martedì 28 febbraio 2023

Dal Bagnino alla Spiaggia Libera

Mi sono iscritto al Pci nei primi anni 70, spinto più dai piacevoli sapori della Sirenetta che da intima convinzione. Non ho avuto sollecitazioni o eredità familiari, mio padre, capostazione e fascista deluso, non ha mai interferito nella formazione politica. E' morto che avevo solo 16 anni. Ero un promettente calciatore. Sono stato un self-made boy. Sono ancora un nostalgico del grande partito, diventato, per colpa dello zodiaco gemellare, un curioso frequentatore del nuovo che avanza. Delusioni e fallimenti ripetuti. Al partito devo tutto quello che ho imparato, iscrivendomi subito, grazie a Cagnoni e Diotallevi, alla Giunta. E' stata la mia università della politica. Un pedigree lungo 25 anni. Maratona che mi ha permesso di conoscere ed amare la mia città. Posso dire, senza citare testimoni attendibili, che ho sempre rispettato ruolo, sindaci, partito e cittadini. Il Pci mi ha insegnato che vengono prima di tutto. Quando non mi sono trovato più in sintonia con i resti del comunismo, già in forte stato di decomposizione, zeppo di correnti personali e vicende ambigue, mai uscite, me ne sono andato. C'è stato un giudice che ha tentato di rovinare vita, se non carriera. Non l'ho perdonato, nella tomba familiare pronta, andrò con il rimpianto di non averlo più rivisto, magari da solo. Non mi piacciono i delatori a freddo, per mantenere la facciata del perbenismo da pub. Vengo politicamente da un'epoca irripetibile. Oggi, i resti, dei resti, dei resti del partito, sono nelle mani ed (ironicamente) naso di una "diversa", nata forse in uno dei tanti laboratori che preparano guerre e coalizioni. Vogliono assicurare la posizione democratica, non fidantosi di quella super occidentale della Giorgia. I passaporti della Elly, sono la migliore garanzia. Ho sempre maledetto il giorno in cui le deleghe demaniali sono andate alle regioni ed inevitabilmente ai comuni. Lo zibaldone che abbiamo è uno dei tanti problemi che la Bolkestein mette in luce. Servono per un'altra proroga. Finisco con un brevissimo dipinto degli attori nella commedia (dialettale) sulla sabbia. Il cambio d'abito e posizione del Pd è comicità insopportabile. Fatto e permesso di tutto, per 15 anni, al bagnino solitario o cooperativo. Adesso va di moda il contrario, per uno dei famosi contrordine compagni. Sono all'opposizione, non contano più un ca.., strumento in disuso. Siamo arrivati alla suggestiva Spiaggia Libera. Non è più nostra, meglio di tutti.
massimo lugaresi

Occupy Pd

Il giorno dopo l'Occupazione del Pd, finalmente riuscita alla miliardaria, munita di 4 cittadinanze e diverse sfaccettature, la propaganda associata che ha sostenuto, nello stesso tempo, guerra e partito democratico, mostra i primi dubbi sull'impresa. Quelli sorti agli spettatori neutrali sono molti di più, iniziando dai presunti partecipanti. Se la sbrigheranno con Renzi. Hanno però permesso la nascita della DC 3.0. La cosiddetta "base" ereditata dal Pci, ha votato contro. Lo si capisce perfino leggendo Il Carlino che ha infiorato la prima pagina con le Nuove Donne. La resistenza di Bonaccini nella sua regione è visibile. Cosa succederà dopo? Alcune voci, quelle sempre bene informate, dicono che anche dietro alla "nuova sardina" ci sia La Mano di Prodi e del suo instancabile laboratorio. Difficile affermare che ha vinto il mondo operaio. Da anni ha abbandonato quel partito. Presidi, professori, attori, cantanti, influencer e tutti i garantiti dal pubblico, festeggiano la vittoria nella Sanremo delle primarie. E' bugiarda anche l'affermazione della grande affluenza, subito ripresa dai cagnolini dell'informazione. Il Riformista occupa stabilmente il podio. La Meloni, strafelice per l'esito, si è subito complimentata con la Elly, il prototipo della perfetta housewife democratica. Se non fosse per i Fratellini d'Italia che concedono qualche ragione all'opposizione, la legislatura della Giorgia sarebbe una passeggiata sul debito. Sono rimasti gli sbarchi e le inevitabili tragedie, annunciate alla partenza. Dobbiamo permettere alle Ong una partenza sicura dalla Libia o (adesso) Turchia, con un approdo altrettanto sicuro a Lampedusa? Questa è la linea del PdElly? Abbiamo risolto il dilemma papale delle nascite ed il finanziamento delle pensioni. 
massimo lugaresi 

lunedì 27 febbraio 2023

Uragano Elly

Il 2006 fu l'anno dell'ingresso in Giunta Ravaioli di Biagini, profondo conoscitore del demanio, più di Baschetti e naturalmente del sottoscritto. Venne riconfermato, credo per quello, nella successiva legislatura, da Gnassi, con la delega meritata, da usare però con silenziosa parsimonia. Quell'anno, ci fu anche la Bolkestein, il primo uragano europeo che si abbattè sulle coste italiane. La Direttiva, sta ancora "turbando" i rapporti idilliaci, intimi e vincenti del Pd con le cooperative in scioglimento. Le primarie del Pd, invece hanno alimentato un altro tifone di generi e nasi da comparare. L'uragano Elly, provoca adesioni convinte ed altrettante fughe verso Matteo inteso come Renzi. Queste sono accertabili, le più numerose investiranno altri campi della politica. E' un bombardamento che colpisce i fortini democratici. I grillini, ausiliari del voto da gazebo, hanno permesso la vittoria insperata della 4 cittadinaze ed altrettanti potenti passaporti. Un'altra Greta allevata per un compito importante: tenere la sinistra sotto controllo. Con la destra, non ne hanno bisogno. I grillini hanno compiuto l'operazione voluta dallo stratega di Volturara. I residui del comunismo sono rimasti nelle parrocchie delle sezioni. Una strategia condotta benissimo. Furba lettura delle primarie, inventate per giustificare la prima ammucchiata voluta da Prodi. Chi ha vinto? Conte sicuramente. La sinistra verrà rappresentata da enclave del voto antagonista. Una fine peggiore delle ventennali colpe. I giornaloni, verniciato il Pd con l'immagine della donna avversaria della Meloni a briscola ed eventuale tre sette, inizieranno la campagna denigratoria che raggiungerà vertici da sbarco, finito in (inevitabile) tragedia. Chiudi la Libia, si apre pericolosamente la Turchia. La polemiche sono però appannaggio nostro. Un barcone come quello non potrebbe nemmeno sostare in un porto. Questa mattina, appena alzato e visti i risultati, ho considerato Croatti il locale vincitore. Il maestro Gnassi gli ha insegnato come si fa a non perdere mai. L'ex Principe questa volta ha sbagliato corrente. Si riprenderà, come ha fatto con i bagnini, lui è nato nella parte giusta. 
massimo lugaresi

La Piazza dei Grillini

La Piazza dei grillini, non iscritti, ha scelto la 4 cittadinanze. Un genere radical chic che provocherà l'ennesima divisione nella sinistra di Repubblica. La Meloni dei garantiti, borghesia illuminata, presidi epistolari, cinematografia da Cinecittà, connubio tra gli Zingaretti, Amendola e l'immancabile demo Franceschini. Quante volte abbiamo assistito a questi "golpe" alla Veltroni? Scadute le sardine bolognesi, ricorrono alla sono una donna che ama un'altra donna, così imparate ad incoronare una casalinga nemmeno laureata a Bologna.
 Finisce la "burla" del Pd. Era ora. Non so cosa succederà, rimane il fatto accertabile di un partito senz'anima, con 4 passaporti che contano di più. Una simil Giorgia che va a fare la spesa alla Coop? A sorpresa, il voto nei gazebo, aperto anche ai non iscritti al partito, ribalta quello delle sezioni che avevano scelto Bonaccini. Una svolta con enormi conseguenze, a cominciare dall’Ucraina. I fans dell'Inkiesta prevedono un aumento degli iscritti alle prossime marce della Pace, guidate da Landini, senza pensionati. L'apparato ex comunista ha preso uno schiaffone pesante. Aspetto la reazione di Melucci che sembra però (come sempre) avere previsto il ribaltone. Gnassi non ha, l'abito per la sconfitta. I Festival dell'Unità verranno aboliti in cambio del pesce azzurro. La grande affluenza ai gazebo ha ribaltato il risultato dei circoli del Pd e ha portato alla vittoria di Elly Schlein, determinando un terremoto nella storia di questo partito e probabili scossoni non da poco nella politica italiana. La Meloni applaude il genere politico della collega. I Fratellini possono continuare a non azzeccarne una tranquillamente. Sarà compito (impossibile) dei giornaloni spiegare il cambio epocale di un partito da loro definito democratico e riformista. Per i bagnini al momento non cambia niente. Ritorna prepotentemente Matteo Renzi, era talmente forte che si è battuto da solo. Cosa succederà a Rimini, la città della politica tranquilla? Ha vinto Croatti. Pensateci, poi toccherà al Carlino, giornale del regime sgretolato, definire buona o pessima, la notizia.
massimo lugaresi 

