massimo lugaresi
domenica 31 agosto 2025
Fuori
Dalla guerra cara ai democratici. Il consiglio dei ministri del governo di centro con molta destra, segue la linea Salvini, contraria ad un "volenteroso" intervento in Ucraina. Naturalmente Dagospia relega la (solita) condivisione dell'articolo di Repubblica, nelle ultime pagine quotidiane del blog. La furbizia della Ducetta sta disorientando e sminuendo il Pd. Alla fine vince la sua posizione, condivivibile dalla larghissima maggioranza degli italiani, composta da menefreghisti delle paventate invasioni russe ed assolutamente contrari all'intervento voluto dai rearmatori. Buona notizia che fa pendere la bilancia elettorale dalla solita parte. Dal Nazareno non escono notizie per l'impossibilità di mettere d'accordo la democristianeria imperante ed i resti del comunismo. Il maschione francese, con Merz ed i baltici sovvenzionati, chiedono, se ci fosse, l'intervento urgente dell'Europa. L'articolo estratto da quello di Ciriaco su Repubblica e variato secondo la moda imperante nel blog, tanto piddino quanto romanesco verace, si barcamena cercando (solitamente) divisioni tra le forze di governo. Questa volta è andata malissimo, si può riassumere come una vittoria di Salvini? La strategia di Putin è chiara: nessuna tregua senza accordo stabile. Per essere più convincente, aumenta il volume degli attacchi su Kiev ed il conteggio dei morti, contro un esercito in disarmo ed un premier sotto accusa. La Ducetta non contenta dell'ennesima vittoria per assoluta inferiorità ed assenza dell'avversaria, mostra lo splendido camaleontismo che le ha permesso di rimanere sui tanti tavoli occidentali ed abbracciata a Donaldone. Ammirevole statismo, in attesa di poltrone più importanti, quella della Ursula tra poco sarà vacante.
sabato 30 agosto 2025
Cinque Stelle Volanti
Conte sottrae a Schlein anche l’estrema sinistra di Avs, così Mario Lavia, arguta penna di Linkiesta, illustra le ulteriori perdite del consenso piddino. Fratoianni e Bonelli accumulano poco, ma sono sufficienti a renderli determinanti nel campo progressista, a discapito di un Pd sempre più privo di senso. I due antagonisti, leader di partitini da prefisso, sembra si siano arrabbiati perchè non hanno avuto nessun candidato-governatore. Pasquale Tridico, padre del reddito di cittadinanza, ribattezzato (a sinistra) con la dignità, è candidato in Calabria. Secondo le miracolose previsioni dei quotidiani piddini, la sinistra (estrema) intascherebbe i tanti voti in uscita dalla gestione Schlein. Abbastanza credibile dal momento che la segretaria sembra sia stata ritirata dalla prossima tenzone. L'accoglienza del Meeting ha ribadito, violentemente, la distanza tra le due leader. A sinistra decide Conte ed il cambio del reddito promesso lo attesta. Il successo a sud, quasi miracoloso, lo attesta. Il Pd è diventato erogatore di consensi in uscita per la confusione che regna. La politica dei vasi comunicanti non regge, mentre a destra il governo si rafforza, conquistando nuovi sostenitori, spingendo l'opposizione nel ghetto dell'impotenza. La Meloni sta insediando il suo potere personale e politico, presto vedremo qualche adesione ufficiale.
