi dell’art. 34 del D. Lgs. 267/2000 e dell’art.15 della Legge 241/1990 – l’accordo di programma disciplinante la realizzazione della infrastruttura metropolitana denominata Trasporto rapido costiero (TRC) Cattolica- Rimini/Fiera, al fine di elevare l’efficienza dell’offerta di trasporto e migliorare la qualità urbana ed ambientale del sistema insediativo costiero; gli importi previsti per la realizzazione di tale infrastruttura venivano determinati in complessivi Euro 85.773.839, con una quota a carico del Comune di Riccione pari a Euro 6.278.781,03; - con successivi adeguamenti tali importi venivano rideterminati, seppur non in via definitiva, in Euro 102.794.092 complessivi da ripartirsi tra i partners pubblici e quindi in Euro 6.926.531,24 quale quota a carico del Comune di Riccione; ad oggi non risultano ancora quantificati e resi noti i costi di esercizio e messa in funzione dell’opera, diversamente, il quadro normativo di riferimento e segnatamente il contesto finanziario in cui opera l’ente, è stato profondamente innovato dopo la stipula dei vari accordi di programma; all’interno della medesima delibera veniva inoltre richiesto: di invitare il Presidente della Provincia di Rimini a convocare, ai sensi del comma secondo dell’art. 20 dell’accordo di programma del 15.07.2008, una riunione del Comitato di Coordinamento TRC che ponesse all’o.d.g. della seduta i seguenti temi: recepimento, all’interno dell’Accordo di Programma sottoscritto in data 15.07.2008 prot. n. 7268, dei contenuti esplicitati nella deliberazione consigliare n. 64 del 24.11.2011 del Comune di Riccione, così da delimitare formalmente nell’atto pattizio il perimetro degli impegni finanziari attinenti all’opera; o, alternativamente, revisione del suddetto Accordo alla luce del quadro normativo e finanziario vigente, con particolare riferimento alla precisa esplicitazione degli oneri inerenti la gestione del servizio; o, ancora, una riformulazione dell’ art. 21 “Divieto di recesso unilaterale”, alla luce del quadro normativo e finanziario sopravvenuto; In data 20.06.2013, la Giunta del Comune di Riccione: rilevava che in pendenza di convocazione del Comitato di Coordinamento, Agenzia Mobilità notificava decreto ingiuntivo n. 400/2013, emesso dal Presidente del TAR Emilia Romagna in data 18/04/2013 e notificato in data 22/04/2013, con cui veniva ingiunto “al Comune di Riccione, in persona del Sindaco pro tempore, il pagamento della somma di € 2.680.931,06 (duemilioniseicentottantamilanovecentotrentuno/06) in favore dell’Agenzia Mobilità della Provincia di Rimini, nel termine di giorni quaranta dalla notificazione del medesimo decreto, oltre interessi moratori dalla scadenza al saldo, oltre le spese del procedimento, con l'avvertenza che nel medesimo termine poteva essere proposta opposizione e che in difetto era prevista l’esecuzione forzata”; conseguentemente a tale decreto ingiuntivo, il Sindaco provvedeva al conferimento della procura all’avv. G. Passalacqua e all’avv. T. Layne a rappresentare e difendere il Comune di Riccione in persona del Sindaco pro tempore, anche disgiuntamente, ai fini dell’opposizione al decreto ingiuntivo 268/2013 e all’impugnazione di