domenica 26 febbraio 2023

Baruffa Balneare

Qualcuno forse riuscirà a spiegare perchè i bagnini sono tutelati da tutta la politica italiana. Non lo chiedo all'avv.Biagini che degli undici anni di presenza nella Giunta di Rimini (2006 fino a..non ricordo), con deleghe non alla Pari Opportunità, nei momenti in cui l'idilio diventava un matrimonio elettorale, ricorda solo le vicende della Juve, pavoneggiando (correttamente) sentenze, sorvolando su varianti ad hoc e proroghe a go go, rilasciate. Il passaggio a difensore d'ufficio delle Spiagge Libere emenda il passato. Nella sua formidabile memoria giudiziaria, pregherei di ricordare un atto (solo) che abbia tentato di contrastare il dominio balneare. Il resto è sterile baruffa. Sono tanti, non tantissimi gli addetti ai lavori demaniali, il fatturato è importante non al punto di costringere l'intervento di Mattarella. Tra governo e presidente c'è una antitesi politica, ma il Colle ha mostrato imparzialità. Eppure hanno smosso tutto l'arco costituzionale. I Fratellini della Meloni, ultimi arrivati, sono rimasti folgorati. Lega e Forza Italia sono da sempre ingaggiati nella lotta per la spiaggia com'è. Il Pd sembra allontanarsi, così scrive Melucci. Colpa della maggioranza sparita. C'è anche la fuga dei patrioti della sabbia. Sono tutti esenti da colpe e responsabilità. La spiaggia l'ha governata SalvaRimini. Mi concedo il merito di essere stato il primo a mettere sul tavolo il tema demaniale. Questo blog nasce nel 2005. Potete leggere tutti gli articoli. Nello stesso anno venne "licenziato" Baschetti con l'accusa di avere formulato un Piano Spiaggia sovversivo. Era solo preveggente. 
massimo lugaresi

Il Canone di Croatti

La Città di Rimini è rappresentata da un buon numero di parlamentari. Sei in totale, i "riminesi" veraci solo due. L'ex inarrivabile Gnassi, si è trovato il posto da ministro già occupato e Croatti a 5 stelle cadenti. Gli altri sono frutto del paracadutismo elettorale che li ha fatti atterrare sulla sabbia. La proposta di legge di Fratelli d’Italia per “abbassare ulteriormente i canoni” demaniali delle spiagge è “farneticante“. Non usa giri di parole per definirla, il senatore riminese del Movimento 5 Stelle, Marco Croatti. Famoso per le sue intrangigenti posizioni: “All’inizio pensavamo tutti (anche la Sensoli?) a una carnevalata, invece il disegno di legge a firma di Maria Grazia Frijia chiede proprio questo“. Così, attacca il pentastellato, “il partito dei sedicenti patrioti vuol farsi beffa dello Stato“, mentre già ci sono concessionari che pagano 17.000 euro di canone demaniale a fronte di fatturati da oltre quattro milioni. Ha confuso Briatore&Santachè con il Bagno 251. Per il M5S il rapporto con i bagnini, copia quello assunto dal Pd. Per almeno venti anni hanno sostenuto, incentivato, varato e collaborato con la dorata casta, al punto di diventare un robusto sostegno delle amministrazioni succedute. Anche i grillini nel loro infinito cambiare posizione ad ogni vento favorevole, hanno seguito all'opposizione i maestri. Mesta fine di un amore mai nato. Hanno la possibiltà, se dura la Giorgia, di essere i primi ad assaporare, a morsicini, i voti che escono dai nazareni nella versione generi e cittadinanze. Anche i giornaloni di fede piddina mostrano una infinita comprensione per la mandria guidata dal cow-boy con il ciuffo. Lo stesso avviene, in salsa locale, sotto l'attenta supervisione del Carlino. Bagnini e Cagnoni sono argomenti secretati nel bene. L'argomento demaniale, trattato sempre con studiata attenzione, oggi viene "svilito" e compare perfino un bagnino misericordioso. Dove eravate? Il pastrocchio del decreto Milleproroghe viene impugnato dai grillini come fosse una proposta "contro" la via della seta. A dire il vero sono gli unici che credono nella buona fede cinese, correndo rischi atlantici. Landini ha convocato i pensionati a Roma, ci sono i lavori per la pace da vedere. La prima che indovina. Ci voleva la guerra. 
massimo lugaresi

Contrordine Ex Compagni

Mi riferisco al cambio di campo imposto dall'arbitro (quirinalizio) della Bolkestein. A me fa piacere, però lo Zio doveva suggerire il pericolo, alla simpatica ed in ascesa (riminese) assessore Frisoni. Fino ad un paio di giorni fa, continuava a sostenere l'ennesima variante da realizzare per la compagnia dell'anello balneare. Ovviamente quando le spiegheranno cosa è successo, auspicato dallo Zio, di questa variante non sentiremo più parlare. Se riconosci i bagnini come interlocutori, significa schierarsi contro i bandi. Smettete di prenderci per il..Carlino ubbidiente. La nuova parola d'ordine del Pd: Wiva Bolkestein. Questa è la parte comica, cosa seria sarebbe se il partito democratico riconoscesse di avere sempre sbagliato. Penso agli aspetti importanti della vicenda, come le vergognose normative emanate. Ad esempio la cancellazione della Tabella dei Canoni. Quella che, non a caso, oggi "cavalca" Croatti, facendo intravedere la solita grossolana approssimazione grillina agli argomenti che non capiscono. Imponendo un prezzo del canone uguale per tutti, significa parametrarlo ai più sfigati. Una drastica riduzione pari a circa l'80%. La cosa più brutta, per non dire peggio, fu quando in barba ad ogni logica e rispetto costituzionale, venne introdotto il Diritto di Insistenza. Il termine demaniale criptato, rendeva il concessionario intoccabile. Venne eliminato per una sentenza della Corte Costituzionale. La parte più esilarante, la dedico al compagno Gnassi, quello della Palestina come incipit di ogni (sofferto) discorso. Siamo ai tempi del Pci, oggi dimenticato come fosse stato "fascismo" rosso. Us po fè, ai tempi di Veltroni e la biciclettata con Matteo al tempo di Renzi. Nel palcoscenico della politica, anche riminese, importante sono gli applausi.
massimo lugaresi

sabato 25 febbraio 2023

A Sinistra di Zerbini

Avevo previsto, nell'insolita (?) veste dell'Otelma balneare che sarebbe arrivata, sui bagnini, dopo l'intemerata melucciana anche quella autorevole di Biagini, oggi Presidente del Mare Libero, dopo dieci anni difficili, sotto il demanio di Gnassi. Rivolge al suo ex sindaco un simpatico buffetto: era dalla parte dei bagnini. A dire il vero non ricordo chi fosse un loro nemico. Nessuno nelle giunte da cui mi sono allontanato....da solo. La mia lettera di dimissioni (volontarie) non aveva alcun legame con le vicende balneari. Erano altre, più consistenti. E' finita giustamente nel silenzio. Il Pd stava mettendo le ali. Torno al (interista) presidente di un fantomatico Mare Libero dalle concessioni ed alla sua reprimenda a Gnassi: adesso per aver un titolo sui giornali ricorda “urbi et orbi” che esisteva una giurisprudenza consolidata che riteneva le proroghe, quelle che lui come sindaco ha sempre avallato, contrarie al diritto euro-unitario. Meglio tardi che mai. E' andato giù pesante, segnale che è scoppiata, in ritardo, con qualche ragione, la guerriglia a sinistra di Zerbini? L'avvocato Biagini, manifesta una comprensibile rabbia per i cambi di posizione che oggi il Pd esibisce senza apparente vergogna. Fanno pari con la scandalosa interpretazione balneare, fuori tempo e luogo, dei Fratellini della Meloni. Non si salva nessuno. I cittadini (veri) proprietari della sabbia, non sempre dorata, assistono allo spettacolo del solito bagnino che piange una miseria inesistente. Almeno state zitti. E' vero che non tutte le zone producono un reddito milionario, però quando le vendete, a quote, il mercato regala parametri lussuosi. In Italia, anche un argomento serio e, per noi vitale, finisce come quella barzelletta politica di Grillo. 
massimo lugaresi 


L' Opposizione


Dopo anni di illusorie innovazioni, Rimini si sta svegliando, dando vita a dinieghi incoraggianti. Finiscono però per indebolire ulteriormente, l'apparato socio- economico della città. L
a favola inizia con un carro di amministratori impreparati che trovano il punto di forza e coraggio nel Carlino. Trionfa il semplicismo indorato. Viene narrato come fosse impresa strutturale, perfino strategica, resa possibile da una classe dirigente, disposta al piccolo cabotaggio e, coinvolgendo anche l'opposizione cittadina, storicamente debole. Definirla una "forza" significa sopravvalutarla. Piccoli feudi, verniciati con la mutevole espressione partitica. La maggiore forza d'opposizione, venuta alla luce in questi anni, sempre con la comicità è (formalmente) alleata con i gestori del regime locale. Altro connubio destinato a liquefarsi sotto i colpi della casalinga Giorgia. I ras sono interessati al mantenimento dell'orticello preferenziale, spesso gratificato con l'ossicino di maggioranza. Non esiste cabina di regia o periodici incontri per predisporre un progetto alternativo. L'ultima scossa patita dalla sinistra balneare, precipitata nel vuoto del Pd, è stato il pentapartito, ordito dai compagni socialisti. La giustizia democratica, ha fatto scomparire i due attori principali. Il pacchetto azionario in voti, permette mantenersi a galla e qualche volta entrare nel paradiso parlamentare. Cancella i peccati e ristora anche il futuro. La trasformazione della sinistra in quella democristiana di destra, ha permesso al coro sindacale ed associativo di entrare nella mensa degli eletti. Un pasticco culturale che solo un purgatorio, lungo qualche anno, riuscirà ad emendare. I mercenari del voto sguazzano in questo subuteo elettorale. Il consiglio comunale è il ricettacolo delle liste cittadine. Gnassi nato "imparato" nella prima repubblica, ha dominato, godendo degli insegnamenti del Ceis e le istruzioni della grande Mamma Lella. Nel circo cittadino nessuno ha un pedigree pari al suo. La vita, con lui, non è stata avara. Non arriverà ad un ministero, si fermerà però al primo dei sette ristoranti. I Fratelli d'Italia hanno il compito più ingrato: diventare un partito o rimanere di Giorgia.
massimo lugaresi

