giovedì 30 aprile 2015

La Nuova Festa

Nella legge di fiducia era passato inosservato un comma: dal 2016 è abolita la Festa del Primo Maggio. Ovviamente, trattandosi di festa tipicamente comunista. Verrà sostituita da una nuova festività renziana: il 30 di febbraio, la Rinascita della Nazione. Quel giorno i "lavoratori" o, più esattamente gli orwelliani prolet riceveranno la paga doppia.

Woland

Silenzio si vota

Senza colpo ferire e senza spaccare niente sembra che Renzi abbia intascato anche il ruolo "presidenziale". In Italia puoi diventare senza mandato dei cittadini anche Presidente. L'allievo di Verdini è bravissimo nel fare incetta di titoli senza riscontri. Sta portando avanti il suo progetto elettorale, molto simile ai "desiderata" di Gelli, a colpi di fiducia a dispetto della pavida minoranza interna, a sua volta frastagliata ed impaurita dal pericolo di nuove elezioni. L'abbiamo definito il Partito dell'Indennità Parlamentare. In tutti gli schieramenti prevale la paura. Neanche i rimontanti grillini osano pronunciare questa minacciosa frase. Chi è il Presidente della Repubblica? Per gli sbarchi od il dolore per le immani catastrofi vale ancora il mandato costituzionale. Un cordoglio non lo si nega a nessuno, ma sugli atti politici oserei definire epocali come il porcellum di Verdini cala un paventato silenzio. Augura, spera, ma in silenzio. Ha fatto i doverosi auguri all'astronauta, inaugurato un Frecciarossa, ma sulla legge elettorale..silenzio. Che ci fosse anche questo nel dimenticato Patto del Nazareno? Solo Berlusconi, nelle sue memorie potrebbe svelare il segreto appena riesce a ricordare tutti i nomi delle allegre fanciulle interpreti delle eleganti feste. Pensare che era componente di quella Corte Costituzionale che definì incostituzionale il Porcellum nel 2013, sollevando il problema delle liste bloccate, tutt'ora al centro del dibattito politico sull'Italicum. L'arbitro ha dimenticato il fischietto. Renzi ha "minacciato" di sciogliere le Camere, segno evidente che ne ha titolo. Non voglio scomodare o disturbare Pertini pensieroso sulla statua del Ghetto Turco ma scendendo in basso anche Ciampi non avrebbe permesso invasioni di campo. L'ultimo pensionato dorato dopo un inizio simil mattarelliano ci ha deliziato per anni (troppi) con interventi giornalieri senza alcuna sollecitazione. Le giustificazioni della modestissima corrente giornalistica che si pone il quesito sono molto semplici e noi piccoli blogger di provincia pur abituati alla grande politica gnassiana, le condividiamo. Tutto risale a gennaio, quando ci furono le trattative velocissime per il nuovo Capo dello Stato. Adesso si capisce perchè erano tutti entusiasti di Sergio...Mattarella. Grillo si è felicemente accorto di quello che succede, grazie agli avvisi di Giannulli. A dire il vero tra i tanti scandali questo sembra davvero veniale. E' tutta questione d'abitudine.

Zenta de Borg

Un gentile lettore ci ha inviato una email nella quale ci racconta un simpatico avvenimento tipico della Rimini di Gnassi. Ha riferito di urla furibonde in una stanza, diversi giorni fa, nella quale erano "riuniti" i soci della Zenta de Borg. Cittadini che hanno a Cuore i destini di una delle parti più interessanti e storiche della Città. Che non è quella "segreta" descritta splendidamente da Stefano Andrini nel suo libro presentato ieri, ma quella accertabile anche dai soci Carim. Complimenti a lui e Pulini. Ma cosa ci fa in quella Giunta? Le ragioni delle urla dei rappresentanti il Borgo erano dettate dai risultati dell'ultima impresa del Fila Dritto, compiuta dal braccio operativo di Gnassi chiamato Anthea. L'azienda inventata perchè Hera si era sbarazzata delle cianfrusaglie manutentive come verde ed arredo. E' stata collocata nelle mani fedeli di un Succi, sembra parente dell'organizzatore del più bello spettacolo mai riuscito: Gloria Gaynor. Non fate commenti. Limitiamoci ad esaminare l'ultimo delitto. La ristrutturazione del Piazzale Vannoni è il solito assemblaggio di porfido, catrame e segnaletica, con un cartello inneggiante al "come sono bravo". Il risultato (ditelo a Mariotti) è che un tragitto di circa 700 metri che una volta esaurivo, con l'unica fiera in atto, in non più di cinque minuti oggi ha assorbito ben 21 minuti di quello che rimane della mia aspettativa. Il Cancelliere che, come sempre, non ci credeva, mi ha battuto di due minuti e 15 secondi (è preciso con i conti). Ma come siete messi? E poi manca la ciliegina sulla torta della viabilità secondo il Sindaco di Jamil: la chiusura del Ponte del cuore ristoratore. Non temete, non avverrà mai, almeno con una sua "Ordinanza". Prudentemente sembra sia stata spostata a dopo le ..elezioni. Non si sa se anticipate. In ogni caso ancora un anno di pazienza e fallimenti e poi potrete dire la vostra. Nell'urna. Ognuno ha il suo Italicum

Barbapapà di Renzi

Leggo sempre i sermoni domenicali di Barbapapà Scalfari, il migliore termometro della malattia renziana applicata al Pd. Occorre riconoscere che per il suo personale gusto politico l'allievo di Verdini è stata una medicina difficile da ingurgitare. E' abituato a dissertare con persone almeno dotate di un anello papale o ..Napolitano. Pensate che libro interessante Travaglio riuscirebbe a scrivere intercettando le loro lunghissime chiacchierate. Un bel pacco di misteri italiani finalmente sarebbero svelati. Sarà un caso ma tutti (tutti) i momenti storici che hanno lasciato sul terreno più interrogativi che certezze sono stati vissuti ed interpretati in prima persona dal Presidente rieletto per garantire l'inciucio. Per fortuna quello che abbiamo non disturba nessuno. Ogni tanto si chiede perchè, lancia qualche meravigliato "si deve fare qualcosa" quando i morti sono qualche centinaio poi...il silenzio. Il Premier non si può certo lamentare, gli da più problemi Speranza. L'ultima predica domenicale verteva sul viaggio americano terminato con Brunello di Montalcino dopo una stupefacente performance linguistica. Ha però corso 12 chilometri in meno di un'ora. Secondo Barbapapa come si dice ai bimbi brutti che però hanno gli occhi belli, il nostro Premier non conta un ca..per Obama. però è simpatico. Non gli ha nemmeno svelato che un nostro sventurato cooperante era morto ammazzato da mesi e da droni a stelle e strisce. Però hanno brindato con un vino toscano. Barbapapà ha riconosciuto al terzo Premier non eletto dai cittadini indubbie capacità attrattive, sembra che anche la Merkel abbia subito un fascino zanzesco, mentre Berlusconi l'aveva definita leggermente oversize. Insomma andiamo in giro con il cappello in mano però suoniamo bene il mandolino. Anche Putin è stato colpito dalla simpatia del Verdinello, l'aveva ricambiata con il gas che però gli americani hanno sanzionato. Ma da Obama cosa ha ottenuto in cambio? Nulla però la televisione del canone ha inviato 72 persone per riprenderlo. Si è lanciato anche in paragoni avventati tra il Berlusconi nemico editoriale e l'innominabile autore del Jobs Act, per Scalfari un viagra sindacale. E' riuscito ad addebitare a Silvio la colpa dell'invio delle nostre truppe in Irak mentre Obama ha ringraziato il Premier italiano per avere mantenuto in Afghanistan i nostri soldati e quelli americani se ne sono andati. E' arrivato a cent'anni, si potrebbe anche permettere di raccontare per una volta la verità, non la sua. Siamo al Boschi Day

mercoledì 29 aprile 2015

Trc Vincit Omnia

Bisogna ammetterlo. Ancora molti non conoscono il TRC, ma si è fatto decisamente poco amare da tutti quelli che hanno avuto la sfortuna di capitargli tra i piedi. Bisogna ammettere anche un’altra cosa: il Trasporto Rapido Costiero è un’opera senza senso utile, che deturpa il territorio e ha messo nei guai persino quelli che la vogliono finire a tutti i costi, ma se quella di stamattina è la massima resistenza che la cittadinanza si sente di opporre i dirigenti di AM e Italiana Costruzioni possono già tirare un bel sospirone di sollievo. I Fatti. Dopo aver aperto una ferita di quasi 10km sul territorio che va da Rimini a Riccione, da stazione FS a stazione FS, qualcuno si è accorto che dovevano essere spostati i sottoservizi, le fogne. Nello specifico in Via Portovenere questa svista (o qualsiasi altra cosa sia) si è tramutata in un bel guaio per i residenti, che potranno entrare e uscire, dalle loro case, solo a piedi per un periodo stimato in circa un mese. Le questioni da puntualizzare sono diverse. Lo spazio carrabile lasciato a disposizione è di 120 cm, meno di un manico di scopa. Già a causa del precedente confine di cantiere ai mezzi dei Vigili del Fuoco era inibito l’accesso, ora non possono passare nemmeno le ambulanze. Qualcuno dice che è sopportabile, altri, magari quelli con un invalido del 100% a casa, non sono tanto convinti, in ogni caso questi riccionesi di serie b si vedranno spegnere principi d’incendio con i Canadair e dovranno stare molto attenti al colesterolo per evitare infarti troppo fulminanti per essere raggiunti a piedi. Altra singolare questione è il fatto che nessuno sembrava sapere quello che sarebbe avvenuto. Una mattina è apparso un cartello giallo con l’invito a spostare i mezzi di locomozione da casa, stop. Il Sindaco Tosi, a piene pagine di giornali, dichiara “non ne sapevo niente, ero a Milano”, esiste però un’ordinanza del 27/04 firmata dal Dirigente della P.M., Dott.ssa Graziella Cianini, che dispone quanto poi è successo ed inoltre la motivazione non lascia scampo, in quanto si parla di un lavoro che per sua natura deve essere programmato per tempo. Se qualcuno si fosse preoccupato della corretta comunicazione forse stamattina si sarebbe vista qualche lacrima in meno e qualche bestemmia sarebbe rimasta in canna, ma, nell’evidenza dei fatti (ne sono testimone) c’era molta confusione su ciò che sarebbe successo. I casi sono due: si sapeva o non si sapeva. Sembra un’affermazione ovvia, ma anche l’ovvio nasconde conseguenze. Se si sapeva non si voleva essere scocciati per qualcosa di inevitabile. Se invece non si sapeva qualcuno ha fatto male il suo lavoro. Nel primo caso l’elettorato farà le sue considerazioni, nel secondo ci si affida alla fede, ossia è meglio pregare. In entrambi i casi questa mattina c’erano persone molto preoccupate perché pensavano di doversi guadagnare l’uscita di casa tra alberi e ringhiere, sperando di non dover muovere i residenti disabili. Non è così, i 120 cm sono miseri, ma garantiti. Per scoprirlo la Consigliera Regionale Sensoli (M5S) è arrivata sul cantiere la mattina presto, poi è ripartita lasciando un appello per il Sindaco Tosi (sperando che non sia a Milano). Questi i fatti. Ora però vorrei concludere riprendendo la considerazione con cui si è aperto questo pezzo. La resistenza al TRC è ridicola. Sia chiaro, non parlo di resistenza alla maniera palestinese, sebbene un bel muro stile Gaza sia comunque stato approntato. Parlo della presenza, parlo di far pesare l’opinione pubblica, parlo di non pensare che i guai degli altri siano semplicemente… degli altri. Lo avevo già visto ai tempi dell’abbattimento della proprietà Moretti a Rimini, ma non solo li. Sembra che il lato opposto della strada sia un’altra dimensione, un luogo che non ci riguarda, figuriamoci quello che succede in un altro quartiere o in un’altra zona della città. E’ indifferenza? E’ rassegnazione? Qualsiasi cosa sia è esattamente quello di cui ha bisogno chi vuole portare avanti un’opera devastante come il TRC. Questa mattina c’erano degli attivisti del Movimento, una giornalista del Carlino e quattro o cinque residenti, che comunque erano meno dei carabinieri. Questo cosa dovrebbe fermare? 
 P.S. Mentre me ne stavo andando ho avuto un’idea geniale per ovviare alle difficoltà dei mezzi di soccorso sanitario. Si potrebbero istallare delle catapulte nei cortili per lanciare chi ha bisogno di soccorso alle spalle dei condomini, dove la strada è ancora praticabile. Prima di dire che si tratta di un’idea assurda affacciatevi alle finestre e date un occhio a cosa vi hanno costruito davanti casa.
@dado cardone
citizen

