Dichiarazione di Renzi: gli italiani non hanno fatto enormi sacrifici per pagare le baby pensioni dei greci!! Infatti è vero. Le hanno fatti per pagare quelle degli italiani, le mostruose indennità e vitalizi dei politici di ogni ordine e grado, il Monte dei Paschi, i "cucuzzari" di Roma Capitale, più altre decine di migliaia di cose che, ad elencarle, prenderebbero un anno del Blog.
Woland
PS Rimini in questo elenco ha un posto di rilevo. Forse perchè la conosciamo bene.
martedì 30 giugno 2015
La Rotta di Cagnoni
La Borsa non ha reagito bene alle parole di Gnassi inneggianti alla Molo Street come migliore ma unico prodotto del Sistema Rimini. Un ricostituente per la fiducia degli italiani. Allora ci prova, anzi "riprova" Cagnoni. Il suo è uno peso specifico diverso per i giornali. Anche il Carlino ha sempre storicamente dimostrato di credere nel Magnifico. Non lo ha nemmeno dimenticato nel momento del bisogno. Oggi il Presidente in scadenza ritenta la collocazione nella Borsa.. dei Piccoli di un altro 20% del capitale. La prima l'hanno sottoscritta, in pieno boom economico, con urla di gioia per la mostruosa quotazione (chiedere a Gardini), i sodali del potere riminese. Questa volta ha seguito correttamente il percorso: prima ha chiesto l'autorizzazione al Consiglio Comunale di Gnassi ormai padrone unico della parte pubblica delle cattedrali cagnoniane. I rapporti oggi tra i due sono talmente cordiali da sfociare nell'associativo. I giornali questa mattina, spiegavano anche i meccanismi di questa operazione finanziaria che non porta più il marchio della Casa Boldrini ma è opera di distrazione di massa diversa, che si concluderà tra sei mesi, giusto il tempo per rinnovare la carica Presidenziale e battere finalmente il record di Bokassa. Non è dato sapere però che fine farà la Conchiglia dei Debiti. Ho l'impressione che l'amico Fabio Lisi abbia visto giusto un'altra volta: ha tutte le caratteristiche per essere un Conad con obbligatoria galleria commerciale già pronta. Non ci sarebbe nemmeno bisogno della piscina per mascherarla e non c'è bisogno di "quotarla".
PS1
Se uno ha qualcosa da ridire meglio parli adesso o mai più. Dopo è una società..quotata.
PS2
Le 22.228.218 azioni del valore nominale di un euro e corrispondenti alla maggioranza del 52,56% di Ente Fiera, date in pegno ad Unicredit, a chi vengono vendute?
PS1
Se uno ha qualcosa da ridire meglio parli adesso o mai più. Dopo è una società..quotata.
PS2
Le 22.228.218 azioni del valore nominale di un euro e corrispondenti alla maggioranza del 52,56% di Ente Fiera, date in pegno ad Unicredit, a chi vengono vendute?
CS M5S Rimini
La politica dei fichi secchi
E' urticante sentirsi fare la lezioncina da chi non conosce il peso e le responsabilità che comporta governare una città come Rimini.
E' vero, molti ritengono che il Movimento 5 Stelle, che non ha responsabilità amministrative, pontifica e si permette di dare pagelle di buon governo dai "comodi" scranni comunali dell'opposizione. Troppo facile..
Ma queste sono opinioni.. poi ci sono i fatti.
“Rimini città degli eventi”, pare essere questo il leitmotiv che ispira le politiche turistiche riminesi; la mission, se volete.
Bene, anzi benino.. Perché non basta l'estro del Sindaco di turno, le sue insuperabili trovate per eludere un punto da cui non si può prescindere.
Per realizzare la mission ed incarnare il “sogno” della città degli eventi, ci vogliono infrastrutture e servizi in grado di competere sul mercato degli eventi, appunto: spettacolari, sportivi, sociali etc..
...E qui casca il fatidico asino.
A Rimini
- ci sono impianti sportivi degni di candidarsi ad ospitare eventi di caratura internazionale ? No. esiste un'arena in grado di ospitare eventi musicali all'aperto ? No. esiste un tratto di spiaggia predisposto e attrezzato ad ospitare eventi ? No. ci sono servizi di logistica e marketing centralizzati ? No. esiste una cabina di regia in grado di promuovere e coordinare i rapporti tra organizzatori , uffici pubblici ed i soggetti che, di volta in volta, si ritenesse utile coinvolgere ? No. Esiste un ufficio incaricato di monitorare il mercato internazionale degli eventi, di intrattenere rapporti continuativi e costruttivi con le realtà commerciali (sponsors) e quelle istituzionali (federazioni sportive, enti pubblici, istituzioni sovranazionali etc..) al fine di vendere il prodotto Rimini in modo organico e professionale ? No. Ed infine, esistono atti concreti, messi in campo da questa amministrazione o da quelle che l’hanno preceduta, che ci possano indurre a pensare che ci stiamo muovendo nella direzione di soddisfare i punti di cui sopra ? Mah..
In mancanza dei suddetti requisiti é altamente improbabile che Rimini possa essere o diventare una località attraente per organizzatori di eventi, men che meno stranieri, al di fuori di quelli che non siano emanazione, diretta o indiretta, di precise volontà politico-amministrative e relativi impegni di spesa. Pubblica.
Organizzatori che poi, giocoforza, non possono che essere sempre gli stessi (e qui ci fermiamo).
Peccato che così facendo il cerchio si chiuda, la città si chiuda e si condanni a dover dipendere sempre più dall'estro del Sindaco iper-politicizzato, l'attuale o di colui che verrà, e dei suoi strettissimi collaboratori, per sopperire a croniche deficienze strutturali ed organizzative.
Buon per loro (forse), male, malissimo per la città.
Questa, é la politica dei fichi secchi.
Movimento 5 Stelle Rimini
Il Cambiamento
La riforma elettorale imposta da Renzi era tarata sul 40% come cifra minima dell'incasso elettorale. Subito dopo le europee abbiamo vissuto qualche settimana inondati da previsioni che portavano il PdR a cifre mai raggiunte dalla nostra democrazia ma usuali nella Bulgaria leggermente sovietica o nel Nord Corea non ancora acquistato dagli americani. Abbiamo già fatto rilevare che il M5S è una forza politica che per una serie di ragioni e fortune è perfettamente adatta a "sballottare" vittoriosamente. La capacità di attirare voti da entrambe le parti dello scacchiere ormai è una certezza. Ma cosa è successo? Sembra che la Boschi, la stupenda stratega, abbia capito, forse avvertita da Verdini, che la messinscena parlamentare avrebbe aiutato Di Maio a diventare il Premier del futuro. Sembra, secondo precisi calcoli, che perfino Zaia corra seri rischi di andare al ballottaggio con l'ex bulletto toscano, dimenticato con un azero in un ascensore. Insomma un gran casino con il Pd spaccato per arrivare ad una legge che mette in serio rischio il potere acquisito. Dove sta zazà, bellezza mia? Nel premio che viene dato al partito maggioritario invece che alla coalizione. Si capisce bene che nella attuale situazione, il M5S ingessato e castrato anche come primo partito non supererà mai le coalizioni di centro con destra o sinistra. Alt compagni ci siamo evirati il futuro? Sarebbe davvero ridicolo, ma proprio per questo è possibile che si faccia una clamorosa marcia indietro per riportare le lancette al posto giusto. Non lo vedo bene il PdR. Iniziano i distinguo anche dei pezzi forti dell'informazione di Repubblica, sono ai padrini tra le due fazioni. Anche il Carlino ha pubblicato un articolo interessante del Direttore. Devo dire che non si sono accodati alle cifre di Funelli che mostra poca dimestichezza con la Palata. Conosce meglio il Compartone di S.Giovanni in Marignano. Ma quella è un'altra storia di..campagna residenziale
Rimini Calling
Pulire il cielo con un mocio.
Entro a Villa Manzi che è tardo pomeriggio. Municipale e Questura si sono appena ritirati augurando buon proseguimento. Sulla porta c’è Vera, una bambina bionda di 5 o 6 anni, che punta un mocio verso le nuvole e afferma di voler pulire il cielo. Lei è una delle cose che ricorderò di Rimini Calling e alla domanda “What for?” risponderò: per pulire il cielo con un mocio. Non è sterile romanticheria, è proprio la dimensione dell’impresa. A Rimini, bisogna ribadirlo onde evitare di prendersi per il culo da soli, la legge non è uguale per tutti. O meglio, lo sarebbe anche, ma bisogna ricordare che è uno strumento e, come tale, può essere usato in maniere diverse a seconda delle convenienze, delle pressioni e delle abilità degli avvocati. Nella modesta attività di osservatore amatoriale mi è capitato più di una volta di vedere completamente ribaltate situazioni che davano speranza di legittimità a ricorrenti non potenti. Ricordo con particolare fastidio il caso dell’abitazione di Walter Moretti. Il Tar aveva sentenziato che parte della sua proprietà non potesse essere demolita per il fatto di trovarsi in una occupazione di provvisoria di cantiere, ma il GIP ritenne che il firmatario di quella sentenza non voleva dire quello che aveva detto e venne buttato giù tutto per far spazio al TRC. Non sfuggì a nessuno dei coinvolti l’ingiustizia di quell’atto, come pure improvvisamente fu molto chiaro quanto potesse essere prevaricante una pressione politica. La cronaca ci mette in questi mesi di fronte ad un caso dissimile per dinamiche, ma non meno perplimente. Due fatti in realtà. Entrambi molto noti all’opinione pubblica, anche se poi magicamente invertono il loro valore nella percezione e nelle somministrazioni di pena. Il Coconuts, la cui soglia ci viene raccontata come approdo di tre diverse organizzazioni criminali e Casa Madiba occupata per esigenze di Emergenza Abitativa. Per il locale notturno un provvedimento elevato chiamando in causa l’articolo 100 del TULP viene dimezzato da 30 a 15 giorni dal TAR, mentre per il Centro Sociale, dopo uno sgombero a tempo record, un mese di presidio di Polizia fino al dissequestro. Fuori dal Coconuts (le indagini chiariranno se anche dentro) un kg e mezzo di cocaina a notte, dentro Casa Madiba assistenza ai senzatetto. Pare solo a me una stortura? Di sicuro sembra una cosa strana che Gnassi e la sua Giunta, pronti ad intestarsi anche le giornate di sole, sulla grande operazione antidroga abbiano fatto scena muta. E’ evidente che pur di non mollare l’osso della Molo Street Parade, manifestazione per limitrofi che occupano più la macchina che le stanze d’albergo, si è disposti a sopportare anche l’accostamento al malaffare più pernicioso in assoluto: il Narcotraffico. D’altronde fu lo stesso Primo Cittadino a paragonare Rimini ad una Miami dell’Adriatico… per quanto riguarda il traffico di stupefacenti ha proprio indovinato. L’impressione è che anche Rimini faccia fatica a scegliere, inibita da un malinteso amor per l’indotto turistico, senza contare che sono proprio questo genere di situazioni ad affossare una Riviera in curva negativa da tempo immemore. Sappiamo per certo, se n’è parlato anche in un apposito Consiglio Comunale Tematico, che vi è una massiccia infiltrazione delle Mafie nel panorama degli Hotel della costa. Sappiamo anche, proprio grazie all’operazione “Titano“, che la vendita e l’uso di droghe ha superato il livello di guardia e che, probabilmente, questo commercio è finanziato dall’altrettanto visibile sfruttamento della prostituzione. La gente si muove per contare gli stranieri nelle case Erp e poi va a mangiarsi piada e sardoncini nella piazza dello spaccio, facendo finta di niente. Ecco perchè l’iniziativa Rimini Calling appare una fatica improba. Intendiamoci, questo non significa che non abbia effetti. Anzi. L’occupazione di Villa Manzi, meglio definita come TAZ (Zona temporaneamente autonoma), è stata principio di reazioni a catena su più livelli. Molti hanno tentato di leggerla senza peraltro fare la cosa più ovvia, andando in apprensione. Se fossero semplicemente andati ad assistere avrebbero scoperto cose interessanti ed evitato di ipotizzare attentati alla Molo [Tanti Selfie per Gnassi] Parade. Rimini Calling è stato un laboratorio di condivisione, discussione, performance, ma soprattutto una fucina per ragazzi che hanno parlato di lavoro, di scuola, di Europa ed hanno trovato il loro modo produttivo di esprimersi. Questo ovviamente avrà delle conseguenze. Personalmente ho molto gradito la performance dei Pippatori con centoni giganti fuori dal Coconuts, un modo efficace per dire che non tutto può passare sotto silenzio o, ancora peggio, sotto la perniciosa stupidità per cui si va a protestare contro l’extracomunitario, ma se ti infarinano la stagione chissenefrega.
