massimo lugaresi
lunedì 30 giugno 2025
Corte Suprema
Lo spoil system statunitense è arrivato quasi alla conclusione. La Corte Suprema incorona Trump, i giudici costituzionali hanno bloccato i tentativi dei giudici di contenere il potere esecutivo della Casa Bianca, concedendo al presidente il diritto di governare senza alcun controllo legislativo e giudiziario. E, a pochi giorni dal duecentoquarantanovesimo anniversario dell’Indipendenza, non sarà più automatico concedere la cittadinanza ai figli nati negli Stati Uniti da immigrati illegali. Gli Stati Uniti arrivano lacerati al 4 luglio di quest’anno, a causa del pieno svolgimento del progetto autoritario di Donald Trump e delle conseguenti proteste «contro il re» in quasi duemila città e in tutti e cinquanta gli Stati dell’Unione.
Le ultimissime martellate alla democrazia americana sono arrivate dalla Corte Suprema, l’organo massimo del potere giudiziario degli Stati Uniti. I giudici costituzionali, con una maggioranza di sei a tre che segue la divisione tra conservatori e liberal, hanno deciso che le corti federali inferiori non possono bloccare i decreti presidenziali di cui Trump sta facendo uso da quando è stato eletto, regalando una straordinaria vittoria alla Casa Bianca e assicurando all’esecutivo un potere senza precedenti e sgravato dai contrappesi tradizionali del potere legislativo e giudiziario. Non bastasse, anche le previsioni elettorali per il miscuglio piddino sono infauste. La democristianeria ingaggiata, con Franceschini in testa, si agita, ma non sa dove andare. Era scritto, nessuno voleva leggerlo. Per fortuna è arrivata la Schlein.