venerdì 31 gennaio 2020

Le Nove Vite di Melucci

Il Carlino, alla ricerca di dossier o gossip che possano favorire il partito in affido temporaneo, si è ben guardato dal consegnare a Maurizio Melucci il premio Survivor. Come i gatti possiede il dono di avere nove vite politiche. Molte già spese, rimane quella per imporre la Petitti contro Jamil di Gnassi. Il vincitore delle elezioni a Rimini è lui. Il giornale di casa titola ormai come la cooperativa e non può permettersi di svilire l'inesistente azione del sindaco. Ha citofonato alla Questura del Gabibbo. Pensava gli rispondesse il suo primo maestro Chicchi. Ho letto con curiosità gli articoli sull'uscita di Melucci. Mi permetto di dire che avete capito poco del personaggio. Per decifrare le mosse devi individuare i nemici. Li ha sconfitti tutti. Chiedere ad esempio all'inventore della Questura, Poi Pruccoli reo di avere chiesto la famosa lettera con cui venne liquidato dal ruolo di assessore regionale. La forza di Maurizio è stata quella di sapere attendere. L'attuale sindaco venne accusato di non avere rispettato i patti. Vicenda che parte da lontano ma arriva fino a noi. Leggetela qui il Carlino non la pubblicherà mai. Ha messo nel mirino il giovane Montevecchi. Accusato di ciellismo. Il vostro Sindaco sta nel Palazzo (da sempre) grazie soprattutto a quei voti. Meno scandalosi? Gnassi venne "licenziato" come assessore provinciale dal presidente Nando Fabbri ma fu "raccolto" da Melucci e nominato segretario di federazione. La carica che allora permetteva l'ascesa al Palazzo. Cosa succederà adesso? Credo che la Petitti, per bloccare il rientro di Pruccoli (chi?), verrà nominata Presidente del consiglio ..regionale. In attesa che vengano indette le elezioni nella città a maggioranza leghista. Il Principe finirà la sua carriera politica. Dopo avere racimolato in venti anni un palmares che ad un vispo ottantenne come Cagnoni manca ..,purtroppo. Rimane la vaga promessa di una candidatura quando finiranno Croatti e la Silenziosa. Non costa niente, tanto non viene eletto un piddino. Se la Petitti farà o meno la candidata a sindaco è cosa che verrà valutata più avanti. Più interessante sapere se il Vincitore ambisce alla Fiera. Il Palas è scorporato. Quella sarà la battaglia per lo scudetto e stipendio. Tra lui ed Andrea sono pronto a scommettere sul vincitore. I resti del partito sono tutti al servizio di Melucci. Ha riesumato anche Fraternali. Quello delle salsicce, lo dico sempre per il Carlino.
m.lugaresi

Un Dubbio

Quando per il monumento alla merda, qualcuno fece notare (piano) che l'assegnazione ad Hera senza appalto fosse illecita, dal Palazzo risposero che la multiutility& guadagni poteva agire con le stesse prerogative dell'Ente Pubblico. Sarebbe confortante sapere se è avvenuto proprio così. Significa in soldoni (200 milioni), che le assegnazioni per i lavori sono state espletate attraverso specifici bandi con le modalità previste dalla legge per le pubbliche amministrazioni. C'è qualcuno nel Palazzo in grado di affermare, a voce alta, tanto da arrivare al Carlino: lo giuro. Ci sarebbe anche da verificare se i costi dei lavori sono in linea con i prezzi di mercato. Sono, per farla breve, convinto che nessuno risponderà. Il compito assomiglia però stranamente ad un impegno consiliare dell'opposizione. Non ditemi che vi siete stancati al punto di pensare al governo della Città di Gnassi. Bisogna sentire prima con Melucci se Rimini è ..espugnabile. 

giovedì 30 gennaio 2020

Il Movimento della Pochezza

Ho letto sul blog curiale, prontamente solidale con i grillini piddini, un articolo dei tre amici al bar. Raccontano, fieri della loro irrilevanza, di avere compiuto una campagna forsennata per essere eletti. Excusatio non petita. La fatica per spartirsi quattro voti di vicinato. Il Movimento della Pochezza ha trovato subito ospitalità nel blog, come migranti su ordinazione. Un corretto giornalista avrebbe dovuto informare i "fedeli" lettori che sono rimaste solo queste voci. La Sarti prosegue nel suo apprezzabile silenzio, gratificato però da 15 mila euro mensili più benefit. Lunga vita al governo. Un sottile, quasi impercettibile senso di vergogna giornalistica, non vi assale? Vi ricordate cosa avete scritto nel (recente) passato? Contate sempre sulla fortuna che con una veloce confessione all'aperto siete emendati dai vostri peccati scritti? L'amore con il Pd cancella tutto. Avete l'alibi che giudizi (?) più altolocati nella forza dell'uno che vale uno sarebbero quelli di Croatti e Sensoli. Quale è stata la vostra campagna elettorale? Non ho avuto riscontri di iniziative, tanto meno di interventi, al di fuori dei vergognosi copia incolla. Rimanete al bar. Quattro (?) amici sono diventati famosi.
m.lugaresi

Bologna

Bologna: Capitale del Pd. La città, anzi il centro ospita gli inventori delle sardine conosciute nei ristoranti della Romagna. E' diventata il rifugio di un partito agonizzante. Tutta (quasi) la stampa italiana è affiliata al regime, Sky di più. Perfino Cairo invece di preoccuparsi del suo Torino spinge La 7 sulle orme di Repubblica, Espresso e ..Travaglio. A proposito lo strano juventino ha smarrito il giocattolo politico con i due lettori rimasti. Se la prende con il nostro Churchill. Quando avremo ancora un ministro degli esteri così autorevole? Conte si rivela come l'avvocato del Pd. Ha fatto presto a transitare sulla sponda più sicura. Un personaggio di cui non si sentiva il bisogno. Vogliono rappresentare le elezioni nostrane come una sconfitta leghista. E' bastata la semi confessione di Melucci per capire che in gioco c'erano troppe cose. Non potevano consegnarla alla (larga) maggioranza del paese. L'Emilia con un pò di Romagna è inespugnabile, parola di sardina riminese. Provate a fare le somme. Non è difficile capire che è solo questione di tempo. Per Rimini cosa prepareranno i confezionatori di liste usa e getta? Il problema è l'anatema che gli islamici italiani hanno gettato contro il Truce. Non sapete più cosa inventare. La grossolana rappresentazione che vede i "centri" delle città legati a Bonaccini, mentre le periferie, bucate, avvilite, desolate sono lasciate alla Lega e quasi vera. Alla fine contano i voti. Nella provincia di MetroSanti tra le due formazioni ci sono 7 punti di differenza. Con cosa li coprite? Non basterà la Petitti.
m.lugaresi 

Avviso ai naviganti

Avviso ai naviganti: non aprire MAI un ristorante con nome in dialetto locale (tipo "te cul", "vin da nun", "qui us magna") in certe zone. Qualcuno potrebbe non digerire la cosa e rischiereste di trovarvi un cantiere davanti che per fare 50 metri di pista ciclabile ci mette tre mesi oltre a non consentire più ai vostri clienti l'accesso dalla sede stradale né di parcheggiare davanti e consiglio di stare alla larga anche da attività di piadineria altrimenti si rischia che ti trovano l'abuso e devi chiudere e massima allerta comunque per tutte quelle attività di ristorazione che "sotto qualche rispetto", avrebbe detto Ch. S. Peirce, rimandano a un altro locale, per nome, ubicazione etc. Ciò detto, a me questa cosa in atto delle Botteghe Storiche promossa dal Comune su legge regionale che s'ispira a una normativa nazionale 1998 mi sembra un gran puttanata e spiego. Sorvolo sui termini della questione in quanto do per scontato che il lettore sia già al corrente. Allora: le politiche degli enti locali, le politiche della politica in genere se posso usare questa locuzione, sono CONTRO il commercio tradizionale e da circa 20-25 anni fanno ponti d'oro alla grande distribuzione, a livello comunale, regionale, nazionale ed europeo. Ciò perché la GDO è espressione del potere economico che nella nostra Regione esempio si declina con le cooperative ma altrove con Confindustria, finanza, etc. Le amministrazioni locali poi vanno a nozze perché, alla luce del sole, con oneri vari, incassano tanti e tanti quattrini: tutto a norma di legge e alla luce del sole, specifico. L'UE stessa è ovviamente "pro" questo andazzo e tante città europee hanno subito il destino di Rimini ben prima come chiusure esercizi. Le comiche: la "bottega storica" certificata "Lombardi" Rimini via Garibaldi ha chiuso pochi giorni dopo la certificazione! Dunque questa cosa che muove dalla Regione una decina di anni fa serve solo a dissimulare un atteggiamento opposto: la progressiva eliminazione del commercio tradizionale voluta a tutti i livelli politico amministrativi. Inoltre: con la "storicizzazione" degli esercizi 1) si allude a qualcosa che appartiene al passato mentre ora commercio si fa in luoghi deputati; 2) si mettono in difficoltà aperture di nuovi esercizi ovviamente, se favorisci fiscalmente quelli vecchi (e non antichi!): si cristallizza una situazione e si fa del commercio cittadino qualcosa che "appartiene al passato". Perché po "antica" è la Berretta che risale al '600 mi pare, antiche sono certe Banche, certi industrie, certi esercizi pluricentenari e blasonati sparsi per l'Italia. Se all'angolo fra la via x e la via y c'è un tabacchi da 80 anni che ha cambiato 5-6 gestioni cosa c'è di interessante!? Il Bounty nato nei 90's (non ho nulla contro questo grazioso locale di successo) è "storico"? No, lo dico anche perché poi questa cosa è discrezionale di tecnici comunali su un regolamento molto approssimativo e discutibile...la Farmacia dell'ospedale ora San Michele risalente ai primi '900 è realmente storica ma ha cambiato nome e sede: dunque!? E vi sono un'infinità di esercizi che esistono da 70-80 anni almeno ma non si curano di entrare in questo stupido albo foglia di fico per avvantaggiare la GDO come fanno tutti destra sinistra sinistra centro e basti vedere cosa hanno combinato a Savignano Mare 25 anni fa (supermercato che pare a breve passerà alla... Cadon) e quanto avrà incassato quel Comune e quanti ex commercianti sono diventati dipendenti etc.etc.etc.? Solo un accenno queste righe evidentemente a grande questione. Senza dire poi di Amazon che quella parsutta della sindaca... com'è che si chiama lì la... la cosa dài... va bene, avrete capito si è presa in casa propria mentre la Grande Mela le ha fatto il gesto dell'ombrello quando scorso anno voleva aprire mega sede a N. York e ciò per il "neoschiavismo" proverbiale ormai di questa azienda e per i danni al commercio tradizionale!
H. Zobetta