P.S. “Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica.” [Salvador Allende]
@DadoCardone
Entro a Villa Manzi che è tardo pomeriggio. Municipale e Questura si sono appena ritirati augurando buon proseguimento. Sulla porta c’è Vera, una bambina bionda di 5 o 6 anni, che punta un mocio verso le nuvole e afferma di voler pulire il cielo. Lei è una delle cose che ricorderò di Rimini Calling e alla domanda “What for?” risponderò: per pulire il cielo con un mocio. Non è sterile romanticheria, è proprio la dimensione dell’impresa. A Rimini, bisogna ribadirlo onde evitare di prendersi per il culo da soli, la legge non è uguale per tutti. O meglio, lo sarebbe anche, ma bisogna ricordare che è uno strumento e, come tale, può essere usato in maniere diverse a seconda delle convenienze, delle pressioni e delle abilità degli avvocati. Nella modesta attività di osservatore amatoriale mi è capitato più di una volta di vedere completamente ribaltate situazioni che davano speranza di legittimità a ricorrenti non potenti. Ricordo con particolare fastidio il caso dell’abitazione di Walter Moretti. Il Tar aveva sentenziato che parte della sua proprietà non potesse essere demolita per il fatto di trovarsi in una occupazione di provvisoria di cantiere, ma il GIP ritenne che il firmatario di quella sentenza non voleva dire quello che aveva detto e venne buttato giù tutto per far spazio al TRC. Non sfuggì a nessuno dei coinvolti l’ingiustizia di quell’atto, come pure improvvisamente fu molto chiaro quanto potesse essere prevaricante una pressione politica. La cronaca ci mette in questi mesi di fronte ad un caso dissimile per dinamiche, ma non meno perplimente. Due fatti in realtà. Entrambi molto noti all’opinione pubblica, anche se poi magicamente invertono il loro valore nella percezione e nelle somministrazioni di pena. Il Coconuts, la cui soglia ci viene raccontata come approdo di tre diverse organizzazioni criminali e Casa Madiba occupata per esigenze di Emergenza Abitativa. Per il locale notturno un provvedimento elevato chiamando in causa l’articolo 100 del TULP viene dimezzato da 30 a 15 giorni dal TAR, mentre per il Centro Sociale, dopo uno sgombero a tempo record, un mese di presidio di Polizia fino al dissequestro. Fuori dal Coconuts (le indagini chiariranno se anche dentro) un kg e mezzo di cocaina a notte, dentro Casa Madiba assistenza ai senzatetto. Pare solo a me una stortura? Di sicuro sembra una cosa strana che Gnassi e la sua Giunta, pronti ad intestarsi anche le giornate di sole, sulla grande operazione antidroga abbiano fatto scena muta. E’ evidente che pur di non mollare l’osso della Molo Street Parade, manifestazione per limitrofi che occupano più la macchina che le stanze d’albergo, si è disposti a sopportare anche l’accostamento al malaffare più pernicioso in assoluto: il Narcotraffico. D’altronde fu lo stesso Primo Cittadino a paragonare Rimini ad una Miami dell’Adriatico… per quanto riguarda il traffico di stupefacenti ha proprio indovinato. L’impressione è che anche Rimini faccia fatica a scegliere, inibita da un malinteso amor per l’indotto turistico, senza contare che sono proprio questo genere di situazioni ad affossare una Riviera in curva negativa da tempo immemore. Sappiamo per certo, se n’è parlato anche in un apposito Consiglio Comunale Tematico, che vi è una massiccia infiltrazione delle Mafie nel panorama degli Hotel della costa. Sappiamo anche, proprio grazie all’operazione “Titano“, che la vendita e l’uso di droghe ha superato il livello di guardia e che, probabilmente, questo commercio è finanziato dall’altrettanto visibile sfruttamento della prostituzione. La gente si muove per contare gli stranieri nelle case Erp e poi va a mangiarsi piada e sardoncini nella piazza dello spaccio, facendo finta di niente. Ecco perchè l’iniziativa Rimini Calling appare una fatica improba. Intendiamoci, questo non significa che non abbia effetti. Anzi. L’occupazione di Villa Manzi, meglio definita come TAZ (Zona temporaneamente autonoma), è stata principio di reazioni a catena su più livelli. Molti hanno tentato di leggerla senza peraltro fare la cosa più ovvia, andando in apprensione. Se fossero semplicemente andati ad assistere avrebbero scoperto cose interessanti ed evitato di ipotizzare attentati alla Molo [Tanti Selfie per Gnassi] Parade. Rimini Calling è stato un laboratorio di condivisione, discussione, performance, ma soprattutto una fucina per ragazzi che hanno parlato di lavoro, di scuola, di Europa ed hanno trovato il loro modo produttivo di esprimersi. Questo ovviamente avrà delle conseguenze. Personalmente ho molto gradito la performance dei Pippatori con centoni giganti fuori dal Coconuts, un modo efficace per dire che non tutto può passare sotto silenzio o, ancora peggio, sotto la perniciosa stupidità per cui si va a protestare contro l’extracomunitario, ma se ti infarinano la stagione chissenefrega.
P.S. “Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica.” [Salvador Allende]
@DadoCardone
lunedì 29 giugno 2015
Una moneta per pochi
Le Borse dopo le dichiarazioni di Gnassi sugli effetti della Molo Street, hanno ripreso a correre.. in giù. Si svolgono vertici in ogni parte d'Europa eccetto che a Roma altrimenti lo viene a sapere Marino. Contiamo davvero niente, peggio, siamo i prossimi della Lista Exit Euro. Almeno i cittadini greci hanno la possibiiltà di decidere il loro destino. I giornali (tutti) sono proni e richiamano al senso di responsabilità. Non è tanto la paura che un piccolo paese come la Grecia possa uscire, sarebbe un impatto assorbibile, ma è il concetto dell'uso del referendum che provoca il panico. La democrazia è il vero terrore della finanza, peggio di Putin, per non parlare dell'Isis born in Usa e Tel Aviv. Finora hanno deciso in tre cosa doveva succedere, non è sopportabile che un "debitore" strangolato con tassi da usura abbia il coraggio di ribellarsi ed osi "sbugiardare" la Merkel, arrivando addirittura a chiedere i danni di guerra. Come quella che hanno scatenato sette/otto anni fa in apparente tempo di pace, non avesse fatto vittime e danni come la "mondiale" di settanta anni fa. L'euro è una moneta per "pochi" sostanzialmente uno: la Germania.
Modello.. Gnassi
Non è giusto, senza un referendum.. greco, sostenere, anche sei Sindaco Pro Tempore che la Molo Street, Notte Rosa e Al Meni sulla città, siano il "Modello Rimini". Non voglio nemmeno trasformarmi in un addetto al conteggio, su uno spazio ben delimitato, difficile da taroccare, di quante persone puoi imbucare. Funelli ha scritto 200 mila e le tre/due fotocopie hanno "bevuto " il numero. C'era tanta gente, come ce ne sarà anche per la Notte Rosa e qualsiasi manifestazione organizzata anche dai vecchi Comitati Turistici, quasi tutti sostituiti dai più moderni e fedeli CiViVo per Gnassi. Anche i Quartieri non esistono più. Potevano anzi avrebbero creato molti problemi al Sindaco domiciliato a Rimini ma meno disponibile al confronto. Preferisce dialogare con le veline od i comunicati, comizi solitari che non prevedono repliche. Ma non è questo il punto. Spacciare una festa ed un format ormai testato da anni per una miracolosa ricetta per i drammi turistici, sociali ed imprenditoriali è una "offesa" lavabile solo con le prossime elezioni. Neanche la casalinga Rinaldis ha osato affermare che ci sono state code negli alberghi per mangiare (dopo) la saraghina. Arrivare a fare scrivere che la Molo porta emozioni uniche in un'Italia depressa dalla crisi ha spinto Tsipras ad ordinare tonnellate di sardoni da inviare a Draghi al posto del miliardo e mezzo richiesto. Cosa è successo sulla spiaggia e nella notte non è novità, siamo andati anche bene, di solito il morto ci scappa. E' il pedaggio che dobbiamo pagare ancora, per quanto tempo?
P.S L'amico Baschetti domiciliato, per ragioni di lavoro, sulla Palata da 30 anni, ci ha detto che c'era meno gente dell'anno scorso e lui almeno sa contare.
P.S L'amico Baschetti domiciliato, per ragioni di lavoro, sulla Palata da 30 anni, ci ha detto che c'era meno gente dell'anno scorso e lui almeno sa contare.
Mafia Capitale
Gran parlare ha suscitato lo scandalo per mafia capitale. Marino, sindaco chirurgo, catapultato in una Roma puttana e magnacciona si è accorto, strada facendo, di essere in compagnia di un branco di ladri! Ha tentato di correggere la rotta ma la magistratura ha preceduto tutti. Destra-sinistra in un abbraccio da banda dei soliti ignoti, hanno da molti anni, messo le mani sul flusso di denaro che pioveva e piove ad ogni emergenza. L'ingenuità, complice i giornali e la TV parastatale, finanziata anch'essa dai soldi pubblici, ha focalizzato di volta in volta il capro espiatorio: lo zingaro, l'extracomunitario e la prostituzione... Ma più di capro bisogna essere autentici caproni per non capire che le ragioni di questo continuo flusso di denaro risiedono in un paese che, dietro una sapiente regia, negli ultimi vent'anni ha predisposto nelle istituzioni, tutti i meccanismi per arrivare ad un unico obiettivo: RU-BA-RE! E poiché le tasse dei cittadini sono tante e fanno molto gola, oltre agli strumenti i furbacchioni hanno predisposto anche i suonatori. A partire dai comuni, dalle provincie, dalle regioni ai ministeri, per passare dalle municipalizzate, comprese le finte private società pubbliche, questi suonatori, che altro non sono che segretari generali, manager e dirigenti pubblici, negli ultimi vent'anni hanno avuto un solo compito: come idrovore drenare soldi per chi li ha nominati! Confrontate i loro e i vostri stipendi, se ne avete, e vi renderete conto che l'enorme divario, presuppone un'unica spiegazione: con quello che li paghiamo e li abbiamo pagati a quest'ora dovremmo essere avanti a Germania e Stati Uniti. Non esiste comune, provincia o regione, che non abbia il suo scandalo! Aeroporti che anziché aerei portano in volo, facendoli sparire, milioni di Euro; scuole che crollano durante le inaugurazioni; fiere, governate da cariatidi, che per nascondere i debiti raccontano addirittura di volersi quotare in borsa con la complicità silenziosa di tutti i sindacati, nessuno escluso, i quali anziché difendere gli interessi dei lavoratori si sono trasformati in corporazioni fasciste sempre al soldo degli amministratori di turno. Di questa spesa dannosa e truffaldina, con relativa movimentazione di denaro che ne consegue, in questi ultimi vent'anni, il braccio armato è stato sempre rappresentato da questi manager e dirigenti pubblici. Senza le loro firme: assunzioni senza laurea, concorsi, commesse e inutili appalti tremendamente costosi non avrebbero mai fatto la loro comparsa. C'è un' alleanza che ormai a tutti si configura come associazione a delinquere tra politici e dirigenti che ha un unico scopo: mettersi contro, in qualsiasi caso e con qualsiasi tempo a qualsiasi costo, tanto non pagano loro, i cittadini.
Certamente con un po' di vino e qualche saraghina la pillola va giù meglio e forse fa meno male di una supposta.
Nuvola Rossa
Nuvola Rossa
Podemos e Pd
La scommessa di Civati non è nuova, direi piuttosto usata e sperimentata nel girone infernale delle sinistre. Mi è sembrata più una disperata corsa a mettere il cappello per primo sui posti liberi per paura che un altro li occupasse. I pretendenti sono molti. Manca un leader. Senza questa necessaria presenza, nella moderna concezione della politica rimani come Vendola. E' la testimonianza però di un doveroso tentativo dopo la scandalosa intromissione di Renzi nello storico recinto della sinistra italiana. Una occupazione perfino volgare nella sua manifesta espressione del potere, nemmeno adombrata dalla solidarietà demo-cristiana. Un altro uomo di Marchionne, un Arrivabene democristiano al governo del paese. E' importante che l'italico Podemos non diventi una sommatoria di prefissi alla sinistra del Pd. Lasciate pure che l'invenzione di Veltroni occupi lo spazio del centro, in alternativa ai resti del Banana o di Alfano. Quella è la giusta collocazione. Per la destra ci pensa e bene Salvini. Fra l'altro l'aspetto più miserevole è che i fuggiaschi hanno (tutti) aspettato l'esito delle votazioni più "politiche" degli ultimi anni anche se spacciate per locali. Gli analisti hanno ragione a dire che non supererebbero il 4% raggiunto dalla versione italiana della lista Tsipras alle europee. Nell'epoca della comunicazione "totale" e di una politica fatta di leadership individuali, certamente la proposta di Giuseppe Civati va articolata, resa chiara e inequivocabile sin da subito. Avanti con chi ci sta, ma con un nome e con una piattaforma capace di raggiungere tre obiettivi.