eventuali atti presupposti, inerenti la realizzazione del progetto T.R.C.; la Giunta deliberava poi di sottoporre all’attenzione del Comitato di Coordinamento TRC una richiesta di modifica dell’accordo di programma al fine di non dover far fronte ad ulteriori spese; in data 22 ottobre 2013, venivo informata dal cittadino Walter Moretti che, nella medesima giornata, si stava procedendo allo sgombero dei locali di sua proprietà siti in via siti in Rimini Via Serra da parte della Società Agenzia Mobilità di Rimini delegata del Comune di Rimini e committente del cantiere edile relativo al T.R.C. (Trasporto Rapido Costiero) ed in tale circostanza gli veniva esplicitato che sarebbe stata eseguita nei giorni successivi la demolizione TOTALE dell’edificio di sua proprietà nonostante specifica ordinanza n. 441/2003, emessa nell’ambito del processo amministrativo avanti il TAR Emilia Romagna di cui al RG N. 676/2013, che impedisce la demolizione di ogni manufatto oltre quello deliberato in data 2007 SENZA DEROGA ALCUNA RISPETTO AD OCCUPAZIONI TEMPORANEE ANCHE SE PRECEDENTEMENTE ACCOLTE; in sostanza dunque, a fronte di 8 mq di demolizione legittima, ne verranno demoliti oltre 30 e ciò in ragione del fatto che l’esecutore materiale delle opere, Società Italiana Costruzioni, non si è adoperata per le necessarie opere di contenimento e messa in sicurezza della restante parte del fabbricato che diversamente resterebbe pericolante; non appena informata dei fatti provvedevo immediatamente ad inviare un esposto richiedendo l’interessamento del Prefetto, della Magistratura competente riminese e dell’autorità giudiziaria, affinché vigilassero sull'operato degli attori descritti e se del caso promuovessero ogni azione necessaria alla tutela ed integrità della proprietà privata del Moretti e della legittimità dell’azione esecutiva amministrativa; conseguentemente a tale atto, la Procura di Rimini provvedeva ad aprire le relative indagini; oggi 25 ottobre 2013 vengo informata del fatto che questa mattina i Vigili Urbani, in presenza del Procuratore Capo Giovagnoli, effettuavano un’ispezione presso la zona occupata dalla proprietà del Moretti e procedevano con operazioni di rilevamento e, a indice dell’inizio della demolizione, veniva totalmente staccato il cornicione dell’immobile; alla luce di ciò, in data odierna ho provveduto ad inviare una richiesta di sequestro immediato del cantiere al Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Rimini, al Vice Ministro Infrastrutture e dei Trasporti De Luca, al Comando dei Carabinieri legione Emilia Romagna e al Prefetto di Rimini – : se il Ministro della Giustizia intenda intervenire urgentemente affinché venga effettuata un’ispezione presso la Procura di Rimini con riferimento al mancato rispetto dell’ordinanza cautelare TAR n. 441/2013 ove si legge espressamente “…pertanto è inibita qualunque demolizione di manufatti o loro porzioni sull'area temporaneamente occupata”; se il Ministro voglia altresì sollecitare la Procura di Rimini affinché si attivi a disporre, quanto prima, la cessazione della demolizione dell’immobile di proprietà del Moretti, prevista per la giornata di domani sabato 26 ottobre 2013.