massimo lugaresi
venerdì 29 agosto 2025
I Droni della Propaganda
Attaccare la Schlein è diventato troppo facile ed allora i droni della propaganda piddina cadono sempre sul Truce Salvini. E' vero che La Lega non è più l'asse trainante del centrodestra, rimane un alleato nordista indispensabile, molto più di quanto non voglia far credere la Repubblica del Pd. Mentre l'incertezza regnante nel partito d'accompagno, senza una guida condivisa e la moltitudine di correnti, lo rende (volutamente) simile alla vecchia democrazia cristiana. Altro pasticcio di Prodi, quello imperdonabile è però la creazione di una Europa che divide e sponsorizza la guerra. Il Papa Leone XIV ha spesso stigmatizzato i conflitti in atto, senza mai raggiungere i toni del predecessore. La guest star mondiale è, senza dubbio, Donaldone che purtroppo naviga dal politico al guascone. Le ancelle ed i finti maschioni si trovano senza la copertura atlantica e sbroccano, in attesa di essere liquidati dal voto. Allora Dagoreport riempie il blog di anatemi e critiche pesanti solo per Salvini, utilizzando Vannacci come rivale. Nel movimento leghista, il Truce gode ancora ampio credito. La Meloni è ormai fuori tiro e discussione. Dovrebbero guardare più spesso in casa. Lo si capisce dalle righe di Chiamami Città che ormai sembra sostenere la trasformazione delle spiagge riminesi in una grande Woodstock balneare. Divisioni feroci anche su come fare il bagno.
massimo lugaresi
giovedì 28 agosto 2025
Stronzate
Secondo il mutevole Trump, il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, dice un sacco di stronzate, mentre Netan, l'amico del cuore, le trasforma in bombe. Per Dagospia, il blog finito nel limbo piddino, finalmente Donaldone si è svegliato, passando dalle 24 ore per cessare il fuoco, a (almeno) 40 giorni, finendo con prevedere mesi. E' andato meglio come daziere. Il ministro degli esteri russo, continua imperterrito a pronunciare quello che Putin pensa veramente. La pace si allontana, la strage a Gaza è incompleta e ci sono ancora tanti terreni da destinare a colonie, per i sostenitori della maggioranza israeliana. Nell'ultima strage ospedaliera la loro intelligence racconta che hanno trovato (come sempre) terroristi di Hamas. In Ucraina la pace si allontana per gli sforzi congiunti dei volenterosi rearmatori ed i piagnistei di Zelensky che si gioca l'illegittimità della sua presenza e la vita, diventata precaria. L'Europa è in crisi e sempre più divisa. Siamo precipitati nell'anticamera del paventato conflitto mondiale. Promesse non mantenute e false volontà di pace, ci hanno ricondotto ad un passo dal conflitto mondiale. Il maschione francese ha già preparato la divisa, ma prima lo aspetta il voto popolare e l'aria che tira in Francia non è delle migliori, per lui. Trump rimane l'uomo di cui si parla di più, per il momento ha solo racimolato, forzatamente, tanti miliardi, difficile fare pronostici, sembra avere garbino nella testa.
PS Gnassi non ha più bisogno dei bagnini.
massimo lugaresi
mercoledì 27 agosto 2025
Affettuoso Invito
Il condivisibile invito di Salvini al maschione francese, fatto per assenza cronica della sinistra, ha sparigliato i campi. La Schlein, ovviamente, ha chiesto alla Meloni di riferire in Parlamento. Sono ripercussioni di due guerre che si trascinano da troppo tempo, costringendo la nostra classe politica a mostrare, facilmente, il peggio. Regali a Conte. Vincerà anche il campionato elettorale, stando vicino alla Elly. Il cosiddetto (ironicamente) maschione transalpino, viene dipinto vittima di un attentato (verbale) di Salvini, solo per averlo invitato ad andare lui in guerra per l'Ucraina. Camerieri falliti. La Meloni uscita dal guscio protettivo e dalle braccia di Donaldone, fa quello che le riesce meglio: fare finta di niente. Hanno convocato l'ambasciatrice italiana per sgridarla, questo permette alla ondivaga propaganda piddina di non esprimere (ancora) la sua opinione sull'invio di armi e uomini in soccorso del comico. Escono, più frequentemente, forti verità sull'andamento della guerra, passata dalla rapida e scontata vittoria di Zelensky&Biden, alla molto probabile fuga all'estero dell'ex comico. Sulla reazione di Macron, ormai un simil Renzi Matteo, ruminano giornali e giornaloni, quelli di Elkann in testa. Non poteva non essere coinvolto anche Mattarella, diventato l'ultima speranza di un riarmo impopolare. Ovviamente la battuta (pesante) di Salvini viene lodata dalla gemella Le Pen. Oltre agli schiaffoni in diretta, il premier francese cosa può ancora mostrare?