Non è fascismo, peggio

Matteo Renzi passeggia trionfante sulle ceneri del Pd, così come Poletti sui resti del sindacato. In Parlamento la vittoria sullo schermo è pesante ma nel Paese la situazione è diversa. Leggo spesso sul web le considerazioni di Pizzolato, non lo conosco al pari del Mariotti, ma è altra cosa. Conosce la politica quanto l'altro non conosce Rimini. Renzi vuole usare la nuova legge che credo abbia già il sigillo presidenziale, per andare presto a nuove elezioni. Il consenso è calante come fosse un Gnassi. Ci sarà da ridere nella compilazione dei candidati. Arlotti è sicuro, ma nella nostra regione il bersanesimo era una fede garantita prima da D'Alema e poi da Errani. L'attuale governatore ha la forza attrattiva di un Ubaldi, ci saranno delle grandi sorprese. Il Pd ha fallito. Doveva succedere, non puoi camuffarti in eterno pensando di raccogliere da tutte le parti. Pizzolato ha avanzato una considerazione che mi trova d'accordo. Grillo ed il M5S ridiventeranno il nemico principale assieme a Salvini. Le uniche alternative ad un partito che ha fregato la Nazione. I pubblici sono milioni ma gli altri sono molti di più. I lavoratori lasciati alla mercè dei pochi padroni rimasti. Marchionne lo è per La Stampa e Casa Agnelli ma pensare che la politica economica sia dettata dalle sue devastanti teorie è un rischio che non siamo in grado di correre. Ogni anno il 2 giugno, assieme al mio compleanno, festeggiamo la Repubblica.. Democratica. Costa meno cancellare Renzi che quella festività.

Comunicato M5S

Disagio TRC - Tosi intervenga. Stamane, come avevo promesso, mi sono recata personalmente in Via Portovenere a Riccione, sul cantiere del TRC. Ho constatato che quanto mi avevano riferito ieri corrispondeva a verità e cioè che i residenti, a causa dei lavori in corso, avrebbero visto limitare lo spazio di entrata alle loro abitazioni ad un metro e venti centimetri. Nell’occasione ho raccolto informazioni anche da un responsabile del cantiere e dall’Assessore ai Lavori Pubblici Cesarini. Pare (dico pare solo perché faccio fatica a crederci) che l’occupazione provvisoria sia dovuta allo spostamento di un sottoservizio, precisamente quello delle fogne, per permettere il passaggio del TRC. C’è solo un piccolissimo problema. Prima si è realizzato il cantiere del TRC e solo dopo ci si è preoccupati del sottoservizio, mentre la logica delle azioni avrebbe voluto che prima si agisse sul sottoservizio, lasciando la strada occupata solo per quel che serviva. La questione però è che il Trasporto Rapido Costiero avanza come una malattia e la fretta con cui si perseguono i vari “obbiettivi di non ritorno” non lascia spazio alle esigenze dei cittadini. Il risultato sono lacrime e rabbia, come posso direttamente testimoniare. Rinnovo il mio invito al Sindaco Tosi a non lasciare che la sicurezza dei suoi cittadini venga messa in discussione per la sopravvivenza di un opera che nessuno ha mai voluto, se non coloro contro i quali si è presentata alle scorse elezioni. In 120 cm non passano ambulanze, tanto meno Vigili del Fuoco… capisco che Hera e Agenzia Mobilità siano brutti clienti, ma non possono venire prima della Sicurezza dei cittadini di cui un Sindaco è il diretto garante. Direi di smetterla di far finta che taluni accadimenti si manifestino inaspettati e di cominciare (perlomeno) a promuovere una corretta informazione con chi subisce le angherie dei cantieri che entrano nelle soglie di casa. Stamane i residenti erano convinti di dover passare tra gli alberi e le ringhiere per uscire dalle abitazioni e per prestare assistenza ai loro invalidi. La situazione non era proprio così, ma non per questo meno grave.
 Raffaella Sensoli Portavoce Regionale ER

Ginger e Fred

Un altro colpo di acceleratore sull’Italicum. Votare la fiducia sulla legge elettorale già oggi, mercoledì 29 e lasciare alla settimana prossima solo il voto finale e quelli sugli ordini del giorni. In queste ore tra palazzo Chigi e Montecitorio, Ginger e Fred stanno predisponendo il colpo di scena, quando tutti ormai pensavano che il grosso della battaglia sull’Italicum fosse rinviato a dopo il primo maggio. Renzi e Boschi ballano sulla costituzione che per quanto interpretata a pagamento da Benigni e consegnata ad un feroce ed attento custode come Mattarella, subirà uno strappo democratico e vergognosi ricordi. Vuole arrivare da uno dei tanti passaggi "aperti" dell'Expò all'inaugurazione con l'Italicum in tasca. Dentro il Pd una larga fetta dei presunti oppositori è rientrata nei ranghi. Dove trovano un'azienda padronale che li mantiene tutti? Ha stravinto il Partito dell'Indennità Parlamentare. I candidati erano indicati prima e lo saranno dopo. Ginger Boschi chiederà la fiducia su tre articoli dell’Italicum. In totale i voti di fiducia sono tre, complessivamente sei “chiame” per i 630 deputati. Il voto finale invece sarà tra il 4 e il 5 maggio. Amici del M5S non fate troppo rumore, il Colle è vicino qualcuno potrebbe perfino svegliarsi.

Gnassi l'indagato

Questo è il crinale, lo spartiacque politico- temporale che minaccia il gnassismo. Quello che Melucci ha avuto (tanto) lo ha strappato dalle mani dei "privilegiati" che hanno avuto la stupidità di opporsi. L'elenco delle vittime è lungo. Nel suo carnet compare quel piccione di Chicchi che pensava di fare un boccone del funzionario nato in Federazione. Non catalogabile tra l'intellighenzia con la puzza sotto l'Unità, ma un divoratore di incontri e tessitore instancabile di una tela avvolgente. Gambini e Fabbri personaggi di caratura inferiore sono stati, per lui, una "passeggiata". La sua forza era l'apparato. Oggi è più in difficoltà senza le truppe splendidamente manovrate. Mancava di esperienza amministrativa, si è fortificato anche su quel versante. Nei cinque anni di intensa e leale collaborazione avevamo fatto un ottimo lavoro. Poi il meccanismo si ruppe, anche per colpe e presunzioni a me ascrivibili e per il sorgere della politica inciuciante diventata filosofia di governo locale. Rimane un ottimo ricordo, senza rancori (per me) di natura personale. Nella scelta tra lui e Gnassi, anche se siamo in una epoca diversa popolata da mezze calzette, non avrei nessun dubbio. Per l'attuale Pd, invece il modello renziano, ha trovato uno splendido interprete. Coraggioso e decisionista secondo la comica espressione letta sul badogliano blog curiale. I giornali sdraiati sulla elegante figura sindacale hanno titolato come vuole il padrone. Il vecchio contro il nuovo. Ma se hanno iniziato tutti e due nella stessa epoca a frequentare il Partito. Uno all'asilo nido l'altro a leccare francobolli per le riunioni. Le esternazioni di Melucci sono catalogate come falli di reazione nervosa e rancorosa da parte di un trombato. Concordo con lui che la "vicenda" bagnini e l'uscita dal campo piddino di un uomo della potenza di Errani abbia giocato a suo sfavore. Si è visto subito che Cuor di Demanio sia Corsini, aiutato dalla debolezza di Bonaccini. Melucci non si fa trascinare dagli istinti personali, è abituato a stare in trincea. Nel Pci ha sempre frequentato l'opposizione, fino a quando si è preso il Partito. Non ricordo uno che abbia vinto con lui una competizione politica. Ecco perchè le sue uscite sono il presagio della fine del gnassismo applicato alle ciclopedonali. Chicchi valeva due Gnassi con un piccolo resto per Gambini. Per il caso in questione, piaccia o non piaccia a NewsRimini, esiste da tempo (troppo) una accusa di associazione per delinquere. Forse il peggiore dei reati politici. Il Cancelliere in una sua previsione giudiziaria ci ha spiegato che alla fine (dieci anni) tutto sarà almeno prescritto. Ma intanto, occorre pulire il campo elettorale. Il rischio di andare alla consultazione del prossimo anno con un "quasi" certo rinviato al giudizio della legge uguale per tutti, ma sempre in ritardo, può essere eluso cambiando i pantaloni griffati con una sottana. La nascita delle liste sembra sia "spinta" dal Pd. Le quattro già presenti parametrate sulla metà dei probabili votanti concedono un grosso aiuto alla Petitti. La "quasi" certezza di vincere al ballottaggio. A meno di un miracolo riccionese. Poi governare sarà un'altra Ruota del ca..