Giulia Sarti
Movimento 5 Stelle
Interrogazione a risposta scritta Al Ministro della Giustizia – per sapere – premesso che: ai sensi dell'art. 25 della Legge 142/90 in data 1 gennaio 1992 si costituiva a Rimini l'azienda consortile "TRAM", che si occupa della programmazione ed esercizio del trasporto pubblico locale nel bacino della provincia; che, ad oggi, la costituiscono sono: i Comuni di Bellaria-Igea Marina, Borghi, Cattolica, Coriano, Gabicce Mare, Gemmano, Misano Adriatico, Mondaino, Monte Colombo, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo, Morciano di Romagna, Poggio Berni, Riccione, Rimini, Saludecio, San Clemente, San Giovanni in Marignano, Santarcangelo di Romagna, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone, Tavoleto, Torriana, Verucchio, la Comunità Montana Alta Valmarecchia Ambito Territoriale Zona "A" e la Provincia di Rimini; con l'Accordo di Programma per la realizzazione del Trasporto Rapido Costiero (TRC) Cattolica - Rimini Fiera - del 18 dicembre 1998, il consorzio TRAM veniva individuato quale affidatario della gestione del servizio e della costruzione delle opere pubbliche necessarie al suo svolgimento; Agenzia TRAM nel 2006 cambiava denominazione sociale e diventava "Agenzia Mobilità provincia di Rimini"; Agenzia Mobilità avrebbe dovuto realizzare nel prossimo quinquennio l'imponente progetto della metropolitana di costa (T.R.C.); l'intervento, nella sua più ampia definizione di "sistema di trasporto a guida vincolata nell'area metropolitana della Costa Romagnola Metropolitana", rientrava nel primo programma delle opere strategiche individuate con delibera CIPE 21/12/2001 no 121 (Gazz. Uff. n. 51 del21/03/2002 S.O.) attuativa della Legge 21/12/2001 n. 443 (cosiddetta Legge Obiettivo); il progetto veniva tecnicamente denominato Trasporto Rapido Costiero (T.R.C.), e prevedeva la realizzazione di tre tratte, che avrebbero dovuto essere eseguite nel seguente ordine: prima tratta funzionale : da Rimini Stazione a Riccione Stazione; seconda tratta funzionale :da Rimini Stazione alla Fiera di. Rimini; terza tratta funzionale: da Riccione Stazione a Cattolica; il Comitato lnterministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E.) assumeva determinazioni in merito alla prima tratta funzionale Rimini Stazione - Riccione Stazione, approvandone il progetto preliminare (delibera n. 86 del 20.12.2004) e stanziando dei finanziamenti statali (delibera n. 70 del 27.05.05); il CIPE stesso, nella delibera 86/2004 sottolineava le caratteristiche tecniche che qualificavano l'opera, attestando quanto emerso dall'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; a conferma dell'aumento di permeabilità della circolazione tra monte e mare, lungo il percorso del Metrò di Costa fra Rimini e Riccione sarebbero stati realizzati 9 sottovia per lo scavalcamento delle vie trasversali alla via di corsa, 2 ponti ed un ponticello, 3 sottopassi pedonali e 4 carrabili ala linea ferroviaria, mentre per 9 sottopassi già esistenti era previsto un intervento di prolungamento o ristrutturazione; con delibera CIPE n. 93/2006 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 257 il 4 novembre 2006 veniva approvato il progetto definitivo del "Trasporto Rapido Costiero (TRC) Rimini Fiera - Cattolica: 1 o stralcio funzionale tratta Rimini FS - Riccione FS" e veniva assegnato definitivamente a favore di Agenzia TRAM (oggi Agenzia Mobilità Provincia di Rimini) il finanziamento statale di euro 42.856.861,00; l'impegno di spesa dell'intervento della prima tratta da realizzare risultava di euro 92.053.217,95, di cui euro 42.856.861,00 concessi ai sensi della delibera CIPE 93/2006, da parte dello Stato; i finanziamenti locali per la realizzazione dell'opera alla data di tale delibera, ammontavano a: Regione Emilia Romagna € 7.746.850,00 Comune di Rimini € 15.696.952,00 Comune di Riccione € 6.278.781,00 Agenzia Mobilità € 7.098.700,00 Totale finanziamenti locali€ 36.821.283,00 deliberava inoltre il proseguimento sia delle attività di progettazione dell'opera che delle relative procedure espropriative e