massimo lugaresi
martedì 26 agosto 2025
Un Volenteroso Giornale
Inutile dire quale giornale (Repubblica) volenteroso, abbia condiviso Dagospia. Trump si sarebbe fatto infinocchiare da Putin ed il pallino dell'Ucraina è finito in mano al Cremlino che non vuole la pace... di Zelensky. Nelle ultime 24 ore la regione di Zaporizhzhia è stata colpita centinaia di volte, con bombe, droni e missili. Le ragioni di Putin non sono state accolte, significa ammettere che la guerra è stata su procura statunitense e condotta con un foraggiamento continuo, non solo di armi. Il Cremlino aveva già detto che nel caso contrario avrebbe proseguito la campagna dell'Operazione Militare Speciale. In questo momento che dura da oltre un anno, al "disimpegno" americano si aggiunge anche l'aspetto bellico confacente alle richieste russe. La propaganda occidentale è bloccata, mentre le truppe russe aumentano i territori occupati. Significa che la trattativa sta assumendo i toni di una resa incondizionata. La fine del comico, rivestito in fretta e della sua presenza illegale. Putin continua a mantenere in piedi le sue richieste massimali, mentre Macron oltre alla prossima sberla muliebre, aspetta la liquidazione elettorale. I volenterosi sono dead man walking sul piano politico, di più su quello bellico.
massimo lugaresi
lunedì 25 agosto 2025
Il Procuratore
Colpo grosso al Meeting di Rimini che non riempie più come una volta. L'arrivo di Mario Draghi, sconfitto (forse) anche in una gara di briscola, è la sorpresa che esprime l'attuale strategia del movimento di comunione e liberazione. Nella estenuante predica per gli ancora credenti ed osservanti, esordisce con una affermazione che Repubblica pubblica ogni giorno: Distruggere l'integrazione (?) europea per tornare alla sovranità nazionale non farebbe altro che esporci ancor più al volere delle grandi potenze. Il più maestoso affare organizzato dai procuratori di guerre, in compagnia di volenterosi mediatori, corre il rischio (forse certezza) di saltare. Il vaccino imposto, al confronto diventa volontaria donazione. Linkiesta, devotamente ed umilmente, pubblica l'intero intervento, proposto ad una platea riconoscente ed un governo supino. Non che dall'altra parte abbiano organizzato difese ad oltranza. Sono più preoccupati per la chiusura di un Leoncavallo vuoto. L’Ue deve trasformarsi da spettatore in attore protagonista, con la Ursula nei panni dell'Anitona. Sembra l'inevitabile vecchietto che osserva i giocatori di carte e "da sopra" pontifica soluzioni ed errori. Per anni l’Unione europea ha creduto che la dimensione economica, con quattrocentocinquanta milioni di consumatori, portasse con sé potere geopolitico e nelle relazioni commerciali internazionali. Quest’anno sarà ricordato come l’anno in cui questa illusione è evaporata.
Abbiamo dovuto rassegnarci ai dazi imposti dal nostro più grande partner commerciale e alleato di antica data, gli Stati Uniti. Siamo stati spinti dallo stesso alleato ad aumentare la spesa militare, una decisione che forse avremmo comunque dovuto prendere, ma in forme e modi che probabilmente non riflettono l’interesse dell’Europa. L’Unione europea, nonostante abbia dato il maggior contributo finanziario alla guerra in Ucraina, e abbia il maggiore interesse in una pace giusta, ha avuto finora un ruolo marginale nei negoziati per la pace.
