martedì 5 agosto 2025

Un Milione

Il Corrierone la spara grossa e Dagospia (naturalmente) condivide. Un milione di persone, giovani e giovanissimi da tutto il mondo cattolico, si sono ritrovati a Tor Vergata per festeggiare il Giubileo. Dato (forse) volutamente esagerato, conferma  che le chiese sono semivuote, però il richiamo religioso ha ripreso forza nella componente giovanile. La concorrenza politica è sparita, il voto è impegno di pochi, così l'appartenenza è solo professionale. Merito delle novità vaticane con la morte di Papa Franceso e l'arrivo di Papa Leone? Due personaggi diversi, almeno al momento. Costruite un mondo più umano, cantano in coro. Giubileo dei Giovani a Tor Vergata. Un’ora prima del tramonto un milione di ragazze e ragazzi, sulla spianata con il volto commosso di Leone XIV, mentre attraversa in auto scoperta i vari settori e li saluta, come quando si affacciò alla Loggia delle Benedizioni, appena eletto, la sera dell’8 maggio. Arrivato nel varco centrale, è lo stesso Prevost a prendere il grande crocifisso ligneo dalle mani dei giovani e portarlo a piedi fino all’altare, accompagnato da decine di ragazze e ragazzi che si siedono sul palco accanto a lui. Il Papa Nuovo come lo chiamano i giovani pellegrini è atterrato in elicottero nello stesso luogo in cui la generazione dei loro genitori incontrò Giovanni Paolo II, venticinque anni fa, nella Giornata mondiale della gioventù di inizio millennio. Veglia di preghiera, e poi la notte all’aperto in attesa della messa che il Pontefice celebrerà a conclusione del Giubileo dei giovani. I sacchi a pelo, le tende, le bandiere con i colori di 146 Paesi. La speranza è il tema del Giubileo e i giovani arrivati a Roma da tutti i continenti mostrano che un altro mondo è possibile. Se Putin eTrump lo vogliono, senza scomodare  Xi Ginping.
massimo lugaresi

lunedì 4 agosto 2025

Pesce Azzurro

Mattia Sartori, la sardina prodiana, è entrato ufficialmente nella politica bolognese. Si diletta su Chiamami Città, con l'attenta condivisione di Maurizio Melucci, in una ardita proposta che dovrebbe svegliare i dormienti riminesi. Al posto delle immobili, vincolate ed intoccabili colonie, arriveranno (forse) stupendi grattacieli, vista mare? Mostra però di conoscere poco il puntino sull'Adriatico, quando "sgrida" i cittadini contrari alla nascita impetuosa di nuovi supermercati. Quel mercato è nelle mani di una potente invenzione romagnola. L'ex pesciolino azzurro è perdonabile, il suo tutore giornalIstico un pò meno. Colonie abbandonate, vincoli inutili, così in riviera si blocca tutto, ex Italy-Italy, a Rimini fine di un incubo durato generazioni. Questo è il succo dell'articolo sul famoso blog dei pensionati comunisti, ancora piddini. Dopo decenni di trattative che hanno soddisfatto solo i legali, tra il Comune e la Soc. Rema della famiglia Maggioli, finalmente esce il sospirato accordo. Francamente non ho capito che c..c'entri la corrente radical chic, che guida (?) il Pd, con il benessere turistico, sparito per altre ragioni. Furbizia che aumenta l'audience dell'articolo? Condivido la necessità di scelte, non solo coraggiose, ma lungimiranti e soprattutto sostenibili, da un settore in crisi (mascherata) da troppo tempo. Il numero degli alberghi è stato decimato dal mercato che ha sempre ragione. Cosa proporre per rianimare l'industria che ha caratterizzato il nostro dopoguerra? Non fate concorrenza a Gnassi, inventore di stupendi titoli per disastrosi progetti. La colpa degli alberghi vuoti non è addebitabile all'assurdità dei lungomari e Ztl collegate. Siamo, eccetto qualche rara eccezione, fuori dal mercato europeo. Vedere più gente vestita che fa il bagno è sintomo di innovazione? La lettura dell'articolo sembra spostare la colpa sulla Sovrintendenza che ha svolto correttamente il suo lavoro, se conoscete la storia della Murri. Giovane assessore, portai in giunta nel 79/80 la demolizione della Colonia, non ancora vincolata. Al posto avremmo creato un attraente giardino sul mare. Anche allora esistevano radical socialisti. Sapete chi ha sempre avversato i possibili interventi immobiliari ai fini turistici sulle colonie? La nostra Associazione Albergatori. Trasformarle in resort sul mare, magari lussuosi era concorrenza insostenibile? Sembra che Mattia Sartori abbia abbandonato le acque salate dell'antagonismo, per iniziare la prevista carriera politica, agevolata. Buona fortuna.
massimo lugaresi