l’avvio di rapporti contrattuali dettati da adempimenti obbligatori, con sostenimento dell'investimento finanziario completamente a carico dell'azienda. Difatti, la mancata erogazione del finanziamento statale, assegnato in via definitiva con delibera CIPE 93/06 solamente a fine 2010, e la mancata corresponsione, a partire dal 2006, da parte del Enti Locali finanziatori dell'opera, della loro quota parte di contribuzione sull'investimento già realizzato, determinava un depauperamento finanziario di A.M.; veniva poi deciso, da parte dei soci consorziati per l'esercizio 2008, di non procedere alla copertura delle perdite d'esercizio annuale tramite versamento dei contributi consortili, ma di utilizzare a tale fine riserve disponibili (accantonamento utili) di A.M. precedentemente costituite. Per gli esercizi 2009 e 201 O si è ancora in attesa di conoscere la volontà degli Enti Consorziati circa la modalità di copertura delle relative perdite. Gli eventi sopra indicati e di così importante significatività non contribuivano a rendere sempre più problematica la realtà economica e finanziaria di A.M,. con un continuo e lento depauperamento delle risorse aziendali. Tali dati sono facilmente rilevabili dai prospetti sintetici dei bilanci dove risultava evidente la diminuzione del fatturato, con conseguente rilevazione di autofinanziamento aziendale negativo ed aumento dell'indebitamente bancario. Come risulta dalla delibera del 9.04.2013 della giunta del Comune di Riccione: in data 15 luglio 2008, la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Rimini, il Consorzio di Enti Locali Agenzia Mobilità Provincia di Rimini ed i Comuni di Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica, sottoscrivevano – ai sensi dell’art. 34 del D. Lgs. 267/2000 e dell’art.15 della Legge 241/1990 – l’accordo di programma disciplinante la realizzazione della infrastruttura metropolitana denominata Trasporto rapido costiero (TRC) Cattolica- Rimini/Fiera, al fine di elevare l’efficienza dell’offerta di trasporto e migliorare la qualità urbana ed ambientale del sistema insediativo costiero; gli importi previsti per la realizzazione di tale infrastruttura venivano determinati in complessivi Euro 85.773.839, con una quota a carico del Comune di Riccione pari a Euro 6.278.781,03; - con successivi adeguamenti tali importi venivano rideterminati, seppur non in via definitiva, in Euro 102.794.092 complessivi da ripartirsi tra i partners pubblici e quindi in Euro 6.926.531,24 quale quota a carico del Comune di Riccione; ad oggi non risultano ancora quantificati e resi noti i costi di esercizio e messa in funzione dell’opera, diversamente, il quadro normativo di riferimento e segnatamente il contesto finanziario in cui opera l’ente, è stato profondamente innovato dopo la stipula dei vari accordi di programma; all’interno della medesima delibera veniva inoltre richiesto: di invitare il Presidente della Provincia di Rimini a convocare, ai sensi del comma secondo dell’art. 20 dell’accordo di programma del 15.07.2008, una riunione del Comitato di Coordinamento TRC che ponesse all’o.d.g. della seduta i seguenti temi: recepimento, all’interno dell’Accordo di Programma sottoscritto in data 15.07.2008 prot. n. 7268, dei contenuti esplicitati nella deliberazione consigliare n. 64 del 24.11.2011 del Comune di Riccione, così da delimitare formalmente nell’atto pattizio il perimetro degli impegni finanziari attinenti all’opera; o, alternativamente, revisione del suddetto Accordo alla luce del quadro normativo e finanziario vigente, con particolare riferimento alla precisa esplicitazione degli oneri inerenti la gestione del servizio; o, ancora, una riformulazione dell’ art. 21 “Divieto di recesso unilaterale”, alla luce del quadro normativo e finanziario sopravvenuto; In data 20.06.2013, la Giunta del Comune di Riccione: rilevava che in pendenza di convocazione del Comitato di Coordinamento, Agenzia Mobilità notificava decreto ingiuntivo n. 400/2013, emesso dal Presidente del TAR Emilia Romagna in data 18/04/2013 e notificato in data 22/04/2013, con cui