I Bagnini del Futuro

Ho già pronosticato, il tempo ed i bandi mi daranno ragione, che il futuro dei bagnini assomiglia (tristemente) a quello del loro sostegno invocato: il Pd. Nella mia passeggiata quotidiana, mi sono fermato ad osservare, il Piano Pilota della Dott.ssa Frisoni. Un numero pauroso di bagni accorpati ad opera di una società che gestisce (brillantemente) anche il camping viserbese. Applausi. L'operazione che poteva/doveva essere fatta negli anni bollenti, oggi suscita domande e qualche perplessità, al momento inevasa. La prima è (molto) semplice al punto che potrebbe farla anche un consigliere comunale, uscito dal letargo dell'opposizione. L'emergente Mattia Morolli, abita vicino e rosica (un pò) per la "straripante" collega. Lo hanno delegato all'accompagno della piscina volante. Nel piano pilotato, al momento hanno demolito solo l'esistente. Ruderi balneari legati alla preistoria turistica. Quello che verrà, sarà inevitabilmente migliore. 350 metri di spiaggia accorpata, il sogno del compagno Baschetti, ma allora (2005) il connubio demaniale Pd&Bagnini, era solido, officiato dal vice-sindaco Melucci. Ha consentito anche tutte le giunte successive. Il decreto Milleproroghe è approvato, la corrente melucciana forse era a conoscenza dell'intervento (inevitabile) del Presidente Mattarella, per ristabilire l'ordine europeo? Aspetto quello (interista) di Biagini. Oggi gemelli balneari. La Meloni ha "rubato" democraticamente, anche le canottiere da spiaggia. Cannibalismo elettorale. Dove va spopola, la nostra casalinga ad effetto. Nella migliore delle ipotesi, le concessioni verranno prorogate, per altri due anni, nonostante le indagini affidate a Nomisma e contestate da Chiamami Melucci, oggi in posizione contraria. Il Piano Pilota non esibisce ancora il cartello dell'avvenuta approvazione. Progetto per "credenti" in un futuro, molto simile al passato. Merita un premio e non la paventata multinazionale, magari francese, che ci porta via la spiaggia, dopo la Cassa di Risparmio, nonostante la presenza di Piccari 
nella Fondazione. Ho già pubblicato le mie perplessità per un intervento che anticipa il bando imposto. Se il Piano viene definito il Pilota del Futuro sono d'accordo, se diventa una felice previsionbe, tocca ad altri controllare il seguito. 
PS Un avviso alle cooperative bagnini: avete fatto male ad inseguire Melucci, come seguire Gnassi. 
massimo lugaresi

venerdì 24 febbraio 2023

Capitan Findus

L’operazione messa in piedi da quella volpe dell’ex Principe decaduto a Roma, grazie a noi, parliamo di Niassi lo Splendente, è come al solito formidabile. Ha sguinzagliato i suoi galoppini per sostenere la candidatura di quel gran pezzo d’uomo di Ray Ban Bonaccini. A suo tempo si fece immortalare sul Ponte in compagnia del ciclista Matteo Renzi da Grignano sull’Arno, che, in quanto a furbizia, non è secondo a nessuno. Al giochino partecipano il compagno di giochi e di liceo Jamil e il bel moretto di Viserba, il Matteo Morollino che seguendo gli ordini del Conducator del Borgo Fortunato in questi anni si è specializzato in sinuosi lungomari e palmeti, nel libero “Comune” a nord di Rivabella, non contento di avere definitivamente devastato a sud, il lungomare invidiato da tutta Italia. La trappola, bene oliata, scatterà,  anche senza Boccia e porterà i nostri super eroi con chi comanda in Regione, Coop e Renco comprese. L’apparato ha scatenato la solita propaganda anti fascio, giornaloni e tv d’accompagno, hanno intonato la solfa consueta. La Elly, donna in quota rosa, paladina dei diritti civili, politicamente corretta, come del resto il competitore maschile di Sinistra, non amica di Renzi e soprattutto amica di Emma (Petitti), se la prenderà come vuole e si dovrà accontentare del ruolo di comprimaria in questa operazione di “basso neo centrismo de noiartri”… a meno che le urne domenica prossima riservino la sorpresina e rompano gli occhiali al favorito macho e barba Bonaccini. 
NB Un dilemma attraversa i sentimenti del popolo delle primarie: Bonaccini le sopracciglia le corregge con la matita? E’ un rovello non da poco… comunque sia sarà un successo… il PD soddisfatto applaude
 Don Camillo

La Solitudine di Giorgia

La solitudine di Giorgia Meloni e l’impresentabilità dei suoi fratelli d’Italia. Questa mattina il peggiore dei blog piddini nella versione radical chic titolava così. La Cina ha messo sul tappeto che conta il "suo" piano di Pace. Per paura di sprecare miliardi e riportare Trump al Campidoglio, le badanti di Biden hanno detto che si può discutere. L'housewife che fa disperare il Pd e lo supera anche nell'atlantismo da Nato, attende ordini, ma è già abbracciata a Zelensky, ormai solo una pedina usabile per poco. Si dovrà anche stabilire quale propaganda ha vinto. Se dovessi votare, non avrei dubbi. Il telefonino mi copre di notizie preparate dalle più svariate intelligence occidentali, senza un attimo di tregua. Quando ho letto che l'ottanta per cento della popolazione ucraina è con Zelensky, ho capito quasi tutto. Hanno stravinto. Rimane solo la Marcia della Pace, 24 chilometri di speranza e le patetiche interpretazioni dei nostri giornaloni. Le regioni filorusse diventano solo russe e si chiude il circo. Costa troppo ai procuratori di guerre, in perdita. Noi siamo ancora per i carri armati leopardati che la nostra invidiabile Ducetta promette, a debito, al comico vestito. La perfetta casalinga sta rubando al Pd dei generi ed occhiali, anche il posto riservato dal dopoguerra, ai migliori amici dell'America. Eravamo in una posizione geografica simil Ucraina. I pericoli rossi erano dall'altra parte dell'Adriatico e riempirono, gli sconfitti, di basi militari e bombe nucleari. C'è stato un momento in cui la guerra fredda sembrava sconfitta. Chi ha voluto la riaccensione e minato il Nord Stream? Rimane la visibile impresa dell'Occidente con l'elmetto: India, Cina, Russia e tanto altro, sono dalla stessa parte. La vera ragione del conflitto su procura? Provate a pensare, un pò egoisticamente, chi ci guadagna? 
massimo lugaresi

giovedì 23 febbraio 2023

Il Nemico in Casa

Ho inserito Chiamami Melucci tra i blog di riferimento. Spunto necessario per compilare articoli che mille persone, ogni giorno, ancora leggono, aiutato dal "compagno" che conosce (meglio) la politica riminese. Sono al (quasi) pari con il Carlino. Il giornale della totale metamorfosi politica, ha il vantaggio del pranzo quotidiano e scambi affettuosi con il Palazzo. Poi votano Gnassi. La Schlein invece usa la carta pacifista per superare Bonaccini. Avete capito? Il solito Pd con 4 cittadinanze in più. Ricapitolo l'inventario piddino prima della votazione nei gazebo. Una quota consistente dei resti piddini è di origine democristiana, ma meno atlantica della Meloni. La corrente minoritaria si rivolge, in silenzio, al sole dell'avvenire che inviava rubli, cercando di pareggiare (inutilmente) i dollari americani. In casa Pd dicono che i giochi sono fatti, a meno che non ci siano sbarchi improvvisi per votare. La Meloni, sono sicuro, vorrebbe non finisse mai la rappresentazione di questa opposizione. A Rimini i giochi sono invertiti. I bagnini potranno essere sempre decisivi. Secondo gli "ombrelloni" radical chic, il governatore Bonaccini, funzionario del partitone, sarebbe un "bideniano" in piedi, grazie agli accordi stipulati su due staffe di generi. Rien ne va plus, direbbero i giornaloni che hanno "spinto" la Elly. La immaginate come convinta putiniana che vuole la pace? Buffonate da gazebo. Non bastavano quelle grilline?
massimo lugaresi 