CS M5S Santarcangelo

Acqua come bene comune, una mozione a 5 stelle per un servizio di tutti.
Con grande soddisfazione nel consiglio del 28 aprile siamo riusciti a far approvare la nostra mozione sul servizio idrico integrato. Abbiamo ottenuto l’impegno di Sindaco e giunta a promuovere uno studio di fattibilità che valuti in maniera libera ed indipendente la possibilità di passare ad una gestione realmente pubblica di un servizio fondamentale come quello dell’acqua. Il documento, approvato all’unanimità, stabilisce anche un minimo vitale intoccabile per l’acqua, così come indicato dalla FAO. Nessuno deve poter negare a qualunque essere umano di poter accedere ad un quantitativo di acqua che consenta una vita dignitosa. Stasera si è svolto un consiglio aperto proprio su questo tema, richiesto e voluto fortemente dal M5S; ricordiamo infatti che il contratto di fornitura con Hera è scaduto da più di due anni, e che presto si dovrà procedere ad una riassegnazione del servizio. Gli italiani la loro voce l’hanno già fatta ampiamente sentire, quando al referendum del 2011 il 95,38% dei votanti ha scelto di abrogare una legge che impediva l’affidamento 100% pubblico di detto servizio. L’acqua è un bene di tutti, e , dove possibile, la sua gestione DEVE essere affidata a qualcuno che non abbia bisogno di fare utili o staccare dividendi. Sul nostro sito è presente il testo integrale della mozione, per favorire la correttezza dello studio abbiamo inoltre chiesto che la società a cui verrà affidato il compito di redigerlo, non abbia nessun tipo di collaborazione con Hera, sia essa onerosa o gratuita, nei 3 anni precedenti e nei 3 anni successivi allo studio stesso. Ringraziamo inoltre Maria Teresa Marano e il comitato ‘Acqua bene Comune’, ente promotore del referendum del 2011, che ci hanno offerto un aiuto prezioso. Vorremmo che almeno questa volta i nostri amministratori si ricordassero che è il volere dei cittadini a decidere la meta, e che la loro funzione è quella di portarli a destinazione usando il miglior percorso possibile. Nessuno prenderebbe un taxi, sapendo che sarà il tassista a scegliere la destinazione.

martedì 28 aprile 2015

Qualcuno lo dica a AIRiminum

Stamattina le agenzie russe (in primis RIA Novosti, quindi il massimo dell’ufficialità) hanno riportato che il sistema bancario occidentale ha bloccato il sistema SWIFT quanto meno per la Crimea. Cioè per tutti i suoi residenti ed imprese della penisola del Mar Nero. Il “colpo” è arrivato a sorpresa e lo si capisce bene dal tono delle agenzie. Si tratta del “colpo mortale” preannunciato da mesi contro l’economia russa? Per ora è presto per dirlo in quanto non è chiaro se il blocco riguardi anche gli altri territori della Federazione oltre alla Crimea. Se così fosse comunque ci troveremmo di fronte a un fatto senza precedenti anche per la segretezza con cui Stati Uniti e UE hanno operato per massimizzare l’effetto dannoso dell’azione di “blocco” nonostante se ne parlasse da almeno un anno. Resta però il fatto che una escalation del genere non porta solo svantaggi per chi ne è colpito, cioè la Federazione Russa ma anche per gli operatori economici che hanno rapporti con essa. Qui da noi ci viene subito in mente AIRiminum che dovrebbe, fra poco, riattivare alla grande, stando ai suoi comunicati, i voli sul “Fellini”. Fra pochi giorni anzi dovrebbe presentare il suo piano industriale del quale ha già fatto sapere che non informerà nessuno salvo l’ENAC, men che meno quei pettegoli del M5S di Rimini, che chissà perché vorrebbero sapere qualcosa. In effetti Rimini, con il “Fellini”, come tutti sanno, non c’entra niente... . Comunque nonostante questa cortina di ferro calata sui progetti di AIRiminum, non è impossibile pensare, leggendo l’amorevole stampa locale, che sugli ormai “mitici russi”, il “Piano” facesse qualche conto. Quindi la notizia del “blocco” (vedremo poi quanto esteso) di SWIFT non dovrebbe sfuggire agli abilissimi gestori della cordata vincente. Comunque noi animati da spirito di collaborazione, nonostante siamo solo riminesi, diciamo: qualcuno lo dica a AIRiminum. Se lo sanno già pazienza. Repetita iuvant.
 La Redazione

Il Generale

Per gentile concessione pubblichiamo l'intervento del Gen. Enrico Cecchi all'Assemblea degli azionisti Carim.

Anzitutto spero che nessuno mi abbia talmente sottovalutato da pensare che non avessi una precisa strategia con i miei interventi nelle pregresse assemblee. Oggi sono contento. Finalmente la Fondazione ha partorito qualcosa. Il Presidente ed i suoi conventuali (ciellini, azione cattolica, rotariani, curiali e "martiniani") si sono talmente preoccupati di una lista "pericolosa" che hanno abortito una lista "amica". Un orribile caravanserraglio di mogli, cognati, figli, cugini, compari, nipoti e postulanti clientelari di ogni tipo! Pertanto con commiserazione, guardo al Geometra Ticchi ed alla sua"Pasquinelliana" lista di "rimorchio". Cosa capiscono di tecnica bancaria? Che esperienza hanno? A chi possono essere di aiuto? Infine non riesco proprio a comprendere come possano degli operatori istituzionali andare a votarli!!!! Un'altra mia odierna soddisfazione: il mondo degli industriali si è mosso!! Probabilmente lo avrebbero fatto comunque, ma voglio illudermi che i miei interventi e le mie querele li abbiano spronati. Hanno proposto una lista tecnica con soggetti di alta competenza bancaria e soprattutto non riminesi. Credo sia ben chiaro il mio invito a votare per questa Lista. La N°2. Se si vuole riqualificare il CdA della Carim non c'è confronto tra le due liste di minoranza: da una parte i soliti " amici dei miei amici" e dall'altra dei tecnici. Ma non illudetevi: oggi non ha alcuna importanza chi dovesse vincere tra le due liste di minoranza. Il vero problema è la Presidenza della Fondazione. Ho sempre saputo che questa piovra tentacolare sarebbe stata difficilmente aggredibile e quindi ho attaccato adendo le vie legali. Infatti proseguono puntuali le mie denunce querele alla locale Procura della Repubblica, così magari qualcuno si sveglia! Il mio vero obiettivo è stato sempre unico: rimuovere gli incapaci, i compagni di merende, i marpioni dai loro posti di potere! Questa Banca è nelle mani di un socio tiranno, un piccolo comitato d'affari ovvero un ristretto gruppo di persone che non vi ha investito un euro, ma che gestisce tutto. Persone scelte con procedure quasi esoteriche che dovrebbero garantire la selezione dei migliori uomini della nostra Città per tutelare un bene essenziale: la nostra Banca. Persone scelte con criteri così complicati che di essi non se ne parla se non a bassa voce nei soliti salotti buoni cittadini o nel convento francescano di Villa Verucchio. Ed alla fine questo è il risultato: un ambiente cattomassonico privo di attributi!! Oggi è già tardi per delle scelte strategiche, e cosa sta facendo la Fondazione? Nulla. Il suo Presidente ha fatto addirittura saltare in malo modo la fusione con la Cassa di Risparmio di Cesena! Vergognatevi! E' ora che la Città e la sua Banca si compattino in tutte le loro componenti e dicano basta! E' il momento di attaccare con decisione, non tanto la Fondazione come Ente, ma il suo funesto Presidente! Una Fondazione che non ha alcuna cura e rispetto della Carim e la considera solo una vacca da mungere per mantenere i propri privilegi, anche economici. Lei signor Presidente deve occuparsi di sagre musicali, di compianti sui cristi, di tombaroli e non di banche e soprattutto non della nostra Banca! E voi del Consiglio Generale della Fondazione: svegliatevi! E' vostro compito preciso curare le strategie di gestione della partecipazione che avete nella Carim. Fatelo! Tenete a mente che nessuna delle Fondazioni che ha venduto la propria banca ha mai ottenuto nulla di buono per la propria città. Avvocato Pasquinelli...torno a ripeterglielo, si dimetta! Scompaia dalla vista di una Città che in altri tempi l'avrebbe cacciata calci nel sedere.

I Peggiori

La Migliore rappresentazione dei dieci piccoli indiani (cit Cardone) è data dal Gennaro migrante da Sel al renzismo. I peggiori sono a sinistra. Fanno più notizia assieme ad una certa repulsione. Sono quelli che per anni, hanno distribuito agli altri i certificati di onorabilità politica e personale. Ci sono anche a Rimini. Tutti o quasi con il Lungomare delle feste di Gnassi. Nei dieci "sostituti" c'è di tutto e di peggio. Sembra che una delle virtù indispensabili per definirsi renziano doc sia lo "scoutismo". A me è sempre sembrata invece la democristianeria, nemmeno quella nobile di Moro, ma il doroteismo peggiore. Molti hanno militato in Forza Italia ed il passaggio è stato quasi scontato, doveroso, in fondo si tratta pur sempre del migliore allievo di Verdini. L'inspiegabile però sono i sostenitori di Bersani, molto meno quelli di Vendola, una vacua espressione del nulla con gli orecchini. Alla velina Boschi, la più bella immagine del cerchio magico gigliato, viene assegnato il compito di emettere oltre ai sorrisini anche le più stupide battute politiche. La Mogherini della politica interna. Il premier segretario del Pd ha rottamato in un colpo solo nomi carichi di storia politica come Pier Luigi Bersani, Rosy Bindi, Gianni Cuperlo, Barbara Pollastrini e Alfredo D’Attorre. Al loro posto entrano renziani di ferro: Stefania Covello, ex esponente di Forza Italia e figlia dello storico senatore Dc Covello,  Ileana Piazzoni, eletta con Sinistra Ecologia e Libertà nel 2013 e poi passata insieme a Gennaio Migliore nel Partito Democratico, Edo Patriarca, dal 1966 nello scautismo cattolico, antica passione dello stesso ex sindaco di Firenze democristiano a tutto tondo, grande tifoso di Mario Monti e strenuo oppositore delle coppie di fatto. Ormai siamo arrivati al punto che c’è chi ha festeggiato le sostituzioni in Commissione, tanto per dire l’armonia che regna sovrana all’interno del Pd. Invece a Rimini sono tutti X Gnassi. Danilo Toninelli è il vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali e punto di riferimento del Movimento 5 Stelle per le riforme ha affermato: se prima i lavori potevano essere funzionali al cammino delle riforme ora è soltanto una farsa in cui arrivano i soldatini di Renzi che votano a comando del capo. Un parlamentare con un minimo di onestà intellettuale non accetterebbe di sostituire gli epurati, anche perchè il Parlamento non è la sede del Partito Democratico dove Renzi epura chi dissente. Qui uno potrebbe dire che anche a casa sua.. Nel Paese e forse nel Pd è necessaria una guerra di liberazione dal renzismo. Non possono fare tutto i giudici, ci sono anche le ferie.

