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Stanco di raccogliere spunti dalle solite fonti, talmente diverse da sembrare due partiti in uno. Linkiesta il blog radical chic, non abbandona gli stremati combattenti per Zelensky e soprattutto i rearmatori che usano armi fabbricate dalla Germania, ma pagate da noi. La sconfitta del nazismo aveva vietato, per precauzione, il riarmo tedesco, mentre oggi producono e vendono a tutti. Il conto viene diviso tra i commensali europei. Sulla guerra in Ucraina ci sono sempre due propagande che dicono cose confliggenti nella loro diversità. Sembra però che la Russia di Putin stia avanzando nell'occupazione. Donaldone ha provato, con scarso successo, ad accreditarsi come il mediatore della pace. Ha trovato un muro russo che non si fida della cessazione del fuoco che permetterebbe agli avversari di riarmarsi e fortificare la resistenza. Trump stanco di promettere la pace, si dedica al commercio che ha visto gli Stati Uniti come massimo produttore: esportazione della guerra o cambi di regime, con golpe perdonati. Tocca al Venezuela di Maduro, troppo "comunista". Ci vuole sempre una scusa che i nostri giornali e telegiornali accettano subito: i narcos. Ci sono almeno una ventina di nazioni più impegnate in questa produzione e relativo commercio. Il Corrierone continua con la solita, scontata approvazione per gli ex gendarmi del mondo, costretti a giocare con le guerre, solo vicino a casa. Non si scandalizzerà nessuno.lugaresi massimo