Il primo mettere insieme la struttura di tutte quelle associazioni e movimenti sindacali e piccoli partitini che non hanno alcuna chance di presentarsi da soli. Il secondo, quello di eliminare la conflittualità tipica della frammentazione "a sinistra" che diventa incomprensibile e spesso masochista. Il terzo, offrire una leadership unica capace di confrontarsi con altre leadership come Renzi e Salvini. Ci sono rischi e vantaggi. La Meloni ha dimezzato le pretese, mentre Salvini è passato dal 4 al 16%. Il mercato politico oggi indica la necessità più di ieri di presentare un "padrone" della comunicazione ed offerta. Il migliore in assoluto, un professionista, è stato Grillo, fino a quando ha capito che la creatura doveva camminare con le sue gambe. Non è ancora un giusta autonomia, ci manca molto ma la strada è quella. Al resto ci pensa Renzi, sembra ormai Bersani lo smacchiatore. Non ne indovina più una, era meglio se lo lasciavano, chiuso, nell'ascensore. Con il compagno di disgrazie azero potevano parlare del prossimo destino (greco) dell'Italia.
domenica 28 giugno 2015
Guerra? Vedremo presto
Che vi sarebbe stata in Europa una guerra in tempi brevi, il Cancelliere lo diceva da un pezzo. Tanto che il Blog la quota alla pari. Ieri lo ha confermato lo storico ed esperto militare americano Stephen Cohen, scrivendo che l'ultima decisione di Nato e Usa di dislocare grandi masse di mezzi pesanti al confine russo" è una mossa radicale che realizza quanto voleva la Nato da almeno quindici anni". Cohen ricorda infatti che è la prima volta che la Nato può spiegare un esercito imponente a poche centinaia di metri, si potrebbe dire, dal confine russo. Cento chilometri da San Pietroburgo, dicevamo noi poche settimane fa. Ovviamente la Russia secondo Cohen, dovrà reagire: " e questo porterà l'escalation e la guerra". Incassato l'autorevole avallo a quanto dicevamo dal noto professore dell'Università di Princeton il problema è solo "dove e quando" scoppierà il conflitto. Il pretesto di guerra può nascere ovunque (il Cancelliere propende per la Transnistria) anche se a Giulietto Chiesa non piace chiamarla così'. Più importante del "dove" è il "quando". Su questo riportiamo ancora l'opinione del nostro massimo commentatore. Secondo il Cancelliere la Nato da un punto di vista militare ha una data che non può superare. Diciamo il 2016. Dopo quell'anno entreranno in servizio nell'esercito della Federazione Russa alcuni sistemi d'arma molto "difficili" per la Nato, che ne ridurrebbero la forza offensiva. Sostanzialmente si tratta di due categorie di sistemi d'arma che oggi sono in collaudo od in preserie. I sistemi ipersonici legati al Progetto 4202 ed i missili Sarmat e Yars, capaci di superare la rete ABM americana, che la Nato sta febbrilmente completando in Est Europa. Vi sono poi i sistemi più propriamente difensivi come l'antiaereo-antimissile S500 che renderebbero molto più difficile "l'attacco fulmineo" detto PGS, già in stato avanzato. Da questa gara contro il tempo dei due schieramenti dipenderà il nostro futuro. Ovviamente anche se la Nato "attaccasse" nel suo "momento migliore" (2016), per l'Europa non sarà uno scherzo.
Woland
PS Dell'intervista del Prof. Cohen, guarda caso, pur essendo americano, non vi è la minima traccia sui media occidentali (non parliamo di quelli italiani)
Woland
PS Dell'intervista del Prof. Cohen, guarda caso, pur essendo americano, non vi è la minima traccia sui media occidentali (non parliamo di quelli italiani)
Muccioli..Stefano, complimenti
Non intendiamo certo avanzare diritti d'autore avendo (per primi) criticato l'assunzione di 30 dipendenti da parte del Comune di Gnassi. Ci fa piacere (molto) che anche il Carlino in prima pagina e con l'autorevole penna del Direttore spenda qualche critica verso lo scandaloso premio al "pubblico" che il PdR in versione gnassiana sta perfezionando nella ex capitale del turismo. Millecentotrentatre dipendenti ed una pletora di dirigenti con stipendi assurdi rispetto alle competenze ed incarichi fino ad arrivare alla Segretaria generale, il Messi della squadra, non bastano per amministrare una Città sull'orlo del baratro economico/ imprenditoriale? Nel 2014 sono fallite a Rimini 1000 aziende, i dipendenti dove sono ..in Comune? Nel 2015 quando tireremo i conti sarà molto peggio. Non importa a quali mansioni saranno dedicati i trenta fortunati che lavoreranno 36 ore alla settimana e non si ammaleranno mai. E' una (piccola) dimostrazione delle disparità che avvengono nel mondo del lavoro e della ragione per cui i sindacati non contano (giustamente) più un ca... Il Direttore del Carlino faceva correttamente rilevare che mentre i cittadini aspettano il bollettino della Tari, altra assurda invenzione fiscale locale, con un aumento dell'8% perchè tanti, troppi falliscono e non la pagano, aumentiamo la nostra spesa pubblica perchè non riusciamo a trovare altri 30 colleghi che si possono spostare di qualche metro negli uffici, continuando lo stesso carico di lavoro, in alcuni casi alleggerendolo al punto di farlo diventare ..etereo. Ma andate alla Molo Street. Siamo garantisti nati, non a locale alternato. La legge va sempre rispettata ed il Coconuts riaperto. Tanto Gnassi è (politicamente) finito lo stesso.
A Scuola dalla Prof.ssa Urbinati
sabato 27 giugno 2015
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Vi anticipiamo, come sempre, che la festa meno alcolica e più per le famiglie secondo il postulato di Gnassi, assunto al rango di dogma, quasi una fede cittadina, ha ottenuto un grande successo e l'ennesimo record di presenze. Poi, domani, con tutta tranquillità e senza postumi di sbornie, lo potete leggere in 3 D sulle locandine del potere locale. Qualcuno si potrebbe chiedere come facciamo a saperlo alle ore 18,10 prima che la festa abbia inizio. Semplicissimo: basta essere costretti a leggere i giornali riminesi degli ultimi dieci anni. Anzi vi diciamo di più: lo stesso ennesimo record lo avrà la Notte Rosa tra una settimana. Contenti?
Woland
PS Bertino un grande. La prossima volta ce ne vogliono due.
Woland
PS Bertino un grande. La prossima volta ce ne vogliono due.
Silenzio su corsia protetta.
Le dimissioni della Dott.ssa Frisoni, dall'Agenzia della Mobiiltà, hanno fatto calare il silenzio sulla corsia protetta del Trc. E' giusto ricordare che era (per casualità anagrafica) anche la nipote, non so se prediletta, di Melucci Maurizio, ritornato senza grandi sforzi al ruolo di maitre a penser come fare fuori Gnassi. Qualcuno vuole accostare la recente vicenda sul Lungomare a questa "intenzione" politica di liberare la Città dal migliore Taglianastri del dopoguerra. Per quanto ormai le abbiamo viste tutte ma non ancora lette, non credo a questa versione. Sono due fatti distinti che però inevitabilmente tendono ad accostarsi. Tornando sull'opera stupida, costruita per paura di una Corte dei Conti, dopo le imprese ai danni dei pini secolari di Riccione e l'erezione di un muro che tra qualche anno verrà demolito in tanti pezzi souvenir per i pochi turisti rimasti, è calata una bonaccia giornalistica quasi preannunciante un temporale. Conoscendo benissimo il migliore fiutatore dei pericoli e splendido interprete dello slalom per non imbattersi negli stessi, la cosa ha iniziato ad insospettire. Vuoi vedere che..le dimissioni e qualche nube all'orizzonte sono la stessa cosa. Non vi resta cari intrepidi giornalisti che intervistare l'Ing. Dalprato. Se non era per lui, il Trc non si sarebbe mai fatto, ma la Corte dei Conti avrebbe avuto altro da fare che indagare otto (gli altri sono morti) sfigati amministratori, presi a caso, per una scuola costruita 45 anni fa. Grazie alla solerte Segretaria Comunale. Tanto lei percepisce uno stipendio e varie indennità per quasi e soli 200 mila euro, non meno del grande fiutatore e capo supremo del Trc: Ingegnere Ermete Dalprato. Solo lui poteva resuscitare quel cadavere dopo due progetti e altrettanti appalti..sbagliati. Doveva mettere però la sua "grande" intelligenza al servizio magari di un.. Piano Strutturale. Serviva di più.
PS Stando ai cartelli l'8 agosto dovreste inaugurare il Fulgor. O cambiate cinema o cartello. Finirà così anche il Teatro ed il..Trc. Però abbiamo le strade che nascono rosse ma diventano grigie
PS Stando ai cartelli l'8 agosto dovreste inaugurare il Fulgor. O cambiate cinema o cartello. Finirà così anche il Teatro ed il..Trc. Però abbiamo le strade che nascono rosse ma diventano grigie
Dieci Euro
Dieci euro al giorno, è l'ultima offerta dei tour operator per continuare a vendere gli alberghi di Rimini. Non ci risparmiano nemmeno la solita intervista alla Rinaldis, ripetente gli stessi concetti da troppi anni. La caduta vertiginosa dell'appeal riminese è correttamente sancita dal mercato. I venti euro sembravano la linea di Ermeti lo Strategico, sulla quale aveva ordinato alla "sua" presidente di fare muro. E' crollato come la nostra economia principale. Per fortuna esiste ancora la Fiera Cagnoni l'unica società in grado di produrre utile e dividendi anche con i..mattoni. Sono prezzi fallimentari che possono subire aggiustamenti al rialzo di qualche euro in ragione del tipo di struttura e/o servizio, ma liquidarli come un fenomeno legato ad un mercato marginale è negare la realtà. Nel presunto recinto "marginale" albergano oltre i due terzi del sistema ricettivo. Il buffo del non si vende ma si "svende" è la propaganda del regime renziano in salsa gnassiana. Sono i gemelli del fallimento politico, sociale ed imprenditoriale. Raccontano ancora Rimini come una sorta di Montecarlo dove tutti sognano di risiedere tanto gli scontrini non li controllano. Lo scandalo è
la partecipazione, a questo gioco delle bugie, delle associazioni o meglio quello che rimane delle stesse, se pensiamo la fine davvero drammatica che ha fatto la Cna, la regina del reame. La dico in un altro modo: quando la Patrizia Rinaldis per conto, prima di Ermeti ed oggi anche di Gnassi, critica la rincorsa ribassista dei suoi colleghi, dimenticando che sono la stragrande maggioranza, si iscrive nel ristretto clubino degli innocenti, mentre gli altri sono...imbecilli o peggio incapaci? La colpa è il prodotto città, nel suo insieme, sempre più scadente, a partire da quello infrastrutturale. Non m'interessa davvero chiedere dimissioni, non cambierebbe niente, li sta cancellando il famoso mercato che ci ha premiato per alcuni decenni, regalando rendite di posizione assurde, tali da ingessare il nostro patrimonio ricettivo. Era meno faticoso e conveniente affittare l'albergo, si guadagnava in due. Oggi il proprietario ha un cadavere di camere e tasse insostenibili, gli affittuari più bravi arrivano ad agosto poi ..chiudono o scappano. Abbiamo la classe dirigente e politica che ci meritiamo. I migliori sono riusciti ad accumulare oltre 60 milioni di debiti (nostri) gestendo uno scalo. Voglio ricordare che nella gestione c'era tutto l'armamentario politico e sindacale della città intesa come provincia. Maggioranza e falsa opposizione. Nessuno dei tre giornali ancora rimasti appesi al filo dei pochi lettori, ha il coraggio di richiamare questa verità? Sarebbe il vangelo da predicare per il futuro. Ho l'impressione che invece si ciurli nel manico delle Liste per cambiare lasciando tutto come prima, magari anche Gnassi, il candidato unico del Pd dei... Pinocchi. Come amo spesso ripetere: più scienza che fantascienza, se non mera propaganda. Si tratti del Trc, Spiaggia, Mobilità fino ad Hera. Come mai nessun consigliere ha chiesto al Sindaco (sbrigarsi) a quanto ammonta al momento l'assegno (in bianco) consegnato ad Hera per il Psbo? Per avere l'impianto di depurazione più grande d'Europa, del quale Gnassi ha (solo) tagliato il nastro, abbiamo regalato le falde del Marecchia e la presidenza delle Acque di Romagna a Bernabè. Ne valeva la pena?
la partecipazione, a questo gioco delle bugie, delle associazioni o meglio quello che rimane delle stesse, se pensiamo la fine davvero drammatica che ha fatto la Cna, la regina del reame. La dico in un altro modo: quando la Patrizia Rinaldis per conto, prima di Ermeti ed oggi anche di Gnassi, critica la rincorsa ribassista dei suoi colleghi, dimenticando che sono la stragrande maggioranza, si iscrive nel ristretto clubino degli innocenti, mentre gli altri sono...imbecilli o peggio incapaci? La colpa è il prodotto città, nel suo insieme, sempre più scadente, a partire da quello infrastrutturale. Non m'interessa davvero chiedere dimissioni, non cambierebbe niente, li sta cancellando il famoso mercato che ci ha premiato per alcuni decenni, regalando rendite di posizione assurde, tali da ingessare il nostro patrimonio ricettivo. Era meno faticoso e conveniente affittare l'albergo, si guadagnava in due. Oggi il proprietario ha un cadavere di camere e tasse insostenibili, gli affittuari più bravi arrivano ad agosto poi ..chiudono o scappano. Abbiamo la classe dirigente e politica che ci meritiamo. I migliori sono riusciti ad accumulare oltre 60 milioni di debiti (nostri) gestendo uno scalo. Voglio ricordare che nella gestione c'era tutto l'armamentario politico e sindacale della città intesa come provincia. Maggioranza e falsa opposizione. Nessuno dei tre giornali ancora rimasti appesi al filo dei pochi lettori, ha il coraggio di richiamare questa verità? Sarebbe il vangelo da predicare per il futuro. Ho l'impressione che invece si ciurli nel manico delle Liste per cambiare lasciando tutto come prima, magari anche Gnassi, il candidato unico del Pd dei... Pinocchi. Come amo spesso ripetere: più scienza che fantascienza, se non mera propaganda. Si tratti del Trc, Spiaggia, Mobilità fino ad Hera. Come mai nessun consigliere ha chiesto al Sindaco (sbrigarsi) a quanto ammonta al momento l'assegno (in bianco) consegnato ad Hera per il Psbo? Per avere l'impianto di depurazione più grande d'Europa, del quale Gnassi ha (solo) tagliato il nastro, abbiamo regalato le falde del Marecchia e la presidenza delle Acque di Romagna a Bernabè. Ne valeva la pena?
venerdì 26 giugno 2015
Bilderberg e la guerra
Non più segreta contro il danaro contante. Per alcuni una guerra nascosta contro il denaro contante è in atto da tempo. L'obiettivo finale? Liberarsi dei contanti.
Il Cancelliere ci ha mandato alcune brevi riflessioni su un tema che riguarda tutti, trattato nei giorni scorsi alla annuale riunione del Gruppo Bilderberg (o “Illuminati” che dir si voglia) tema di cui si è parlato poco. Riportiamo la sua riflessione esattamente come ce l’ha mandata.