Suona e scappa

Lo dico subito. Intendo fare pressione sulla Giunta perché sia garantito il diritto delle nonne di fare la maglia al parco. Come dite? Ovvio che si può?! Eh no, con l’attuale Primo Cittadino, dovreste saperlo, le cose ovvie sono solo quelle che lui ratifica. Mi riferisco alla lettera agli Amministratori di Condominio con cui si modifica (?) il Regolamento della Polizia Municipale, per fare in modo che i bambini possano usare i cortili dei condomini per giocare. E’ un’altra Gnassata o il povero Andrea è stato un bambino infelice e non ha mai saputo che dall’Antica Roma i bambini fanno un po’ come cazzo gli pare. La ragione più ovvia a questa lettera è la figura barbina, votata di recente in Consiglio Comunale, con cui attualmente ci dovrebbero essere degli agenti della Municipale che chiedono i documenti a bambini che giocano a palla, per capire se hanno l’età per farlo o meno. Per inciso: una cappella elettorale di dimensioni enormi. Potrebbe anche essere però che il Sindaco non abbia vissuto la sua infanzia in maniera adeguata e il suo percorso di vita (suo e dell’Assessore Sadegholvaad) non l’abbia portato a relazionarsi con degli infanti. Giacché chi vi scrive ha vissuto una bella infanzia con ginocchia sanguinanti ed anziani sequestratori di palloni, proverà ora in poche righe a spiegare quel periodo di vita ai dispersi nello slogan. I bambini, tutti i bambini, se non soverchiati dalla prepotenza degli adulti educatori, sono dei fuorilegge. Non temono i richiami dei loro genitori, le massime per quanto ne sanno, figuriamoci se hanno in mente cose come regolamenti condominiali o comunali. Nel loro mondo la relatività comanda, oggi possono essere guardie, domani ladri, con la costante di essere sempre degli eroi. E’ normale che sia così … v’è un’energia spettacolare che nasce dalle loro menti: si chiama fantasia e li porta continuamente a truffare la realtà adulta. Anche le bambine più composte e leziose sono in realtà delle millantatrici che si spacciano per principesse, dame del te’ e grandi cuoche. I bambini sono anche drogati di adrenalina. Più un anziano (che per loro sono semplicemente tutti quelli che non giocano più) si dimostra astioso e vendicativo, più gli vanno a suonare il campanello, per il brivido di una fuga rocambolesca e questo si fa che sia vietato in un regolamento o meno. Quanto dura quest’età? Il limite è l’inizio dell’epopea dell’innamoramento, quel periodo cioè in cui il demone ormone li guiderà verso i più grandi problemi dell’esistenza comunemente intesa. Allora palloni, finestre rotte e campanelli perderanno il loro fascino e le divise acquisteranno importanza solo per quello che nascondono nelle tasche. Capisco che gli Amministratori di questa città facciano molta fatica a capire quanto sia incontenibile la fantasia, semplicemente perché ci hanno poco a che fare, ma, anche ammesso che un regolamento simile sia inteso come protezione dell’infanzia, non esiste niente che possa normare l’uso di un cortile o l’attrattiva di un’arrampicata pericolosa. Ammesso e non concesso che questi abbozzi siano un tentativo di dare una città migliore ai bambini riminesi anche stavolta, come tutte le altre, si sta guardando nella direzione sbagliata. Per salvaguardare l’infanzia bisogna eliminare il degrado … il che non significa più rotonde per tutti. P.S. “Canta pure, Grillo mio, come ti pare e piace: ma io so che domani, all’alba, voglio andarmene di qui, perché se rimango qui, avverrà a me quel che avviene a tutti gli altri ragazzi, vale a dire mi manderanno a scuola, e per amore o per forza mi toccherà a studiare; e io, a dirtela in confidenza, di studiare non ne ho punto voglia e mi diverto più a correre dietro alle farfalle e a salire su per gli alberi a prendere gli uccellini di nido.” [Pinocchio – Carlo Collodi]
 @DadoCardone
citizen

Un Bonfiglio non manca mai

Non so quanti siano i seminarili lettori di NewsRimini, parlano di un milione, come quelli delle notti rosa ma certamente sono gnassiani. Non è vero che ce l'abbiamo con il blog curiale, sono loro che devono smettere di raccontare od indurre al racconto di favole su quanto è bello (vero) Gnassi ma perfino quanto è bravo. A questo punto non sono solo le storiche diciassette milioni di ragioni a giustificare una azione tanto intensa, giornaliera, perfino intelligente. Non allarghiamoci: furba. Questa volta hanno usato Bonfiglio Mariotti. Non lo conosco, cerco d'immaginarlo. Però lui non conosce un ca..di Rimini. Un altro che pensa che il chilometro quadrato del nostro centro storico sia l'ombelico del mondo di Gnassi ed il resto terreno extracomunitario. Non m'interessa neppure sapere le ragioni di articoli così prefabbricati. Secondo l'ultimo agiografo il comportamento arrogante ma coraggioso del Sindaco sottintende un decisionismo renziano che non fa mai male osannare. In passato la Città di Rimini assomigliava ad un suk arabo, in meno di tre anni siamo alla periferia di ..Friburgo. Sono bastate sette rotonde ed un cartello, una consegna in bianco ad Hera di lavori dei quali non si conoscono progetti, obiettivi, tempistica e risultato finale ed una pista già inserita nel manuale degli orrori ciclopedonali? Ci sono stati decenni di commistione fra la speculazione immobiliare e la politica, durante i quali Frate Andrea assumeva posizioni decisive nel potere locale, ma il saio lo metteva al riparo dai pericoli e dagli schizzi del cemento? Mariotti fa a posta? Siamo stati la capitale del turismo in ragione di scelte che ci hanno permesso di arrivare primi in un settore dove il mercato la fa da padrone. Tutto questo mentre il suo protetto studiava come diventare sindaco. Come avranno, avremmo fatto senza la sua opera meritoria? Provi a mostrare il suo gradevole pezzo alla fila umana che cercava di districarsi dal traffico del Borgo S,.Giuliano. Ma questo è niente, come diceva un lungimirante lettore, ci sarà da ridere quando chiuderà il Ponte. Si consoli non ci arriverà, non perchè lo ha detto Melucci ma perchè è un paese dove la giustizia sembra non arrivare mai. E' così, non sempre. Come mai nel suo lungo peana non fa un breve cenno alla associazione di governo locale? Ci è costata 60 milioni, almeno citi le colpe pro-quota. Lei vorrebbe ricandidare un arrogante coraggioso solo perchè ha pitturato di rosso alcune vie, ha negato diritti acquisiti e permesso una oscenità come l'Aquarena di cloro e palazzi? Ci dica la vera ragione del suo simpatico intervento. A proposito Friburgo non è nel nord della Germania ma in Svizzera ai confini (quasi) con la Francia. Ma questo è un particolare insignificante.


lunedì 27 aprile 2015

Irap o Irpef

La politica (?) economica del governo è stata impostata sui fantasmagorici effetti degli 80 euro di bonus Irpef come strumento per spingere verso l’alto i redditi e i consumi. Una scelta che appare oggi molto più stupida di quanto non fosse inizialmente. Avere dato meno importanza agli investimenti nel prolungato stato di recessione dell’economia italiana è azione quasi delinquenziale. La politica economica è stata incentrata su 80 maledetti denari per drogare, nel tempo delle elezioni, il reddito di (alcuni) italiani. Per i redditi e i consumi di (tutti) gli italiani, molto meglio un taglio delle imposte alle imprese e dunque una spinta agli investimenti. Nella scelta tra Irap ed Irpef il nostro "calante" Premier non ha avuto dubbi ed ha incassato il 40% della metà dei votanti, ma il Paese sta volgarmente fallendo, però munito del Jobs Act. Quasi 10 miliardi di euro sono impiegati annualmente per finanziare il bonus degli 80 euro. La verità del Def 2015 si basa sulle condizioni economiche esterne, dovuto al Quantitative Easing (QE) della Banca Centrale Europea e al basso prezzo del dollaro. Finita la sbornia mediatica dei miracolosi effetti sull'occupazione del peggiore liberismo di governo non ci rimane che il Partito però della Nazione. Ci lamentavamo di Veltroni. 

Una nuova guerra in arrivo

Il nostro Cancelliere ci segnala i primi segni di una nuova guerra in Europa. Tanto per cambiare, come avvenne per l’Ucraina, lo scopo è isolare i paesi europei “classici” (Italia Francia Germania Spagna) dal naturale fornitore energetico russo. Dopo la chiusura del progetto South Stream, Gazprom aveva trovato una ottima alternativa nel terminale turco-greco da cui poi risalire nei Balcani fino ad Austria Italia Germania ecc. Questo avrebbe permesso di aggirare l’Ucraina diventata ormai a tutti gli effetti una colonia di Washington. Tuttavia il nuovo gasdotto ha un punto di passaggio obbligato nella sua risalita verso nord, in Macedonia. Essendo gli altri due paesi l’Albania e la Bulgaria il primo l’alleato numero uno degli USA, l’altro, la Bulgaria, un’altra colonia. Ebbene da pochi giorni dal coniglio del prestigiatore sono risaltati fuori, dal Kosovo, niente meno che i famosi guerriglieri dell’UCK che hanno attaccato alcuni posti di polizia e caserme macedoni. La Macedonia infatti è anch’esso, come tutti i Balcani, un piccolo paese multietnico dove a una maggioranza slava del 50% 60% corrispondono una grande minoranza albanese del 30% e alcune piccole etnie. E facile capire chi abbia scatenato di nuovo i guerriglieri kosovari e quale sia il fine. Ovviamente gli stessi che alla fine degli anni 90 e fino al 2001 permisero loro di incendiare i Balcani. Ora tornano di nuovo utili e l’Europa (quella vera non le colonie dell’est) assiste terrorizzata. A proposito, senza indulgere a tante interpretazioni, chi ha voglia di capire davvero quello che sta succedendo e quel che succederà in Europa dovrebbe guardare “youtube”. Precisamente dovrebbe guardare e ascoltare attentamente la conferenza stampa del fondatore di STRATFOR George Friedman. (STRATFOR per chi non lo sapesse non è altro che l’ufficio stampa esterno della CIA e conta tra i suoi fondatori praticamente tutti i membri dell’establishment americano dai Presidenti in giù) il quale spiega dettagliatamente la strategia americana in Europa. Questa conferenza stampa è stata già cliccata in tedesco francese e inglese milioni di volte. In italiano suggeriamo di ascoltarla bene cliccando semplicemente “youtube STRATFOR Pandora TV”. Ascoltare Friedman vale più di mille interpretazioni che possiamo dare noi. 