La Rai di Melucci


Chiamami Melucci ha indossato l'elmetto. In attesa dell'esito congressuale (scontato) non ci sono ancora esplicite dichiarazioni sulla guerra di Putin, solo la morbida (chicchiana) posizione a favore della 4 cittadinanze, fa presumere che il blog verrà inserito nella platea del putinismo mascherato. Il Pd nell'attuale versione è stato il più forte sostenitore della Meloni, più preoccupata per il Fratellino Dalmastro e per Nonno Benito La Russa. La Giorgia ha stravinto anche nel festival della propaganda atlantica. Ha rubato scena e dialogo, traducendo gli ordini del traballante presidente, all'allievo Zelensky. In italia abbiamo maturato una grande esperienza nel vassallaggio. Il blog riminese, uscito dalle ceneri artigianali del Cna, si trova in una città dove puoi ammirare i resti del Pd, in gara tra loro. Nei gazebo si svolgerà l'ultima battaglia tra generi diversi. Il fluid contro inossidabili compagni. Nelle poche settimane vissute malamente all'opposizione, oltre ad avere silenziato il Principe cittadino, hanno perso anche gli sbarchi prenotati. Le Ong miliardarie sono ferme. A Lampedusa arrivano solo barchini e mosconi, profittando del mare quasi estivo. Sono migliaia, ma la battaglia contro le Ong è vinta. Gli sbarchi non sono più su prenotazione, ma ritorna il problema, spesso il dramma di prima, non per tutti. La ragione per cui non attraccano a Malta, a due remate di distanza, è conosciuta e tragica. Li rimandano indietro, spesso a nuoto. Noi però abbiamo vinto contro la Carola Rachete. Al Pd non interessa più cavalcare la solidarietà che ha ingrassato tante cooperative. Quanti alberghi, residence, pensioncine riminesi sono centri d'accoglienza, nel silenzio del Carlino &Associati? A proposito avete notato la sempre più "smaccata" adesione del giornale locale all'ibrido piddino? Dettata forse dal primum vivere giornalistico. Il fortino riminese richiama anche i riservisti. I bagnini non rispondono, attendono i bandi della restaurazione. Però Melucci è preoccupato che lo spoil system della Meloni possa colpire la Rai, una facile conquista del Pd. 
PS Il Sindaco ordina di scavare sotto il Ceis, cercando una ragione per Piccari. Arriva Sgarbi.
massimo lugaresi 

mercoledì 22 febbraio 2023

Ignazio La Russa

Anche Benito. L’impresentabile La Russa, il macho sanbabilino che imbarazza Meloni. Così Linkiesta, distratta per un attimo, attenzione e conta dei fluidgender che voteranno Schlein nei gazebo grillini, pensa di contrastare l'inarrestabile ascesa della casalinga Giorgia. I giornalisti, con gli ombrelloni chic a bando, sono alla ricerca di una pur piccola debolezza del premier che vedevano nella Boldrini. Il contorno dei Fratelli li aiuta, in poco tempo sono usciti pargoli e vecchi uno peggio dell'altro. Secondo la propaganda che passa da Biden a Zelensky, il nuovo Pd, sarà uno zibaldone ristretto, ma zeppo di generi alle volte impresentabili. Sanremo sarà il nuovo Festival dell'Unità tra i due contendenti. La Elly finalmente verrà dotata di una tessera della povertà votante. Il " battutista" Ignazio, non a caso grande tifoso interista, arrivato alla seconda carica istituzionale, grazie a storiche frasi, perfino spiritose, pronunciate nel dopo partita, direi che questa volta, scusabile per l'età, l'ha detta fuori dal vaso. La Giorgia ha subito pareggiato, traducendo nel suo perfetto inglese, gli ordini balbettanti di Biden al suddito ucraino. Uno spettacolo entusiasmante l'adunata atlantica. La Cina, ormai padrona del campo mondiale, ha emesso la sentenza non appellabile: il Donbass rimane russo e l'Ucraina salta l'ingresso nella Nato. La palla nucleare viene lanciata nel campo americano. Noi siamo spettatori paganti la distruzione di un paese e giustamente anche la ricostruzione. Amatrice conferma. 
massimo lugaresi

Su Sky TG 24

La propaganda piddina è emigrata sull'ultima delle reti d'accompagno. Oltre a La 7 di Gruber e Mentana è rimasta Sky, nella versione italiana, ex proprietà di Murdhoc. Nella versione politica ha prediletto il Pd, sportivamente ha incitato i cori e le pene antijuventine. Bonaccini e Schlein i due candidati alla segreteria su SkyTG 24 hanno messo in mostra tutte le loro differenze evidenti e svelato le poche nascoste. Una finta tregua. Pagliacciate come la visita di Biden con il permesso russo. Un colpo grosso che tutti conoscevano. Hanno chiesto il permesso a Putin per paura che il dittatore la prendesse male. Sbeffeggiando l'intelligence americana costretta a mostrare il volto di una America traballante come Biden, quello che ordinò la penultima fuga dal fronte. Hanno inventato la guerra su procura ed incassato gli applausi della destra italiana. Un successo clamoroso. Su SkyTg 24 ho visto ed ascoltato due personaggi creati per disperazione democratica. Dopo Letta chiunque poteva candidarsi. Bonaccini un normalissimo funzionario del partitone, scelto per governare la regione in cui oltre a mangiare e bere benissimo, potevi vedere e toccare i resti del comunismo nella dolce versione. La Schlein non ha il pedigree della compagna, più adatta alla confindustria,   però ha passaporti chic, diverse lingue da mostrare ed il genere in sintonia con la tessera. Landini dove lo metto? Rappresenta, a fatica, se stesso e pensionati, per il momento, garantiti. Ho visto e sentito il confronto. La Petitti regge bene il confronto con la povera miliardaria prestata per rifondare il partito, un'altra volta. La "casalinga" imbattibile si può dedicare tranquillamente allo spoil system degli avversari e controllare meglio i Fratellini di casa.  Nando Piccari uno dei più pericolosi podisti contro la Nato è costretto ad evocare fasci e balilla per smaltire rabbia colante. L' Asilo Svizzero va spostato da tempo, non perchè ha educato Gnassi, ma per essere "sopra" ad un Anfiteatro romano. Uno dei tanti cavalli di battaglia e perdite di tempo di Gioenzo Renzi. Ha ragione, anche se viene dal Movimento Sociale. Non ho mai ascoltato uno di loro che rinfaccia la nostra origine e provenienza. Forza compagni chiedete consigli a Chicchi. Non sono ancora pronti per fare maggioranza. 
PS A me piace l'interpretazione "halma" di Jamil. Outing permesso, senza affinità familiari, tantomeno calcistiche con Ignazio La Russa. La Giorgia è circondata male, ma parla bene l'inglese.
massimo lugaresi

martedì 21 febbraio 2023

Errore

Più sbarchi (e più salvataggi), più armi a Zelenski, più atlantisti di Stoltenberg e docilmente Europeisti; per il PD sono tempi duri; impossibile gridare al razzismo, al populismo, al propagandismo filorusso, e i fratelli della Meloni gli rubano la scena, e il lavoro. Per un partito che non ha un programma se non distinguere il diverso, e dare lezioni su...tutto dall'alto della vecchia storica, sempre presunta superiorità morale e antropologica, resta comunque poco per coinvolgere gli elettori. Cosa avanza? Cospito. In un momento in cui le istituzioni sono sotto attacco da parte di frange anarchiche, una importante delegazione del Partito Democratico si reca a fare visita in carcere a colui che ne sarebbe il mandante, o comunque la causa di questa nuova, vecchia minaccia allo stato. Donzelli, tra i maggiori dei fratelli della borgatara Romana che fa? Invece della solita velina ai giornali ("fonti all'interno della maggioranza") per stanare il nostalgico tentativo di riavvicinamento del PD alla vecchia area dei "compagni che sbagliano" mette la questione "in piazza" portando il dibattito in parlamento, agorà per eccellenza della democrazia. Inopportuno? Scorretto? A detta di molti un errore politico. Un "errore" ben congegnato però.
Il Santo

Sapete fare anche peggio

Il dramma della propaganda è ogni giorno più ridicolo. Giornali inseriti nella hit parade della serietà ed affidabilità, naturalmente atlantica, si sono schierati fin dalla nascita con il Pd. Spinti dalla vocazione, più vicina a Piazza del Gesu rispetto alle antiche Botteghe Oscure, tanto da essere abbandonate. Hanno continuato il cammino dei fedeli adulatori del centrismo, sempre governante. La nascita del Pd ha coronato il sogno di tanti. La prevedibile scomparsa li angoscia. La Stampa li ha superati con un atlantismo battuto solo dalla Meloni, per un soffio amoroso di Zelensky. Ho tratto, sempre dalla fonte inesauribile di Dagospia, un gossip irresistibile. Giorgia Meloni, la signora che li sta depilando di voti è a Varsavia per commemorare, impossibile festeggiare, il primo anno di guerra su procura. La compagnia è nota. Ci sono tutti quelli che sono per la pace inviando tonnellate di armi, dollari e mercenari mescolabili con quelli del marchio famoso. Hanno trovato nel covo di Messina Denaro, una sconvolgente dichiarazione alla Berlusconi. Rispondendo ad una fan, ha espresso simpatia per Putin. La fonte per risolvere tanti misteri. Pensate se avesse detto per chi ha votato, su procura. Vedo l'opposizione smanata e dispersa. Ai grillini stanno chiudendo i rubinetti del consenso, i comunisti leggono Berlusconi al posto di Piccari, passato dalla Nato all'Asilo Svizzero. Credo mi rimanga poco da vedere.
massimo lugaresi

