venerdì 27 giugno 2025

Ce n'è per tutti

I Dem americani hanno bombardato molto più dei repubblicani, però erano eleganti nelle espressioni. Donald Trump unico vincitore della guerra dei dodici giorni, ha impartito una delle sue lezioni a chi crede di potere fare a meno della Great America.  Non usa il lessico radical chic, è piuttosto duro, volutamente buzzurro. La sua America lo plaude, mentre gli avversari (Dagospia) scrivono che ci sono tracce ereditarie di Alzheimer. Sembra la storia dei sette tumori di Putin. L'incontro Nato dell'Aia è stato un interminabile show. Terminato il vertice, Donaldone, ha tratto le conclusioni, dispensando carezze e minacce, come sua caratteristica. Invece delle bombe agli amici/nemici lancia i dazi. E' dura per gli avversari, non penso solo al Pd, con una metà scarsa nelle mani e ditino della Schlein, ma a tutto il mondo, anche quello contrario. La Meloni sembrava affascinata. Della Ducetta ne hanno dette di tutti i colori e generi, andando anche a sbirciare sotto i letti abbandonati, rimane una donna leader ed una avversaria improponibile per la tenera Elly. Ogni confronto pubblico costa un punto e mezzo al partito sofferente. La decisione imposta da Donaldone del 5% del bilancio per la difesa è un macigno sociale per il nostro paese. Permette però a Conte di rimanere allegramente a galla, a spese del Pd. Trump ha confermato il ritiro della sua America. La Nato diventa un doppione inutile? Non credo, sarà sempre il braccio armato degli States, con i nostri debiti. 
massimo lugaresi