Varie fonti anche autorevoli hanno confermato che le discussioni private tra i partecipanti (di alto livello di tutto il mondo) del “Gruppo Bilderberg” includono accordi per limitare la valuta e sanzionare o in ultima analisi, anche vietare, le transazioni in contanti. Diciamo che il contante, dopo la Russia sembra diventato il nemico numero uno dei “poteri forti occidentali”. Non è difficile capire perché. Cercheremo di spiegarlo in poche parole. Il gruppo Bilderberg, secondo moltissime indiscrezioni ha discusso a fondo il progetto di imporre più controlli sui capitali di tutti i cittadini. Solo apparentemente sono diversi gli scopi dei membri del “Gruppo” tutti espressione delle Finanze Mondiali, più i giornalisti (quelli scelti dagli “illuminati!” ovviamente) che rappresenterebbero il “soft power”(!!!). Mentre i direttori di HSBC dicono di voler combattere il riciclaggio di denaro illegale proveniente dal narcotraffico altri insistono per dare nuove basi alla struttura fiscale Europea affinché tutti debbano pagare le tasse. È chiaro che i rappresentanti di HSBC hanno lanciato un chiaro e inequivocabile messaggio. Il metodo migliore per controllare i capitali evitando il riciclaggio è quello di togliere totalmente il denaro contante sostituendolo con la moneta elettronica. In questa maniera anche lo stato avrebbe un maggiore controllo sui flussi finanziari dei contribuenti. Più che “maggiore” diremmo “totale”. Secondo gli “illuminati” si potrebbero anche imporre restrizioni economiche elettroniche con l'intento di bloccare i finanziamenti a gruppi terroristici(ad esempio ISIS se non fosse che proprio una “creatura degli illuminati”). Al Bilderberg si è discusso anche dei nuovi controlli, da imporre in tutta Europa, sulla vendita e il commercio di metalli preziosi. Se anche questo per “nobili” scopi. Sempre in questi influenti ambienti si conclude che quindi bisognerebbe eliminare completamente il denaro contante, dando il potere alle banche e ai governi di controllare tutti i soldi dei cittadini. Questo verrebbe giustificato come una soluzione per evitare il collasso economico. A questo punto viene in mente la diabolica, ma efficacissima formula: PROBLEMA, REAZIONE, SOLUZIONE ?
1) PROBLEMA: imminente crollo economico mondiale (inventato o “creato per la bisogna”ma lanciato e sponsorizzato dai “giornali amici”). 2) REAZIONE: tutte le persone pensano di perdere i loro risparmi e invocano dai loro governi una soluzione che li salvi. 3) SOLUZIONE: i governi ben contenti offrono senza problemi una bella carta di credito per tutti. E tutti sono felici e contenti di ottenerla. Lì per lì… In fondo è l’esperienza “greca”, se il denaro contante viene reso illegale e quindi tolto dalla circolazione, tutti dovranno ripartire da capo con un nuovo mezzo di pagamento, una moneta digitale in un sistema mondiale (o quantomeno “occidentale”) controllato esclusivamente dalle banche (occidentali) che avranno a loro volta la facoltà di fare ciò che voglio di quella carta. “Carta” nella quale è racchiusa la vita e la morte del suddito (un tempo si sarebbe detto “cittadino”…) Ad esempio, qualcuno potrà, per qualsiasi motivo, dire addirittura ciò che una determinata persona può comprare e cosa non può comprare; potranno azzerare la carta e la persona non avrà più la possibilità di fare acquisti. Diventerà una “non-persona”, non esisterà. Questo progetto è iniziato tanto tempo fa. Ora questa situazione è sempre più palese e ognuno ha ormai una carta di credito come si dice, "te le tirano dietro". Siccome pochi danno importanza alla cosa, in questo mondo abitato da una massa di ignavi, bisogna prepararsi al peggio. Ricordate (quelli che hanno letto”1984” di Orwell) i “prolet?”. Ecco questo, secondo gli “illuminati”sarà, a breve, il nostro destino.
Il Cancelliere
Varie fonti anche autorevoli hanno confermato che le discussioni private tra i partecipanti (di alto livello di tutto il mondo) del “Gruppo Bilderberg” includono accordi per limitare la valuta e sanzionare o in ultima analisi, anche vietare, le transazioni in contanti. Diciamo che il contante, dopo la Russia sembra diventato il nemico numero uno dei “poteri forti occidentali”. Non è difficile capire perché. Cercheremo di spiegarlo in poche parole. Il gruppo Bilderberg, secondo moltissime indiscrezioni ha discusso a fondo il progetto di imporre più controlli sui capitali di tutti i cittadini. Solo apparentemente sono diversi gli scopi dei membri del “Gruppo” tutti espressione delle Finanze Mondiali, più i giornalisti (quelli scelti dagli “illuminati!” ovviamente) che rappresenterebbero il “soft power”(!!!). Mentre i direttori di HSBC dicono di voler combattere il riciclaggio di denaro illegale proveniente dal narcotraffico altri insistono per dare nuove basi alla struttura fiscale Europea affinché tutti debbano pagare le tasse. È chiaro che i rappresentanti di HSBC hanno lanciato un chiaro e inequivocabile messaggio. Il metodo migliore per controllare i capitali evitando il riciclaggio è quello di togliere totalmente il denaro contante sostituendolo con la moneta elettronica. In questa maniera anche lo stato avrebbe un maggiore controllo sui flussi finanziari dei contribuenti. Più che “maggiore” diremmo “totale”. Secondo gli “illuminati” si potrebbero anche imporre restrizioni economiche elettroniche con l'intento di bloccare i finanziamenti a gruppi terroristici(ad esempio ISIS se non fosse che proprio una “creatura degli illuminati”). Al Bilderberg si è discusso anche dei nuovi controlli, da imporre in tutta Europa, sulla vendita e il commercio di metalli preziosi. Se anche questo per “nobili” scopi. Sempre in questi influenti ambienti si conclude che quindi bisognerebbe eliminare completamente il denaro contante, dando il potere alle banche e ai governi di controllare tutti i soldi dei cittadini. Questo verrebbe giustificato come una soluzione per evitare il collasso economico. A questo punto viene in mente la diabolica, ma efficacissima formula: PROBLEMA, REAZIONE, SOLUZIONE ?
1) PROBLEMA: imminente crollo economico mondiale (inventato o “creato per la bisogna”ma lanciato e sponsorizzato dai “giornali amici”). 2) REAZIONE: tutte le persone pensano di perdere i loro risparmi e invocano dai loro governi una soluzione che li salvi. 3) SOLUZIONE: i governi ben contenti offrono senza problemi una bella carta di credito per tutti. E tutti sono felici e contenti di ottenerla. Lì per lì… In fondo è l’esperienza “greca”, se il denaro contante viene reso illegale e quindi tolto dalla circolazione, tutti dovranno ripartire da capo con un nuovo mezzo di pagamento, una moneta digitale in un sistema mondiale (o quantomeno “occidentale”) controllato esclusivamente dalle banche (occidentali) che avranno a loro volta la facoltà di fare ciò che voglio di quella carta. “Carta” nella quale è racchiusa la vita e la morte del suddito (un tempo si sarebbe detto “cittadino”…) Ad esempio, qualcuno potrà, per qualsiasi motivo, dire addirittura ciò che una determinata persona può comprare e cosa non può comprare; potranno azzerare la carta e la persona non avrà più la possibilità di fare acquisti. Diventerà una “non-persona”, non esisterà. Questo progetto è iniziato tanto tempo fa. Ora questa situazione è sempre più palese e ognuno ha ormai una carta di credito come si dice, "te le tirano dietro". Siccome pochi danno importanza alla cosa, in questo mondo abitato da una massa di ignavi, bisogna prepararsi al peggio. Ricordate (quelli che hanno letto”1984” di Orwell) i “prolet?”. Ecco questo, secondo gli “illuminati”sarà, a breve, il nostro destino.
Il Cancelliere
Renzite
La Renzite è a tutti gli effetti riconosciuta come malattia invalidante. Ha fatto la sua timida comparsa alcuni anni orsono, con un primo focolaio a Firenze, aiutato nell'espandersi anche da un certo Verdini. A differenza di moltissime malattie infettive, non si hanno notizie di portatori sani. Le reazioni più evidenti sono da attribuire all'ignoranza mescolata all'antico virus dell'arrivismo, mai debellato. Ha prodotto un pericoloso mix al quale solo recentemente in occasione delle consultazioni elettorali è stato trovato un rimedio sufficientemente sicuro nei suoi test vittoriosi. La patologia tende ad autoestinguersi, come un fuoco senza ossigeno. La malattia pur essendo ancora diffusa, mostra evidenti segnali di debolezza nella sua virulenza. Nessuno guarisce ma si ammalano in meno. In alcune regioni e città preferiscono perfino la vecchia ed inefficace aspirina berlusconiana od il seminuovo e dirompente metodo " Salvini". In quelle liberate dal pericolo è arrivata una cura a 5 Stelle, efficace e rivoluzionaria. L'untore e leader del Renzismo è in una fase preoccupante di confusione personale e sanitaria. Nell'ultimo consulto europeo è stato "sfanculato" anche in ungherese. Ormai non fa più paura a nessuno. Emigrazione, scuola, recessione sono i campi nei quali ha subito le grandi sconfitte. Rimane ancora un'enclave riminese da disinfettare. Dopo anni di frasi ad effetto, in inglese, piste, fila dritto, rotonde, e feste crediamo che il punto più basso l'epidemia l'abbia raggiunto con il discorso in occasione di Al Meni. Alla fine dello sconclusionato panegirico di se stesso, si è trovato nelle Mani, 10 euro, il valore della Città nelle sue..Meni.
Molo Street
Finalmente un consigliere.. comunale chiede lumi sulla sicurezza di questa festa.
Da anni segnaliamo che la manifestazione lasciava, molti, mille dubbi di vario genere.
La nostra sensibilità in materia nasce con le attenzioni che dovevamo porre quando organizzavamo le Feste dell'Unità, oggi decadute ad amicizia democristiana se non arlottiana. Un tecnico collaudatore ci mandò a comprare a poche ore dall'apertura della festa un rubinetto a pedale in quanto chi lavorava in cucina doveva aprire l'acqua senza l'uso delle mani. Giustamente eravamo assimilati ad un qualsiasi locale pubblico.
Si partiva con le verifiche: accessi, vie di fuga ecc, poi si passava al controllo delle infrastrutture che dovevano essere munite di collaudo, poi si arrivava al controllo della loro perfetta istallazione, con tanto di verifica degli ancoraggi e delle certificazioni antincendio.
Il secondo passaggio era la visita degli impianti elettrici: lampade stagne munite di gancio di sicurezza, impianto di emergenza, controllo della sezione dei cavi e del loro posizionamento, messe a terra per apparati elettrici e delle masse ferrose.
Il vero cruccio negli ultimi anni era diventato l'impianto a gas. Si eliminarono le bombole sostituendole con il cosiddetto" bombolone", recintato con collegamenti fissi di rame eliminando completamente le più comode gomme.
Infine si passava in rassegna i gabinetti e si chiudeva con la raccomandazione che tutto il personale fosse munito di tesserino sanitario e vestito di bianco con tanto di retina in testa e capellino. Fatta lunga? Pura burocrazia? Non sono d'accordo, anche durante le feste dell'Unità capitava di scontrarsi con il solito facilone, che la voleva mettere in politica, Un normale amministratore del Pci sapeva che quello che valeva per gli altri, doveva essere obbligatorio anche per noi. Una delle non piccole differenze con il PdR di oggi. Chi aveva un'attività sapeva che la prevenzione è il miglior antidoto per evitare le disgrazie.
Fatto questo quadro rimaniamo stupiti (bugia) che un assessore con la delega alla sicurezza, invece di fare proprie le preoccupazioni sollevate dal consigliere comunale, si lanci in una difesa d'ufficio non petita. Ha affermato che i collaudi si fanno, cosa che il Consigliere Gennaro Mauro non aveva messo in dubbio. Non per caso, in passato una squadra formata da una decina di soggetti faceva il sopralluogo poco prima dell'apertura per verificare che tutto fosse conforme alla progettazione presentata.
Se questa è la parte che ha sollevato (giustamente) il consigliere, la nostra proposta è che si facciano i regolari controlli anche per quanto riguarda la gestione. Un conto è la festa di un partito che notoriamente si sovvenzionava con le salsicce, altro una festa come la Molo e quelle sul Lungomare imbiancato di neve che sempre "notoriamente" concedono lauti, molto lauti guadagni. I prezzi siano ben in vista, gli scontrini puntualmente rilasciati, ed il personale che lavora non può essere genericamente camuffato con un non meglio precisato "volontariato". A Mauro, come ai tanti consiglieri affannati dall'improbo lavoro, non rimane che "postare" quello che vedono. Attività nella quale quasi tutti eccellono. Ormai le discussioni avvengono solo nel Consiglio di Quartiere di Facebook
giovedì 25 giugno 2015
Nemesis
Fino a due anni fa Rimini era la capitale turistica dei russi. Quelli “medi” ovviamente, non i super ricchi che andavano in Sardegna. Era anche il luogo d’elezione delle “badanti” quasi tutte provenienti dalla regione di L’vov o Leopoli se vogliamo dirla all’italiana. Adesso i russi non ci sono più, aiutati anche dalla Unione Europea, che minaccia sanzioni pesantissime se per caso hanno fatto un giro in Crimea. Risultato: non viene più nessuno. Sono rimaste le “badanti” però un po’ meno e evidentemente un po’ più preoccupate. Fino a qualche mese fa sotto l’Arco d’Augusto c’era sempre una piccola (più o meno) manifestazione di ucraine contro Putin e contro la Russia ingrossate da qualche esponente di secondo piano del PD riminese. Adesso sono sparite. Domanda: non è che anche gli ucraini, dipinti come diciamo non dei mostri di acutezza, si sono accorti che i loro “padroni” americani sono disposti a combattere contro la Russia “fino all’ultima goccia di sangue ucraino?” A volte, come ci insegna la Storia, anche quelli che sembrano meno svegli, ogni tanto si ridestano. Gli unici immuni dal risveglio sembrano essere, anzi sono e saranno gli europei e gli italiani in particolare. Dei riminesi, nella stragrande maggioranza, meglio non parlarne... . Hanno scambiato mezzo milione di russi con duecento lettoni a 10 euro al giorno... .