lunedì 20 febbraio 2023

I Piloti di Rivabella

La fantasia demaniale del Pd è inarrivabile. Dopo avere consolidato il consorzio elettorale con i bagnini a suon di proroghe e varianti concordate, convincendo (facilmente) molti di fede contraria e avere lottato con loro contro la maledetta Bolkestein, voluta dall'Europa di Prodi e Letta, oggi si trovano con le concessioni scadute, rinnovabili (forse) per un altro anno, solo con il consenso della Giorgia. Il Pd ha le pa...in mezzo all'uscio congressuale. Rimini, una volta capitale del turismo balneare, oggi è costretta ad invidiare le presenze di Jesolo, ottenute con lo storico lungomare. Abbiamo insegnato turismo a tutti, senza università. Il Pd è costretto ad usare il kamasutra dell'opposizione, con figure non sempre comprensibili, nonostante la ricchezza dei generi presenti. Le liste demaniali hanno permesso il governo della città anche dopo il Principe indiscusso. Ci sono luoghi famosi per tragici natali, noi diventeremo l'isola arcobaleno. I Piani Spiaggia sono sempre stati indigesti ai concessionari, abituati a ritenere la sabbia (pubblica) una loro proprietà ereditabile, perfino alienabile. La Direttiva Europea sui servizi ha scombussolato la politica italiana. La Meloni sta però terremotando quella dei grandi. A Rivabella di Rimini, graziosa frazione a nord del Marecchia, la fantasia edificatoria che ci ha consegnato il record dell'abusivismo (spicciolo), ha prodotto un'altra creatura che ho provato a decifrare. Il titolo degli scavi (per ora) sulla sabbia che investono una serie di bagni è: Piano Pilota. Ho provato a documentarmi, in mezzo al carnevale dell'urbanistica ereditata, non ho trovato la sorgente illuminante. Ho telefonato all'amico e vecchio compagno Baschetti, licenziato, senza buonuscita, dai banchi della giunta, dicono su sollecitazione delle cooperative di maggioranza. Melucci e Ravaioli in ordine invertito, hanno eseguito la sentenza. Strano il mondo riminese, oggi l'ex vicesindaco viene considerato un nemico dei bagnini scaduti. La Dott.ssa Frisoni, assessore al Demanio e tante altre cose importanti, dopo la bella esibizione a Cavalese, cerca di giustificare l'ibrida posizione del suo partito. Al servizio di Draghi erano favorevoli alle proroghe, oggi, con Gnassi, ottenuto finalmente il silenzio in Parlamento, si dicono contrari. Oscar della coerenza. Capisco l'assessore, però non sono mai riuscito a capire che ca..di partito avete fatto.
 L'intellighenzia (garantita) riminese, chic e colorata, è con la Schlein, con strane compagnie, una volta nemiche. Il grosso del partito, con le radici nei servizi, grande distribuzione, sindacati, associazioni, parrocchie, cooperative e centri di accoglienza al posto degli alberghi, rimane con Bonaccini. Attenti al Tar per le primarie. Ho cercato di capire l'evoluzione amministrativa che ha portato alla realizzazione di questo grande intervento sulla spiaggia di Rivabella. Ho letto la delibera di Giunta che (sembra) abbia autorizzato il misterioso intervento pilota. Come è possibile, trattandosi di un piano particolareggiato sulla sabbia, che non sia stato approvato dal consiglio comunale? Sembra un vezzo climatico della città. Il bizantinismo urbanistico è buffo. Ogni intervento è un cocktail di norme shakerate. Nel caso, l'assurdo risiede nella tempistica: prima compili un piano spiaggia di gradimento, poi inserisci all'interno una norma che permette Piani Pilota che stravolgono l'impostazione del piano. L'altra perplessità è rilasciare una concessione su un fronte di 350 metri, in presenza di norme che costringono lo smontaggio definitivo entro l'anno in corso. Vedi sentenze della Corte Europea e Consiglio di Stato. Arrivo all'ultima frustata. I Piloti del Piano come conciliano l'altalenante opposizione del Pd, adesso contraria a qualsiasi proroga (parola di Gnassi), con la concessione di questa invasiva struttura? Sono curioso di conoscere il parere della Sovrintendenza. 
massimo lugaresi

Le Marionette

Ci sono momenti in cui avverti di essere una pedina nello scacchiere mondiale. Questo è uno dei siparietti più illuminanti. Blinken e Wang Yi si sono incontrati tanto segretamente che lo sanno tutti. Due potenze che fingono di scontrarsi ma per paura o saggezza, ancora non lo fanno. La guerra su procura americana finora ha visto l'Ucraina come tragico scenario. Dopo la sveltina diplomatica e segreta, andranno a consultare Putin e Biden o chi per lui. Le Marionette che finora hanno occupato la scena spariranno. L'Unione Europea e la Gran Bretagna, uscita dal giochino di Prodi, hanno scucito cifre enormi ed un festival per il sostegno all'ex comico, impegnato come attore del dramma scritto in inglese. Intanto, ogni giorno, mille soldati, solo russi muiono, moltiplicate per un anno e capite a che livelli sia arrivata la tragedia. Zelensky è rimasto fuori dal gioco dei grandi. Rimane la Meloni, leader indiscussa dell'atlantismo italiano. Sta spennacchiando la presunta sinistra italiana. L'unica voce flebile ma contraria è quella del Cavaliere. Lo volete fucilare, quando dice la verità sgradita? 
Vauro lo ha imitato. Non credo che la Schlein possieda una cittadinanza contraria ai voleri americani. Povero Pd, nato in una provetta inquinata, finisce in due correnti nemiche. Altro regalo al centrodestra che dilaga. La propaganda piddina in pochi mesi si è affievolita, quasi spenta. La Giorgia sta interpretando l'efficace figura (femminile) al governo. La casalinga che dopo avere sistemato figli e casa va, con l'autista e doverosa scorta, a Palazzo Chigi, trovando il tempo per dedicarsi ai problemi di tutti. Non sbaglia un colpo. Lo stop all'ormai vergognoso superbonus inventato, come il reddito, per tacitare i grillini, è una operazione da consensi. Pensate ha benedetto solo il 3% degli italiani, consegnando a noi altri, 70 miliardi di debito. E' vero che anche gli altri bonus hanno la stessa procedura. Draghi non si era accorto di cosa sarebbe successo. Un altro fenomeno che presto nessuno ricorderà, a meno che la Giorgia non lo ripeschi dal mazzo della storia sbagliata.
PS Messina Denaro è filoputiniano. Cospito?
massimo lugaresi 

domenica 19 febbraio 2023

I Balloon

L'esercito americano, in versione casalinga, si è occupato dei 4 Balloon visti nei cieli di Biden. Dopo attente analisi, seguite con ansia dalla propaganda occidentale, ha emesso una sconsolata versione. Il primo (abbattuto) era sicuramente cinese, gli altri tre sono stati acquistati negli States, alla scandalosa cifra di 12 dollari. Per abbatterli hanno usato, dopo le prime mire sbagliate, missili da mezzo milione, sempre in dollari. Siamo  al delirio delle intelligence. Sono previsti droni e palloni anche per le primarie piddine? Sembra che la guerra su procura possa cessare solo con l'intervento concordato di America e Cina. Propendo più per la paura elettorale dei democratici. Hanno fatto visitare Joe Sleepy, è stata certificata la sana e robusta costituzione per perdere. I grandi palloni ad elio, usati per le feste familiari, hanno tenuto con il fiato sospeso intere redazioni giornalistiche e tutto lo staff della Meloni. Il suo atlantismo prospera giorno dopo giorno. Nel centrodestra, i giornali e blog piddini, prevedono passaggi importanti in direzione Fratelli Italiani. Sempre successo. Ha passato tanto tempo (inutilmente) con Calenda, ma Renzi li aveva portati sul tetto europeo, aiutato da Gnassi ed ogni giorno aveva la fila dei richiedenti asilo. Oggi sono (tutti) con la Schlein, accusata di essere della scuderia Soros. Una affermazione in sintonia con un partito della sinistra, per quanto garantita. Speravo che il cambio di governo, voluto dai cittadini, grazie anche a quelli che (schifati) non sono andati a votare, avrebbe portato barlumi di verità nel conflitto che compie un anno. Solo un ribaltone nella RaI. Uno e Due continuano la propaganda, peggio di prima, incentivate, senza sforzi, dal melonismo dilagante. Rai 3, quella comunista, diventa la fonte delle poche verità trasmesse. Lo stesso vale per la "cultura" allevata nel Pci.
massimo lugaresi

Piove (sempre) sul bagnato

Berlusconi, viene accusato, dopo l'imprevista assoluzione, per un cavillo, dagli antichi peccati erotici costosi, di concorso esterno (?) in associazione putinista. I colpevoli, credo di esserci anch'io, per ripetuto e manifesto dissenso dalla propaganda associata, sono tanti ed aumentano con l'ingresso dei comunisti democratici. Anche quelli che si sono collocati sotto l'ombrello a 4 lingue della Schlein. La corrente di Melucci con Tonino e Juri, è in prima fila, silenziosa. La Petitti serve per coreografia regionale. Povero Bonaccini, non credeva finisse così, tra il serio ed il faceto. Diventare il segretario officiante il terzo funerale di partito, non è medaglia ambita. La verità uscita dalla bocca del Cavaliere sulle cause di una guerra su procura che forse spingerà anche a ridiventare soldati con l'obbligo di farsi massacrare per Biden, credo spingerà i resti di una sinistra chiusa nelle carceri belghe ed il resto in attesa delle pale eoliche, a cessari i cortei anarchici e pensare al suo futuro. La contessa del Pd la vede sempre più brutta, ha smesso di camminare sullo specchio di Repubblica. Potete sempre applaudire (giustamente) la Giorgia. Però, avendo la Serracchiani, non potete lamentarvi. La Ferragni è irragiungibile. La propaganda fiuta il cambio del vento ufficializzato dal pesante voto regionale, per quanto atteso, ma l'unica risposta che riesce a dare è il rinnovo delle sanzioni e continuare la folle fornitura di armi che prima o poi, verrà considerata un gesto bellico. Allora anche Domani in cerca di lettori pubblicherà la disperata domanda: volete morire su procura americana, per una bomba atomica russa? Faranno il pieno di Si, come Renzi.
massimo lugaresi