Woland

Le Lettere al Direttore

E' antico costume giornalistico compilare delle "lettere" alle quali rispondere per magnificare la personale posizione o quella editoriale, spacciandola come "comune sentire". Non l'ho fatta nemmeno troppo lunga per arrivare al..Carlino. Ho ricominciato i furti mattutini alla sorella. Un giornale che sta vivendo una drammatica dicotomia. Aveva trovato nel renzismo la pace delle rotative, storicamente pulsanti verso una destra filoatlantica ed ossequiante i padroni del mondo, meglio in salsa israeliana. Ha degli sbalzi di umore e sapore davvero comici. Nelle stesse pagine, spesso nei medesimi articoli pencolano frasi e concetti smarriti. La controprova è locale. Dovrebbero essere, ai tempi di Cardellini e Basagni lo erano, degli appassionati fan della Tosi, Ceccarelli e Spinelli, che hanno cacciato meritatamente gli odiati sinistrorsi padroni del mondo emiliano romagnolo. Invece usano Ubaldi e perfino Cicchetti per attaccare un Sindaco che è diventato di tutti. Cara Renata, senza troppi sforzi. Con degli avversari simili anche Gnassi riuscirebbe a resistere. Un certo " Giovanni"  (Chicchi, Gobbi, Gambini, Arlotti?) questa mattina si è scritta una lettera al Direttore del Carlino (pagine riminesi contro la Tosi) spacciandosi per un ex votante Pci e criticando Melucci per la sua guerra contro Gnassi. Capisco che mettere anche il cognome può essere pericoloso nel caso, molto probabile si tratti di un dipendente pubblico o peggio uno dei pochi professionisti del mattone rimasti o magari immerso in una delle mille partecipate al debito, nella grande stalla del potere piddino. La risposta del Direttore è stata "elegante". Una terzietà ammirevole di fronte alle misere beghe della bottega Pd. Ma allora perchè "sostenete" Pereira Gnassi?

PS
Ritroverete orgasmi e passione con il Partito della Nazione o meglio PIP. Partito dell'Indennità Piena

Il Partito della Nazione

Quale sono le ragioni che sottendono la nascita del Partito della Nazione? Il Pd pur diventato oggetto personale, non assomiglia ancora all'invenzione di Verdini, il grande maestro dell'orientamento di Renzi. Probabilmente il logo verrà lasciato ai resti del Pci, assieme alle Feste dell'Unità, tanto i finanziamenti provengono da altre forme espositive. C'è un limite etico e politico a tutto, la Giannini l'ha superato. I compagni in questi anni hanno subito l'inimmaginabile. Cuocere tortellini e salsicce per i peggiori democristiani rimasti, magari celati sotto le spoglie del margheritismo di potere deve essere stata operazione al limite del sadismo. A Bologna si sono ribellati. Una prima forma di resistenza al peggio. Oggi o si approva l'Italicum piuttosto Verdinum oppure il governo cade. La solita forma ricattatoria inutile, tanto i parlamentari non hanno nessuna intenzione di interrompere la loro fortunata gravidanza legislativa. Per tanti anche stellati sarà l'ultima. Errori clamorosi come la Boldrini ed altri meno evidenti come il Grasso per tutte le stagioni non dovrebbero ripetersi. Sono contento per i notevoli passi in avanti che il "mio" MoVimento sta compiendo. Meno Grillo e più Di Maio con qualche incursione populista alla Di Battista, sono stati sufficienti per rianimare le fila. Il resto lo ha fatto il Pd con l'aiuto di Alfano. Ho intenzione, seria, di iscrivermi, con la scusa che sono largamente i meno peggio e con la speranza che possano diventare i migliori. Magari a Rimini. Sarebbero i naturali "ballottanti" con la Petitti. In una eventualità come questa, sono pronto a scommettere con il Melucci dei bagnini, che vince largamente il MoVimento con l'aiuto di Paolizzi ed il Generale. Candidato ideale sindaco a 5 Stelle sarebbe il Cancelliere. Alla destra vera, seria, va benissimo Enrico Cecchi. Ne avevano bisogno dopo tutte le mezze seghe inciucianti. Persone coraggiose che nella vita hanno fatto anche..altro. Un passo in avanti quasi epocale. Basterebbero pochi mesi per ribaltare la Città. Si faranno le opere, piano regolatore e bandi. Si cancelleranno i debiti ed ..Hera diventerà una società per azioni uguale alle altre. Molti andranno a casa, ce ne sono tanti capaci, anche giovanissimi. I migliori assessori continueranno a fare danni ma solo casalinghi ed il Lungomare non sarà l'ombelico del mondo ma la sede serale di Gnassi. Dimenticato anche dai giudici, come adesso.

P.S.
Più che Partito della Nazione sembra quello dell'indennità parlamentare

domenica 26 aprile 2015

Almeno dovrebbe ringraziare

Domani con i quattro voti di fiducia sulla riforma costituzionale “simil gelliana” e sulla incredibile legge elettorale chiamata beffardamente Italicum, si consumerà la rottura dell’ordine repubblicano così come è nato, almeno simbolicamente, il 25 aprile del 1945. Formalmente poi seguiranno le elezioni regionali e la nascita del “Partito della Nazione” di Renzi/Verdini. Tuttavia lo strappo avverrà domani. Il resto sono solo conseguenze. Quindi si può dire, e questo farà piacere a molti, che la Repubblica nata dalla Resistenza è durata di fatto 70 anni e due giorni. Da dopodomani sarà tutta un’altra storia con il nuovo partito del centrodestra capitanato da un leader creato in laboratorio dal centrosinistra. Veramente un grande risultato. Tuttavia quello che accade in questi giorni non sarebbe possibile se per vent’anni buoni i normali istituti democratici non fossero stati svillaneggiati prima dal Berlusconismo e poi negli ultimi 4/5 anni dalla prepotenza di più entità sovranazionali (UE, Troika, FMI) che odiano con tutte le loro forze la democrazia. Resta il fatto che per arrivare a questo risultato Berlusconi è stato fondamentale. Lui e il suo “sistema culturale” che ha distrutto tutti i valori condivisi. Quindi oggi, Renzi, che ne è il beneficiario ultimo, almeno un piccolo ringraziamento al Cavaliere potrebbe e dovrebbe rivolgerlo.

 Woland

Renzi: DC 2.0

Domani, lunedì, si dovrebbe chiudere la lunga stagione dell'Italicum. Perchè Renzi ha bloccato il Parlamento ed a colpi di fiducia vergognosa vuole portare a casa la Legge elettorale della Boschi? Isolare e cacciare la minoranza interna, costringere le opposizioni sui facili tetti dell'Aventino, non è un rischio eccessivo? Renzi ha odorato i sondaggi. Il Paese sembra gli si stia rivoltando. Quali saranno le dimensioni? Anche a questa domanda non ci sarà una risposta unica, ma tante, locali e regionali.  Il premier vuole a tutti i costi chiudere la partita dell'Italicum ed evitare il pericoloso ritorno al Senato soprattutto perché teme fortemente il terremoto politico post elezioni regionali. Nel Pd serpeggia infatti un certo pessimismo. Solo a Rimini sono tranquilli che con Gnassi rivinceranno a tutto Lungomare. Nella via di Dalla Chiesa non si muove nulla, anzi secondo le previsioni del Carlino, solitamente molto informato dei fatti, il Sindaco leggermente "associativo" con altri, può tranquillamente fare l'ultima Notte Rosa, il Capodanno e poi filare dritto a casa. La legislatura non si interromperà traumaticamente e direi doverosamente. C'è una bella differenza. Il traino di Renzi che fece sentire il peso nelle elezioni europee oggi è diventato sintomo di profonda divisione. Obama lo tratta come merita. Ci sono le liste locali e la frantumazione del Pd che peserà enormemente. E poi c'è la "questione morale". La nemesi della storia si è abbattuta sul Pd. Berlinguer non pensava davvero che il monito diventasse presagio per i suoi eredi. Questi sembrano figli di Rumor e Gava. Non è finita, l'intenzione di Renzi è ricostruire il suo vecchio Partito. La DC 2.0.