mercoledì 29 gennaio 2020

Riflessioni

Il Pd sembra un Froome della politica. Pompato oltre misura. Nella nostra regione ha raggiunto un risultato accettabile ma nel contempo in Calabria è sparito come i compari di governo. Abbiamo la rappresentanza parlamentare distonica e forse strabica rispetto al volere dei cittadini. La verifica politica invece si allontana. In Spagna hanno votato ogni settimana prima di arrivare ad una soluzione. Ho ironizzato sul pesce povero di idee ma ricco di voti. E' stata una trovata "prodiana" al pari dell'Europa di Soros. Il pelato è diventato di moda. Ha vinto meritatamente. La strategia della Lega e della Meloni era chiara: sfondare in Emilia, vincere in Calabria. Riuscita. Adesso c'è la guerriglia per arrivare al più presto ad elezioni che riportino alla decenza l'aspetto politico. I due partiti di governo assieme arrivano al 20% al netto delle sardine. Compito del Colle sarebbe conformare il parlamento al popolo. Un aspetto confortante è uscito: il nuovo bipolarismo. La Lega rappresenta il volano del centrodestra, il Pd i resti di una sinistra..alla democristiana. L'arrivo del sistema proporzionale scompaginerà il quadro. Cosa ci guadagna il Pd? Non è meglio trovare un accordo con Salvini per un sistema maggioritario? Probabilmente oggi favorirebbe la Lega, ma domani..?? Grillo ha consegnato a Prodi il suo giocattolo, ormai rotto. Lo hanno valutato come nuovo, a loro interessava tornare al governo. In Emilia-Romagna è successa un cosa quasi simile. Voto disgiunto e la corsa solitaria hanno regalato (?) il successo dopo il piatto gratuito (?) di sardine. A Rimini avevano fatto, con successo, le prove. La Calabria non regala notizie ma la cartina politica italiana sta modificando i colori. A me interessa la Battaglia di Rimini. Da oltre 20 anni abbiamo una maggioranza certa del centrodestra, modificata ogni volta da interventi esterni. Vescovi, medici, liste, bagnini, ciellini, albergatori e..prescritti inciuciano per salvare il Pd. Melucci interpreta la stupenda ragazza del Breil. Toglietemi tutto non la mia regione. E' sparito anche Berlusconi. Era ora. Ha sempre ciurlato nel manico e continua. L'accordo renziano con la concessione dei 40 parlamentari è stato antesignano del governo giallorosso. Giuseppe Conte ha lasciato la scialuppa grillina per approdare ufficialmente al Nazareno. Il movimento serve per confezionare le peggiori battute. Perfino Croatti si è accorto che sono soli con un gazebo. Di Maio ha fatto la fine che meritava. Mi chiedo come faranno a proseguire una attività di governo sostenuti da una forza scomparsa. Convergenze parallele. Continua imperterrita la campagna informativa. Sembra che la tornata regionale sia stata un successo piddino. Provate a contare i voti ed i pesci. Il panorama geopolitico negli ultimi anni è cambiato. Una tornata elettorale nazionale sancirebbe un governo di assoluta maggioranza leghista. Quando state affondando chiamate la Carola?
PS Complimenti l'azione Ocean Vicking è terminata dopo il voto. Come giustificate tutti quei bambini soli? Occasione unica.

8800 grazie

Per questo non sono d'accordo ma ne riparleremo... Tornando alle elezioni: la Petitti (ex consigliere comunale Rimini si candidò anni fa per le politiche, lasciò tutto li, salutò e andò a Roma ma ci restò poco perché la chiamò Bonaccini2020 in veste di assessore al bilancio e ora si è ricandidata capolista come consigliere senza-soluzione-di-continuità: aver ricevuto le stigmate della politica a vita!) la petite Petitti gira con un cartello vista io "8.000 volte grazie" riferendosi alle preferenze personali ottenute che in effetti sono davvero tante, un record forse. Ma si sbaglia... anche se non di molto: infatti come Assessore regionale percepiva circa 8.800 euro al mese, un bel emolumento quindi ovvio che ringrazi chi la beneficia del bis, in quanto è abbastanza verosimile ritenere che sarà in Giunta facendo entrare il primo dei non eletti; 8800 volte grazie, non 8000 dunque! E, passata la sbornia, una sbornia mesta invero, Bonaccini già fa marcia indietro sulle promesse elettorali e non dice più "aboliremo", "daremo"... ma: "si inizierà un percorso per abolire...": una bella differenza io mi aspettavo tutto gratis da lunedì... " sarà Natale tutto l'anno" ma così non accadrà evidentemente nulla o quasi che richiede una copertura economica notevole sarà fatto di ciò che era stato promesso, secondo me, poi vedremo. Il locale Melucci fa un editoriale da non-giornalista sul giornale online che domina e comanda che lascia basiti nell'incipit "l'Emilia-Romagna-non-è-contendibile"! Ma porca miseria ma ci vuoi arrivare che se un partito governa per 50 anni diventa un regime una cosa pericolosa che si insinua come una piovra nel tessuto economico-sociale della città, della Regione, del Paese in cui questo avviene! No, non ci arriva l'Emilia Romagna è del Pd i miei figli saranno governati dai figli di Nadia Rossi, i miei nipoti avranno come sindaco il nipote di Gnassi: possibile!? Ma poi a smentire questa cosa ci sono i dati che dicono tutt'altro da Melucci, un uomo fra i meno peggio di quell'area molto stimato, carismatico, un mammasantissima (in senso figurato) locale come si sa, ossia che in queste consultazioni il PD è andato così così diciamo, ha rischiato! E il povero Presidente della Lombradia che dice la verità è additato al pubblico biasimo perché chiunque sia attento ha notato il fenomeno che egli ha descritto, poi ci sono precise regole per votanti in condizioni particolari marinai, forze dell'ordine, ospedalizzati etc. e non mi risulta esempio che come accaduto a Rimini sia prassi allestire navette ospedale-seggi ma se lo hanno fatto come lo hanno fatto evidentemente è a norma di legge. E anzi, affermano, è lodevole che chi ha tutt'altri cazzi per la testa di natura gravissima si interessi al voto, ma è vero? Io me ne sbatterei alla grande se mi trovassi con problemi di salute gravi! 
In foto per errore di cui mi scuso Emma Thompson: 60 anni portati da dio! 
Finto Pesce

martedì 28 gennaio 2020

Vince il più bravo

Bravo Bonaccini. Ha vinto. Chi perde deve prendere atto che non è il destino cinico e spesso baro a determinare la disfida. Per vincere occorre fare meglio e di più. Iniziando dall'interpretazione dell'opposizione. Lavoro difficile. più di quello del governo. Amministrare una città è forse uno dei compiti più delicati. Rimini lo dimostra. Puoi fingere di fare Cattellan con cartelli  o slogan, curati nell'immagine ma lasciare le cose com'erano, eccetto un Borgo diventato fortunato per i suoi dehors. Non ha cambiato niente che non siano dei ridicoli pezzi colorati chiamati ciclopedonali. Un Teatro iniziato nel 1980, terminato al freddo. Era la cosa più necessitante come il Metromare? Ha speso, non investito, oltre 300 milioni in opere sbagliate e perfino ridicole con costi gestionali insostenibili. L'opposizione cosa ha fatto? Ognuno corre per se, spesso avulso dal partito. Non hanno relazioni o comportamenti univoci. Tanto meno un programma alternativo nelle parti fondamentali. Quale ipotesi di turismo avete in mente? Cosa pensate del nostro panorama immobiliare? La mobilità la decide la Nipote? Fiera e Palas sono patrimonio intoccabile del grande Cagnoni? L'ipotesi (folle) di un altro tratto su pista protetta verso le Celle, vi trova coscienti del disastro ambientale per 3 manifestazioni all'anno? Non bastava una graziosa stazioncina mai usata? Cosa serve il Psbo? I divieti di balneazione devono essere fatti rispettare o ci affidiamo al vento e le onde? Cosa fare della nostra circonvallazione? Occorre un lavoro organico, il traino nazionale deve fondersi con una presenza attiva sui territori. I grillini hanno fallito anche per questo oltre ad una inconsistenza politica e personale. Era un prodotto nato per essere svenduto al migliore offerente un governo. La Lega deve guidare l'opposizione organizzata, ripristinando quartieri e partecipazione. Lo smartphone della politica va modernizzato su una piattaforma comprendente le sei storiche circoscrizioni. I cittadini possono rivolgersi ai loro referenti eletti. Un coinvolgimento che interrompe il dominio del Principe. Aiuterà il formarsi di una nuova classe dirigente, riconosciuta e riconoscibile, preparata ad amministrare il bene comune. Una rete utile a bloccare la grancassa della propaganda di regime. Nel 2021 si voterà a Rimini. Doveva essere fatto prima. Prepariamoci altrimenti ci dicono di scegliere la Petitti che è la più brava del reame. 
PS Salvini, secondo il vaticanista di governo, ha perso. In cinque anni ha quasi raddoppiato i voti. Il Pd ha vinto con il pesce e gli scarti grillini perdendo 10 punti. Questa è informazione. 
m.lugaresi