Woland
La biscia rivoltata
Come si dice da noi: la biscia si è rivoltata. Sono un vecchio adoratore della radio. Nella mia intensa attività giornaliera di taxista dei nipotini, compio almeno 4/5 volte il percorso urbano tra Viserba e Rimini. Oltre alla fortuna d'ammirare le migliori opere ascrivibili al Fila Dritto, raggiungo dimenticati orgasmi, per numero ed intensità, tutte le volte che supero il Largo Vannoni detto anche l'opera prima di Anthea. Una stucchevole pugnetta per arrivare a dire che il M5S sta ricevendo una meritata ricompensa del lavoro svolto in questi due anni. Non è tutto merito loro, in verità e nella percentuale, le colpe e le porcherie del PdR sono enormi, superano largamente i meriti del triumvirato pentastellato al comando. Ho cancellato la romana Taverna. Non si può superare il limite nell'adoratur. La Rai da sempre rappresenta il migliore soggetto "odoratore e fiutatore" dell'aria che tira. Da qualche settimana stanno trattando il M5S come fosse davvero il secondo e presto il primo partito italiano. Hanno smesso le prese per il culo perfino triviali, nei panini indecenti che confezionano non si dimenticano mai di inserire le imprese compiute dai grillini parlamentari. Anche in quel branco, la cui composizione all'inizio rasentava l'assurdo, si è svolta una naturale selezione della specie politica. I migliori pur in una monotematica versione sono usciti, alcuni di livello impensabile. Nel lungo periodo Fico e Di Maio saranno punti fermi. A Di Battista toccherà la sfiga di fare il Sindaco di Roma. Anche al Cancelliere se la Banda Cardone riuscirà a compiere un ragionamento semplice, semplice, quasi elementare, spetterà l'ardua impresa di risanare una Città colpita dal gnassismo, dalle feste dello sballo e neve. Vice sindaco il Gen. Cecchi, capogruppo della maggioranza (nuova) il Dott. Paolizzi, così impara. Il Pd ha subito una modesta, per il momento, lacerazione a sinistra. Ho l'impressione che copiare il tiki-taka alla podemos sia una velleitaria e tardiva espressione di autonomia da Renzi. Confluiranno anche loro nel mare nostrum dell'opposizione o si iscrivono al piccolo, insignificante ed irritante partitino dei poltronari con la puzza sotto il naso? Pantaleoni si è dimesso dalla Fiera di Cagnoni?
Comunicato M5S Santarcangelo
Nel nome della Trasparenza.
Il presente comunicato viene diffuso in merito all'inchiesta del GAP (Gruppo Antimafia Pio La Torre) a proposito del nuovo parcheggio del Pala SGR in via della Resistenza a Santarcangelo di Romagna. Nell'ennesimo esempio di poca trasparenza delle Amministrazioni PD viene da chiedersi se in certe realtà politiche il garantismo sia stato scambiato per una specie di bonus, capace di far tralasciare accortezza e questioni di opportunità politica. Sarebbe da stabilire, infatti, se sia opportuno o meno per una Amministrazione Comunale avere a che fare con personaggi che seppur a piede libero destano parecchie perplessità. Ci riferiamo a Vincenzo Moio, colui che un'informativa del ROS di Genova definiva come un affiliato alla 'Ndrangheta almeno dal 2001 e che ha ricoperto il ruolo di Vicesindaco a Ventimiglia, comune sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2012. Il primo in Liguria. Un uomo che è stato citato in numerose indagini sulla 'ndrangheta in Liguria e compare da ultimo nella sentenza di primo grado del processo "La Svolta" emessa ad ottobre 2014. Un uomo che, a quanto risulta dalle intercettazioni, avrebbe intrattenuto per anni rapporti con boss di spicco della locale di 'ndrangheta della zona ligure arrivando perfino a chiedere voti per far eleggere la figlia nelle elezioni regionali del 2010. Appare evidente la necessità di parlare del fatto per togliere qualsiasi dubbio in merito ad un affidamento di lavori che desta diverse preoccupazioni, anche per il modo con cui si tende a minimizzare il ruolo di Vincenzo Moio, la cui posizione di primo piano è documentata da verbali della giunta comunale in cui si parla di lui come "socio lottizzante che segue i lavori". Per quanto sopra detto il Movimento 5 Stelle chiede: . Una seduta del consiglio comunale straordinaria a Santarcangelo per affrontare compiutamente questa situazione. Che venga trasmessa ai nostri Consiglieri Comunali il nulla osta relativo alla Certificazione Antimafia della Athena Immobiliare srl, ditta lottizzante dei lavori. Se l'ex Commissario di Santarcangelo, Dott. Nuzzo, sapendo i precedenti di Moio, si sia attivato in qualche modo per tentare di escludere tale soggetto dai rapporti intercorsi con il comune di Santarcangelo. Di verificare oggi se Moio e la Athena abbiano qualche altra convenzione, contratto in essere nei comuni di Santarcangelo e in quelli della Provincia di Rimini. La "trasparenza" non è una pratica da rappresentare solo negli slogan di partito, al contrario è un'abitudine che va messa in atto prioritariamente in tutte le pratiche Amministrative. Un grazie di cuore al Gap per il suo attivismo nel contrasto alla pericolosa faciloneria con cui si trattato certi argomenti.
Giulia Sarti Raffaela Sensoli Sara Andreazzoli Bruno Beccati Movimento 5 Stelle
Il presente comunicato viene diffuso in merito all'inchiesta del GAP (Gruppo Antimafia Pio La Torre) a proposito del nuovo parcheggio del Pala SGR in via della Resistenza a Santarcangelo di Romagna. Nell'ennesimo esempio di poca trasparenza delle Amministrazioni PD viene da chiedersi se in certe realtà politiche il garantismo sia stato scambiato per una specie di bonus, capace di far tralasciare accortezza e questioni di opportunità politica. Sarebbe da stabilire, infatti, se sia opportuno o meno per una Amministrazione Comunale avere a che fare con personaggi che seppur a piede libero destano parecchie perplessità. Ci riferiamo a Vincenzo Moio, colui che un'informativa del ROS di Genova definiva come un affiliato alla 'Ndrangheta almeno dal 2001 e che ha ricoperto il ruolo di Vicesindaco a Ventimiglia, comune sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2012. Il primo in Liguria. Un uomo che è stato citato in numerose indagini sulla 'ndrangheta in Liguria e compare da ultimo nella sentenza di primo grado del processo "La Svolta" emessa ad ottobre 2014. Un uomo che, a quanto risulta dalle intercettazioni, avrebbe intrattenuto per anni rapporti con boss di spicco della locale di 'ndrangheta della zona ligure arrivando perfino a chiedere voti per far eleggere la figlia nelle elezioni regionali del 2010. Appare evidente la necessità di parlare del fatto per togliere qualsiasi dubbio in merito ad un affidamento di lavori che desta diverse preoccupazioni, anche per il modo con cui si tende a minimizzare il ruolo di Vincenzo Moio, la cui posizione di primo piano è documentata da verbali della giunta comunale in cui si parla di lui come "socio lottizzante che segue i lavori". Per quanto sopra detto il Movimento 5 Stelle chiede: . Una seduta del consiglio comunale straordinaria a Santarcangelo per affrontare compiutamente questa situazione. Che venga trasmessa ai nostri Consiglieri Comunali il nulla osta relativo alla Certificazione Antimafia della Athena Immobiliare srl, ditta lottizzante dei lavori. Se l'ex Commissario di Santarcangelo, Dott. Nuzzo, sapendo i precedenti di Moio, si sia attivato in qualche modo per tentare di escludere tale soggetto dai rapporti intercorsi con il comune di Santarcangelo. Di verificare oggi se Moio e la Athena abbiano qualche altra convenzione, contratto in essere nei comuni di Santarcangelo e in quelli della Provincia di Rimini. La "trasparenza" non è una pratica da rappresentare solo negli slogan di partito, al contrario è un'abitudine che va messa in atto prioritariamente in tutte le pratiche Amministrative. Un grazie di cuore al Gap per il suo attivismo nel contrasto alla pericolosa faciloneria con cui si trattato certi argomenti.
Giulia Sarti Raffaela Sensoli Sara Andreazzoli Bruno Beccati Movimento 5 Stelle
La Macondo degli ambulanti
Ovvero il neo feudalesimo. Stamattina su un paio di giornali locali c’era la notizia della richiesta degli ambulanti riminesi che, in attesa di essere cacciati da Piazza Cavour e piazza Malatesta vorrebbero andare in piazza Tre Martiri. Molto giusto e razionale se non fosse che, come abbiamo detto più volte i loro piccoli (individualmente) fatturati servono, nel loro insieme, a “lanciare” il nuovo Aquarena o magari, meglio ancora come pensa qualcuno il nuovo Iper “La Conchiglia” o “L’Astronave”. Quindi finiranno purtroppo all’Anfiteatro o giù di lì. Dove non a caso un paio di millenni fa gli uomini combattevano con le fiere che magari qualche cristiano ci è stato anche sbranato… Chissà. Intanto in nome delle “magnifiche sorti e progressive” magistralmente interpretate da Gnassi, sbranati ci finiscono loro.
Woland
Woland
Legnate artistiche
GoPDeep – Risucchiati dal Rimining.