sabato 18 febbraio 2023

I Bonus dei Furbi

Elly Schlein è andata al sud, terra ancora appagante per grillini e piddini mescolati. Usando la cittadinanza della furbizia, ha esaltato le cure omeopatiche del superbonus, il secondo regalo a 5 stelle. Il primo, inarrivabile, è stato un reddito definito di cittadinanza. Altro incentivo per l'inesauribile e creativa evasione da asporto. Draghi ha permesso e coperto misure che avevano un preciso carattere politico. La mandria a 5 stelle e Cortina, campa con questi artifizi che vengono concessi in cambio della fiducia nell'avvenire. Occorre dire che lo spirito degli interventi era e
 sarebbe positivo. Il reddito è stato incassato anche da qualche cittadino realmente bisognoso, così come alcuni interventi del bonus super sono corretti. Nei tanti, tanti miliardi che costa a noi cittadini indifesi, la percentuale truffaldina, dai primi riscontri, è enorme. Negli ultimi è grandiosa. Hanno movimentato perfino il sindacato dei pensionati a sinistra post comunista. La Meloni con i fratellini che (da soli) combinano cazzate, è stata l'unico leader che non ha partecipato al governo Draghi, inventato per mantenere il regime voluto dal Pd, ormai senza voti. E' stata giustamente pluripremiata. Ha tutti i diritti e le ragioni per cancellare interventi di puro sostegno politico. Sul bonus 110, il Pd dovrebbe autoflagellarsi. Ha sostenuto sia Conte che Draghi. I partiti che arrivano alle primarie della sconfitta sono già due. Antitetici fra loro, con visioni (?) completamente diverse e collidenti. La corrente radical chic, sede (estiva) a Capalbio, possiede anche da noi qualche ombrellone, con stagionate espressioni e reperti culturali della solidarietà da sbarco. Il mondo del lavoro, li odia. La Giorgia deve solo silenziare i fratellini ed organizzare l'opposizione riminese. A Riccione ci pensa il Tar.
massimo lugaresi

Fine pena mai

Giuliano Ferrara, una delle intelligence italiane, sfruttata male, ha pronunciato la sua sentenza (garantista?) sul caso Berlusconi. Altro (famoso() innocente dopo 15 anni di spese giudiziarie, non rimborsabili. Aveva capito tutto, anche allora. Nel gruppo parlamentare di Forza Italia, gli avvocati famosi erano tanti, quello di fiducia lo teneva in casa. Giuliano Ferrara, proveniente dal Pci ed approdato nel più libero mondo socialista è stato uno dei primi sostenitori dell'ascesa del Cavaliere. Si dichiara contento per la riabilitazione avvenuta dopo la solita quindicina, ma ha "pensato" che una condanna il B, come lo chiama Travaglio, la merita: intimo filoputinismo nella dacia e dopo. Per questo terribile reato, il tribunale del suo Foglio, ha chiesto solo 6 anni che il vecchio organizzatore di festini in casa sua, non farà mai e nemmeno attività sociali riparatrici. Per il codice penale di uno strano arco costituzionale che va dal Pd alla Meloni, è la colpa peggiore. Cospito, secondo alcuni tribuni della fede atlantica, avrà presto ospiti sgraditi. Passerà, come questa guerra infinita. Gli eventi bellici sono cambiati per paura dell'uso nucleare. Una volta vinceva chi distruggeva di più. Gli alleati hanno bombardato (benissimo) Rimini per 372 volte. Le modalità sono cambiate e i droni puntano alla distruzione delle risorse dell'avversario. Destinata a durare fino a quando le richieste di Zelensky, superano il sopportabile dall'America. Noi, come sempre e giustamente, contiamo un ca... Sembriamo le giunte di Gnassi. Verrà indetta la giornata della riparazione dei lungomari.
lugaresi massimo

venerdì 17 febbraio 2023

Dodici Anni

Di chiacchiere e si
 vede. Chi anima (?) il dibattito politico in città è talmente distante da temi e problemi che finisce per credere alle amenità e trionfalismi, trascurando i riscontri della spietata concorrenza. Dalle risultanze economiche a quelle statistiche, per finire alla sopravvalutazione della città. Se la storia ci da contro, peggio per la storia. Nell'arco di un mese, forse meno, abbiamo ricevuto due schiaffoni, non dati, purtroppo, al Festival del Pd. Il primo, leggermente doloroso, nascosto dall'intelligence locale, è arrivato da una cittadina chiamata Jesolo, capitale della spiaggia veneta. Ci ha surclassato turisticamente, senza fatica. Il secondo sorpasso, con il rumore irridente del famoso film, lo dobbiamo all'Università di scorta bolognese. Una dependance che deve perseguire voleri e piaceri dei garantiti di Bologna. Perde identità e studenti. Detto (solo) questo, voglio sottolineare che oggi a Rimini non c'è un cantiere pubblico degno di questo nome. Se gli adulatori, nonostante tutto, vogliono rammentare che gli infiniti lavori sulla circonvallazione, dopo 30 anni di promesse, sono in piena evoluzione e qualche coda chilometrica, rammento che siamo, come sempre, gli ultimi beneficiati in regione. Forli e Ravenna e perfino Cesena ne hanno almeno una in più da prestare. La committenza è di Autostrade, in ragione di un accordo stipulato, solo 15 anni fa. Se volessimo proseguire la radiografia della verità e propaganda, togliendo però materiale e lavoro ai due giornali d'arredo, il rapido elenco che rappresenterò in estrema sintesi, può diventare fonte di riflessione: 1) La piscina che, per forza e grande distribuzione, doveva essere vicina al Palas, senza alcuna spiegazione è finita a Viserba, al posto dell'unico parco. 2) La Murri, silenziosamente, aspetta da 60 anni. Qualcuno dice in mano ai privati (chi?). Ci sono, sempre misteriosamente, in ballo 200 appartamenti 3) La Complanare. Dopo 20 anni non abbiamo il tracciato. Viene riesumata con il disastro del traffico cittadino. La facciamo chiedere da Cagnoni? 4) La Novarese. Tutto era predisposto, anche le scadenze. Dimenticata e ferma o il contrario 5) Ex Questura. Un caso destinato ad essere inserito nei buchi rossi della città 6) Trc visto dal nord. Spostato dopo la richiesta del Prnn, rischia di non essere più finanziato. Sarebbe un buco (finanziario) in meno 7) La cancellazione dei finanziamenti per le case popolari è stata (facilmente) nascosta. Non è cosa da poco 8) Il riproposto mercato coperto è in realtà, ben altro. Sorpresa? Rischia di diventare una ciofeca. 9) Il ponte di Tiberio chiuso, prima del nuovo ponte, alla faccia delle promesse di Gnassi, ha trasformato il viottolo Ducale in una vera circonvallazione cittadina. Complimenti. La strategia "lungomare" fa proseliti 10) Il waterfront doveva essere la fiera del privato. Gare e progetti vincitori o forse il contrario. Sparito e reiventato come Parco del Mare. Limiti ed improvvisazioni rimangono 11) Il Triangolone. Dopo (solo) 15 anni di chiacchiere arroganti, è diventato niente, senza senso 12) Due attraversamenti pedonali del Porto e Marecchia, sbandierati da 20/30 anni (media) sono letteralmente spariti 13) Le Vie delle Regine sono un girone dantesco senza Benigni. I bengalesi però se ne vanno 14) Sulla programmazione urbanistica servirebbe un libro, senza editore disponibile 15) Il centro storico, sempre meno raggiungibile, continua a perdere abitanti ed attività commerciali. La nebbia però persiste 16) La sicurezza diventa sempre più insicura. Interi territori, di sera, sono off limits 17) Sociale e cultura vengono interpretati come fossero discoteche 18) Si è parlato tanto di scuola, mancano sempre le risultanze, onde evitare di mostrare i ritardi 19) Sanità al (quasi) tracollo. Fuga dei medici e pazienti in confusione. Rimane l'Ospedale sempre più assediato 20) Lo sport è lo sconosciuto perfetto. Lascio perdere lo Stadio, come fan dello sport di base. Una situazione democratica, non si muove niente, da nessuna parte 21) La macchina comunale mostra segni evidenti di una guida abbandonata dalla politica. Il Sindaco rappresenta, l'antitesi del gnassimo. Buona notizia. 22) Monumenti. Molte le voci dissenzienti. Anfiteatro (troppo di destra?) rimane lettera morta come il Pd. 23) I percorsi ciclopedonali, realizzati in modo improvvisato, spesso restringendo le strade, mostrano limiti e pericolosità. 24) Periferie dimenticate per lo sforzo, sovrumano ma riuscito a Gnassi, di spostare il baricentro dell'interesse nel Borgo Fortunato. La chiusura dei quartieri è stata ponderata dai geni della partecipazione. Una rivoluzione che nessuno chiederà. Giocano alla social preferenza. Basta una semplice modifica dello statuto comunale per ripristinarli 25) Rimini mostra l'emergenza lavoro sempre più accentuata. Chiusura o drastiche riduzioni di aziende importanti. Il dibattito non tocca l'argomento. Pensano di rendere invisibile il dramma. Siamo però la Città che mostra segni leggibili del Pd anche sul Carlino.
massimo lugaresi