Complimenti

[...] Dunque, come detto, complimenti a Bonaccini che si è battuto come non ho mai visto altri anche per elezioni nazionali spendendosi per mesi e mesi fino all'ultimo giorno caricato di una responsabilità enorme che per il significato che si è voluto dare a queste consultazioni e-romagnole. Ma proviamo, sì proviamo piuttosto ad analizzare solo alcuni dei mille aspetti di questo voto che galvanizza il PD e apre a nuovi scenari rispetto al Governo nazionale. Anzitutto personalmente (non voto a Rimini ma in Regione comunque) ho visto al mio seggio recarsi a votare persone che tipicamente non vedo, ospedalizzati con permesso addirittura in pigiama con voce fioca, gente con aspettativa di vita di un paio di settimane scusate il cinismo che certamente non è andata a votare (PD) di propria iniziativa; così come centenari che non votavano dal Referendum su Monarchia/Repubblica nonché ammalati gravissimi in barella addirittura, o elettori anziani o in precarie condizioni di salute sorretti da familiari, elettori che si sono trascinati letteralmente al seggio hanno votato PD e poi se li è presi il padreterno, uno pensa. Insomma, voglio dire: alla fine ha prevalso la strizza e quindi ultimi giorni si sono mossi per mobilitare tutti quanti potevano per vincere il tenzone regionale e hanno vinto. Quindi c'è stata una parte di campagna elettorale alla luce del sole e una parallela sottotraccia a portare più gente possibile a votare PD che comunque fa il dato più basso in assoluto da che esiste la Regione considerato che sebbene abbia inglobato la DC esso ha sempre viaggiato alle regionali su percentuali vicine al 50% anche quando la DC in Regione "rossa" faceva il 25 e a votare andava il 90% degli aventi diritto. E la Destra faceva 5 punti fino a pochi anni addietro dunque Borgonzoni porta a casa il miglior risultato di sempre fatto poi in una partita molto difficile contro un presidente uscente, quindi già noto all'elettorato. Salvini ha fatto alcuni errori, anche se ormai ritengo che questa regione starà sempre in mano al PD perché alla fine riesce sempre a metterci una pezza e come un virus contratto ormai è una malattia cronica di cui non ci libereremo più. L'errore più grosso del leader leghista è stato il mantra della "liberazione": non puoi presentare una regione del Nord che non è la Basilicata come un posto dove si sta male e presentarti come quello che porterà un benessere che già c'è anche se non dipende come si intende far credere da chi c'è ad amministrare la Regione! E non puoi fare il bamboccio andare a suonare i campanelli in una città nota come "la dotta": questo l'elettorato lo capisce; non puoi mettere alla berlina il Pilastro come fosse Scampia con rispetto parlando o andare a Bibbiano a toccare un tasto doloroso mettendo questa regione e i suoi abitanti alla gogna nazionale. Come non puoi presentarti come "uno di fuori" che prende il potere e alludere a un cambio pagina che questa regione non vuole a prescindere da chi l'amministra come partito proprio perché ha standard del Nord. Un approccio simile va bene per elezioni siciliane o dove, certamente è un passo falso applicarlo qui. Credo che al netto di manovre non emerse alla luce per portare moribondi e altre categorie avendo poi in mano comuni, controllate, partecipate etc. a votare PD, una parte della regione ed in particolare Bologna si sia sentita "profanata" dalle scorribande di Salvini e non abbia votato il suo partito. Ma c'è un dato per me preoccupante su tutti ossia il potere dei media e il controllo su essi determinano chi vince e chi perde quasi sempre. In Emilia Romagna l'affluenza al voto regionale è sempre stata altissima 80, 90% e oltre addirittura. Nelle elezioni del 2014 che hanno visto prevalere Bonaccini di 20 punti sull'avversario misteriosamente... la percentuale dei votanti crolla dal 68% circa al 37% circa: incroyable! E questo perché i media e le istituzioni locali regionali non pubblicizzano quel voto ciò per favorire Bonaccini che infatti vince. Ma in questa ultima tornata serviva mandare a votare più gente possibile perché comunque un ex presidente è sempre favorito da un'affluenza alta com'è favorito un candidato "moderato", com'è favorito il nome che è girato di più ultimi 5 anni fra Borgonzoni/Bonaccini: ed infatti la percentuale torna a livelli alti. E questo dice, chiusa amara, che siamo pecoroni in mano ai media e segnatamente a chi li controlla e spiega perché tutti cercano il controllo dei media: chi prevale lì prevale in politica; i "social" media come ha dimostrato il partito di Grillo in passato cambiano tuttavia il quadro ed infatti Borgonzoni, nome sconosciuto "fuori porta" oltre Bologna, fa un risultato storico mettendo il pepe al culo diciamo per chiudere con eleganza, arte, cultura questa sommaria analisi agli avversari che, come lammerda che Hera spara al largo a Rimini, torna sempre a galla, e come la Fenice resuscita dalle proprie ceneri e come Lazzaro quando tutti lo danno per morto si alza e cammina. Poi c'è una lettura dietrologica di questa vittoria, molto inquietante, che purtroppo non posso rivelare.
 S.A.

lunedì 27 gennaio 2020

Capperi miei

Mi dichiaro soddisfatto della saggezza dimostrata dagli elettori. Sebbene non nutra simpatie per BONACCINI non faccio azione politica con risentimento. Anche se avessi voluto cambiare per tributo all'alternanza le ultime uscite di Salvini mi hanno suscitato un'appartenenza viva e vegeta. Inaccettabile il suo modo di porsi a corollario di stravaganti citofonate alla Rocambole. L'espressione del voto tuttavia ha solo e in parte rimandato al mittente la sfida. Credo che se non si darà una radanata perderà di nuovo. Il soggetto però è furbo, emedera' ai suoi grossolani errori. Il linguaggio è importante. L'uso di termini dispregiativi nei confronti degli avversari e condotte fuori dalle cornici democratiche non possono che essere respinte oggi come nel futuro. Adesso però occorre un cambio di marcia altrimenti Salvini sfondera'. Se non si capisce questo è solo questione di tempo. Prendano questa rinnovata fiducia le forze vincitrici, in cui luccicare non è affatto oro, come linfa per assecondare una Primavera e un effettivo rinnovamento della classe dirigente, ormai stanca seppur vincente. I numeri dimostrano che è arrivato il momento di prendere il coraggio a piene mani e di lanciare un'OPA sui temi determinanti. La debacle del M5S dimostra che il giustizialismo e il tintinnio delle manette non è ben accetto. Dei Travaglio e Bonafede non se ne può più! Si sfidi quella compagine in rotta e la si insegua nella ritirata per non lasciarle scampo. Le sacche le si provochi allo scontro sui temi sensibili, non ultimo quello della giustizia. Solo così la sinistra potrà rintuzzare alle prossime elezioni, di ogni ordine e grado, l'urto numerico significativo e imponente dell'onda verde. Se non coglie questa sfida fino in fondo sarà un occasione persa per rifiorire e non potremmo che attendere tutti insieme, incluso il pesce povero da piadina, l'autunno delle idee. 
P. S. Non desidero che qualcuno mi suoni al citofono per chiedermi se sono ancora Comunista. Sono capperi miei.
R.Urbinati

Salvini Vs Tutti

La partita è terminata a notte inoltrata con il punteggio previsto, non augurato. 51 a 43. Lealtà sportiva, applicata alla politica, vuole che i vincitori siano quelli che hanno giocato meglio. Esaurisco subito gli alibi: le sardine sono state determinanti, i voti disgiunti hanno fatto il resto. La cancellazione dei grillini ha completato il quadro. Per fare vincere il Pd abbiamo assistito ad una mobilitazione delle coscienze religiose che non si vedeva dalle famose scomuniche. Nei seggi viserbesi che frequento dal 1965, ho visto carovane di anziani dirette alla Lourdes di Bonaccini. La storia si è capovolta. Gli eredi del comunismo, vengono salvati dalle curie con indulgenze e benevolenze. Salvini ha portato la Lega al raddoppio dei voti in cinque anni. Rimini, capitale del maquillage felliniano è la città più aggredibile, anche se dovessero inventare la dodicesima lista per la Petitti, candidata sindaco. jamil è fuori gioco. Volendo ci sarebbero (quasi pronti) una manciata di processi da iniziare e magari terminare. Questo per accelerare la rivincita. riminese. Altra storia..infinita. Il Pd respira male, la forza politica più rappresentata in parlamento, grazie alla magia di Grillo, è sparita. L'arbitro farà finta di non accorgersene? Si. Erano arroganti prima, per loro la Calabria vale niente, significa che la cassaforte emiliana e romagnola protegge misteri inconfessabili. Tanto nessuno li cerca. La Petitti è stata eletta, fortunatamente assieme alla collega intercettata. Potranno continuare ad insultarsi. Nella nostra città da oltre 20 anni esiste una maggioranza di centrodestra silenziosa ed assente. Brucano volentieri le briciole che il potere piddino lascia. Si accontentano. L'entrata in campo della Lega ha rovesciato i tavoli degli inciuci. Molti non ancora deciso chi scegliere. Imprenditoria, turismo, demanio, commercio, artigianato votano secondo interessi, loro. Le associazioni sono tutte (tutte) scandalosamente dalla parte del Pd. Non sembrano sardine, solo ..mazzole. I giornali pure. 
PS Nota positiva: si sono formati due poli. Li guasteranno con il proporzionale
m.lugaresi