Molto spesso, su queste pagine, si è letto di quanto il Partito Demokratiken sia abile a mettere il cappello della propaganda su lavori realizzati da altri o su situazioni preesistenti. Tipico esempio ne è la Notte Rosa posizionata nel primo fine settimana di luglio, una data che si riempirebbe da sola anche se fossimo sotto quarantena, ma colorata di rosa fa menar grandi pacche sulle spalle ai pavidi ministri del divertimento. Oggi però vogliamo raccontare di chi quel cappello se lo fa mettere in testa e di chi invece no. Per far questo parleremo di artisti, ma prima ancora un passo indietro, nella cronaca di questi ultimi mesi. Di recente Andrea Gnassi, Primo Cittadino di Rimini, puntino sull’asse dell’Adriatico, ha parecchio compiaciuto il suo elettorato di estrema destra, sgombrando occupazioni a scopo abitativo con atteggiamento antisommossa. Immaginiamo che Forza Nuova abbia mandato telegrammi di congratulazioni (se non l’hanno fatto sono stati dei maleducati dopo tanto sforzo). C’è però un piccolo dilemma. Il Sindaco in questione sarebbe, sulla carta, un rappresentante del Centro Sinistra (qualsiasi cosa esso sia) e a seguito dell’uso del manganello più di qualcuno, anche se profondamente affezionato alla poltrona, ha dovuto dissociarsi. Oltre alla naturale emorragia di consensi dovuta ad un leader nazionale seriamente disturbato, si associa localmente una perdita di identità che provoca importanti distinguo. Un bel problema così vicino alle prossime elezioni Amministrative. A questo punto, come è ovvio che sia per gente che del “fare” ha presente solo la parola negli slogan, è partita l’operazione propaganda per cercare di recuperare un aspetto di sinistra… anche perché, se ti fai cacciare dalle feste dell’Unità, poi la salsiccia te la fanno mangiare solo quelli del Sudtiroler Volkspartei. Oltre all’estenuante lavoro di inauguratore della qualsiasi, pare (e dico pare) che settimana scorsa abbia inaugurato anche delle strisce pedonali, il Taglianastri sembra veramente deciso ad attribuirsi molto di più che l’ordinaria amministrazione. I suoi soldatini hanno cominciato a parlare di “Democrazia dal Basso” e badate bene che non intendevano quanto bassa sia la loro considerazione della stessa. Non hanno capito bene come si fa, infatti postano foto su Facebook, con scarpe da ginnastica e camicia fuori dai pantaloni, mentre sono tra loro, ma con didascalie tipo “un po’ di sana democrazia dal basso” e l’espressione tipo “speriamo non sia qualcosa che ho toccato“. Per loro fortuna, tra le menti di supporto, vi sono eminenze grigie che hanno ben presente la tecnica dividi et imperam nella versione Razziana “Caro amico fatti li cazzi tua“, pratica che consente di intestarsi addirittura occupazioni “artistiche”. Sembra più complicato di quello che in realtà è, non vi preoccupate, ma per capire bene prima un altro piccolo flashback. “[…] Tant’è che procederemo alla messa in sicurezza dell’edificio, per poi poterlo affidare con questi scopi attraverso l’unica possibilità che un comune ha, che è l’Evidenza Pubblica.” Queste le parole di Gnassi, in Consiglio Comunale parlando dell’ex sede di Casa Madiba Network, l’ex caserma dei Pompieri in via Dario Campana. Parole declinate con una tale decisione che quasi ti convinci dell’inesistenza di altre possibilità… poi però se ci si informa si scopre che esistono altre eventualità, tipo dare l’uso del Molo, o Palata dell’Anima come la chiama lui, ad un privato che non si era accorto di avere sulla soglia del suo locale tre diverse organizzazioni criminali, che facevano il bello e il cattivo tempo, ma soprattutto facevano “nevicare“. Questo però è l’esempio più eclatante, andiamo più in profondità. Go deeper. Andando a curiosare fra le trame del Rimining infatti si scopre l’esistenza di una Compagnia Teatrale che da diverso tempo sa di aver in concessione il redivivo Cinema Astoria per una serie di eventi. Almeno da maggio, secondo il sito ufficiale dei Motus. Chi sono costoro? Sigismondo d’Oro 2007, dalle mani di Ravaioli, e destinatari di quasi 87 mila euro di finanziamenti pubblici tra il 2013 e il 2014 (almeno secondo l’Albo Pretorio del Comune di Rimini), rappresentano il teatro rivoluzionario, ma allineato… una contraddizione in termini? Per qualcuno sì e il workshop di questi giorni, al recuperato Astoria, stride come unghie su una lavagna. Il Progetto, legato al Festival di Santarcangelo e chiamato GoDeep, vorrebbe essere rifondazione artistica e rilettura dello spazio pubblico, una “riscrittura dal basso“, come si legge nei programmi. Ora. Scusate lo sfogo molto rustico e poco Deep, ma questa “chiamata alla resistenza” nei modi, ne i termini e negli spazi assegnati dal PD, sembra un po’ una presa per il culo. Soprattutto con una Rimini ancora echeggiante di sgombri e manganellate. Il messaggio sembra essere: l’occupazione per necessità è un reato severamente punito, ma se occupate in modo carino poi ci facciamo dei selfie insieme. E insomma… che sono ‘sti indigenti sempre in mezzo alle balle! Poco male. Fortunatamente c’è una parte di Rimini, autoctona o meno ha poca importanza, che si ricorda di calpestare un suolo realmente rivoluzionario, quello della Notte descritta da Giuseppe Mazzini, dei Tre Martiri, di Andrea Costa e di Fellini. E’ un suolo che provano ad intestarsi in molti pensando che basti parlare di antifascismo, senza considerare che il fascismo è un sentimento sciovinista che si diffonde nel momento in cui vengono meno autentiche pratiche democratiche, come il semplice confronto tra le parti e che non pretende un saluto romano per essere reale. rimini callingLa parte di Rimini che capisce l’inutilità di raffigurare un progresso solo formalmente, quando poi nella realtà si è addirittura sponsorizzati da chi tiene in piedi il regresso (a manganellate), ha organizzato per il fine settimana della Molo Street Parade, una contro manifestazione che invece di appecorarsi (passatemi il termine), chiama alla reale partecipazione tutta la varietà umana, dall’artista al senzatetto, dallo studente alla casalinga, chiunque voglia rappresentare, interpretare, sperimentare o raffigurare forme di autodeterminazione che veramente siano alternative alle pratiche amministrative fin qui viste. L’evento si chiama Rimini Calling ed è inutile dire che noi di Citizen lo preferiamo al fighetto GoChic. Rimini Calling – What for? – promette performance interdisciplinari in luoghi e tempi a sorpresa. Per avere gli aggiornamenti del caso basta cercarli sullalla pagina Facebook a questo link: https://www.facebook.com/pages/Rimini-Calling/917422221614158?sk=timeline e… lasciatevi contaminare
P.S. “L’arte e la rivolta non moriranno che con l’ultimo uomo.” [Fedor Dostoevskij]
@DadoCardone citizen
Molto spesso, su queste pagine, si è letto di quanto il Partito Demokratiken sia abile a mettere il cappello della propaganda su lavori realizzati da altri o su situazioni preesistenti. Tipico esempio ne è la Notte Rosa posizionata nel primo fine settimana di luglio, una data che si riempirebbe da sola anche se fossimo sotto quarantena, ma colorata di rosa fa menar grandi pacche sulle spalle ai pavidi ministri del divertimento. Oggi però vogliamo raccontare di chi quel cappello se lo fa mettere in testa e di chi invece no. Per far questo parleremo di artisti, ma prima ancora un passo indietro, nella cronaca di questi ultimi mesi. Di recente Andrea Gnassi, Primo Cittadino di Rimini, puntino sull’asse dell’Adriatico, ha parecchio compiaciuto il suo elettorato di estrema destra, sgombrando occupazioni a scopo abitativo con atteggiamento antisommossa. Immaginiamo che Forza Nuova abbia mandato telegrammi di congratulazioni (se non l’hanno fatto sono stati dei maleducati dopo tanto sforzo). C’è però un piccolo dilemma. Il Sindaco in questione sarebbe, sulla carta, un rappresentante del Centro Sinistra (qualsiasi cosa esso sia) e a seguito dell’uso del manganello più di qualcuno, anche se profondamente affezionato alla poltrona, ha dovuto dissociarsi. Oltre alla naturale emorragia di consensi dovuta ad un leader nazionale seriamente disturbato, si associa localmente una perdita di identità che provoca importanti distinguo. Un bel problema così vicino alle prossime elezioni Amministrative. A questo punto, come è ovvio che sia per gente che del “fare” ha presente solo la parola negli slogan, è partita l’operazione propaganda per cercare di recuperare un aspetto di sinistra… anche perché, se ti fai cacciare dalle feste dell’Unità, poi la salsiccia te la fanno mangiare solo quelli del Sudtiroler Volkspartei. Oltre all’estenuante lavoro di inauguratore della qualsiasi, pare (e dico pare) che settimana scorsa abbia inaugurato anche delle strisce pedonali, il Taglianastri sembra veramente deciso ad attribuirsi molto di più che l’ordinaria amministrazione. I suoi soldatini hanno cominciato a parlare di “Democrazia dal Basso” e badate bene che non intendevano quanto bassa sia la loro considerazione della stessa. Non hanno capito bene come si fa, infatti postano foto su Facebook, con scarpe da ginnastica e camicia fuori dai pantaloni, mentre sono tra loro, ma con didascalie tipo “un po’ di sana democrazia dal basso” e l’espressione tipo “speriamo non sia qualcosa che ho toccato“. Per loro fortuna, tra le menti di supporto, vi sono eminenze grigie che hanno ben presente la tecnica dividi et imperam nella versione Razziana “Caro amico fatti li cazzi tua“, pratica che consente di intestarsi addirittura occupazioni “artistiche”. Sembra più complicato di quello che in realtà è, non vi preoccupate, ma per capire bene prima un altro piccolo flashback. “[…] Tant’è che procederemo alla messa in sicurezza dell’edificio, per poi poterlo affidare con questi scopi attraverso l’unica possibilità che un comune ha, che è l’Evidenza Pubblica.” Queste le parole di Gnassi, in Consiglio Comunale parlando dell’ex sede di Casa Madiba Network, l’ex caserma dei Pompieri in via Dario Campana. Parole declinate con una tale decisione che quasi ti convinci dell’inesistenza di altre possibilità… poi però se ci si informa si scopre che esistono altre eventualità, tipo dare l’uso del Molo, o Palata dell’Anima come la chiama lui, ad un privato che non si era accorto di avere sulla soglia del suo locale tre diverse organizzazioni criminali, che facevano il bello e il cattivo tempo, ma soprattutto facevano “nevicare“. Questo però è l’esempio più eclatante, andiamo più in profondità. Go deeper. Andando a curiosare fra le trame del Rimining infatti si scopre l’esistenza di una Compagnia Teatrale che da diverso tempo sa di aver in concessione il redivivo Cinema Astoria per una serie di eventi. Almeno da maggio, secondo il sito ufficiale dei Motus. Chi sono costoro? Sigismondo d’Oro 2007, dalle mani di Ravaioli, e destinatari di quasi 87 mila euro di finanziamenti pubblici tra il 2013 e il 2014 (almeno secondo l’Albo Pretorio del Comune di Rimini), rappresentano il teatro rivoluzionario, ma allineato… una contraddizione in termini? Per qualcuno sì e il workshop di questi giorni, al recuperato Astoria, stride come unghie su una lavagna. Il Progetto, legato al Festival di Santarcangelo e chiamato GoDeep, vorrebbe essere rifondazione artistica e rilettura dello spazio pubblico, una “riscrittura dal basso“, come si legge nei programmi. Ora. Scusate lo sfogo molto rustico e poco Deep, ma questa “chiamata alla resistenza” nei modi, ne i termini e negli spazi assegnati dal PD, sembra un po’ una presa per il culo. Soprattutto con una Rimini ancora echeggiante di sgombri e manganellate. Il messaggio sembra essere: l’occupazione per necessità è un reato severamente punito, ma se occupate in modo carino poi ci facciamo dei selfie insieme. E insomma… che sono ‘sti indigenti sempre in mezzo alle balle! Poco male. Fortunatamente c’è una parte di Rimini, autoctona o meno ha poca importanza, che si ricorda di calpestare un suolo realmente rivoluzionario, quello della Notte descritta da Giuseppe Mazzini, dei Tre Martiri, di Andrea Costa e di Fellini. E’ un suolo che provano ad intestarsi in molti pensando che basti parlare di antifascismo, senza considerare che il fascismo è un sentimento sciovinista che si diffonde nel momento in cui vengono meno autentiche pratiche democratiche, come il semplice confronto tra le parti e che non pretende un saluto romano per essere reale. rimini callingLa parte di Rimini che capisce l’inutilità di raffigurare un progresso solo formalmente, quando poi nella realtà si è addirittura sponsorizzati da chi tiene in piedi il regresso (a manganellate), ha organizzato per il fine settimana della Molo Street Parade, una contro manifestazione che invece di appecorarsi (passatemi il termine), chiama alla reale partecipazione tutta la varietà umana, dall’artista al senzatetto, dallo studente alla casalinga, chiunque voglia rappresentare, interpretare, sperimentare o raffigurare forme di autodeterminazione che veramente siano alternative alle pratiche amministrative fin qui viste. L’evento si chiama Rimini Calling ed è inutile dire che noi di Citizen lo preferiamo al fighetto GoChic. Rimini Calling – What for? – promette performance interdisciplinari in luoghi e tempi a sorpresa. Per avere gli aggiornamenti del caso basta cercarli sullalla pagina Facebook a questo link: https://www.facebook.com/pages/Rimini-Calling/917422221614158?sk=timeline e… lasciatevi contaminare
P.S. “L’arte e la rivolta non moriranno che con l’ultimo uomo.” [Fedor Dostoevskij]
@DadoCardone citizen
La Stampa delle Bugie
Le sanzioni Ue alla Russia sono state prorogate fino al gennaio 2016. Una notizia non certo inaspettata nel quadro delle bugie inventate, stampate, urlate e dette in ogni angolo del mondo guidato dall'Impero del Bene. Qualcuno (pochi) si accorge che costano all'Europa molto, moltissimo. senza contare che l'Italia dopo la Germania era il più grande partner commerciale della Russia. Le "sanzioni" sono state inventate dopo la separazione della Crimea dalla madre ucraina, sancita democraticamente con un referendum stravittorioso. Possiamo ricordare che analogo precedente con il Kosovo bombardato da D'Alema si è concluso diversamente? Ma si sa quando ci sono di mezzo gli interessi americani la democrazia è variabile come a Guantanamo. Il Pil della Russia è pari a circa un sesto di quello europeo, in termini assoluti i sanzionatori si sono accorti che il prezzo che paghiamo noi è superiore a quello che facciamo pagare a Putin, anche se l'impatto negativo sull'economia russa è proporzionalmente superiore a quello che si abbatte sull'economia europea. Quando l'Europa ha combattuto dure guerre commerciali con gli Stati Uniti in seno al Wto, l'analisi dei costi e benefici era precisa e puntuale. E dunque c'era un'attenzione quasi ossessiva nell'assicurarsi che il danno provocato alla controparte fosse superiore a quello subito, in modo da costringere Washington a trovare una soluzione mutualmente conveniente.
Ma quella che si sta combattendo con Mosca non è una battaglia economica. E' uno scontro sui "princìpi" della politica internazionale, naturalmente usando il codice etico e militare di Obama. Secondo qualche interprete locale (uno) quello che scrivono i nostri Woland e Cancelliere non sarebbe la verità ufficiale della Stampa di Marchionne. Avevamo anche avvisato molto tempo fa che le processioni di moscoviti nei nostri negozi del centro e negli outlet del lusso sarebbero cessate con la negazione dei visti. In compenso abbiamo i lettoni a 10/12 euro a notte. L'aeroporto lo abbiamo consegnato in ragione di "ventilate" invasioni aeree sempre provenienti da Mosca, S.Pietroburgo. Esauriti gli otto voli del sabato (4+4) il silenzio cala sulle teste dei cittadini. Erano la nostra unica speranza con la possibilità di avere rapporti proficui in tanti campi commerciali ed imprenditoriali. A Mosca ancora si ricordano della Rimini che c'era. Forse perchè hanno la memoria lunga non apprezzano particolarmente i nazisti "buoni" che governano l'Ucraina per conto dell'Impero del Bene. Anche il nugolo di badanti che allietavano ed accudivano i nostri vecchietti iniziano a capire che o li sposano subito oppure non avranno una gran dote.
mercoledì 24 giugno 2015
Amaro commiato
Poche ore fa si è ucciso nella sua azienda il grande imprenditore Egidio Maschio. Da 50 anni l’azienda sua e di suo fratello era leader nel settore delle attrezzature agricole. Aveva fatto grandi investimenti e le banche gli hanno chiesto repentinamente il rientro di svariate decine di milioni di euro. Così stamattina a Padova si è ucciso. Se avesse avuto la tessera giusta, magari una delle prime, forse le cose sarebbero andate alla ..Power.
Woland
Woland
Complimenti
Caro Lugaresi devo farti i complimenti, e soprattutto devo farli all’autore Fabio Lisi per il bellissimo articolo “IMU, TASI e tasche vuote…”.