Santa Cattolica in Marignano

Ci siamo , è fatta , la fusione tra Cattolica e San Giovanni sembra decisa , almeno così si sono espressi i Sindaci , Martedì 21 Aprile , all’incontro indetto dalla sezione Pd di Cattolica , guess star : Emma Petiti (Assessore al bilancio, riordino istituzionale, risorse umane e pari opportunità), ormai ultimo “cavallo di razza”in quota PD, e questo lo diciamo noi. Nella serata, il Sindaco di San Giovanni ha accelerato, riguardo alla fusione, questo a suo dire, alla luce dei servizi in comune tra i due territori: segretario comunale, zona artigianale, tenenza dei Carabinieri, ecc.. . Non solo, anche il Sindaco cattolichino, ha fatto notare che la Torconca e tanti altri lembi di terra combaciano tra i due Comuni in modo evidente. (Sembra quasi che nessun altro Comune italiano tra gli ottomila e passa confini con un altro, ma solo questi due). Ha anche aggiunto, quest’ultimo, che la fusione è una opportunità per ricucire quello strappo storico avvenuto nella separazione consensuale con regio decreto del 1896 tra i due, e “ora sto matrimonio sa da fare”, una vera opportunità economica e di risparmio, pure nell’uso dei “macchinari”degli uffici comunali; quello che urge semmai sempre a suo dire ,è far capire agli impiegati comunali (i cittadini possono aspettare n.d.r.), il cambiamento a cui verranno interessati. Lo stesso sindaco di Misano, dopo avere snocciolato cifre su quanto siamo leadership in riviera nel produrre “monnezza”, e che grazie alla loro scelta razionale dell’inceneritore e di una raccolta differenziata ottimale tutto sia sotto controllo, si è dimostrato molto lusinghiero della fusione Cattolica-San Giovanni più la Unione con Misano, adducendo al fatto che addirittura si potrebbe usare in modo più razionale la polizia locale: basta con gli sprechi; !…..che ci vorrebbero più vigili in strada e meno in ufficio, soprattutto per l’estate, (e guarda un pò!, sembra che quelli di San Giovanni facciano proprio al caso, quindi automobilisti indisciplinati siete avvisati, a breve potrete praticare il parcheggio selvaggio in tutto il territorio marignanese, la vostra polizia municipale forse sarà anche destinata nelle mansioni del territorio misanese e non solo). Altro dato interessante è stata la definizione di territorialità che il Sindaco di Cattolica ha dato ai Comuni di Coriano e San Giovanni, definendoli di vocazione storico balneare, (saranno pure i loro stabilimenti toccati dalla Bolkestein?) Fatto sta che a noi risulta che Coriano ami Unirsi con Riccione, ma si sono ben guardati nel toccare l’argomento, meglio far finta di nulla. Poi è stato il turno della probabile futura sindachessa di Rimini, innegabilmente una spanna sopra tutti gli altri, (sempre a nostro modesto parere)! Ha chiaramente definito gli ambiti e le caratteristiche della fusione e dell’unione e di tutte le pertinenze che sono ormai diventate di competenza regionale, sottolineando che una Unione a 3 come paventata dai Sindaci però sia solo un vantaggio basato sulle convenzioni e non con vere risorse (tradotto significa che dalla fusione effettiva dei comuni non viene nessun vantaggio economico per i cittadini n.d.r.), per cui a noi sfugge, a questo punto il senso di tutta la serata! Quali siano i vantaggi di una fusione dei due Comuni e una unione a tre, quindi ci risulta per ora di difficile comprensione , forse capiremo meglio in seguito… o mai . La serata comunque è scivolata via come “le acque della salute”. Ultimo dato che possiamo tralasciare è stato il momento delle domande del pubblico, che sinceramente ci è sembrato piuttosto inutile, visto che il tutto era già stato pianificato a “monte”, infatti ci siamo dovuti sorbire tre “pippotti” interminabili e di scarsissimo interesse. Una domanda però la facciamo noi al Sindaco marignanese, ma quando dovrà palesare ai suoi concittadini una scelta di fusione così singolare e sembrerebbe di partito, come indorerà la pillola? E questa è solo la prima di tante domande.
 La Redazione della Porta della Valconca 

Lo " Spirito" sarà anche rinnovato

Ma le tasche sono vuote. Ieri qui a Rimini, ma se ne sono accorti davvero in pochi, c’è stata l’annuale “riunione” degli adepti di “Rinnovamento dello Spirito”. Rispetto ai decenni eroici (diciamo fino al 2010) veramente poca cosa. Abbiamo contato cinque pullman a Viserba e una quindicina tra Bellariva e Miramare. D’altra parte rispetto alle ultime performance di “Cagnon City” se non visto, qualcosa si è intuito. Pertanto si può dire che almeno lo Spirito un pochino si rinnova tutti gli anni ma anche quello con le tasche sempre più vuote. 

 Woland.

P.S.
Complimenti per la Maratona. Si vede che non è roba di Gnassi.

Paraculismo migratorio

Nel cimitero del Mediterraneo annega la politica italiana del paraculismo migratorio. Siamo passati dal Mare Nostrum, un invito per le traversate, ad un'intera flotta in assetto di guerra che circonda le coste libiche ed egiziane. Ma perchè solo l'Italia è precipitata in questa situazione che se non ci fossero e ci sono migliaia di morti, sarebbe tipica della commedia arlecchinesca? Grecia e Spagna per non parlare delle isole di Malta e Cipro sono più vicine e più facili da raggiungere. Se deve valere il "motto" accogliamoli tutti meglio organizzare il più facile, comodo e sicuro dei viaggi della speranza. Noi abbiamo scelto il "paraculismo migratorio", Un paese diviso tra incapacità, rabbia, ignoranza e tanto francescanesimo che si usa solo in direzioni boldriniane. Il Premier in vista delle regionali, s'accorge che sui barconi sempre più vecchi ed insicuri, non ci sono "solo" migranti subsahariani che fuggono da situazioni indescrivibili, ma anche qualche pericoloso migrante o qualche delinquente che, come faceva Castro veniva fatto fuggire in America. Tralascio le manipolazioni usate nel paese di Pulcinella e Renzi, molte sono dettate dal cosiddetto comune sentire che non è vangelo ma pesa elettoralmente. Il richiamo all'Europa sembra l'ennesima presa per il culo. La risposta di Cameron è quella di tutti gli altri, magari con meno franchezza. Siamo anche disposti a darvi qualche elemosina europea ma li tenete voi, avete le cooperative allenate. Tutti conoscono alla perfezione i porti di partenza e le località dove viene raggruppata la merce umana. Sono investimenti e contratti milionari per i quali i rischi valgono il tentativo. I morti sono incidenti collaterali. Il grande mercato della morte che l'insensata politica italiana ha contribuito ad incrementare. In Libia subiscono detenzioni, torture, violenze. L’ultima tappa è quella del viaggio verso le coste Nord del Mediterraneo per trovare un’insperata salvezza. Non è meglio intervenire per migliorare le condizioni, invece di accoglierli o salvarli in mare? Invece di bombardarli per fare un piacere ai francesi ed americani? Tragedie annunciate, a fronte di dispositivi inefficaci, falsamente caritatevoli. Non è politicamente corretto, per seguire il pensiero boldriniano, fare i conti della serva. Sono tutti interventi pericolosi anche per i soccorritori. Nell'ottobre 2013 al largo di Lampedusa, morirono 366 migranti, la tragedia ha raddoppiato i numeri. La cintura sanitaria attorno alle coste è dispendiosa ed insensata. Non sarebbe meglio organizzare una cordata di aiuti in loco, tesa anche a smantellare quello che rimane delle imbarcazioni? Si è svegliato dal torpore quirinalizio il Presidente. Non ricordo cosa abbia detto, mi ero addormentato io. Capisco perchè Renzi lo abbia eletto. 

Ferri vecchi

Che l'ultimo dei ferri vecchi venga a raccontare “pròpri ma nun!” che non l'hanno ripreso in Regione per le sue dure battaglie contro i bagnini, è di quelle che non si possono proprio sentire! Ve lo ricordate quando con il baffo volitivo e il fazzoletto rosso al collo dal terrazzino di palazzo Garampi, tuonava contro gli esenti dello scontrino fiscale?...Quando in nome del bene pubblico difendeva senza macchia e senza paura gli esercenti strozzati dagli affitti troppo alti contro gli irrisori canoni demaniali dei bagnini?...E ricorderete naturalmente quando durante il mese di maggio richiamò immediatamente dal rosario il sindaco e il suo santo assessore obbligandoli alla denuncia dell'incongruenza del 740 di bagnini e chioschisti?...Non temete anche questa come l'altra è una favola. Il nostro eroe, oggi rimasto a piedi, quando era a Rimini si è sempre guardato bene dal dar fastidio ai padroni della spiaggia. Le imprese di un valoroso Assessore Regionale di provincia sono ben altre. Prima vice, poi sindaco poi ri-vicesindaco in un sodalizio con lo smemorato di Forlì e il santo provinciale protagonisti sodali e artefici della nostra scassata viabilità passando per l'incasso Befane per approdare al casino mattutino delle Celle e di via Sacramora senza trascurare il buco CARIM, le fanfare Aeradria e i piloni del Palacongressi. Ma tant'è nel giorno della liberazione oggi come allora spuntano i partigiani. Sono naturalmente partigiani di un'altra pasta; sono quelli che quando erano al mare e prendevano il sole al Turquoise tacevano e quando si sono spostati sull'appennino bolognese, solo dopo essere stati rispediti al mare a calci nel sedere, vengono a raccontarci di aver combattuto in montagna la dura lotta di liberazione. 
Non c'è che dire il confronto delle idee è sempre possibile e riesce certamente meglio quando viene ricompensato dal giugno prossimo con un vitalizio di 1.650 euro al mese.
nuvola rossa

sabato 25 aprile 2015

La Truffa

Il governo festeggia il primo mese di vita della riforma con 92 mila nuovi contratti, un quarto dei quali a tempo indeterminato. La legge nasconde però il rischio, anzi la certezza, che licenziare sia vantaggioso. La Camusso per una volta aveva ragione. Narra Repubblica Espresso una serie di episodi incredibili: quando i carabinieri sono entrati nel locale che sulla carta ospitava la nuova azienda tessile, sono rimasti di sasso. Non solo non c’erano i 49 dipendenti da poco ingaggiati a tempo indeterminato ma nemmeno i macchinari. Siamo a Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta. Le province territoriali sono 110 tutte ancora funzionanti. Solo le agevolazioni concesse dallo Stato sarebbero state vere. Centinaia di migliaia di euro da mettere in tasca grazie alle misure pensate per rilanciare l’occupazione. Sembra l'incentivo a organizzare delle truffe contributive e lavorative. Non ne avevamo bisogno siamo al professionismo. Sempre lo stesso settimanale di proprietà del dichiarante redditi in Svizzera ma adorante (ancora per quanto?) la sua creatura renziana in Italia, citava l'esempio della Call&Call, una azienda intenzionata a chiudere lo stabilimento e dare il benservito a 186 operatori a tempo indeterminato del call center. Ma al tempo stesso, denunciano i sindacati , assumendo personale nelle altre sedi di Roma e Locri, che fanno capo ad altre srl del gruppo. Tutti dipendenti ingaggiati col contratto a tutele crescenti introdotto dal Jobs act, meno oneroso e con gli annessi sgravi previsti per le nuove assunzioni. La sostituzione dei vecchi contratti col nuovo, era uno dei pericoli che la Susanna Cgil aveva adombrato. Ermenegildo Zegna ha annunciato l’intenzione di chiudere lo stabilimento. I 230 dipendenti, per lo più donne e con stipendi attorno ai 1.100 euro, il doppio di quelli dell'ExpòPd, avrebbero dovuto accettare di essere riassorbiti in uno degli altri impianti di Parma, Novara o Biella. Spostarsi a centinaia di chilometri per dare modo all'azienda di accedere alle agevolazioni. La legge Fornero prevedeva da 12 a 24 mensilità per i licenziamenti individuali. In tal caso invece, azzerando l’anzianità di servizio, dopo un anno potrebbero essere mandati via con la corresponsione di appena 4 mesi di stipendio. Non è straordinario che il Jobs Act si sia rivelato dall'inizio e si ripeterà sempre più un ottimo campo per i truffatori. Specialità nella quale eccelliamo. Quello che è meraviglioso è che lo scriva Repubblica Espresso, segno che l'allievo di Verdini inizia ad avere qualche problema con i cittadini..elettori. Non è mica Gnassi. 