domenica 26 gennaio 2020

C'era una volta

C'era una volta la rotatoria del Grand Hotel, piena di piante e fiori. I turisti la immortalavano con lo sfondo maestoso. Arrivato quel citofonatore del Sindaco, ha cancellato il meraviglioso giardino. La distruzione dei lampioni è stata brillantemente eseguita da camions, gru, muletti. E' un piazzale sterrato da cantiere. Scopriamo che sarà un parcheggio, per sostituire gli stalli eliminati sul lungomare, con il fantasioso marciapiede. Al citofono il Sindaco ha raccontato un'altra colpevole bugia. Il parcheggio interrato ed il Parco non si faranno mai. La colpa sarà di chi verrà dopo. Una farsa orchestrata con la propaganda che fino a stasera lo accompagnerà. Il suo Parco del Mare è una cretinata confermata dalle continue variazioni progettuali e bandi mai assegnati. Da persona informata dei fatti vorrei dire che intervenire sui lungomari con fondi destinati alle periferie è una soluzione truccata. Male che vada si prescrive. Con questa europa possono fare tutto. Dovrebbe attraccare al porto la nave della psichiatria. La città viene amministrata con slogan accattivanti il mutevole volere del Principe. Parlo della favola dei tre sottopassi ferroviari. Quello del grattacielo ha le rampe che non rispondono alla legge. Del secondo, un'allungamento del sottovia della stazione, se ne parla da 30 anni. Nei due accessi della stazione è vietato entrare senza biglietto. Uscire di notte però è peggio. L'affaccio mare finisce su via Monfalcone. Chiamami Melucci, attraverso la Nipote, sempre presente nelle foto, risponde che verranno eseguiti i dovuti adeguamenti. Mi chiedo come sia possibile lanciare promesse di nuovi interventi in assenza delle progettazioni. Anche l'opera "regina" delle due legislature, chiamata ironicamente Psbo, è orfana del bando. Aprono un fascicolo..lunedi? Faccio queste osservazioni cosciente dell'assoluta mancanza di una opposizione. I consiglieri seduti per antica consuetudine sull'altra sponda dei Bertozzi e Piccari (junior) sembrano precari in attesa. Anche nella maggioranza la componente civico-curiale-ciellina-balneare che garantisce la permanenza del Principe, attende il lunedi come i barbieri. Bloccano la città con improvvisati cantieri delle solite due ditte aggiudicatarie. Viserba è ingessata tra due muraglie e tre passaggi a livello. Avete protestato contro il Peep, mentre il clan Morolli vi fa digerire anche questo obbrobrio? Quando avranno pedonalizzato il lungomare dei disperati quanto tempo rimarrà al turismo del mordi e fuggi? Il terzo sottovia sul parco ospiterà, secondo il racconto delle veline, un tunnel di cinque metri adiacente il budello esistente, lato nord. Perchè non pensare ad un sottovia carrabile, con pista ciclabile, lasciando quello esistente all'uso pedonale? Faccio questa proposta solo per chiudere l'articolo. La Nipote segue l'indirizzo prevalente in quella che continuano a chiamare Giunta: fa quello che impone Gnassi. Abbiamo ancora tempo, ma da lunedì hanno i giorni contati ed un processo.
m.lugaresi

L'ultimo slogan

L'ultima che si sono inventati i... "dati perdenti" a questa tenzone regionale è "grazie, stiamo bene così". Oppure "siamo a posto, grazie". Questo in risposta alla fazione opposta che vorrebbe "liberare" l'Emilia Romagna e militanti e simpatizzanti di un partito piuttosto agonizzante direi e sfiduciato, sfigato anzi, in queste ultime ore che ci separano dal voto hanno partorito questo slogan. Un voto che ricordiamolo riguarda una regione che ha abitanti pari alla Provincia di Milano e al Comune di Roma, al quale è stato voluto dare un significato esagerato da ambedue le parti solo parzialmente per le ragioni che si dicono concretamente se i partiti avversari del PD, Lega etc., vincono in Regione il PD stesso si estingue: questa è per me la ragione principale, le altre, le turbolenze sul Governo e fermare l'avanzata di un partito ritenuto pericoloso sono secondarie pur importanti. Comunque uno la pensi, slogan: erano partiti da "l'Emilia Romagna non si lega", claim ittico delle sarde e del PD, ed ultimamente sono approdati a uno che sembra la pubblicità di un caffé in cialde, di una amaro... o cosa non saprei comunque pubblicità: "Per l'Emilia e Romagna, non per altro." E ora "Stiamo bene così, grazie". Purtroppo questo è falso: l'Emilia romagna non sta affatto bene a guida PD e partiti precedenti mutanti dal 1970; anzi sta molto poco bene. Non si possono attribuire le differenze con regioni del Mezzogiorno al presunto "buongoverno" della Regione. Tutte, tutte, le altre 3-4 regioni del Nord sono pressapoco come l'Emila Romagna, anzi per esempio la Lombardia è molto meglio e sotto molti profili. Certo "loro" stanno bene così: i tesserati, i militanti e tutti quelli che mangiano dalle mani del PD! Ma gli altri rosicano, diciamo così. Aneddoto. Lilli Gruber per come sembra di aver capito non vedeva di buon occhio la candidatura di Bonaccini. Dunque a inizi campagna quest'ultimo andò in tv e nel corso dibattito disse che non aveva mai telefonato a un Direttore generale di una Asl per raccomandare, indicare un Primario. Al che la Gruber, della stessa parte politica di Bonaccini, replicò inaspettatamente "... lei giurerebbe di non averlo mai fatto!?". Insomma: il problema è quello e per quello dico che tanta gente sente ormai una cappa opprimente su questa regione ove tutto deve passare da un partito politico che ha letteralmente occupato le Istituzioni e, in tempi di crisi poi, ogni spazio occupabile. Certo, chi in ha in tasca una tessera PD o chi è in questo partito da decenni per tradizione famigliare o tutti quelli che vi gravitano, certo loro stanno bene così: ma gli altri, tutti gli altri?? Evidentemente no e per questo che risulta grottesco questo ultimo slogan che correggerei "noi che gravitiamo attorno al PD stiamo bene così gli altri che vadano...". E da qui la forza dello slogan opposto "L'EMILIA ROMAGNA E' DI TUTTI" non di un partito. E' quello che a livello nazionale si chiamava "partitocrazia" declinata a livello locale come l'occupazione 50ennale di tutte le istituzioni non dai partiti ma da UN PARTITO! Poi ci sono diverse altre questioni da rivedere e che accenno appena: la differenza delle due velocità fra Emilia e Romagne, la tendenza all'accentramento della Regione in opposizione al principio di sussidiarietà, la richiesta di Autonomia Differenziata fatta da un parlamentino regionale eletto solo dal 37% degli aventi diritto al voto elezioni 2014, l'egemonia esagerata di una città grande come un quartiere di Parigi nemmeno su tutte le altre, la guerra intestina aeroporti/fiere e ante altre che ora non mi sovvengono. Quindi per parte mia sulla nuova Presidente Lucia Borgonzoni nessun dubbio, quantomeno dare una spallata decisiva a questo regime e rimescolare le carte. 
Milo Pascale

sabato 25 gennaio 2020

Pesce Povero

Sono amico, per ragioni familiari, di Alberto Clò. Uno dei rappresentanti legali della società che (dicono) abbia inventato le sardine. Non gli ho chiesto niente. Credo invece sia Prodi l'ideatore del pesce povero nel mare di Bologna. Invenzione indubbiamente felice, dettata però dalla disperazione di assistere un partito inesistente. Una volta, lo scambio non sarebbe successo. Fanno scomparire, per la vergogna, i simboli piddini e marciano con le ridicole sembianze delle saraghine di Piazza Maggiore. Invece della climatica pupilla di Soros, hanno trovato un ragazzo tuttofare, indottrinato in fretta, capace di esprimere, come un perfetto grillino, due miseri e ripetuti concetti, memorizzati con il tutor. La competizione segna la fine della "vecchia" politica. E' stato uno scontro infinito. Bonaccini, quinta/sesta scelta, ha impartito lezioni di corretta amministrazione alla rivale. Conosce i facilitatori ed il partito. Pur valendo quasi niente rispetto ai giganti che lo attorniavano si è trovato, come Gnassi, sul gradino superiore. I cittadini hanno voglia di cambiare. Stanno vendendo le meraviglie di una regione che ha saputo al pari delle altre nordiste offrire una gestione sufficiente. Con chi volete fare il confronto? Sicilia o Campania? Oppure Veneto, Lombardia, Piemonte? Cosa abbiamo di più? Bibbiano. Il Pd attira, solo le curie ed una chiesa da rifondare per quelli che credono alle favole evangeliche. Ci avete riempito di falsi migranti però siete riusciti a trovare i miliardi per rallegrare le buste paga di 100 euro (massimo) al mese. Altro regalo a debito pubblico. Siete pericolosi, la disperazione vi trasforma nel sansone che muore con tutti i filistei..leghisti. In Emilia, meno in Romagna, è una partita tra Sardine e Salvini. La differenza è che il pesce (povero) non si trova sulla scheda. Se lo vuoi sei costretto a votare il Pd che si sono vergognati di mostrare. Una rallegrante astuzia. Non so come andrà a finire ma se devo seguire quello che rimane dell'antico fiuto direi che la Petitti in Bernabè, più in Melucci, faceva bene a chiudere lo scatolone con i ricordi milionari di una infinita permanenza in regione. Adesso fate voi, il mio voto è deciso come..una volta.
m.lugaresi