veniva ingiunto “al Comune di Riccione, in persona del Sindaco pro tempore, il pagamento della somma di € 2.680.931,06 (duemilioniseicentottantamilanovecentotrentuno/06) in favore dell’Agenzia Mobilità della Provincia di Rimini, nel termine di giorni quaranta dalla notificazione del medesimo decreto, oltre interessi moratori dalla scadenza al saldo, oltre le spese del procedimento, con l'avvertenza che nel medesimo termine poteva essere proposta opposizione e che in difetto era prevista l’esecuzione forzata”; conseguentemente a tale decreto ingiuntivo, il Sindaco provvedeva al conferimento della procura all’avv. G. Passalacqua e all’avv. T. Layne a rappresentare e difendere il Comune di Riccione in persona del Sindaco pro tempore, anche disgiuntamente, ai fini dell’opposizione al decreto ingiuntivo 268/2013 e all’impugnazione di eventuali atti presupposti, inerenti la realizzazione del progetto T.R.C.; la Giunta deliberava poi di sottoporre all’attenzione del Comitato di Coordinamento TRC una richiesta di modifica dell’accordo di programma al fine di non dover far fronte ad ulteriori spese; in data 22 ottobre 2013, venivo informata dal cittadino Walter Moretti che, nella medesima giornata, si stava procedendo allo sgombero dei locali di sua proprietà siti in via siti in Rimini Via Serra da parte della Società Agenzia Mobilità di Rimini delegata del Comune di Rimini e committente del cantiere edile relativo al T.R.C. (Trasporto Rapido Costiero) ed in tale circostanza gli veniva esplicitato che sarebbe stata eseguita nei giorni successivi la demolizione TOTALE dell’edificio di sua proprietà nonostante specifica ordinanza n. 441/2003, emessa nell’ambito del processo amministrativo avanti il TAR Emilia Romagna di cui al RG N. 676/2013, che impedisce la demolizione di ogni manufatto oltre quello deliberato in data 2007 SENZA DEROGA ALCUNA RISPETTO AD OCCUPAZIONI TEMPORANEE ANCHE SE PRECEDENTEMENTE ACCOLTE; in sostanza dunque, a fronte di 8 mq di demolizione legittima, ne verranno demoliti oltre 30 e ciò in ragione del fatto che l’esecutore materiale delle opere, Società Italiana Costruzioni, non si è adoperata per le necessarie opere di contenimento e messa in sicurezza della restante parte del fabbricato che diversamente resterebbe pericolante; non appena informata dei fatti provvedevo immediatamente ad inviare un esposto richiedendo l’interessamento del Prefetto, della Magistratura competente riminese e dell’autorità giudiziaria, affinché vigilassero sull'operato degli attori descritti e se del caso promuovessero ogni azione necessaria alla tutela ed integrità della proprietà privata del Moretti e della legittimità dell’azione esecutiva amministrativa; conseguentemente a tale atto, la Procura di Rimini provvedeva ad aprire le relative indagini; oggi 25 ottobre 2013 vengo informata del fatto che questa mattina i Vigili Urbani, in presenza del Procuratore Capo Giovagnoli, effettuavano un’ispezione presso la zona occupata dalla proprietà del Moretti e procedevano con operazioni di rilevamento e, a indice dell’inizio della demolizione, veniva totalmente staccato il cornicione dell’immobile; alla luce di ciò, in data odierna ho provveduto ad inviare una richiesta di sequestro immediato del cantiere al Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Rimini, al Vice Ministro Infrastrutture e dei Trasporti De Luca, al Comando dei Carabinieri legione Emilia Romagna e al Prefetto di Rimini – : se il Ministro della Giustizia intenda intervenire urgentemente affinché venga effettuata un’ispezione presso la Procura di Rimini con riferimento al mancato rispetto dell’ordinanza cautelare TAR n. 441/2013 ove si legge espressamente “…pertanto è inibita qualunque demolizione di manufatti o loro porzioni sull'area temporaneamente occupata”; se il Ministro voglia altresì sollecitare la Procura di Rimini affinché si attivi a disporre, quanto prima, la cessazione della demolizione dell’immobile di proprietà del Moretti, prevista per la giornata di domani sabato 26 ottobre 2013.
Giulia Sarti
Movimento 5 Stelle
Lo Spottone del Corriere
P.S.