Alle cinque della sera

A los cinque de la tarde in una Piazza Cavour ospitante solo il Sindaco e qualche balordo da gradini, è scoppiata la lite pomeridiana. L'obbligatorio allenamento per quelle più sanguinose della notte. Motivi plurimi, difficilmente accertabili, frutto del degrado dilagante e di scelte politico-commerciali ordinate dalla grande distribuzione. Il Centro Storico deve essere "distrutto". Devo dire che Gnassi sta riuscendo bene nell'impresa, al pari del successo ciclabile. Attirato dagli schiamazzi, il Sindaco si è precipitato più veloce del 113, arrivato dopo. Con ammirevole tempismo degno di uno sceriffo ha "denunciato" i litiganti, rimproverandoli con uno dei suoi lunghissimi pistolotti trattanti non più la Palestina ma il moderno califfato. Sembra sia apparso (anche) un coltello. Così l'amorevole, impagabile, Carlino con la web cam sempre puntata sul precario ospite del Palazzo di fronte, ha immortalato il coraggio sindacale. Sembrava davvero fosse "preparata". Il fotografo era sul balcone giornalistico solo..,per caso. Dispiace per le decine di cittadini che denunciano ogni giorno, spesso inutilmente, caterve di reati ed aggressioni, furti e danneggiamenti. Non hanno la fortuna di essere ripresi e pubblicati. Si possono però candidare.

Democrazia illegittima

Berlusconi come premio per l'indispensabile aiuto a Renzi è stato condonato o prescritto, consegnando alla nipote egiziana la presunta età. Il Milan verrà impacchettato per il thailandese di turno, interprete meraviglioso con il collega Thoir dell'acquirente il Colosseo da Totò. A Milano si è svolta la cena del Ppe, una volta troppo a sinistra per i democristiani come Renzi e il leader di Forza Italia ha partecipato rientrando ufficialmente in politica. Questo governo si regge alla Camera su 148 deputati dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale e al Senato da 32 senatori eletti con il centrodestra, che poi hanno deciso di fare la stampella della pseudo sinistra renziana. Questo è stato l'incipit del suo discorso. Lo scippo di Verdini lo ha colpito. Berlusconi ha insistito sull'illegittimità dell'esecutivo, ricordando che "in Italia in questo momento la democrazia è sospesa, con il terzo governo consecutivo non eletto dal popolo. Io sono stato l'ultimo presidente del Consiglio eletto, nel 2008". Intende costruire una grande forza democratica sul modello dei Repubblicani. Intanto a Rimini nasce, come facilmente pronosticato, una nuova lista. Ha il carattere della chiarezza politica ed è già un bel pregio: è di destra. Conoscendo il Generale non mi sembra un Badoglio pronto a fare accordi o peggio rese incondizionate. Non credo che alla Carim festeggeranno.

venerdì 24 aprile 2015

Riscriviamo anche noi la storia

Rimini, per domani 25 aprile, è piena di bandiere tricolori. Si festeggia la Liberazione. Ma per fortuna grazie alla gloriosa rivoluzione del Maidan a Kiev finalmente, per la prima volta possiamo festeggiare la verità. Settant’anni fa l’Italia fu liberata dall’invasione russo/sovietica. L’esercito di liberazione italiano guidato dal “Partito della Nazione” e condotto dal suo comandante, il bisnonno di Renzi (nome di battaglia: Raffaele Cadorna) sconfisse i russo/ sovietici che da anni occupavano l’italico stivale. In ciò fu validamente coadiuvato, non solo dalle armate angloamericane, ma dal corpo di spedizione polacco/ucraino comandato dal nonno di Poroshenko (nome di battaglia: generale Anders) e da contingenti tedeschi che si trovavano da queste parti per caso. La vittoria fu schiacciante e si concluse appunto il 25 aprile del ’45 con la resa delle armate russo/sovietiche. Questa è la vera storia! Altro che quella che ci hanno raccontato fino all’anno scorso! Peccato che, in Italia, gli invasori provenienti da Mosca abbiano lasciato scarse tracce del loro passaggio e quindi non abbiamo, ne’ tanti monumenti da demolire, ne’ loro cimiteri di guerra da spianare con le ruspe come invece fanno nelle nuove colonie dell’ “impero del bene”, Ucraina, Polonia, Baltici ecc ecc. Però siamo riusciti a chiudergli l’accesso all’aeroporto di Miramare che, come rappresaglia postuma non è un gran che, e anzi ci fa anche un po’ di male, ma, come si dice: “si fa quel che si può”. Comunque domani tutti a festeggiare la storia finalmente riscritta come verrà insegnata da adesso e per sempre in avanti; nelle nuove scuole italiane coi programmi del costituendo “Partito della Nazione”.
 Woland
 PS: Nota Bene: il nonno di Verdini era il vice del bisnonno di Renzi al comando dell’Esercito di Liberazione.

Verdini il Buono

Provate a pensare cosa significa il renzismo ai giorni nostri. Compie perfino miracoli degni di qualche attenzione vaticana. Il più importante è la moltiplicazione dei jobs act. Solo una atea sindacale come la Camusso non ci crede. Ha avuto la sfrontatezza di definirla tutta propaganda. Ma allora non vi va bene niente. Le altre due sigle sempre governative, ci hanno creduto a prescindere. Verdini, il Mao tse tun o Suslov del Cavaliere ha annunciato agli amici che lascerà il Banana ed entrerà ufficialmente nello staff del suo allievo prediletto per creaer il futuro Partito della Nazione. Presidente Marchionne.. Repubblica ha subito smesso di definirlo, plurindagato, pregiudicato e credo anche leggermente condannato. E' diventato il Verdini Buono. L'errore del drone americano è stato denunciato due anni dopo la morte del cooperante. E' giusto ricordare che era stato rapito dai talebani, una invenzione dei nostri padroni della guerra. Li hanno usati, foraggiati, allenati e forniti di armi moderne per combattere l'Impero del Male. Oggi li devono "dronare". Che poi ci rimanga anche un innocente volontario della pace, cittadino di una colonia, a loro non può fregare di meno. Provate a mandare in barca qualche immigrato per vedere in quale centro di accoglienza viene messo. E' il risultato del Brunello di Montalcino che il nostro Premier gli ha regalato. Raccontare che gli americani non sapevano chi ci fosse in quell'immobile solo la Stampa riesce a crederlo e pubblicarlo. Ci tengono nella giusta considerazione, il meritato premio per una vergognosa politica estera. Per pareggiare i conti sembra che il nostro Paese improvvisamente si sia riempito di terroristi. E' stata organizzata una retata che odora di compensazione. Possibile che poche ore dopo l'annuncio dello "sbaglio" di Obama ci siamo accorti che pullulavamo di fiancheggiatori e (sembra) ideatori e consumatori dei peggiori attentati? Chi è il ministro degli interni? Non sarà mica quello della Shalabayeva? Dopo le "presunte" minacce dell'Is contro Berlusconi sembra che anche il nostro Francesco corra dei pericoli. L'unico che non corre è quello di pagare l'Imu come tutti noi.

Questi non capiscono nemmeno le tozze

O almeno fanno finta di non capire; come si dice da noi: “i fa i pataca per non paghè e dezi”. Stamattina da qualche parte nell’ “amorevole” stampa locale abbiamo letto la notizia del solito “Osservatorio” sul turismo. Non ci ricordiamo nemmeno quale perché ce ne sono tanti che non vale nemmeno la pena di distinguerli. La notizia che ci da è quelle sconvolgenti: da settembre a aprile c’è stato il crollo del turismo straniero e, udite udite, di quello russo che è diminuito di oltre il 70%. Incredibile!!! Non ce ne eravamo accorti! Naturalmente il solerte “osservatore” ci informa che la colpa non è tanto della sciagurata politica estera italiana bensì, ovviamente, della chiusura del “Fellini”. Poiché, quindi, secondo le notizie ufficiali, diffuse da AirRiminum, da maggio arriveranno in flotta ben 1200 aerei (non bombardieri, aerei civili) dalla Russia è facile capire la prognosi ottimistica dei sostituti dell’indimenticabile “Galli da avvistamento da Riccione”. A proposito, dov’è finito? Ovviamente, per quel che ci riguarda e per quel poco che conta non crediamo una parola di questa analisi e di queste previsioni. Ma forse lo avevate capito da soli. 