Buon Voto

Il panorama politico di questa nostra Regione non è in grado di dare garanzie per soluzioni credibili ai problemi che l'affliggono. Così come non è credibile il paradigma positivo e ottimista che tenta con insistenza di divulgare il calvo Presidente uscente in relazione alle eccellenze che contraddistinguono diversi campi di questa Regione. Neppure la concorrente leghista o di centrodx brilla nell'apparire capace di imprimere un nuovo e efficace corso alle politiche dell'Emilia Romagna. La conferma la si ha scorrendo l'elenco delle decine di candidati al ruolo di Consiglieri regionali. Se ne debbono eleggere cinquanta, ma ovviamente i candidati sono in numero enormemente superiore. Per fortuna la gran parte di loro resterà solo "candidato". Ben pochi quelli con un profilo all'altezza degli impegni che li attendono nell'assemblea cosiddetta legislativa della Regione. Anche di quelli "uscenti", cioè di coloro che nella scorsa legislatura hanno già beneficiato del corposo emolumento di carica, appare la ridotta esperienza, la scarsa competenza nei settori vitali della società civile, delle professioni o dell'economia. Nella maggior parte è evidente la naturale ambizione a ricoprire un ruolo per sé stessi, magari dopo pochi anni di servizio a questo o quel partito, a questo o quel movimento, civico oppure no. Si rileva la mancanza di figure che si siano particolarmente distinte nel proprio percorso di vita, spesso si riscontra piuttosto l'irrilevanza. Giacché cosa si puo sperare da un simile parterre di candidati? Una grigia e latitante presenza a Bologna, nelle costose stanze di un potere che fa ancora gola a molti. Nulla di più, perché oggi la politica offre questo parterre di candidati scoloriti da molti punti di vista. Niente a che vedere con lo spessore dei candidati di una volta quando la Politica era una competizione tra i migliori! Perciò non illudiamoci quando dicono con tono ammiccante "siamo al vostro servizio". No! Sono solo alla ricerca di una sistemazione personale almeno per qualche anno, il tempo di una legislatura che in Regione, salvo cataclismi, durerà un lungo lustro di vita. Tuttavia all'analisi fin qui fatta, deve seguire un ordine imperativo: OCCORRE CAMBIARE!!! Occorre cambiare il sistema controllore di ogni settore della vita quotidiana dei cittadini. Quel sistema che s'insinua in tutti i gangli vitali delle attività imprenditoriali che muovono l'economia regionale. Quel sistema che si dichiara al servizio dei cittadini, ma nella realtà utilizza i servizi pubblici di ogni tipo per tramutarli in consenso elettorale. Quel sistema invasivo, intrusivo e persuasivo, tipico della sinistra più intransigente, va cambiato in libertà per le persone, le famiglie e le imprese, va trasformato in liberalità diffuse e reali soprattutto demolendo le mille burocrazie che hanno costituito la rete di controllo e di raccolta del consenso popolare ed hanno appesantito, mortificato le libere iniziative dei privati. Perciò buon voto e che Dio benedica l'Emilia Romagna. 
Don Camillo 

Ci Risiamo

L'istigazione del ministro Bonafede  mi induce a vincere la pigrizia. Con indolente sforzo di sintesi vi premiero' distillando pillole di diritto, sì, enunciate da sommo giurista, un tanto al chilo e spannella, fra una pubblicità e l'altra, ammiccamenti e sorrisini che ben si addicono a star dello spettacolo in vece che a dotti studiosi. Se non fosse per il ruolo svolto avremmo potuto liquidare il tutto come battute da avanspettacolo e lasciarci cullare dall'intima illarita' degli schec con cui si dipana la trasmissione di taglio satirico. "Gli innocenti non finiscono in carcere" è quanto di più sublime possa raccontare chi è poco o per nulla informato delle dinamiche giudiziarie italiane, paese che vede riconoscersi il primato della detenzione cautelare in UE. In qualcosa a dispetto dei disfattisti eccelliamo! Oggi è arrivata una ulteriore chicca: "parlavo degli assolti". Sta bon! Se fossi maligno ci sarebbe da pensare che volesse mandare nelle patrie galera pure quelli. Ma suvvia: tutti a godere di un reddito di detenzione! Dal diritto di cittadinanza a quello di detenzione. A spese dello Stato però... Accolga almeno questo emendamento prettamente economico. Ci risiamo. Non fosse bastata: "... Quando per il reato non si riesce a provare il dolo e quindi diventa un reato colposo ha termini di prescrizione molto più bassi...". Ma si! Bene così e via andare. Questo fenomeno in questo Paese magnifico è assurto ai vertici politici e ha potuto mettere mano all'istituto della prescrizione. Una riforma che va ad incidere non solo sulle garanzie dei cittadini, sulla civiltà, ma anche sugli equilibri fra i poteri tracciati da Montesquieu. Peraltro se un cittadino può rimanere pressoché a vita imputato e sotto processo, potete comprendere che la spada di Damocle può finire ad atteggiarsi quale ricatto. Alla faccia dei grillini duri e puri che non volevano candidati con processi in corso o condannati. L'obbligatorietà dell'azione penale e la Cost. permette a tutti di denunciare un presunto torto subito con le intuibili conseguenze dell'iscrizione nel registro degli indagati. Ma andiamo avanti va che è meglio. Certo è che non gli manca il coraggio. La statura del personaggio si misura da quanto afferma. A noi non resta come sempre che pazientare: eppur il settimo giorno suoneranno le "trombe di Gerico". Spero non rimanga un auspicio. 
P. S. Haec fierent, si testicula vena ulla paterni viveret in nobis? 
R.Urbinati

venerdì 24 gennaio 2020

Mihajlovic

L'inqualificabile vicenda di Mihajlović dimostra in maniera cristallina che gli odiatori sono in entrambe le parti politiche che non albergano solo nella destra, nei qualunquisti, nei neofascisti. Proprio ieri su un giornale locale leggevo un articolo in cui un collaboratore del giornale definiva la contendente di Bonaccini "sgallonata". Un epiteto che, detto a un signora di oltre 40 anni, una senatrice della Repubblica, una donna, da parte di chi scrive abitualmente sul giornale, a meno di essere Vittorio Feltri che per varie ragioni buone e meno buone ha facoltà di scrivere tutto, qualifica l'estensore in quel modo lì: un odiatore appunto. Comunque: ma come si fa dico a prendersela con una persona che fino a ieri osannavi perché allenava la tua squadra e in passato per i suoi calci piazzati, per il suo talento, a prendersela con una persona gravissimamente ammalata e con discrete probabilità di trapassare per di più con ben cinque figli!? Una cosa abominevole! Questa mesta vicenda rafforza l'idea che gli odiatori sono sempre esistiti che non è un fenomeno sociale nuovo bensì un altro fenomeno sociale nuovo ne ha reso nota l'esistenza: internet diffuso a livello di massa ed in particolare i social media c.d. Internet è un meltin pot ove persone di opposto livello sociale, economico, culturale, i vertici e la base della piramide sociale stanno gomito a gomito un luogo virtuale dove l'operaio può colloquiare con il sottosegretario: questa è la grande novità. Di più: le parole proferite passano, quelle scritte restano. Ed è la diffferenza fra una discussione che si sviluppa su internet rispetto a qualsiasi altra: quella su internet resta, anche a distanza di anni ci sono ancora post in rete di 10, 20 anni fa. E' come se ci fosse un verbalizzatore quando litigate o discutete con qualcuno che prende nota e poi ne stampa 100.000 copie e le diffonde. Quando una discussione animata termina NON RESTA NULLA proprio perché come si dice verba volant, le parole sono state dette, i fonemi non scolpiscono le pareti! Al contrario tutto ciò che scrivi esempio su Facebook a meno che sia cancellato resta, sillaba per sillaba, e chiunque o quasi lo può leggere, può vederti come sei stato quando hai perso le staffe etc. Questo è il fenomeno sociale alla base dei c.d. "odiatori" ciò che lo rende possibile assieme all'altro citato ossia alla possibilità che il principe e il povero si siedano alla stessa tavola e comincino a dialogare e il povero inizi a domandarsi e a domandare al principe piuttosto incazzatello diciamo...perché suo nonno faceva i mattoni, suo babbo faceva.... "ma la mia casa dov'è" Principe, qualcosa non quadra!
Zobeta

Il movimento c'est moi

L’Associazione Rousseau è un ente privato, fondato e nel patrimonio di Davide Casaleggio, così pure il M5S. Nello statuto d'accompagno, all'art 1 si affida la gestione e..tanto altro sempre alla Rousseau. Come puoi cambiare un movimento che sembra una scatola lombarda affidata ad un commercialista? Io metterei al primo punto che la Carla Franchini ha maturato il diritto alla candidatura. Minaccia di diventare segretaria comunale. Lo ha meritato più degli allievi di Cardone. La storia è finita. E' scomparso il movimento dai titoli elettorali. Per domenica 26 hanno preparato la scusa di avere dirottato i voti al Pd. Penso sempre al clamore se fosse stata la Lega ad avere questi incredibili intrecci politico-finanziari. Ogni tanto l'authority minaccia di fare luce poi arriva qualcuno che la spegne. succede sempre in ogni momento che può minacciare la permanenza di una coalizione contro natura popolare. Sentenze, giudizi, offese, proclami, sardine, titoli, bugie, promesse fanno parte del calembour della guerra ad personam contro Salvini. Il nemico è lui. Gigetto del S.Paolo ha dato le dimissioni da una struttura privata.  Le ha consegnate a Casaleggio oppure inviate alla piattaforma? Da oltre dieci anni quella strana struttura amministra la propaganda, tesoreria e..processi naturalmente democratici. Dimenticavo, gestisce, si vede con Bonafede, anche la selezione del personale. Aiutato da Rousseau amministra il movimento. Giusto l'accoppiamento con il Pd. Quanto vale un governo? Nessuno ha mai fatto questa domanda? Pensate a quanto impegno mettono i democratici nostrani per impedire alla Borgonzoni di conquistare il Palazzo di Via Moro. Moltiplicate l'importanza e potrete capire cosa ruota attorno a Palazzo Ghigi. La Calabria non interessa a nessuno. L'hanno data per persa. Rimangono le ultime promesse, saldi ancora spendibili. qualcuno ne approfitta per regali alla famiglia. Salvini, se era sicuro, non doveva citofonare al tunisino. Prima di fare pari con loro ce ne vuole. Fallisce il movimento, ma sarà una delle tante società, ditte, imprese che seguono il corso del paese? Quello che resta è un'altra corrente del Pd. Lo pensava anche la Sarti. 
PS Ho incontrato a Viserba, nel deserto Mercato Comunale, la Petitti in campagna elettorale. Le ho detto che era meglio facesse gli scatoloni. Non ci crede. Parola di Gnassi