Il Campetto

Il Campo Largo di lettiana memoria si è ristretto a campetto parrocchiale, ultima speranza di gioco per il Pd delle 4 cittadinanze e tre generi. Anche la guerra su procura segna (finalmente) una profonda divisione anche nelle mutande colorate e democratiche. I più accesi sostenitori della sinistra, si dichiarano favorevoli alla pace secondo Berlusconi. Un incesto impensabile, certificato da un sondaggio (sparito) che indica nei due terzi gli italiani favorevoli al cessate il fuoco e lasciare Crimea e Donbass agli occupatori referendati. Zelensky è stato scelto ed ampiamente foraggiato per una Sanremo delle bugie. Ci voleva la vecchia censura democristiana, per evitare sconce rappresentazioni della corrente generi variabili? Quanto hanno inciso nelle elezioni del giorno dopo? Una spinta per la Schlein, come Melucci&Chicchi. L'apparato scenico che ha precettato un migliaio di dipendenti Rai, meglio impiegati in Turchia è l'ultima esibizione di una prepotenza che dura dal dopoguerra. La trasformazione della sinistra in una dependance con tutti i vizi, perfino seminarili, ha accentuato la trasformazione dello status genetico, definito normale, in una colpa sociale. Invitano, aiutano, pagano la trasformazione con colori arcobaleno. Intanto è quasi finita la cuccagna della falsa immigrazione con sbarco prenotato. Leggo che residence abusive vengono colpite e controllate. Un cambio a piccoli passi per non distrurbare (troppo) i padroni americani. La Giorgia è una abilissima interprete dell'occupazione soft. Lo ha scritto anche il NYT, il Corriere della Notte democratica.
massimo lugaresi

giovedì 16 febbraio 2023

Agnelli ai Saldi

Mentre la fragile Europa si sta sciogliendo per colpa di una guerra che pone dilemmi sempre più drammatici e sanzioni che non hanno avuto gli effetti sperati, l'Italia del debito, sembra sia l'unica a pagare le conseguenze. I tugnini usano il gas di Putin come prima. Quanto può durare il sostegno all'Ucraina? Nonostante i lamenti di Stoltenberg, i padroni americani hanno i loro ca.. da affrontare, con i repubblicani che si riavvicinano al Campidoglio, senza usare le corna. Non mancherà molto alla ritirata dall'Ucraina. Costa troppo il mantenimento di una guerra su procura. Anche se morti e feriti sono solo nel campo avversario e Zelensky trova il tempo per comporre uno spartito per il Festival del Pd, la ricostruzione dell'Ucraina peserà sull'Europa di cui non fa parte, oppure viene consegnata ai mandanti americani? I morti ufficiali sono solo nel campo avversario, quelli ucraini sono secretati dalle intelligence operanti. Arrivo al titolo che sancisce la mia posizione di "non credente" nemmeno agli Agnelli rimasti, ma litiganti una 
eredità mostruosa. La Gedi proprietaria di due terzi dell'editoria (piddina) italiana, ha iniziato i saldi giornalistici a seguito delle batoste elettorali del partito di riferimento. Hanno messo sul mercato le testate locali, poi arriveranno i colossi democratici: La Stampa e Repubblica. La Juve, ancora niente, non sono d'accordo sulla plusvalenza. L'orologio della giustizia è però infallibile. Prevede e precede il futuro. Dopo i soliti 15 anni, Berlusconi viene assolto dai peccati di puttaneria assortita. Ingenue escort, hanno frequentato le sue ville, pagate regolarmente, anche nude. Quella che non aveva la carta d'identità aggiornata è diventata una martire violata. Fate finta di non ricordare cosa hanno scritto, in questi anni, tutte le testate legate al Pd ed associati (adesso) grillini? Le due principali procure italiane ed i più famosi procuratori, prima dei virologi, hanno sguazzato sui presunti reati. La Cassazione li ha estinti. Non succederà alla mia Juve. Piuttosto di darle ragione sul valore (reale) di Pianjc si dimettono. E' cambiata l'aria giudiziaria, ma per le maglie "carcerarie" è ancora più brutta.
massimo lugaresi

Giorgia Meloni

I sette giornali ancora piddini, dopo Sanremo, come possono attaccare la Giorgia Meloni? E' arrivato (subito) il paragone (irriverente) con Draghi, mentre il premier sonoramente eletto, ha sbeffeggiato i due leader franco-tugnini in disuso. La Meloni si sarebbe accorta di non essere Draghi e si arrabbia invece di fare politica in Europa. Il presidente del Consiglio ha criticato Francia e Germania per aver escluso l’Italia dagli incontri che contano, ma non capisce che la sua inadeguatezza politica è proprio la causa di questo problema. Un blog per quanto radical chic che ha "ingoiato" Letta, Renzi, Gentiloni, fino ad arrivare alla Mano di Davos, definisce incapace la Giorgia solo per essere leader di un partito storicamente nemico della sinistra, oggi interpretata dai democristiani di una volta? Hanno capito che non c'è più trippa per gatte televisive. L'ultimo banchetto delle bugie è stato il festival dei Fiori e Fedez. Nutro una mia visione (neutra) dello spettacolo canoro e propagandistico, alle volte di un livello indecente. Hanno spostato, senza fatica, il Pd in difesa dei diritti dei carcerati anche per crimini politici. Una sottile e pericolosa linea che conosciamo bene. E' avvolta da tanti misteri mai svelati. Nei 4 processi per Moro abbiamo fatto fochino, fochino. Il nostro premier che, ricordo agli smemorati di Repubblica, è stato eletto dal popolo, ha costretto l'Europa al guinzaglio ad un cambio repentino delle strategie sui temi dell'immigrazione con (solo) approdi italiani sicuri. Chiuso l'Ariston ed assolto Berlusconi, passati i soliti 15 anni di tortura democratica, nessun magistrato viene chiamato a rispondere degli errori voluti e cercati. Dovrebbero chiudere due importanti procure. Rimane sempre quella torinese. 
massimo lugaresi

mercoledì 15 febbraio 2023

I Guai della Meloni

Dagospia, il blog attivo partecipante nella commedia leggermente hard del teatro sanremese, cerca di addomesticare l'ennesima botta ricevuta dal Pd. La bassa affluenza dei partecipanti già aveva predetto il risultato. Questo lo aveva già anticipato Melucci. Gli sconfitti hanno perso più di quanto pensassero. Conte, Renzi, Calenda e la Moratti sono stati travolti. La Giorgia Meloni continua la sua ascesa atlantica. Sta ripulendo anche gli altri ex partiti che l'affiancano. I cinque stelle, localmente valgono niente, forse perchè li conoscono meglio, il Pd tiene e devo ammettere che il merito è della 4 cittadinanze che ha svegliato tutti i pruriti possibili. Avremo la giornata del coming out. Cosa rimane alla propaganda dopo i palloni che girano sui cieli dei boccaloni? I Guai della Meloni. Nella giornata in cui "incassa" due piccole ed insignificanti regioni che da sole valgono un quarto dell'Italia, Tette&Culi ha il coraggio di definirlo giorno sfigato. Ma andate da Gentiloni a comunicargli che tra poco deve fare valigie e cartoni. Pulizia anche in Europa dopo quella della Rai. Amadeus ha preparato il migliore festival su procura, naturalmente di Fuortes, altro precario. Per giorni non si è parlato d'altro nonostante terremoti e la guerra che Zelensky sta perdendo, come da copione mai pubblicato. Il Cavaliere ha impartito una delle sue ultime lezioni di sincerità, quando non ha niente in ballo. La  ricostruzione del più brutto evento bellico è... Verissima. Invece di indagare sui malumori nel centrodestra, potete fare un giretto nelle due correnti principali del Pd. Siete sicuri di trovare solo tifosi della Nato? Hanno rovinato anche il copione della più bella sentenza scritta grazie alle plusvalenze gonfiate e gole profonde. Dopo anni di attiva preparazione con intere procure al lavoro sull'unica indagata, si dimenticano di cancellare i simpatici siparietti dei giudici, naturalmente imparziali per la tifoseria napoletana e..interista. Il Napoli sta interpretando una delle più belle pagine del calcio. Lo rovinano inutilmente i tifosi giudici. Vince meritatamente lo stesso. A Rimini non abbiamo ancora lo stadio pronto per la Juve. Però abbiamo una piscina che ancora corre sui prati. 
massimo lugaresi