Woland

La P minuscola

L'evangelico sondaggio che ha messo Gnassi "tra gli ultimi" non finirà, come recita il più bel romanzo cristiano, con l'ascesa tra i primi ma più domesticamente (se va bene) con il ritorno in una delle sue tante abitazioni. I circoli del Pd a Rimini sono oggi nelle mani di personaggini sconosciuti, sbarcati quasi clandestinamente nella politica di un partito nato piuttosto di sinistra. Sono sempre quelli che hanno chiesto l'espulsione" di Melucci dalla poltrona regionale, però nessuno di questi fantasmi partecipa ad un dibattito o duello virtuale. Il povero Maurizio è costretto, da solo, a difendere l'onore perduto. Rimane sempre un bel combattente, ma sono troppe le pezze, i buchi ed i comakerting da chiudere. Ci prova, ma non convince nessuno. Tanto più che difendere il vecchio sistema Errani nel turismo significa giocare in difesa di un mondo che non esiste più, come quel turismo. L'ultima classifica non è un sondaggio isolato al pari di quelli che una volta si abbattevano su Ravaioli, ma era difficile colpirlo non c'era (quasi) mai. Per mostrare posizioni da podio si devono occupare di puttane e malavita assortita, allora emerge il nostro indiscusso palmares. Non è ancora arrivato nessun sondaggio sui..debiti. Anche su quel versante dovremmo essere piazzati bene, almeno il podio ci spetta. Quando arriva l'ora dei bilanci di certe galassie o partecipate avremo il polso della situazione fallimentare. A parte il meritorio sforzo che compiono gli amici di Rimini 2.0, pur appesantiti dagli articoli danteschi di Gambini, nessuno sembra occuparsi dei veri drammi di questa città. Non è il porfido del Lungomare che determinerà il vincitore. Un'opera necessitante, ma che dovrebbe suggellare la trasformazione del nostro turismo, senza pensare che da sola lo possa cambiare. Amministrare significa usare i due strumenti che la legge ti concede: la pianificazione urbanistica e quella finanziaria. Gli altri sono fila dritto per incapaci o unti dal signore del pidi. Su questi temi si dovrebbe organizzare il confronto tra i partecipanti, anche finti, alla fascia tricolore. La cosa avvilente è la qualità e professionalità di chi si professa classe dirigente di maggioranza o minoranza. La natura del civismo è fonte di onesti dubbi visti i partecipanti passati. Molto spesso figurine di scarto del Pd. Per essere alternativi non si possono usare le stesse slide dell'Ermeti sindacale. O trovate uno slogan comprensibile, attraente e possibilmente un candidato anche modestamente spendibile oppure lasciate perdere. Corrado Paolizzi sarebbe largamente utilizzabile anche per una strategia più ampia. Il mercato delle offerte politiche è saturo, manca il lavoro. Quello non lo inventate con il Lungomare ad un tanto per bagnino. Se si potessero mangiare i progetti e le promesse saremmo tutti sazi ma disperati.

giovedì 23 aprile 2015

Scherzi a parte

Stamattina tutti i giornali “Renziani” (la quasi totalità della stampa italiana) hanno elevato il peana di gioia sulle nuove norme del divorzio. Pensate: si potrà divorziare appena un anno dopo essersi sposati e addirittura dopo sei mesi!!! Se si evita di andare davanti al giudice e si opta per il Comune. Il motivo è semplice, nonostante il divorzio sia una delle cose che costa meno, si preferisce che quel po’ di tasse e diritti connessi le becchino lo Stato e il Comune piuttosto che il “Ministero della Giustizia”. Quasi inesistenti le reazioni della Chiesa che, in cambio del permanere delle esenzioni fiscali, si becca un po’ di tutto... . Certo che un matrimonio e un divorzio così rendono l’istituto caro agli italiani più simile a uno sketch di “Scherzi a parte” che a un (ex) Sacramento! Come direbbe Tolstoj: “la Potenza delle Tenebre”. 
Woland 

P.S Come è noto Woland è un.. Diavolo, quindi reazionario

Il Ponte di Santini

La chiusura del Ponte di Tiberio è una richiesta quarantennale della Sovrintendenza. Capisco gli applausi dell'amico Santini che smette di vedere sfrecciare auto e motorini sull'uscio di casa, ma come la puoi "pensare" senza una soluzione anche emergenziale? Magari un altro ponte ..Bailey miracolato per merito dei grillini, ma spacciato per un'impresa gnassiana. Fatelo fare ad un margheritino viene meglio. Non hanno nemmeno il coraggio delle loro azioni: la cacciata degli ambulanti è un atto propedeutico alla chiusura. Il Borgo S.Giuliano diventa, Nud e Crud, una stazione di testa, usando termini ferroviari. I cittadini si devono fermare obbligatoriamente, parcheggiare, attraversare a piedi o cenare in loco. Il commercio riminese è stravolto non solo dalla crisi ma da una strategia che si vergognano a pubblicizzare.Tanti piccoli interventi per coronare un imput che non è (solo) di Palazzo Garampi. Mentre nelle altre città i centri storici sono aiutati, vezzeggiati, curati, sponsorizzati, il nostro nel suo chilometro quadrato viene demolito dagli artificieri della grande distribuzione. La stessa cultura riminese vive all'interno di questo cerchio magico, convinti che possa essere il restauro di qualche edificio a ridare forza alla città. Quando si parla di turismo oggi si guarda il meteo. Ha vinto il partito o movimento dell'ipocrisia. Siamo entrati in un circolo vizioso per cui quello che si fa anche con buone intenzioni si rivolge contro gli interessi dei cittadini. L'intero comparto immobiliare turistico è sul mercato, se ci fosse. Ma le notizie erano tutte sulla chiusura del Birrodromo. Ubaldi ha avuto fortuna a non essere eletto, se la cava con un trafiletto, piccolo, piccolo, così del..Carlino. Personalmente diffido dei personaggi che proponendosi come rappresentanti dei cittadini dichiarano di avere ricette miracolose. Il lavoro deve essere riportato al centro delle attenzioni. A Rimini significa soprattutto turismo balneare. Troppi Otelma si sono occupati della destagionalizzazione. E' arrivata la recessione e siamo fuori mercato. Abbiamo investito un miliardo (a debito) per opere inutili nella loro insensata grandezza e stupidità progettuale. Ci stiamo accanendo per resuscitare anche con un "bocca a bocca" un Aeroporto che fotografa la città. Hanno promesso mille aerei in una stagione, il minimo sindacale per non avere ancora i sigilli. Il problema è trovare i passeggeri. La clientela russa è sparita grazie alla politica estera supina e codina dei nostri governi, non solo Renzi. Fiera e Palas che dovevano rappresentare i poli attrattivi si sostengono malamente a vicenda in un precarissimo equilibrio finanziario. Il Trc è degna corona in questo quadro da incubo. 

Scende alla prossima

Dopo il veritiero (per difetto) sondaggio del Sole 24 Ore e la malinconica risposta di Gnassi, si è aperta ufficialmente la campagna elettorale. Chi non presenta almeno una proposta sul Lungomare parte con notevole svantaggio. Se la storia e soprattutto la cronaca mi danno torto, peggio per loro. Per me contano i "fatti". Intendendo i cantieri. Così malamente si è difeso Gnassi, non poteva trovare alibi peggiore, un comarketing politico. Siamo la Città delle Incompiute. La vera associazione è quella degli incapaci a terminare un progetto. Tanto tempo fa il nostro blog riassunse in circa un centinaio le opere miseramente rimaste al palo. L'unico intervento che procede con forza ..Hera sono i misteriosi tubi che immettono nel sottosuolo, dei quali non si capisce ancora logica e destinazione finale. Importante è che le talpe facciano il loro corso milionario. E noi paghiamo nelle bollette. Termino con le battute. Nel Cuore di Rimini sono diventati permalosi e preoccupati. E' finita la rendita di posizione che per tanto tempo li mostrava come l'unica Lista Civica. I giochi iniziano e la concorrenza avanza. La domanda "terminale" è molto semplice permette a Paolizzi, aiutato dall'avvocato, di rispondere non al sottoscritto ma ai "probabili" elettori: giurate di non apparentarvi subito, durante e dopo la prima tornata elettorale con il Pd di Gnassi? Una risposta che lascia una sola alternativa assolutamente evangelica: si e no. Il resto è noia e siamo solo agli inizi. Volendo infierire, però amichevolmente, perchè il Carlino che  "passa" per essere molto attento al panorama politico riminese e molto ostile a quello riccionese non vi ha indicato tra le forze d'opposizione ed ha interrogato in ordine M5S, Lega e per gettare fumo inciuciante negli occhi, perfino Forza Italia? Gnassi scende alla prossima fermata anche se i Circoli del Pd ormai in mano ai renziani fanno finta di "difenderlo" Quando arriverà la sentenza (?) diranno che sono costretti a candidare la Petitti. A meno che non siano sicuri.....

P.S.
Il CDR è un raggruppamento di persone serie, preparate, con intenzioni non sempre coincidenti. Nell'ambito del civismo però rappresentano una lodevole ed ormai storica eccezione.

Lavori fermi

“Dunque ha ragione Daniele Imola, quando con tono accorato ci dice che è assai preoccupato perché il TRC, via via che va avanti la sua realizzazione, appare quello che già era, quando egli stesso, da sindaco di Riccione, lo ha promosso, voluto ed imposto: un obbrobrio. Ha anche qualche ragione in più quando con tono ancora più accorato chiede di intervenire, immediatamente, con nuove soluzioni , nuove proposte, eventuali modifiche, perché si eviti che quell’”obbrobrio” si trasformi in “un muro di Berlino”, che rovinerà per sempre l’immagine della sua città, così votata al turismo”. Arcuri interviene anche sull’invito alla Tosi perché deponga le armi: “Quello che invece Daniele Imola vuol far finta di credere o in cuor suo vorrebbe farci credere, è che se i cantieri del TRC, in città, latitano nel pieno abbandono, se i lavori procedono così lentamente da farsi tamponare da una lumaca in corsa, è perché Renata Tosi pone ancora ostruzionistici rinvii alla cantierizzazione delle vie interessate all’opera o persevera con la sua azione di contrasto legale. Per cogliere il senso della sua riconquistata realtà Daniele Imola dovrebbe sapere, anche se immagino che lo sappia già, che il “suo” TRC, quell'obbrobrio con il muro di Berlino, non procede spedito così come accoratamente si augura, non perché Renata Tosi non smette di battersi per “salvare” Riccione da questo immane disastro ma solo perché AM ha qualche problemino “finanziario”, diciamo così. Ha badato più a mettere a tacere e rendere ormai innocua la Tosi che a controllare i conti. Al punto che è alla spasmodica ed urgente ricerca di ben 7 milioni di euro di nuovi finanziamenti, per coprire un fabbisogno di oltre 18 milioni. Senza i quali non si canta più messa”. Arcuri infine getta l’ultimo asso: “Non solo. Daniele Imola non se lo ricorderà di certo. Ma dopo 20 anni è tutto possibile. Il progetto di attraversamento del centro di Riccione, quello che prevedeva il ponte sul RioMelo, con gabbia in acciaio inox, stile pentole by Mastrota, non è più tecnicamente realizzabile così come lo aveva anche lui sognato e approvato. E' sbagliato, non va, non funziona, non si può fare. Detto questo, Daniele Imola, fulminato sulla via di Damasco, forse farebbe bene, al di là di tutto, a farsi promotore, accanto a Renata Tosi, certamente sindaco di tutti, di un’azione di forte sensibilità “politica” per evitare davvero che AM realizzi, tra 4 o 5 anni, chissà, quell’obbrobrio. Come dice lui, perché lo sa bene, c’è ancora possibilità di intervenire per cambiare il progetto. E rinunciare a quel muro di Berlino. Dia anche lui una mano. Senza polemiche”.