massimo lugaresi
giovedì 26 giugno 2025
Prima Avviso, Poi...
Sembrava che Donaldone fosse caduto nella trappola di Netan. Il suo intervento contro i siti nucleari in Iran poteva innescare la paventata miccia. Russia e Cina erano spettatori inquieti che rischiavano di essere estromessi dal medioriente. Teheran attacca le basi americane in Qatar, Siria e Iraq, pareggiando (6) il lancio di missili verso le basi Usa. Intanto spariscono decine di aerei da guerra, repubblicana, ma sempre americana, in attesa della vendetta annunciata. Gli Usa mantengono nelle regioni (solo) 40 mila soldati, nessuno fortunatamente ferito o morto. Sono le mosse delle guerre annunciate, solo Netan interpreta un canovaccio diverso e crudo. Nella dimenticata Striscia di Gaza, migliaia di bambini sono in pericolo di vita. Possono però scegliere tra la mancanza di cibo o acqua. I giornaloni, anche italiani, si guardano bene dal pubblicarlo. Questo è il panorama riservato dalla propaganda. Zelensky è nel dimenticatoio, hanno perfino cessato di raccontarci che stava vincendo. La figura di Trump era caduta nell'incomprensibile, le sue presunte "mattane" hanno avuto sempre un beneficiario: Netan. Lo scenario era impostato sul filo del rasoio bellico e mondiale. Esce Donaldone con dure reprimende nei confronti del sodale ebraico e, attraverso l'amico Putin convince Teheran a rispettare la tregua imposta. Vittoria su tutti i fronti, Repubblica e Domani in lutto giornalistico. Il ditino della Schlein è moscio e abbandona Conte.