Aspettiamo con ansia la proposta dell'On Arlotti, siamo passati da un Ponte da 15 milioni ad uno schifo in leasing. Però ha preso un sacco di preferenze, è diventato Onorevole a forza di... rotatorie
Le Donne e lo Stalker
La conoscete la Maria Pia? Dovreste. E’ il prototipo della persona per bene. La gentilezza d’animo la riconosci subito e, in questo caso, alberga in una donna minuta, dagli occhi buoni, che sarebbe capace di offrire dell’acqua per dissetare l’operaio che le sta abbattendo casa.
La conoscete Giovanna? E’ una madre di famiglia, una donna forte, una commerciante, una di quelle che difende il suo focolare con le unghie e con i denti.
La conoscete Anna Paola? E’ un’insegnante, un’appassionata di letteratura, così appassionata che riesce a trovare riferimenti letterari anche mentre vive le disavventure di cui parliamo in questo articolo.
Chi sono queste donne? Potrebbero essere le abitanti di una via qualsiasi di Rimini e in effetti lo sono, ma cosa hanno in comune oltre che la stessa via di residenza? Condividono un uguale modo di sentirsi. Andate in via Renato Serra e chiedete loro come vivono da un po’ di tempo. Fatelo separatamente, se volete, o magari in momenti diversi della giornata, vi risponderanno tutte che dormono male, che provano ansia, che sentono qualcosa che incombe costantemente, qualcosa che può piovere addosso all’improvviso e da cui non si possono difendere… anche a causa dell’indifferenza degli altri. Vi sembra di riconoscere in loro vittime di stalking? Se è così è perché in effetti lo sono. Per la precisione a Giovanna è già successo qualcosa di irreparabile. Agenzia Mobilità, lo stalker, le ha abbattuto un garage in muratura, senza nemmeno essersi presa il fastidio di espropriarlo completamente. A Giovanna l’angoscia di quei giorni di agosto è rimasta addosso come qualcosa di unto, anche se lo Stalker oggi ha cambiato obbiettivo… perché quella brutta sensazione di essere stata lasciata sola non l’abbandona nemmeno dopo mesi. Non è una trovata letteraria parlare di stalking, credetemi o, se non credete a me, domandate a loro, le donne di via Renato Serra. Si sentono perseguitate. Si svegliano la mattina, presto, di soprassalto, magari per qualche rumore inconsulto, corrono alla finestra per vedere se il loro persecutore è già li e se sta facendo qualcosa di brutto nel loro giardino. Tutto il giorno, durante le loro incombenze quotidiane, escono e tornano a casa più volte, sempre attente agli angoli della via.. magari proprio li.. prima del sottopasso… dove AM riunisce le sue truppe prima di venirti a buttare giù tutto. E la sera? Si coricano nel loro letto sapendo già che il pensiero delle angosce della giornata successiva le farà dormire male. Come le vittime dello stalking canonico si sono rivolte alla Legge, che le ha ignorate. La Polizia serve per la sicurezza, quella pubblica, non la loro. La Municipale serve solo per constatare e i Carabinieri… beh… non è loro competenza (non si sono più ripresi da quando hanno arrestato Pinocchio). Non importa se persino un giudice ha deciso che non le si deve importunare, perchè allo stalker non frega niente. Glielo puoi agitare sotto il naso quel pezzo di carta che dice che deve starti lontano, ma ti guarda negli occhi con il suo ghigno di disprezzo e ti dice che a lui non importa.. che lui può fare quello che vuole.
Lo stalker, probabilmente, riuscirà nel suo intento di demolizione. Demolirà i mattoni e le persone, perché nessuno lo fermerà. A parole sono tutti solidali con Maria Pia, Giovanna e Anna Paola, ma nella realtà dei fatti sono tutti spettatori occasionali.
Quando la mattina, al bar, sorseggiando un caffè, leggono dell’ennesima persona tormentata fino ai limiti estremi, dispiace veramente? Formalmente si e se qualcuno chiedesse loro un’opinione esprimerebbero solidarietà, magari rabbia, ma per quanto tempo quello che hanno provato li accompagnerebbe? Poco… perché non li riguarda e in fondo pensano che a loro non succederà mai.