Vota Antonio

Vota Antonio, anche a sparar cazzate sotto campagna elettorale a prometter la luna c'è un limite per quanto la promessa elettorale disattesa sia un topos comune e ben noto a tutti per cui: ci hanno forse scambiato per fessi, o cosa?? Apparte che per onorare le promesse elettorali di Bonaccini PD fatte ultimi mesi di campagna occorrerebbero le riserve auree USA adesso salta fuori con una iniziativa che non esiste in nessuna città ossia il trasporto pubblico gratuito per gli studenti inclusi fuoricorso fino a... 40 anni?, finanziato da cosa non si sa. Digressione: ma ce n'è una più grossa locale di panzana elettorale. Rimini è rimasta una delle pochissime stazioni ferroviarie ad avere un'unica uscita, a monte (città di mare, vacanze, turisti!); non solo tutte le stazioni dell'universo mondo hanno diverse uscite ma anche tutte quelle in zona! E la umile diciamo così Igea Marina uno sputo di frazione ma "di salute" diciamo per le sue origini addirittura ne ha due una mare una monte! A Rimini a 150 dalla nascita della ferrovia quando non ve n'era nessuno di sottopassi essendoci solo un passaggio a livello in via GXXIII allora Corso Umberto, ora ne promettono... tre! Cazzata colossale di cui il giorno dopo le elezioni nessuno si ricorderà più e se ne faranno una a mare sarà grasso che cola. Tornando alle promesse di Bonaccini: non serve un trasporto pubblico gratuito anche perché irrealizzabile, serve un trasporto pubblico a pagamento ma 1) decente, 2) puntuale, 3) economico, 4) frequente, 5) che colleghi le frazioni al capoluogo, 6) che viaggi anche nelle ore serali, 7) con mezzi non inquinanti etc.: ma tutto questo a Rimini come direbbe Niassi "lo puoi (solo) immaginare": scordatelo! Quindi sentendo l'odore della sconfitta ti promettono la luna sapendo che nell'un caso e nell'altro vittoria/sconfitta la promessa sarà disattesa. Faccio anche notare a Bonaccini che dalla città in cui egli era consigliere e assessore, Modena, viene la ditta che ha in appalto le sanzioni per chi non sia munito del biglietto controllata dal Comune di Modena pressapoco e da un privato di Modena che commina sanzioni ai turisti nell'ordine di milioni, sì milioni di euro/anno, nonché si è resa protagonista di inseguimenti e peggio a danno di studenti senza biglietto gli stessi che ora vorrebbe far viaggiare gratis, vicende finite sui giornali locali, ed esattamente dal 2014 ossia da quando egli guida la giunta e sarà certamente un caso. Un biglietto che costa più che ovunque a fronte di un servizio scadente e sanzioni a randa a studenti, anziani, fieristi, turisti, fuorisede universitari come sovente leggesi di proteste sul giornale dal 2014. Di più: il parco mezzi di Start non è vetusto è antico, è vintage... mezzi d'epoc! Ogni tanto un mezzo va a fuoco, da quando c'è l'azienda unica hanno tagliato corse, fermate, orari a "'na cert'ora" c'è il black out, nelle festività quando maggiore è l'afflusso turistico fanno orario festivo invece che aumentare le corse, ogni tanto un mezzo va a fuoco, non hanno climatizzatore e non hanno riscaldamento e mille altre cose di cui si sa ma non mi dilungo oltremodo il concetto di base è che il TPL riminese è da III mondo mentre abbiamo sprecato 100 mln per il TRC e si minaccia di sprecarne altri 50, mentre a Bologna Bonaccini inaugura il People Mover che nessuno vuole ma porta a Fico e all'Aeroporto ed è stato cofinanziato dalla Regione e sebbene inutile è altra cosa rispetto al nostro TRC esempio unico al mondo di trasporto collettivo e ora egli salta fuori con questa tipicissima promessa pre-elettorale. 
In foto esempio di standard bus riminesi (attenzione ora il tpl in mano alla Regione per molti aspetti) in una pensilina di attesa: gratis per tutti direi, non solo per studenti a questi livelli! 
Finto Pesce

giovedì 23 gennaio 2020

Miracoli Elettorali

Una bella botta per chi non crede ai miracoli: l'Inter potrebbe ancora vincere lo scudetto. Scherzo, uso il calcio per arrivare a due miracoli riportati curialmente dal blog più amoroso. La Fiera di Cagnoni, oltre a regalare dividenti meravigliosi, compie il miracolo di fare sparire le poveri sottili. Sono bastati due giorni di interminabili code e moccoli in dialetto ed il pm10 è sparito. Al presidente più longevo al mondo, mancava la beatificazione in vita. Ci sono riusciti. Neanche il Carlino è arrivato a tanto. Peccato siano solo tre/4 le manifestazioni. Non è finita per Rimini Lourdes. Su sollecitazione elettorale, l'assessorato al turismo regionale di Lido degli Estensi, ha "promesso" un altro miracolo. Prima di fare le valigie sembra che la prossima estate la merda rovesciata in mare, nonostante il psbo, sparirà in meno di 12 ore, invece delle rituali 24 e perfino 48. I cartelli del divieto di balneazione rimarranno sempre invisibili. Lo dico alle sardine che vanno al Papeete. Buon bagno e ..voto.
m.lugaresi

Un gat gross come un elefent

Un gnè ‘e gat i que … siamo a Rimini Salvini… nu dì cazedi, va là. Era quanto scritto su Chiamami Città (Melucci) il 19 novembre dello scorso anno riportando una dichiarazione del nostro magnifico alcalde, conducator nostro , splendente di luce propria, sindaco di Rimini e capo indiscusso Andrea Gnassi. In realtà ‘e gat u ie’ ecome !!! U ‘s cema Mirco Ragazzi da Modena, vicino a dove è nato Il presidente Stefano Bonaccini. E l’è un gat gross come un elefent. Gnassi, Funelli, Bonaccini, PD di Rimini, ma ci starebbe bene anche una dichiarazione del PD regionale, raccontate mo’ cosa combinava e a cosa serviva tal “facilitatore” di appalti che entrava ed usciva dal Comune di Rimini spaventando uscieri, impiegati e funzionari quando e come voleva. E poi tutte quelle brutte frasi sessiste sulla povera Nadia Rossi… Bisogna chiamare Bertino Astolfi ad imbandire una bella “rustida di sardine nude e crude e raccontare al popolo tutto (curia compresa), cosa combinava ‘e gat Mirco Ragazzi…. aspettando la prescrizione. 
P.S. l’ordine che gira in Federazione PD è: sta’ zet… nu mov gnint… dai da magnè ‘ma la semmia e pensa ‘ma Felini e mi su’ bufun.
Don Camillo

mercoledì 22 gennaio 2020

La Primavera di Gnassi

Ottemperando ad un fioretto politico, da anni non acquisto un giornale e rinunciato a Sky. Il blog però costringe ad essere informato su quello che promettono a Rimini, al resto ci pensano i social smanettatori. I più rancorosi sono i vecchi (ex) comunisti, pensionati del sindacato o reduci cna, cooperatori dell'assistenza piddina, frivoli accompagnatori di (ex) prime donne. Inarrivabili nel livore riversato per paura o certezza di perdere i vantaggi del sistema vigente. Il mondo del regime in ansia, ruota attorno a questo circo permanente. Ci sono le eccellenze, quelli che si ritengono offshore per la straripante cultura o semplicemente un amico (compagno) che conta. Sono stato uno dei primi lettori di Repubblica quando era un giornale impossibile da sfogliare con il garbino. Nel partito, la lettura di Scalfari, era considerata un reato. Devo ammettere che pur avendo consegnato, alla domenica mattina, tante copie dell'Unità, leggevo solo Fortebraccio. Oggi Michele Serra gigioneggia sul giornale acquistato dai padroni della Fiat al prezzo di Ronaldo. Presa larga? Intanto il processo che doveva fare tremare la regione ed il puntino sull'Adriatico, viene rinviato per mancanza di un arbitro. Sembra il Metromare. Anno più o meno, poco importa. Altro giorno di silenzio giornalistico. Sembrano fedeli islamici, il loro ramadan è rigoroso. Avrei vinto un'altra scommessa con l'indimenticabile Cancelliere. Lo state rivoltando con la prescrizione. I due blog più fedeli (ci mancherebbe), il curiale e ciellino ma con leggera curvatura verso sinistra, ci sommergono di promesse. Tutti i cantieri, come nelle favole, apriranno nella Primavera di Gnassi. Questo è l'anno del giudizio universale. Parte dalla ciclabile sul lungomare ed arriva alle incompiute o fallite operazioni di marketing. Intanto il Psbo, mai promesso o messo a bando, raggiunge il quarto anno di lavori. Parlo della merda in mare ed in bolletta. Devono capire che annunciare oggi è solo un incentivo per il prossimo sindaco. Anche la Cittadella della Sicurezza verrà decisa da un altro consiglio. Mi auguro diverso nelle maggioranze e componenti. Una flotta silenziosa al seguito del Principe ed una opposizione..smanata. Ognuno per conto suo. Non ha fatto fatica Gnassi a comandare. Le scivolate di patronage sono tutte..prescritte. 
PS Anche il processo dell'anno che verrà, viene spostato in primavera.
m.lugaresi 