domenica 3 agosto 2025

Il Paesaggio di Milano

Su Dagospia ho letto la durisima sentenza (abbreviata) di Repubblica sul Paesaggio dominante Milano. La relativa Commissione aveva assunto, secondo il racconto del giornale piddino, a più non posso, condivisa da Dagospia, un potere esorbitante le sue competenze. Strapotere urbanistico che rende impossibile lo svolgimento nell'anonimato, con la semplice accondiscendenza dell'assessore. Se le cose sono quelle descritte, la retata diventa obbligatoria. C'è un altra versione attendibile. Il troppo rumore iniziale, per il nulla dopo qualche anno, con i personaggi però fuori da tutto. Nei dispositivi accusatori si legge che la Commissione Paesaggio era un "mercimonio della funzione pubblica". Accusa pesantissima, sempre da verificare,  che travalica il penale ed entra prepotentemente nella politica ad altissimo livello. Estate horribilis per il Pd. Da qualche settimana c'è un tiro a segno, con casalinghi cecchini implacabili. Il Gip accoglie le richieste dei Pm. La pianificazione della città era finita in mano ad un ristretto gruppo di potere, generatore di meccanismi clientelari e conflitti d'interesse. Sembra abbiano trovato anche le maledette mazzette, mascherate da parcelle. Termino, non voglio partecipare al populismo da piazza. Rimane impossibile che quanto viene pubblicato, si potesse svolgere in intimità. Questa non passa, sempre sia vera. Siamo alle sentenze giornalistiche leggibili nei giornali più accredati presso le procure. Il processo quando ci sarà riuscirà (forse) a chiarire certi aspetti scandalosi oggi pubblicati. Fosse vero quello che riporta il giornale siamo al commissariamento. Passerà tanta acqua (sporca) sotto i ponti del Naviglio. 
massimo lugaresi

sabato 2 agosto 2025

Andate e Propagandate

Eludere, proteggere, prosperare, così i Matvienko (chi?) continuano a operare in Italia, nonostante le sanzioni. Fondazione inattiva, residenza stabile e nessuna attività economica reale tra le Marche e San Marino: così la famiglia dell’oligarca russo ha costruito un sistema formalmente legale, ma opaco. Prossima sanzione sarà contro l'opacità. L'intelligence di Linkiesta continua l'instancabile opera per la corrente Davos, contro la Russia di Putin. Ossessione ed incarico padronale. Non so chi siano i Matvienko, ne quale pericolo possano rappresentare, sembra però che sia in vigore la ricerca di una scusa (sostenibile) per nascondere l'ennesima sconfitta americana. Poi ci meravigliamo e scandalizziamo se, dalla Russia, con precisione, ci mandano gli elenchi dei loro nemici. La guerra in Ucraina prosegue nello stile gatto con il topo. Importante non mostrare l'ennesima dura sconfitta dei procuratori bellici. Intanto fiutato il vento contrario, Donaldone si traveste nel Paperone che conta i miliardi incassati giornalmente. E noi paghiamo, giustamente. Putin non cerca più la pace, superato il momento favorevole. E' la fine perfino ridicola di un sistema nato dopo la seconda guerra mondiale. Quello che faceva e rappresentava prima il governo stellato oggi è compito della Nato. Non è la stessa cosa. Noi rimaniamo nel limbo dei domestici ammaestrati ed ubbidienti. Molto diversa la situazione a Gaza. Siamo ben oltre lo sterminio. Sembra che la tragica operazione sia stata concordata e l'onda di antisemitismo sia la vittoria di Hamas. Mai come adesso la sinistra è in fuori gioco perenne.
massimo lugaresi