Maria Pia, Giovanna e Anna Paola però sono persone normali, non sono diverse da altre migliaia di donne che abitano Rimini. Sono donne oneste, non cercano guai, ne sono colpevoli di un azzardo, solo che un giorno una variabile non prevedibile nella loro normale vita le ha rese vittime. Se succedesse a voi vorreste che la solidarietà degli altri durasse un caffè?
P.S. Avrei potuto scrivere tante cose sul TRC. Portare prove, evidenziare dati, spiegare le tattiche evasive di chi è chiamato a dare spiegazioni e mettere in luce il comportamento di chi ha deciso di lavarsene le mani. L’ho fatto, lo farò. Questa volta però mi premeva di fare conoscere persone vere, che potrebbero essere (o che forse sono) persone che conoscete e non dei generici espropriati. Forse è troppo tardi perché in questo caso la solidarietà risolva qualcosa, ma può darsi che un po’ di appoggio faccia sentire queste donne un po’ meno sole in mezzo a 150 mila concittadini.
Davide Cardone [@DadoCardone]
citizen
P.S. Avrei potuto scrivere tante cose sul TRC. Portare prove, evidenziare dati, spiegare le tattiche evasive di chi è chiamato a dare spiegazioni e mettere in luce il comportamento di chi ha deciso di lavarsene le mani. L’ho fatto, lo farò. Questa volta però mi premeva di fare conoscere persone vere, che potrebbero essere (o che forse sono) persone che conoscete e non dei generici espropriati. Forse è troppo tardi perché in questo caso la solidarietà risolva qualcosa, ma può darsi che un po’ di appoggio faccia sentire queste donne un po’ meno sole in mezzo a 150 mila concittadini.
Davide Cardone [@DadoCardone]
citizen
venerdì 25 ottobre 2013
Comunicato M5Stelle Rimini
Comunico che, in qualità di Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle di Rimini, presenterò richiesta di sequestro cautelare urgente della porzione di cantiere contiguo al fabbricato di proprietà del Signor Moretti Walter occupato temporaneamente da Agenzia Mobilità per l'esecuzione dei lavori del TRC.
In base all'ordinanza del TAR che recita che sono inibite le demolizioni di porzioni di fabbricato residenti sulle aree occupate temporaneamente, preso atto dell'ispezione dei funzionari comunali per l'edilizia di questa mattina presso il cantiere di via Serra n° 4, che hanno riscontrato l'estensione e la disposizione del fabbricato in relazione alle superfici espropriate e di quelle solo temporanemente occupate, e dei lavori di demolizione alla porzione di immobile non espropriato, mi presenterò in procura quest'oggi per chiedere il sequestro cautelare urgente dell'immobile e per segnalare un supposto abuso edilizio.
Luigi Camporesi
MoVimento 5 Stelle Rimini
Luigi Camporesi
MoVimento 5 Stelle Rimini
Comunicato M5Stelle Rimini
La presente è per comunicare che a seguito delle rilevazioni di un dirigente della Polizia Municipale di Rimini, che comprovano la volontà di AM di abbattere completamente il manufatto di proprietà di Walter Moretti, il Consigliere Luigi Camporesi si recherà questo pomeriggio presso la Procura per depositare una richiesta di sequestro preventivo del cantiere.
Speriamo nella disponibilità della Procura perchè oltre agli atti dovuti si guardi anche alle necessità dei cittadini che attualmente stanno perdendo fiducia nella certezza del Diritto.
