domenica 22 giugno 2025

Grafite

Tra i giornalisti spiati con Graphite ci sarebbe anche Roberto D’Agostino, inventore del famoso blog che delizia con tette&culi e migliaia di notizie piccanti, frutto di una intelligence giornalistica dotata di sicuri agganci. Sono c
entinaia gli scandali anche veri che ha anticipato. Il guru Dagostino parteggia per la Roma e (naturalmente ) per il Pd anche in queste condizioni. Devo dire che non mostra entusiasmo per la segretaria scoperta da Prodi. Il telefono del fondatore di Dagospia e altri cinque dispositivi sono ora sotto analisi forense nell’inchiesta della Procura di Roma su presunte intercettazioni illegali condotte con uno spyware (Grafite) militare israeliano, venduto esclusivamente a enti governativi. La Procura di Roma ha disposto accertamenti tecnici irripetibili sul suo cellulare, insieme a quelli di altri sei persone: Francesco Cancellato, direttore di Fanpage.it, il giornalista Ciro Pellegrino (giornalista, sempre di Fanpage), Eva Vlaardingerbroek, giurista olandese vicina ai movimenti dell’estrema destra europea e residente a Roma, e tre esponenti della rete Mediterranea Saving Humans: Luca Casarini, Beppe Caccia e don Mattia Ferrari. I telefoni verranno sottoposti a indagini forensi per verificare la presenza del malware Graphite, già identificato da laboratori indipendenti su altri dispositivi. Il software Graphite appartiene alla categoria degli spyware di tipo militare: una volta installato su uno smartphone, consente l’accesso completo al dispositivo, permettendo di ascoltare le conversazioni ambientali, leggere messaggi, geolocalizzare gli spostamenti, accedere a foto, video e cronologia web. Non credo vengano usati anche per il nostro governo, hanno la certezza, con la garanzia di Taiani che la maggioranza stravede per Netan che può tranquillamente terminare la cancellazione della Palestina, con la migrazione violenta di tre milioni di persone ancora vive e, se possibile (fatto), aggiungere l'Iran. Non si sa ancora chi ha usato il Grafite illegalmente, ho l'impressione che salti fuori il (solito) unico colpevole per sbaglio. Per la propaganda democratica è occasione ghiotta, fino a quando uscirà una verità per tutti. 
massimo lugaresi