Esso fotografa alla perfezione il “cul de sac” nel quale ormai è finita la tassazione immobiliare divenuta il maggior nemico della liquidità e quindi di un sia pur minimo sviluppo dell’economia italiana. In questo quadro Rimini è una super eccezione negativa. Mi permetto solo una postilla su un argomento già affrontato qua e la in vari articoli ma, che in questo momento diventa essenziale se non esiziale.
Tutti quei “terreni edificabili, capannoni, comparti” e comunque qualsiasi immobile, non solo oggi è privo di effettivo valore (nel momento in cui nessuno compra), ma è una vera e propria mina occulta all’interno del bilancio degli istituti bancari. Quando dico occulta ovviamente lo faccio per burla. Lo sanno tutti ma tutti fanno finta di non sapere e non vedere.
Praticamente la totalità dei prestiti degli istituti locali è stata emessa a fronte di garanzie proprio rappresentate da quegli immobili di cui parlavamo prima. E sono iscritte ai “valori” ormai inesistenti di cui ha trattato egregiamente Fabio Lisi nel suo articolo di stamattina.
La conclusione è evidente e chiara. Tutti gli istituti italiani, ma direi nostri in particolare, sono seduti su una sedia che ha almeno tre gambe nel precipizio. Si fa finta di non vedere ma prima o poi qualcuno, anche se di malavoglia è costretto a guardare. Il caso Carim insegna.
Penso che per l’amico Enrico Cecchi nei prossimi anni ci sarà molto da fare. Ma non si illuda nessuno, sarà un lavoro molto doloroso.
Il Cancelliere
Il Cancelliere
Karatella Race
È Alex Sassone di Ravenna il bimbo ‘designer’ della Karatella dell’Associazione AROP Onlus. Il suo disegno diverrà realtà e gareggerà il prossimo 20 settembre alla Karatella Race di Coriano. Alex ha nove anni ed è uno degli 8 piccoli ricoverati che hanno partecipato al concorso creativo ‘Una Karatella per AROP’ lanciato dallo staff della corsa dei carretti più pazza della Romagna.
Ai bimbi seguiti da AROP Onlus, da anni impegnata a fornire sostegno ai più piccoli colpiti da leucemie, linfomi, tumori e malattie croniche, era stato chiesto di disegnare la Karatella dei loro sogni. Le coloratissime e bizzarre proposte sono state raccolte e pubblicate sulle pagine Facebook di Karatella Race e AROP Onlus. Per una settimana gli utenti del social network hanno potuto votare la loro preferita, quella cioè che al termine dei sette giorni previsti sarebbe stata costruita dal team di meccanici dei volontari del Karatella Race.
Tantissime le visualizzazioni, i like e le condivisioni registrate: 2.000 i ‘Mi piace’ totalizzati, di cui 736 quelli ricevuti dalla ‘Macchina da corsa’ disegnata dalla matita di Alex Sassone, che è stata condivisa da 91 utenti.
Alex ha incontrato i ragazzi del Karatella Race e presto i costruttori realizzeranno il suo progetto. Lui, accompagnato da un membro dell’Associazione AROP Onlus, sarà tra i concorrenti alla mitica gara corianese. Potrà così portare a termine il suo bellissimo sogno: quello di guidare una caratella da lui immaginata e disegnata.
Intanto proseguono sul sito www.karatellarace.it le iscrizioni alla gara di settembre da parte di piloti provenienti da tutta Italia. Il modulo per partecipare è immediatamente disponibile e facile da compilare. I corridori potranno dare sfogo alla loro creatività realizzando 'birocci' di ogni forma e livrea.
Info.
Sito: www.karatellarace.it/
Twitter: twitter.com/KaratellaRace
E-mail: karatellarace@hotmail.it
Macondo (testamento scoperto da Azazello)
Di questa Rimini, quasi spettrale dell’estate 2015, nell’Italia spettrale di un’Europa spettrale, un giorno si dirà qualcosa?
Difficile dirlo.
Forse l’unica cosa notevole sono le bugie di cui è stata intessuta e farcita la vita di questa città negli ultimi vent’anni.
Bugie a prezzi modici, dicono. Cinque o dieci Euro a articolo. Quasi come i prezzi degli alberghi vuoti.
Nessuno, a queste menzogne, ormai ci crede più, ma fanno male lo stesso.
Forse anche ai pochi che, muniti ancora di coscienza, che le scrivono per puro bisogno.
Forse farà la fine della Macondo di “Cent’Anni di Solitudine”, ma non può trovare un Garcia Marquez a narrarne i giorni, primi e ultimi.
Non troverà il suo Aureliano Babilonia a decifrare finalmente i versi dello Zingaro Melquiades.
Qui, al massimo, in questi ultimi giorni, si leggono “Cinquanta Sfumature di Grigio”, se va bene. E poche pagine. Leggere stanca.
Rimini, lo capiamo solo oggi, era un insieme di individui divenuti una stirpe meticciata che, per un puro scherzo del caso, dopo millenni di oscurità, era uscita per qualche decennio a vedere una specie di luce.
Ma è proprio vero che tutto quello che è scritto nelle pergamene è irripetibile per sempre e da sempre. Perché le stirpi condannate a Cent’anni di Solitudine non avranno mai una seconda opportunità sulla terra.
Azazello.
“All’estremo lato volava Azazello, facendo rilucere l’acciaio dell’armatura. La luna aveva anche mutato il suo volto. Era scomparsa, senza lasciare traccia, la zanna assurda e orribile e il leucoma si era rivelato falso. Entrambi gli occhi di Azazello erano uguali, vuoti e neri, e il viso era bianco e freddo. Adesso Azazello volava col suo sembiante reale, come un demone dell’arido deserto, come un demone assassino”.
(M. Bulgakov; Libro Secondo; il perdono e l’eterno rifugio).
“All’estremo lato volava Azazello, facendo rilucere l’acciaio dell’armatura. La luna aveva anche mutato il suo volto. Era scomparsa, senza lasciare traccia, la zanna assurda e orribile e il leucoma si era rivelato falso. Entrambi gli occhi di Azazello erano uguali, vuoti e neri, e il viso era bianco e freddo. Adesso Azazello volava col suo sembiante reale, come un demone dell’arido deserto, come un demone assassino”.
(M. Bulgakov; Libro Secondo; il perdono e l’eterno rifugio).
Imu &Tasi, tasche vuote per i contribuenti
Per gentile concessione riprendiamo un'interessante (sempre) articolo dell'amico Fabio Lisi, indispensabile per interpretare l'azione di Brasini, il migliore assessore d'Italia. In fondo all'articolo c'è un riferimento (voluto) al Palas. Ne riparleremo.
Imu & Tasi, tasche vuote per i contribuenti
E forse qualche “buco” per il Comune. Con una periodicità di due volte l’anno, giugno e dicembre, siamo costantemente informati del nuovo valore trasfusionale cui saremo sottoposti con il pagamento dell’IMU o meglio dell’IMU/TASI. ici-imu-tasi-evoluzione imu-e-tasi-raddoppiate. Un valore che supera sempre il 100% e quindi ogni anno paghiamo più dell’anno precedente, come se ciò fosse la naturale conseguenza per i nuovi e migliori servizi realizzati dai nostri Comuni. Le attività economiche, ci informa la CGIA di Mestre, quest’anno sono arrivate a più 142% per uffici e studi privati, più 137% per negozi e botteghe, più 107% per laboratori di arti e mestieri, più 101% per le banche. Le abitazioni hanno invece usato da tempo tutta l’aliquota e l’extragettito e quindi “il massimo” lo stiamo già dando. Superare il 100% sarà possibile con la revisione delle rendite catastali ammesso che, con le condizioni del mercato immobiliare attuale, i governanti posseggano il coraggio di portare avanti la riforma. Si continua a rinviare la pubblicazione dei previsti decreti nonostante, i criteri, siano già pronti da anni. imposteL’acconto del versamento IMU/TASI sfiora quest’anno i 12,4 miliardi di euro, cifra che raggiunge quasi i 50 miliardi di euro se si considerano anche le ritenute, le addizionali Irpef, l’Ires, l’Irap, l’Iva e la Tassa sui Rifiuti (elaborazione CGIA Mestre dello scorso 16 giugno). Dice Bortolussi, della CGIA, che la cifra di quest’anno “fa tremare i polsi”; credo invece che i polsi e le braccia siano già caduti a molti contribuenti. Nel Comune di Rimini i primi mesi del 2015 hanno già mostrato segnali preoccupanti per le entrate locali; a gennaio si registrava un primo buco di sei milioni di euro per tasse e rette non pagate a cui si è aggiunto, un mese fa, un ulteriore buco sulla Tassa Rifiuti di circa 10 milioni di euro. Come sarà andata con l’acconto IMU/TASI? E’ troppo presto per potere avere un risultato commentabile ma, considerate le aumentate difficoltà economiche, è difficile immaginare che non ci saranno nuovi buchi alle entrate locali, e ciò in conseguenza anche del crollo del valore delle aree fabbricabili. Aree fabbricabili che a Rimini (in attesa del Parco del Mare) con l’operazione Acquarena un piccolo tesoretto lo dovrebbero comunque garantire, "gallerie interrate" permettendo.
Fabio Lisi Rimini 2.0
Imu & Tasi, tasche vuote per i contribuenti
E forse qualche “buco” per il Comune. Con una periodicità di due volte l’anno, giugno e dicembre, siamo costantemente informati del nuovo valore trasfusionale cui saremo sottoposti con il pagamento dell’IMU o meglio dell’IMU/TASI. ici-imu-tasi-evoluzione imu-e-tasi-raddoppiate. Un valore che supera sempre il 100% e quindi ogni anno paghiamo più dell’anno precedente, come se ciò fosse la naturale conseguenza per i nuovi e migliori servizi realizzati dai nostri Comuni. Le attività economiche, ci informa la CGIA di Mestre, quest’anno sono arrivate a più 142% per uffici e studi privati, più 137% per negozi e botteghe, più 107% per laboratori di arti e mestieri, più 101% per le banche. Le abitazioni hanno invece usato da tempo tutta l’aliquota e l’extragettito e quindi “il massimo” lo stiamo già dando. Superare il 100% sarà possibile con la revisione delle rendite catastali ammesso che, con le condizioni del mercato immobiliare attuale, i governanti posseggano il coraggio di portare avanti la riforma. Si continua a rinviare la pubblicazione dei previsti decreti nonostante, i criteri, siano già pronti da anni. imposteL’acconto del versamento IMU/TASI sfiora quest’anno i 12,4 miliardi di euro, cifra che raggiunge quasi i 50 miliardi di euro se si considerano anche le ritenute, le addizionali Irpef, l’Ires, l’Irap, l’Iva e la Tassa sui Rifiuti (elaborazione CGIA Mestre dello scorso 16 giugno). Dice Bortolussi, della CGIA, che la cifra di quest’anno “fa tremare i polsi”; credo invece che i polsi e le braccia siano già caduti a molti contribuenti. Nel Comune di Rimini i primi mesi del 2015 hanno già mostrato segnali preoccupanti per le entrate locali; a gennaio si registrava un primo buco di sei milioni di euro per tasse e rette non pagate a cui si è aggiunto, un mese fa, un ulteriore buco sulla Tassa Rifiuti di circa 10 milioni di euro. Come sarà andata con l’acconto IMU/TASI? E’ troppo presto per potere avere un risultato commentabile ma, considerate le aumentate difficoltà economiche, è difficile immaginare che non ci saranno nuovi buchi alle entrate locali, e ciò in conseguenza anche del crollo del valore delle aree fabbricabili. Aree fabbricabili che a Rimini (in attesa del Parco del Mare) con l’operazione Acquarena un piccolo tesoretto lo dovrebbero comunque garantire, "gallerie interrate" permettendo.
Fabio Lisi Rimini 2.0
Viale (?) Vespucci
Ne abbiamo parlato più volte. Ci riferiamo alla corsia nord-sud del Viale Vespucci perennemente occupata da macchine in sosta...sembrerebbe vietata. Costringe ogni tipo di mezzo a quattro ruote, anche una Smart a superare la riga continua bianca e gialla che delimita la corsia in direzione opposta, prevista per i mezzi pubblici. Per chi è obbligato per ragioni di lavoro (ancora) a percorrere questo pezzo di strada è un calvario giornaliero. Non di rado devi cercare un pertugio, per dar modo ai numerosi autobus di passare. Molto più spesso per l'assenza di spazi tutto si blocca e resti fermo per minuti in attesa che la matassa si sbrogli. Mai un vigile, mai una multa su un parabrezza. Davanti all'ex Standa, terra di nessuno, il parcheggio scatena le fantasie anche erotiche. Si sosta sulla corsia degli autobus. Se si decide per il parcheggio, si arretrino le fioriere ed altro, sul marciapiede. Almeno rimane una corsia per il passaggio, diversamente si proceda verso un segnale, minimo, di civiltà. Non osiamo sperare che il parcheggio "selvaggio" non sarà più tollerato. Se il non agire dell'amministrazione è dettato dal timore di disturbare i commercianti che hanno già i loro problemi, sarebbe più corretto che si eliminasse il commercio abusivo sulla spiaggia e litorali e magari non si aprissero Centri Commerciali paga debiti. Se però hai un incidente come è successo tante volte e viene accertato che eri oltre la riga, la risposta del vigile dopo la multa è ineccepibile, conoscono benissimo il codice della strada. Non sei autorizzato a superare la riga. Ovviamente in questo trambusto chi aveva parcheggiato abusivamente fa in tempo a regolarizzare la "posizione". Come si dice becco e bastonato. Per una volta la moglie non c'entra. Un'amministrare da chiacchiere e distintivo. Per fortuna il Trc avanza, ma indietreggia la Nipote.