venerdì 1 agosto 2025

In Ginocchio da Trump

La pallina da golf di Trump ha colpito l'Ursula Von der Lyden  e la sua (nostra) Europa. E' stata una partita impari. La nobildonna tedesca viene ricevuta nel resort del campo da golf in Scozia per dare all'incontro una evidente disparità di forze. Ce la siamo cavata con il 15% su quasi tutto, ma sembra sia stata una debacle politica.  Anche le diverse valutazioni dei due protagonisti aumentano la confusione. Le note dagli Stati Uniti divergono in diversi punti dal testo rilasciato dai bastonati europei. Sembra che gli aspetti più pesanti per l'economia dei sudditi siano in futuro. Il gas lo andremo a comprare da Donaldone pagando solo quattro volte più di quello del nemico (?) Putin. La politica dei dazi vede l'america di Trump vincere su tutti i fronti amichevoli. La Commissione Ue avverte che l'accordo non è giuridicamente rilevante. Era la diciannovesima buca? Naturalmente i 27 paesi viaggiano sparpagliati. Chi sull'esenzione sul vino o noi e Spagna sull'agroalimentare. La Germania sui farmaceutici. L'intesa sui dazi sta spaccando l'Unione europea e la Commissione corre ai ripari tentando di limitare la propaganda vittoriosa di Donald Trump. E lo fa sottolineando che molti aspetti vanno ancora concordati e che diversi annunci della Casa Bianca sono a dir poco imprecisi: dagli acquisti di armi a quelli di gas, dai farmaci agli alcolici. Vedremo cosa ci costa ancora un bacino di Trump. La Ducetta è in rigoroso silenzio. Noi siamo, da tempo, abituati alla genuflessione stellata.
massimo lugaresi 

giovedì 31 luglio 2025

Guerra per Bande


E' il titolo terrificante usato per il Pd, da Mario Lavia su Linkiesta. Ricordo (spesso) che l'appartenenza politica dei rearmatori del giornalismo italiano è quella che si riunisce (ogni anno) con Draghi a Davos. Nel Pd la corrente draghiana è forte e si cela dietro il cosidetto riformismo, però armato. La Guerra per Bande, secondo Mario Lavia, sarebbe scoppiata con minacce e ricatti tra Schlein e Conte. Il candidato stellato imposto, uno dei pochi usabili, è Fico che ora rischia. Il centrosinistra, per comodità espressiva, è in allarme per gli ex presidenti-regnanti che complicano le alleanze e paralizzano le scelte per le elezioni. I Cinquestelle tengono in ostaggio Ricci nelle Marche e il loro uomo per la Campania rischia il naufragio prima ancora di salpare. Alla fine un accordo si trova con i dazi della politica. Chi rischia maggiormente è la traballante segretaria ed il ditino puntato. Ricordo che per far nascere l'assistito partito democratico, sono stati usati diversi spermatozoi, qualche accondiscendente ovulo ed è uscito uno strano zigote. La Elly dovrà trattare con il cacicco De Luca e convincerlo che il grillino è la scelta migliore per non perdere. Stessa lotta a Bari con Decaro alle prese con l'imponente fantasma di Emiliano e lo spauracchio di inviare Boccia (bocciato due volte). La manifesta debolezza dei partiti ed il costante aumento dell'astensionismo creano incertezze per il futuro. L'ingresso inaspettato della magistratura nelle pieghe democratiche è la novità ancora difficile da quantificare tradotta in voti. A meno che  le cose non si chiariscano prima del voto. A questo punto sarebbe davvero strana la velocità della giustizia. 
massimo lugaresi

mercoledì 30 luglio 2025

Pause Umanitarie

Nonostante la forza e moltitudini delle propagande sioniste, iniziano ad uscire verità scomode. Solo il sempre assonnato Elia Milani continua imperterrito il ruolo di perfetto comunicatore delle imprese di Netan, per il canale 5 berlusconiano. Ho ascoltato, anche da lui, le prime ammissioni di bambini, uomini e donne uccisi mentre cercavano cibo. La Pausa Umanitaria sbandierata viene impedita mortalmente e quotidianamente dal migliore esercito al mondo, foraggiato ed istruito dagli Usa. Dicono che le risorse alimentari sarebbero sufficienti se non ci fossero i cecchini israeliani ad ultimare massacri impietosi. Non a caso l'assalto all'unica chiesa cattolica e la continua strage di innocenti
 che cercano disperatamente il cibo, hanno influito pesantemente sulla percezione della guerra, da quasi tutti vista come una voluta pulizia etnica per conquistare nuovi spazi. A Gaza ci sarebbero provviste pronte per sfamare i palestinesi in fuga se non ci fosse il tiro a segno quotidiano. Israele nonostante gli annunci, non fa passare gli aiuti. Altra ipocrisia scandalosa. Le due guerre ci hanno riempito di falsità e becere prese per i fondelli. Sono state paracadutate 25 tonnellate di aiuti ai palestinesi nella trappola di Gaza. Operazione spettacolare, con gli aerei di Giordania ed Emirati Arabi Uniti che aprono i portelloni. Quanto al cibo, se venisse distribuito a ciascuno toccherebbe un etto. Un generoso assaggio, concesso da Netan.
massimo lugaresi