San Patrignano del Pd

Lo stato maggiore del PD regionale e locale non dovrebbe recarsi a San Patrignano per raccattare qualche voto attenzione smentendo la propria posizione sulle droghe allo stesso modo in cui si recano esponenti dell'altra parte politica, come Matteo Salvini e altri nei giorni scorsi. E' una mistificazione. Il PD è favorevole alla depenalizzazione delle droghe leggere e comunque non contrario. San Patrignano ha una posizione molto chiara, condivisibile o no che sia, su ogni tipo di droga, anche la Cannabis ed è NO, NO, No! Questo dalla sua fondazione di 40 anni fa e ribadita continunamente dai suoi vertici. "La-droga-fa-male": questo afferma San Patrignano, "non esistono droghe leggere": questa è la posizione chiara, netta, cristallina di San Patrignano in ordine all'uso di droga. Quindi che ci vada chi ha questa posizone è nell'ordine delle cose, che ci vadano esponenti PD è una mistificazione, è contradditorio, è un non-sense. La sinistra è sempre stata a favore della depenalizzazione delle droghe leggere e ha promosso la legge sulla Cannabis light che apre all'uso della cannabis non-light diciamo, quella che sballa. L'immenso Silvio Garattini a livello nazionale ha detto chiaramente recentissimamente che la cannabis fa-male anche quella light . A livello locale unico esponente del Pd medico di chiara fama dottor Alberto Ravaioli si è espresso pubblicamente contro l'assunzione di cannabinoidi. Poi ognuno faccia quello che vuole la mia posizione personale in merito è irrilevante in quanto poi la cosa non si esaurisce lì ci sono 1000 aspetti ci sono tante cose che fannno male e sono in libera vendita diciamo... il cibo spazzatura che compri al supermercato che ti ammazza perché danneggia cuore e arterie e via dicendo a differenza della cannabis che ti rovina il cervello ma non t'ammazza. Ma il PD se vuole essere coerente a San Patrignano a raccogliere voti NON deve andarci ovvero esso deve fare pubblica ammenda redimersi e dire pubblicamente che condivide con San Patrignano il contrasto all'uso di qualsiasi sotanza stupefacente e San Patrignano ad oggi per quella che è la posizione del PD non dovrebbe flirtare con unitori partito favorevole al consumo di droga. In foto: lo stato maggiore del PD locale e regionale accolto a San Patrignano contraddittoriamente in considerazione delle posizioni totalmente divergenti. 
M.S. 

La Prescrizione

La madre di tutte le battaglie: la prescrizione. Il giustizialismo si sta facendo strada nella nostra società, o, recte: fra i nostri presunti rappresentanti, per discutibili quanto banali ragioni di aritmetica che si riflette e riverbera sull'opportunità di conservazione come fossero scatole di sardine o, piuttosto, tonno. Se Salvini non si fosse "ubriacato" al Papeete o perso la testa fra le ballerine non avrebbe lasciato campo libero ai nani di corte. Non lo sapremo mai! Sulla prescrizione, ossia la ragionevole durata di un processo non si scherza! È una questione di civiltà non solo giuridica. Prima di essere indagati, imputati si è cittadini e si deve pretendere di godere, in uno luogo considerato la "culla del diritto", appunto, di apposite guarentigie collettive e non selettive. Poiché corruzione, associazioni a delinquere, collusioni hanno minato la fiducia non per questo i cittadini debbono essere retrocessi a sudditi o regnicoli. L'ignoranza con la quale forze populiste alleate con ciò che rimane della sinistra, ormai pregna dell'untone d'olio che lubrifica sistemi abulimici di norme che ha creato figure quali: i faccendieri, i facilitatori... Ho per tutti voi anime candide una proposta. Mi piacerebbe che i politici che permettono questa porcheria da domani, qualora impegnati in processi penali, alla prima occasione utile si presentassero in Tribunale e davanti alla Corte enunciassero formalmente, e facessero mettere a verbale, la loro rinuncia ad avvalersi dell'istituto della prescrizione. A Rimini mi vengono in mente i processi Aeradria, tecnopolo... Ecco mi piacerebbe, nonostante la riforma sia entrata in vigore dal primo gennaio, che ivi dimostraste la vostra coerenza. Diversamente meglio tacere che non avete nulla da insegnare a nessuno. 
P. S. Aspetto di vedere. 
R.Urbinati

Un Errore

Un grosso passo falso quello di Salvini ieri come fece scorsa estate con frasi fuori luogo rischia di danneggiare il candidato del centrodestra alle regionali. Giornali di oggi per fortuna non sono riusciti a pubblicare la notizia in quanto l'episodio risulta avvenuto in serata. Ebbene: su indicazioni di residenti bolognesi del poco fortunato quartiere del Pilastro in diretta Facebook, notare social media sempre più presente nella politica italiana un fatto molto negativo, Salvini ha citofonato ad abitazioni di cittadini stranieri, indicatigli come "spacciatori". Una cosa che oggi sarà stigmatizzata da tutti. Purtroppo l'uomo, Salvini, si mostra in balìa del sui fans più stupidi ed estremisti. Ci è ricaduto: all'acme della riguadagnata notorietà mediatica per le regionali ha sbagliato, ha fatto una cosa che in un paese civile non si fa mettere alla berlina una famiglia in casa propria! Un guaio che spaventa i moderati in cui incorre per la seconda volta. Mai un senatore si improvvisa "Jena" tv o giornalista d’assalto come facevano quelli di Santoro per chi rammenta per avere qualche punto di audience, Sandro Ruotolo e altri, che andavano a scovare boss mafiosi in diretta in programmi tv ma un parlamentare e un leader politico non deve incorrere in scivoloni simili e come detto Salvini si è mostrato molto imprudente e speriamo che la cosa non desti troppo clamore: ha fornito un'arma ai suoi avversari a 4 giorni dalle elezioni, un'arma che i suoi avversari useranno additandolo come estremista, inaffidabile o peggio. I toni della campagna devono rimanere bassi, nell'alveo del fair play, non servono iniziative clamorose quello che è la situazione in Emilia R. è sotto gli occhi di tutti: una regione in mano a un partito politico da 50 anni, ossia da quando sono state create le Regioni!, se anche tutto andasse bene, e non è così, questo basta per un ricambio; Borgonzoni non è un candidato estremista, la sua vittoria è oggi a portata di mano non servono queste iniziative. Salvini aiuta ovviamente con la sua presenza mediatica e fisica a polarizzare lo scontro facendo "il terzo" fra i contendenti e suggerendo una competizione fra lui e Bonaccini a fianco di quella Bonaccini/Borgonzoni: questo basta a vincere. A questo punto uno pensa che sia mal consigliato: non deve farsi prendere dalla mania di protagonismo già è caduto da cavallo una volta per queste intemperanze. Il Pilastro ha problemi da decenni che ci sia spaccio è scoprire l’acqua calda, non serve a nulla ed è irragionevole, sopra le righe di 10 volte che un leader politico vada a ... a suonare i campanelli come un ragazzino!
 M_A 

martedì 21 gennaio 2020

Cinque Giorni

Lettera Aperta al candidato delle sinistre senza simbolo.
Presidente uscente Bonaccini, lei si è giustamente risentito per l’errore di un sindaco non comunista della provincia riminese. Si trattava di una questione di cinque anni fa, lei e alcuni esponenti del suo partito siete stati inquisiti per reati evidentemente inesistenti. Lei e Richetti in quel momento correvate per ottenere la candidatura a Presidente della regione. In pochissimi giorni la magistratura bolognese rese giustizia solo a lei. Per gli altri suoi compagni compreso Richetti, purtroppo per loro, le cose andarono per le lunghe e lei ottenne la candidatura. Ricordo che a quel tempo Richetti ex presidente del consiglio regionale veniva presentato dalla vulgata come esperto e capace e lei come grigio ma solido burocrate di partito. Lei per l’errore del Sindaco non comunista si è offeso e i suoi sostenitori continuano a deprecare il fatto anche dopo aver avuto le scuse formali. Trovo molto strano che in questi tre mesi ne lei ne tanto meno i suoi sostenitori abbiate mai perso un secondo del vostro tempo prezioso per stupirvi, non dico per scandalizzarvi, delle migliaia di contumelie contro la candidata del centrodestra Senatrice Borgonzoni, (controfigura, bisognosa di badante, marionetta, opportunista, rifiutata dal padre, ignorante in geografia, animalista per caso, speculatrice, vagabonda, assenteista, balbettante, sconosciuta, il suo capo si vergogna di lei, impresentabile, non la voleva nessuno, fuggiasca, coniglio), potrei continuare fino allo sfinimento. Si accontenti delle scuse del Sindaco non comunista romagnolo, l’impostazione greve, volgare e spesso diffamatoria di questa campagna elettorale non è certo responsabilità del centrodestra. La saluto cordialmente nella speranza che lei riesca in questi cinque giorni a frenare l’irruenza volgare delle sue sardine che vanno in piazza cantando bella ciao, battendosi contro la violenza verbale e l’odio e poi …… 
Gianni Piacenti 