Nel frattempo la Cina ha apertamente sostenuto lo sforzo bellico della Russia, mentre espandeva la propria capacità industriale per riversare l’eccesso di produzione in Europa, ora che l’accesso al mercato americano è limitato dalle nuove barriere imposte dal governo negli Stati Uniti. Nell'alluvione di critiche e proposte è normale vi siano (dopo) anche osservazioni convincenti. Rimane indelebile il comodo e proficuo sostegno stellato anche Trumpiano. Nel de profundis europeo riesce ad aggiungere riflessioni ormai comuni a tanti: L’Europa è stata spettatrice anche quando i siti nucleari iraniani venivano bombardati e il massacro di Gaza si intensificava. Questi eventi hanno fatto giustizia di qualunque illusione che la dimensione economica da sola assicurasse una qualche forma di potere geopolitico. Non è quindi sorprendente che lo scetticismo nei confronti dell’Europa abbia raggiunto nuovi picchi. Tralascio il resto, per nullità delle espressioni della lunghissima omelia dell'eterno sconfitto. Ci sarà nel prossimo convegno di Davos?
massimo lugaresi
domenica 24 agosto 2025
Inglese alla Garbatella
Su Dagospia è il turno di Paolo Landi per la (solita) presa per il..della Ducetta. Questa volta tocca alla buona qualità dell'inglese usato tra le braccia di Trump. Non potendo usare l'inesistente Pd della Schlein, troppo diviso e dilaniato per avere una linea comune e condivisa, vengono assunti accuratamente "esterni?" compiacenti. C’è, nell’entusiasmo per l’inglese della Meloni, lo stesso riflesso antico dell’atteggiamento che gli italiani hanno sempre avuto verso la cultura: considerare importante soltanto ciò che non si capisce. Il mistero linguistico che avvolge, pare, un italiano su due, trasforma l’ordinario in epico. Questa è la caustica sentenza del giornalista scelto, mai a caso. I banali convenevoli che la presidente del consiglio rivolge a Donaldone suscitano una esplosione di entusiasmo. Non giudico la lingua inglese usata, forse un pò maccheronica, rimane il fatto (imperdonabile) che l'ospite sembrava gradirla. L'uso, non necessario, di un paragone con Draghi, mostra ancora una volta l'uso woke della critica. Non basta l'abbandono della speranza di un ritorno della sinistra al potere? Anche le previsioni di Repubblica si sono spente. Per fortuna Dagospia mostra nei lunghi momenti dell'opposizione isterica ma democratica, un interminabile repertorio di tette&culi. Abbondanza ripetitiva che rallegra il vedente lettore.
massimo lugaresi
sabato 23 agosto 2025
Renzi il Grillino?
Difficile accettare l'oblio per personaggi arrivati in alto, molto, troppo. Riflessione riservata ad un articolo di Linkiesta del capo cordata Mario Lavia. La battuta era riferita al desiderio di Matteo Renzi di ritornare a galla, con l'aiuto degli ex grillini. La disperazione bellica del blog è però allo spasimo. Tutto gira al contrario rispetto al vangelo di Davos. A Rimini il Meeting ospita Mario Draghi, apparizione o contrizione? La vittoria di Trump con le inevitabili azioni per rimpinguare il bilancio e sostenere il dollaro, ha scombussolato le strategie occidentali, dilaniando l'Unione Europea. L'alternativa alla destra non è un compito per la Schlein, per conclamata incapacità, Forse sarà un merito della Ducetta, con la nefasta intenzione di un riarmo, a debito, senza mai affermarlo. Le capriole dialettiche e l'equilibrismo politico servono nel breve tempo. E' arrivato il momento delle scelte. Non credo sia un tappeto di applausi quello che l'aspetta. Lo indica la crescita costante dei 5 stelle. Mentre aumentano i restii al voto, la posizione del movimento rimane rispettabile. Quando arrivi all'uso di Draghi sei destinato ad un brutto destino. Lo attesta la triste storia del virus e la volontà degli italiani che hanno preferito il Mattarella 2 al draghismo quirinalizio.