Inevitabile

La posizione super partes del nostro Presidente, dopo il tocca e fuga sanremese, ha acceso l'ultimo, in ordine temporalesco, scazzo tra le due potenze istituzionali: Quirinale e Palazzo Chigi, occupato dai Fratelli d'Italia. Gli unici che non lo hanno votato. Occorre dire che la propaganda piddina, può contare ancora su sette giornali su otto e gran parte delle reti pubbliche. La guerra ha svoltato in direzione perdente, non tira più come una volta e Zelensky gira l'Europa in cerca di missili ed aerei per arrivare alla pace eterna. I franco-tugnini, due precari della politica europea, pensano ancora di comandare, reggendo governi con quasi tutti, stile Draghi. La Stampa intesa come il giornale innamorato del Pd e (molto) del Torino di Cairo, soffia sul fuoco delle polemiche. Hanno cercato di inserire l'apparizione notturna del Presidente nel novero degli obblighi costituzionali, per quanto la spalla fosse un perfetto piddino, con il suo lussuoso cachet, dopo avere sollevato Berlinguer. Nel ristretto gruppo di meloniani da governo, girano voci insofferenti nei confronti della regia televisiva, sdraiata sul Pd. La risposta (villana) di Amadeus a Salvini lo consegna ai Festival dell'Unità, con i generi nuovi. Il mio blog di riferimento, per scrivere il contrario, ha abbandonato tette e culi, visti abbondantemente nel teatro del Pd, pieno di fiori maciullati. L'ultimo format di Amadeus. Cresce il timore che gli interventi del Presidente siano il segnale di una nascosta guerra di posizione. Gli articoli dei migliori "quirinalisti" sono un segnale preciso. Vogliamo scrivere la domanda perfetta? Cosa è rimasto al Pd? Una strategia leggibile su Repubblica: isolare il male assoluto. L'America padrona di quello che si muove in cielo e terra, lo sta facendo da anni. Hanno usato tutti gli strumenti per estromettere Trump. Sanno che battere Biden sarà la cosa più facile, sempre dopo il ritorno in B della mia Juve. Il governo dicono si sia incontrato con i pontefici dello sport italiano. Dopo la sentenza dei giudici tifosi, approverà un decreto di legge, in cui le plusvalenze saranno finalmente regolate. Per Enzo Tortora ci sarà una rotonda, nemmeno sul mare. 
massimo lugaresi

martedì 14 febbraio 2023

Il Cavaliere Azzurro

Una semplice "botta" di verità pronunciata da Berlusconi, detto il Cavaliere Azzurro, ha mandato in tilt la più organizzata propaganda mondiale. L'Italia è entrata ufficialmente tra i paesi inaffidabili, anche nel voto. La Stampa e Repubblica, salutano Amadeus, rimasto nel foglio di Zelensky con i resti del Pd impegnati a decifrare cosa succederà al partito dei garantiti. Filtrano messaggi strani, al pari dei palloni che Biden vede in cielo. Se li lanciano da soli come i missili che "sorvolano" i paesi della Nato? Putin sta vincendo ad un prezzo altissimo. Eppure i bookmakers bellici lo davano sconfitto al primo set.  Zelensky è sopportato ormai solo dalla Meloni che deve ancora completare il suo cammino di Compostela atlantica. Le governanti del mandante americano annunciano che l'assistito cerca di fare capire al procuratore che è arrivato il momento della svolta. Non possono (gli americani) aiutarlo in eterno. Deve lasciare perdere i territori occupati e referendati, poi dare seguito (pacifico) al famoso Protocollo di Minsk. Lo ha (semplicemente( ricordato Berlusconi. E' successo un casino come per le escort. Questa è l'orribile colpa del Cavaliere. Tra poco leggeremo un titolo alla Melucci: Sconfitta Annunciata. 
lugaresi massimo

La Vittoria Annunciata

Non vale. Ho scelto (come sempre) Maurizio Melucci, entrato (sorprendentemente) con Chicchi Giuseppe nella corrente delle 4 cittadinanze di sinistra. E' diventato per Chiamami Città che resiste, la penna della politica perdente. Il titolo dedicato al disastro elettorale è: Vittoria Annunciata. Quello caduto da cavallo che "tanto dovevo scendere". Ha aggiunto, curialmente, che i miracoli in politica accadono raramente e per il Pd sono finiti. In Lombardia continuerà la presidenza di Attilio Fontana, aggiungendo, come fosse un bagnino inseguitore, che è stata la peggiore. Però Letta ha assicurato che il Pd è la maggiore forza d'opposizione. Melucci è arrivato perfino a testimoniare, senza giuramento, che Zingaretti "sfrattato" è stato uno dei migliori presidenti laziali. Avete indebolito, oltre ogni malefica previsione, anche la candidatura di Bonaccini, fino ad ieri testimone attendibile, del dolce comunismo. Ho visto accoppiate scandalose nella corsa alle primarie. Una vergogna rispetto al passato e la conferma dell'inevitabile rottamazione. La destra sta velocemente imparando, non ancora cosciente del vento che la sostiene e si trova spesso impreparata. Arriva la Giorgia e risolve tutto, incassando voti. Anche La Lega, descritta come moritura, si è risollevata. Paga l'appoggio al vostro Draghi. Un peccato imperdonabile. Il Pd ha goduto di un regime lungo venti anni. L'ultima sceneggiata, con baci in bocca e tentati stupri vestiti, rappresenta l'immagine che avete consegnato ai vostri elettori. Spaventati, sono rimasti chiusi in casa. Parlate dal Fort Alamo regionale, resiste ancora, fino all'ultimo garantito. Il governo vuole vedere cosa c'è dietro le pale senza vento. Sono annunci più temibili della vittoria annunciata.
massimo lugaresi

lunedì 13 febbraio 2023

Teatrino Riminese

Il governo approva un emendamento di Forza Italia, secondo i voleri della Santachè, beneficiata dalla sabbia di Forte dei Marmi, con l'ultima (se passa) proroga di un anno, inserita assieme alle mille markette prorogate. Occorre dire che molte sono quelle ereditate dal guru della finanza, secondo Davos. Tramite un emendamento presentato da Forza Italia al decreto milleproroghe, il Governo ha deciso di "allungare"
 di un anno le attuali concessioni che scadranno quindi alla fine del 2024. Saranno invece cinque i mesi in più di tempo (fino al luglio 2023) per l’esercizio della delega sulla mappatura delle spiagge date in concessione. Previsto anche un tavolo tecnico presso la Presidenza del Consiglio, con funzioni consultive. Le evidenze pubbliche dovrebbero quindi essere espletate nel 2025 ma, in caso di impedimenti oggettivi e sicuri (aggiunto) all’espletamento delle gare, le attuali concessioni potranno restare valide fino al 31 dicembre 2025. L'assessore al demanio riminese, la ormai celebre Roberta Frisoni, si è esibita in una uscita, studiata dopo la bella prestazione a Cavalese, come rappresentante di Rimini. Ha definito la posizione del governo un "tanto rumore per nulla". Mi piacerebbe sapere qual'è invece la posizione del Pd nella versione e genere riminese? Quella (postuma) del potente Zio, dopo la fuga da Cesenatico o l'estremismo antagonista delle Spiagge Libere, oppure gli accordi amorosi e vincenti con i bagnini? Simpatica e brava assessore, capisco che la dottrina piddina sia quella del primum vivere, deinde prorogare, però la commedia riminese lasciatela agli attori migliori. Il Sen. Croatti ed il suo (finalmente) partito hanno cambiato posizione, idea e prospettiva ad ogni burrasca. Non ho capito dove siano spiaggiati adesso. Sempre dietro al Pd, sicuri che perda qualcosa? Scelte comprensibili solo con un beneficio di almeno 12 mila euro mensili ed una stupenda buonuscita. La politica non è così brutta come la dipingevate. 
mssimo lugaresi

Forza Italia

Nelle "due" guerre che si svolgono in contemporanea, quella che alimenta la propaganda, si dichiara vincitrice. Le verità vengono a galla o rimangono sotto le macerie. La guerra su procura è una recente variante, dopo le "troppe" fughe americane. Sono in grado di pagare milioni di mercenari. L'enorme potenza che esprimono li ha però visti spesso fuggire in fretta ed elicotteri. Il mandato concesso da Biden (?) a Zelensky doveva essere sostenuto fortemente dal mainstream occidentale. La Meloni ha preso sul serio il compito governativo ed in particolare la sua collocazione nella Hit Parade di Stoltenberg. L'ultimo festival del Pd ha cantato l'inno di Fedez. La guerra (voluta) in Ucraina è iniziata almeno nove anni fa. Morti, feriti, massacri etnici, si sono susseguiti fino a quando Putin, tra tumori, tremolii delle mani e minacce, ha deciso di iniziare la Speciale Operazione. Cosa doveva fare la Nato per non farsi sfuggire l'occasione che aspettava e fare "bingo" con le annessioni post sovietiche, circondando il nemico russo? Rimane il confine asiatico, per il momento la guerra con la Cina è solo da palloni gonfi. Il comico Zelensky ha indossato la linea degli indumenti bellici che cambiano il colore secondo il paese che lo ospita nella sua incessante propaganda. Il Donbass è disabitato. I giornalisti (?) in particolare quelli italiani non hanno mai trovato una persona da intervistare. La Rai è da rivoltare come un calzetto. I camaleonti dell'informazione pubblica, hanno recitato l'ultima commedia televisiva. La verità che fa male è arrivata, non sorprendentemente, da Berlusconi. Questa mattina i miei blog (piddini) di riferimento erano scatenati contro il Cavaliere, putiniano ad honorem. Il Pd è alle prese con le primarie che non interessano nessuno. Chicchi e Melucci, rivali storici, si trovano (allegramente) nel genere nuovo. Un'altra patina sul cadavere politico. Quante trasformazionii ha subito l'incesto politico? Avete risvegliato il vetero comunismo, iniettando 4 cittadinanze, mescolate con un genere sanremese? I primi radical chic entrati nel Pci, usarono il cattolicesimo. In poco tempo furono maggioranza culturale. La stessa occupazione avviene oggi, ai funerali del Pd. L'antagonismo lo vanno a trovare in carcere. Un partito allo sbando delle correnti. L'applauso di Vauro al Cavaliere per la (sua) verità sulla guerra è anche il mio. Non sono mai stato fan del centrismo, tanto meno del sovietismo. La verità però non si è mai iscritta al Pd. Al furbo Bonaccini lo hanno costretto a perdere anche vincendo.
massimo lugaresi