Moderato e Liberale

Alla soglia del 76° anno, portato magnificamente, posso affermare che la mia predilezione sarebbe quella per un partito "moderato e liberale". L'approdo al Pci avvenne dalle sponde sbagliate, allora occupate da Amendola e pochi altri. A dire il vero chi faceva l'amministratore aveva quasi sempre quelle stigmate. Costretti anche dalle difficoltà nell'usare i precetti massimalisti nella gestione quotidiana dei problemi. La mia scuola di partito fu quella. Ho avuto maestri veri: il grande Diotallevi ed il moderno.....Cagnoni. Il più bravo. La battaglia oggi si svolge sul social terreno. Ho fatto centinaia di incontri, sedute, quartieri, commissioni, sezioni e perfino riunioni di caseggiato. Oggi devi solo postare. Difficile adeguarsi a questa politica futile. I problemi vengono ingigantiti o cancellati. Mai risolti. Esiste l'immediata accusa. alle volte truccata, senza confronto o discussione. I consigli comunali verranno sostituiti con un App chiamata ..Gnassi. Ho letto commenti lamentosi, come il Conte interista quando perde o pareggia. I meriti di Salvini risiederebbero nel suo compulsivo uso dei post. Intanto le sardine dovrebbero iniziare a contare correttamente i pesci nelle piazze. Il metodo alberghiero o festaiolo della Ribaldis applicato alla politica d'accatto non vale. Solo un Signore dicono sia riuscito a moltiplicare pani e beni. Lo facciamo con il debito. Non conosco la Lucia Borgonzoni, tanto meno una quarta (quinta) linea come Bonaccini. I paragoni sono bugiardi come le promesse che fate in questi giorni. Fanno subito pensare che soggiornavate sulle poltrone in attesa del misero stipendio di 13 mila euro mensili e tanti, troppi benefit. Uno scandalo. Il consigliere comunale riminese, se vuole espletare bene il suo lavoro, deve dedicare lo stesso tempo e percepisce due/trecento euro mensili. Altro scandalo se rapportato a quello degli assessori che non hanno responsabilità personali se non quella di obbedire al Principe. Sarà la contesa tra il popolo delle periferie abbandonate e pericolose contro l'elite dei garantiti. Le recenti storie raccontano che il popolo di solito vince. Poi saranno tutti fascisti, razzisti, spergiuri e..ladri come Craxi. Ho una esperienza politica che mi permette di affermare che non ci sarebbe partita. L'x factor prodiana ha prodotto Sartori. modesto figurino indottrinato troppo in fretta. Come diceva un compagno, gli manca il know how. Anche l'idea di usare il pesce povero per eccellenza come marchio rivela la coda di paglia dei privilegiati. Siamo arrivati fortunatamente alla fine. Il bello delle elezioni è che sai subito chi vince. Sarebbe giusto fosse così anche nei processi. 

lunedì 20 gennaio 2020

Mobilità da Pirla

Siamo alle feste d'addio del decennale gnassiano. Principe di Rimini fino al Borgo Fortunato. In queste settimane c'e stato un diluvio di promesse, rilanciate dai nautofoni del regime. La Petitti si è aggiudicata il primo posto dei promittenti. L'incubo elettorale sblocca cantieri seppelliti dalla vergogna. Il Psbo rimane però una inspiegabile opera senza bando. Rotatorie ferme, con progetti rifatti come Madonna, lungomari dipinti come fantomatiche innovazioni, pieni di modeste panchine e bugie. L'unica cosa certa è il buco che verrà. A chi serve ve lo lasciamo immaginare. Nessuno entra nel merito dei ritardi. Le due ancelle sono ligie agli ordini del comitato centrale della censura. Facilitatori, processi, prescritti e Aquarene sono argomenti vietati, come contare le centinaia di persone ad ogni apparizione di Salvini. Sarà una lunga battaglia lo smantellamento del sistema piddino. I preti li lascerei al loro posto. Sembra che nella nostra regione ci siano gli eredi della monarchia comunista. Anche se ridotti a Bonaccini, devono governare contro i voleri del popolo. I ritardi ventennali sono addebitati alla loro burocrazia. MetroSanti non interessa più nessuno. Aprono pezzi d'ospedale e opere per i bambini, vittime di attenzioni benedette. Le sardine hanno fatto il loro tempo. Dopo due giorni, emanano un forte odore prodiano. Mettono vista red in ogni angolo. Un forcaiolo metodo per fare cassa. Le porte teatrali ed i milioni per il bus stupido, impongono sevizie alle nostre tasche. Con la prevenzione non hanno attinenza. Nessuna delle promesse sarà realizzata. Ho l'impressione che il prossimo sindaco avrà problemi anche di bilancio. L'eredità è pesante. Quanto inciderà il Psbo nelle bollette? La Complanare è solo propaganda. Un miliardo per il tratto riminese. E' sparito anche Croatti dopo la Sarti? Rimini ha una circonvallazione con spazi per migliorarla. Tre corsie di marcia, quattro/cinque incroci a piani sfalsati e una razionale gestione degli ingressi impropri. Con una spesa sopportabile, diventa una moderna arteria adiacente al sistema urbanizzato. il vero fila dritto senza cartelloni. Munita di due strade di penetrazione, può ridurre il traffico del 50%. Soluzione strutturale, una risposta agli incidenti che ci proiettano ai primi posti mortali. L'assessore al ramo (?) riesce a dare la colpa gli utenti. Sarebbe un compito della minoranza, una volta accertata la presenza, conoscere esattamente tracciati, numero di corsie e collegamenti di questa ca.. di complanare. Uno scontro politico da avviare subito per evitare un altro Metro. Una pista costosa e pericolosa. Gli utenti sono spariti. Torneranno per votare.

Prendila Così

“Prendila così, non possiamo farne un dramma…” recita una delle dolci canzoni di Battisti, da un album che parla di “una donna per amico”. Il ritornello iniziale mi è venuto in mente mentre, sforzandomi di “prenderla così”, pensavo a come sia possibile che noi residenti in Italia non ci permettiamo il lusso di pensare a formule per migliorare la qualità della nostra vita. Complice il dibattito pubblico provinciale che si è limitato a un confronto tra chi sente l’esigenza di cambiare, ma non sa manco dove inizia il pensiero del cambiamento, e chi non avverte altra esigenza che mantenere costante tutto ciò che riguarda la cosa pubblica, perchè in fondo si potrebbe stare anche peggio (bella evoluzione che ci si prospetta!), la stagnazione della realtà italica pare non presentare vie di uscita. Però, concentrandosi su un aspetto pratico-che meriterebbe un’analisi molto più approfondita-ovvero quello dei servizi esternalizzati che da anni investe tutti i comuni italiani, forse si possono individuare insenature attraverso cui avviare un discorso di cambiamento, in senso migliorativo. Per motivi di bilancio, quindi di risparmio, oltre a motivi di sottorganico e tanto altro, i comuni italiani da tempo hanno iniziato un processo apparentemente irreversibile che, attraverso appalti, delega la gestione di numerosi servizi amministrativo-contabili, socio-sanitari, educativi, culturali e ricreativi, ma anche di decoro (eccetera, tanta eccetera!) ad aziende private le quali si trasformano in “municipalizzate”. La scelta di esternalizzare pare obbligatoria per abbassare i costi e avere la stessa qualità di servizio. Se misuriamo la qualità in termini di efficienza economica possiamo anche approvare la scelta (non sempre). Ma se volessimo soffermarci sugli aspetti “sociologico-politici” che queste scelte portano con sè, dovremmo considerare che un servizio che faccia capo a un comune ha la possibilità di mantenere risvolti sociali non indifferenti, nel senso che per un’amministrazione del passato gestire (ed esempio) i servizi educativi per l’infanzia non era solo questione di fare manutenzione a una scuola, predisporre il personale e avviare l’anno scolastico, ma poteva essere una occasione per creare una comunità educante territoriale incidendo sulla rete sociale che inevitabilmente si instaurava tra “fornitori” e “fruitori” , tra frequentanti e insegnanti, famiglie e lavoratori della scuola. Gestire la raccolta dei rifiuti urbani e la pulizia delle strade non era solo questione di servizio impeccabile (magari fosse impeccabile!) entro certi costi, ma era anche un’occasione per, ad esempio, permettere a più persone in stato di necessità o di non autosufficienza di essere ingaggiati come lavoratori, al di là delle “percentuali” (che orribile criterio) stabilite per legge, basandosi piuttosto su quanti lavoratori di questo tipo si hanno sul territorio. Avere la gestione dei servizi interni sicuramente presentava costi elevati, d’altra parte però non venivano quantificati i vantaggi sociali che ne scaturivano. Andando ancora più sul pratico, si potrebbe pensare a una gestione amministrativa che a fronte dell’esternalizzazione/delega, chieda un supporto sociale, ambientale, parasanitario o di altra natura che diversamente rischia di essere perso. Se non si possono abbassare le tariffe dei servizi di cui tutti usufruiamo, ci potrebbe sollevare avere delle municipalizzate che a fronte del grosso servizio che un comune gli concede in gestione, ci fornissero quantomeno un forte e diffuso ritorno in termini di salute, ambiente, servizio sociale. Associazioni, fondazioni create all’interno di queste grosse aziende o cooperative (già esistono in molte realtà) potrebbero permettere di girare una minima parte dei proventi e farla ricadere in maniera più incisiva sul territorio: aziende che ora gestiscono i nostri rifiuti che possano fornire prodotti di cartoleria realizzati con materiale di recupero agli alunni residenti, oppure che prevedano una raccolta di rifiuti a residenti in condizioni di non autosufficienza magari accordandosi con volontari di zona oppure che predispongano o forniscano materiale biodegradabile per le mense di scuole e istituti, ovviamente gratuiti per i residenti, promozionali per le aziende che li producono. Altri servizi che vengono appaltati per più di 3 anni, a fronte di ingenti somme di denaro, potrebbero restituirci mini servizi di trasporti a bassissimo impatto ambientale e a chilometraggio limitato, servizi di pre/post scuola in accordo con le associazioni esperte in attività per l’apprendimento, promozione turistica via web creando nuovi canali, borse di studio.... Esistono infinite possibilità di riprendere un minimo livello di controllo e gestione di quelle esigenze che una azienda privata, per definizione, non può promettere nell’offerta che propone. Solo un amministratore, cittadino della sua comunità, può gestire le mancanze e trattarne contestualmente il recupero. Dato che, purtroppo, tocca prenderla così...almeno cerchiamo la contropartita migliore.
 Arianna Adanti