SB
SB
martedì 23 giugno 2015
Venghino siori, venghino
Il Carlino questa mattina ha locandineggiato in prima pagina che il Comune di Rimini assumerà una ventina di dipendenti, in vari ruoli e funzioni per riportare la soglia della sopravvivenza a numeri più confortanti a fronte dell'aumento impressionante del carico di lavoro. I medici di base avranno la fila dei dipendenti sofferenti di depressione, alcuni anche di claustrofobia, costretti a rimanere per ore chiusi negli uffici. Tutti invidiano i pochi vigili che fanno servizio sulle strade e perfino sulla spiaggia. Corrono qualche rischio nel corpo a corpo alla senegalese però sono all'aria aperta. La strategia in vista delle elezioni riminesi è la stessa di Mastro Renzi. Sulla Buona Scuola della moglie ha imposto un diktat molto simile ad un ricatto. O mi votate la riforma oppure centomila precari stanno a casa ancora per qualche annetto. A Rimini la situazione è speculare, dopo la tragedia sul Lungomare. Vi sono interi settori nei quali la "domanda" è crollata, ma venti dipendenti pubblici sono indispensabili, tanto li possiamo pagare con le varianti, le piscine e qualche aumentino di tasse locali. Senza dimenticare le multe.
CS M5S Rimini
Rimini e-venti
E-venti ? Ma facciamo anche e-trenta, se ne vale la pena.
Peccato che nessuno si prenda mai la briga di monitorare, in occasione di questi eventi, i flussi dei visitatori per stabilirne la provenienza, la durata dei loro eventuali soggiorni e la correlazione tra presenze alberghiere e manifestazioni.
Basterebbe, tanto per iniziare, fare questionari a campione, anche online, prima, durante e dopo gli eventi con lo scopo di raccogliere elementi di valutazione che servano ad indirizzare e focalizzare le politiche turistiche in modo razionale e professionale.
Professionale, che vuol dire lavorare per obiettivi e per il raggiungimento del migliore rapporto costi/benefici e non, come spesso accade, in base ai gusti del tal sindaco o del tal assessore seguendo criteri del tutto soggettivi.
Possibile che i nostri "strateghi" pubblici, quelli a libro paga del contribuente, non ci abbiano pensato ?
Approfitto per augurare una buona stagione a tutti.
Gianluca Tamburini Movimento 5 Stelle Rimini
Gianluca Tamburini Movimento 5 Stelle Rimini
Ancora sulla last season
Ovvero la prima dopo la cacciata dei russi. Con la fine del giugno 2015 i più avvertiti ed esperti hanno già capito che la “stagione” è finita prima di cominciare. Tuttavia sapendo già che in luglio e agosto saremo “bombardati” dalla stampa locale che parlerà di “record su record” ci siamo preoccupati di fare la nostra piccola statistica. Almeno nessuno potrà dire che parliamo dopo…
va detto che è una statistica “fatta in casa” senza nessuna pretesa di scientificità, ma su una base (una ventina di alberghi) di amici stretti che non hanno nessun interesse a dipingere una realtà diversa da quella che è.
Il risultato non è dei più confortanti. Per luglio tutti ammettono un calo di prenotazioni che va da il minimo del 15 ad un massimo del 25 %.
Miglioramenti (ma anche peggioramenti) frazionali arriveranno dal clima nei giorni di venerdì sabato e domenica, giorni nei quali si concentra grandissima parte delle prenotazioni.
Per quanto riguarda gli altri giorni, lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, siamo su livelli bassissimi, in alcuni casi tendenti ad almeno – 50%. Per agosto, più lontano, avviene come per le previsioni del tempo: le cose si fanno più incerte. Ma anche qui il raggiungere, i pur deludenti risultati del 2014, è per quasi tutti gli interpellati un sogno.
Ovviamente, ripetiamo che questo nostro piccolo sondaggio di fine giugno non ha pretese di scientificità, ma siamo altrettanto sicuri che sarà molto più veritiero della pioggia di “record” da cui saremo sommersi dai nostri amorevoli giornali nelle prossime settimane.
Woland
PS1 Una piccola annotazione: l'articolo di due giorni fa sullo studio di architettura riminese che ha vinto a Kiev la progettazione di un monumento celebrativo la " Cacciata dei Russi" ha suscitato moltissimi commenti: uno solo negativo. Che in questo momento la perdita totale del turismo russo sia stato un clamoroso autogol cominciano a capirlo anche i piddini più testoni. Il guaio è che non c'è rimedio: perso è, per sempre. Sarà bene ricordarlo negli anni a venire per i cinesi promessi da...Gnassi.
PS 2 La Molo Street è già da record, ancora prima di cominciare. La neve non fa paura, anzi.
Woland
PS1 Una piccola annotazione: l'articolo di due giorni fa sullo studio di architettura riminese che ha vinto a Kiev la progettazione di un monumento celebrativo la " Cacciata dei Russi" ha suscitato moltissimi commenti: uno solo negativo. Che in questo momento la perdita totale del turismo russo sia stato un clamoroso autogol cominciano a capirlo anche i piddini più testoni. Il guaio è che non c'è rimedio: perso è, per sempre. Sarà bene ricordarlo negli anni a venire per i cinesi promessi da...Gnassi.
PS 2 La Molo Street è già da record, ancora prima di cominciare. La neve non fa paura, anzi.
Berlinguer no
Che Matteo Renzi stia preparando l'avviso di sfratto per il sindaco di Roma Ignazio Marino è notizia risaputa. È meno noto che per non perdere la Capitale nel probabile election day del prossimo anno il premier voglia giocarsi una carta a sorpresa. Non la diafana e insipida ministra Marianna Madia e neppure lo spilungone del Coni Giovanni Malagò. No, Renzi avrebbe un' altra freccia al suo arco: Bianca..Berlinguer. Un nome, o meglio un cognome, che potrebbe mettere d'accordo maggioranza e minoranza Pd e persino gran parte dell'elettorato grillino che lo ha invocato provocandomi brividi insoliti nell'adunata del 22 febbraio 2013 in piazza San Giovanni a Roma. Mio figlio "piccolo" si chiama Enrico concessione all'unica persona che politicamente ho apprezzato, amato al punto che sono stato uno dei milioni di compagni e non che ha presenziato al suo funerale. E' stata la fine della politica e soprattutto del Pci inteso come partito della classe operaia. Ho avuto anche la fortuna di scambiare qualche emozionatissima parola quando venne a visitare la Giunta di Rimini, decisamente, totalmente e fortunatamente diversa dal ciellismo mescolato al renzismo di oggi. Dicono che Melucci voglia rifare la corrente diessina in seno al Pd di Bertozzi, Morolli e Lisi. A lui piacciono le imprese disperate questa è da Meeting. Abbiamo la fortuna di avere "live" le informazioni su quel poco che succede nelle tre discussioni che si svolgono dentro il partito del potere cittadino. Nessuno che abbia almeno la decenza di iniziare un percorso programmatico che sia in sintonia con la città che affonda. Parlano e trattano solo le poltrone attuali e prossime. Al resto ci pensa il mercato? Quando una presidentessa casalinga come la Rinaldis avvisa i pochi albergatori rimasti che vendere una stanza a 12 euro è un suicidio, significa che sono già con la testa a penzoloni. Non sono sufficienti i segnali d'allarme che arrivano? Importante è sapere che fine farà Magrini od addirittura Giorgio Pruccoli? Non bastassero queste vergogne politiche da Roma arriva la notizia che la disperazione del Pd arriverà ad usare il marchio Berlinguer come ultima speranza per una riverniciatura dopo le imprese compiute con le mafie cittadine. I figli sono quasi sempre migliori dei padri, in questo caso perde Rai3 e la Città. Se fossi romano tra lei e Di Battista, senza pensare al passato, non avrei dubbi. Avete rovinato anche il "mio" Enrico.
lunedì 22 giugno 2015
Tra un anno
La Capitale del Turismo finesettimanalizzato, assieme a città molto meno importanti come Milano, Torino, Bologna, Napoli e quasi sicuramente Roma, più o meno per i nostri stessi motivi, tra un anno andrà alle elezioni. Il futuro del governo Renzi potrebbe essere deciso in alcune delle principali città italiane. Il Premier ha costruito la sua fortuna, da quarta fila democristiana, proprio come Sindaco di Firenze. Manca un anno. Gli italiani torneranno alle urne nel giugno 2016. In ballo ci sono le amministrazioni dei capoluoghi al voto, ma con ogni probabilità anche il futuro assetto istituzionale del Paese. Renzi sembra intenzionato a far coincidere le elezioni con il referendum popolare sulla riforma costituzionale. Ha costretto il Parlamento al voto di una legge elettorale che sarà la sua tomba. Tarata sulle europee, se gli ultimi risultati dovessero essere confermati, Di Maio diventerà il Primo Ministro a 5 Stelle, grazie ad un ballottaggio naturale. La decisione di legare il voto amministrativo al referendum sulla riforma costituzionale, ammesso che il governo riesca a portarla a casa in tempo, dice molto sulla volontà di personalizzare la tornata elettorale. Ed proprio quì il punto debole della politica renziana. E' diventato inviso a tutti. Si deve ricordare che Marchionne ha la cittadinanza canadese, risiede anche in Svizzera dove paga le tasse e non vota nemmeno in Italia. In ogni caso vale uno.
Al Mèni su Rimini
Sarà stata la "sgridata" per gli incauti articoli dettati dal desiderio di apparire in sintonia con il renzismo ancora (per poco) dilagante, ma oggi le fotocopie locali hanno mostrato una leggera forma di ravvedimento. Due hanno locandineggiato sull'avventura montana di 4 riminesi, con il Pungiglione che li ha ironicamente invitati ad andare sul Lungomare più coperto di..neve del Gran Sasso. La terza non la ricordo tanto era innocua la notizia. Al Mèni non ha potuto assurgere ai fasti usuali delle feste gnassiane, ma per aumentare la presenza del pubblico è stata accorpata con gli appassionati delle moto a..Misano. In due hanno fatto il pieno che contrattualmente deve essere registrato. La strombazzata sagra riminese a me sembra una riedizione piena di Bancali delle settimanali feste dei comitati turistici oggi sostituiti dai CiViVo. Fra Bottura ed il mio amico Todro non ho dubbi su chi sia il cuoco migliore ed anche più simpatico. Senza tutte quelle arie da Master Chef di ..Gnassi. Però l'articolo migliore, pur sapendo di non fare un gran complimento lo trovate, fate presto, prima che si esaurisca, su La Voce. Lo firma Mario Pari, un vecchio amico, conoscitore come pochi (nessuno) dei segreti dell'aeroporto di Rimini ed anche Forli prima che giustamente lo chiudessero. Riporto le righe finali riferite alla Società Airiminum "trionfatrice" del bando. Nel piano di sviluppo che non è dato conoscere, afferma l'intenzione di avventurarsi nella costruzione di altre società sempre inizianti con Air aggiungendo: handling, marketing, mobility, retail ed energy. Tralascio il capitale sociale investito, ma l'amico Mario Pari si chiede: non era più produttivo dedicare le iniziative al reperimento e consolidamento dei voli i cui passeggeri nelle prime settimane di giugno registrano un calo del 60% rispetto allo stesso periodo di gestione..commissariale del 2014, in attivo ed aeroporto aperto 24 h? Mi aspetto una risposta almeno da..Pungiglione.
Il Tonfo del PdR
Repubblica, giornale nazionale del Pd anche nella versione renziana, riporta un sondaggio realizzato da uno dei tanti (tutti) istituti di ricerca del centrosinistra, quasi democristiano. Ha rilevato che il PdR ora è precipitato al 32%, con la fiducia in Renzi arrivata a quella di Padoan. Grillo veleggia al 26%. E' ricominciata la demolizione di un deputato piddino al giorno, al netto di quelli arrestati od in odore. La rilevazione Demos fotografa l'esaurirsi della spinta che un anno fa portò i dem al 41%. Forza Italia resiste e pareggia con la Lega al 14%. A questa non ci credo. Non dimenticate che Ilvo Diamanti per quanto serio scrive ancora sul giornale di Power De Benedetti. Un Paese deluso, inseguito dai vecchi e nuovi fantasmi greci, preso per il culo da oltre un anno dal bulletto fiorentino. Non sarà sufficiente cambiare il Segretario come doverosa concessione alla opposizione interna che è diventata molto forte fuori dal partito. Nel Largo Nazareno si mettono d'accordo. Nessuno ha interesse a fare saltare il banco. Molti non saranno ne ricandidati, tanto meno eletti. Solo la splendida Boschi è sicura. Il M5s tocca invece il livello più alto: il 26%. Pur perdendo voti in assoluto alle ultime elezioni ha conseguito risultati incoraggianti in particolare nei ballottaggi. Non puoi però sempre aspettare la ruota della fortuna elettorale. Rimangono sempre e più evidenti le debolezze ed inconsistenze organizzative, Fino a quando esiste il Pd di Renzi puoi anche fare finta di non vedere, sentire e cambiare. Si tratta però di gettare via un'altra occasione. La Lega di Salvini in campo nazionale vale il doppio del Partito di Dudù. Arriverà il momento che candideranno il "gessato" di Zaia invece della felpa di Salvini. Ma i voti con questa indegna politica sull'immigrazione sono assicurati. Si stanno tutti ricredendo dopo le sbornie miste di buonismo e tangenti. Rimangono i Boldriniani, ma loro viaggiano con gli aerei di stato non sui barconi. Caro Davide Cardone, regista riminese delle 40 sfumature a 5 Stelle, mi piacciono le tue appassionate difese, ma i problemi di questa città non sono relegati ad una occupazione anche per necessità. Fossero solo quelli perfino Gnassi li avrebbe risolti con una..festa.
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