Movimento 5 Stelle Rimini
Movimento 5 Stelle Rimini
Grillo e Renzi
Mi hanno scritto inveleniti dalla Leopolda, il quartiere generale delle forze d'occupazione renziane, per protestare contro l'accostamento tra il prossimo Segretario del Pdi ed il Niente di Rimini. E' stato un tentativo volontario, forse malriuscito, di paragonare due personaggi che hanno avuto la stessa partenza fortunata in politica, lo stesso percorso temporale, perfino gli stessi abiti. Un incipit per dire tante altre cose dello stesso spessore. Adesso faccio sul serio, scomodando l'unico vero leader non eletto ma acclamato da milioni di cittadini. La partita nella mia fantapolitica la vedo tra Matteo e Beppe. Sono rimasti i finalisti dopo l'espulsione giudiziaria, non elettorale, del protagonista indiscusso di 20 anni di storia italiana, inutile. La prossima tenzone elettorale la giocheranno l'uno contro l'altro, con il vantaggio per Grillo di conoscere benissimo il campo da gioco, l'altro è un novello ma democristiano, quindi nato per camaleontarsi a tutte le situazioni. La sua vita è uno slalom tra partiti e personaggi fino all'approdo margheritino, naturale e privilegiato trampolino di lancio nel Pd. La sua rottamazione, poteva in qualche modo riecheggiare il fanculo grillino, ma è stata subito ripudiata non appena è rimasto unico serio partecipante alla selezione interna per pochi intimi. Mentre la fortuna elettorale del MoVimento deriva dal rappresentare la vera ed unica alternativa in un Paese nemmeno in grado di essere spiato, Renzi punta alla costruzione di un Partito Personale. Nell'attuale serraglio democratico tutti i giorni per lui sarebbero un calvario. Vuole chiudere il vecchio apparato e costruirne uno forgiato ad uso e consumo. Intanto si è attorniato dei migliori consulenti finanziari. Oltre ai noti Davide Serra (Algebris), Oscar Farinetti (Eataly), Patrizio Bertelli (Prada), alcuni cavalli di razza della finanza come Fabrizio Palenzona (Unicredit) e Alberto Nagel e Renato Pagliaro (Mediobanca), ai quali ha aggiunto Diego Della Valle con il quale saltella allo Stadio al grido di Juve Merda e le new entry come ColaoVodafone, GrecoGenerali e GuerraLuxottica. Un bel parterre popolare. Dentro l'attuale Pidi non ha alleati, la casta lo avversa, non vuole giocare con le regole di sempre, pretende e non mostra volontà di mediare. Il primo apre i lavori del proprio cantiere di governo: il secondo chiude la campagna elettorale in Trentino. Grillo e Renzi, per motivi ovvi e diversi, sono i due veri nemici delle larghe intese e di N....Sono due leader che fino ad oggi hanno giocato entrambi, anche se in modo diverso, la carta dell’antisistema e dell’antipolitica. Rottamatori, nemici del finanziamento pubblico e della politica tradizionale. Comunicatori eccezionali, capaci di gesti clamorosi, per quanto quelli di Renzi siano mediati dall'innata democristianeria e dall'appartenenza ad un inner circle esclusivo che non tollera esuberanze eccessive. La dichiarazione di Renzi di volere anche pescare nell'immenso lago del MoVimento è più di circostanza che di sostanza. Il suo elettorato è moderato al punto da coincidere con quello in uscita precipitosa dai servizi sociali pidiellini. Ha convinto con facilità i Morolli105 e la sottocasta democrat, quelli che vanno dove spira il vento, i Gnassi per capirci. Ma l'elettorato, reduce dalle troppe giravolte sempre in direzione di un accentuato centrismo, non lo becca. Il paese sfinito, disperato, avvilito, disoccupato non può vedere nei fondi d'investimento che lo sorreggono, la sua salvezza. Molto più facile, semplice, affidare un voto di speranza al MoVimento che sembra in grado di iniziare un cammino con una buona dose di autonomia. Non lo diciamo per Nando Piccari, il suo linguaggio da spiritoso e ironico si è trasformato in bilioso e monotematico. Occorre dirlo al Padrone Bugli o cambia...sinfonia o giornalista.
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