massimo lugaresi
venerdì 22 agosto 2025
Al Contrario
Ha ragione Vannacci, il mondo è al contrario, rispetto alle propagande piddine e della Ursula. Il vertice alla Casa Bianca ed il cambiamento del clima politico americano, hanno mostrato i presunti leader europei, la Ducetta ed il povero Zelensky, in ginocchio da Trump. L'imbarazzo dei nostri giornaloni, Repubblica in testa, è stato commovente, costretti a guardare dalle finestre, l'epilogo di una guerra, voluta dalle badanti di Biden. Il terrore di essere abbandonati da Trump è evidente, mentre la guerra procurata, dopo anni di eccidi nel Donbass, sta smentendo tonnellate di bugie e previsioni. Il comico, rivestito in fretta, è una fastidiosa macchietta che conosce solo il verbo delle suppliche per armi e dollari. Si accontenta però anche dell'euro in miliardi, al posto di sanità e stipendi. Una tragedia incombe su personaggi comici nella loro stupida posizione. Trump si gioca tutto, dopo avere promesso la chiusura della guerra che il Rimbabiden aveva fomentato. Senza l'aiuto americano il russo lo parleranno presto e forzatamente in tutta l'Ucraina. Ho usato Dagoreport e la sua intelligence che si sta abituando alla novità imposta dai destini della guerra. Gli sconfitti sono volenterosi venditori di armi e procacciatori di morte. Sembra che ci siano armi per tutti, basta pagarle. Siamo sicuri che non salti qualche governo europeo? Nel momento politico più adatto per una sinistra alternativa, vediamo solo un ditino spaesato ed inerme. Con troppi Picierno, per anni occuperete le amare poltrone dell'opposizione.
massimo lugaresi
giovedì 21 agosto 2025
Il Tappeto Rosso
masasimo lugaresi
mercoledì 20 agosto 2025
Repetita Juvant
Ma non convincono. Il solito articolo, forgiato dalla casalinga intelligence di Dagospia, ed il solito attacco alla Ducetta, mostrano l'angosciosa situazione del Pd in mezzo al guado, non sapendo quale sponda scegliere. Con esponenti (Picierno) che più volenterosi non si può ed una segretaria di tutti (?) che segue, scodinzolando il ditino, un antagonista sindacale, silenziato. Ho letto una infantile sequela di critiche per l'ondivago atteggiamento della Meloni. Da parte della sinistra non hanno altro refrain, il disco rotto porta anche male. E' normale invece che il nostro governo, abbastanza compatto, segua le false orazioni della Ursula, ormai ridotta ad esibizioni di terzordine. Fine meritata di questa Europa che ha tradito i già nebulosi atteggiamenti iniziali. Siamo al soldo di guerrafondai e dispensatori di sanzioni, stupide quanto inutili. Putin ha vinto, abbiamo solo ritardato con i miliardi gettati e migliaia di morti, il riconoscimento della vittoria. I questuanti che bussano da Trump sono comparse inutili perfino dannose. Vogliono proseguire una guerra per rendere la vittoria russa più evidente? Dall'altra parte c'è una nazione che soffre e se può scappa. Sembra la copia bellica della babele virale con le incursioni notturne di Draghi. Sono sempre quelli che comandano. Trump allontana la Great America dalla costosissima interpretazione del Gendarme che interviene e paga i conti. Hanno racimolato un bilancio pauroso. Fine di una era, ne inizia un'altra, se ben interpretata, potrebbe cambiare il mondo. Non riesco a capire cosa altro deve succedere per assumere una posizione condivisibile. Forse cessare il quotidiano sversamento di bugie?
massimo lugaresi
martedì 19 agosto 2025
Davos non si tocca
Nella bella cittadina svizzera che ospita annualmente il più importante ed esclusivo ritrovo di tutti i miliardari e guerrafondai del mondo, è scoppiato lo scandalo (silenziato) del suo fondatore Klaus Schwab, assieme alla moglie, accusati di abusi ed offese razziste. Una velocissima inchiesta interna lo scagiona e la casa della povertà va avanti come prima. Sono stati nominati i nuovi presidenti quasi nullatenenti: il capo di Blackrick e il miliardario svizzero Hoffman. Inutile dire quale corrente volenterosa foraggiano. Il World Economic Forum si pulisce da solo, il prossimo anno sembra sia inevitabile l'invito a Putin, ritornato a Mosca con l'alloro del vincitore annunciato. Queste notizie le attingo sempre dalla frustrata intelligence di Dagospia. Il blog con leggere (?) influenze piddine, non ha deciso ancora se iscriversi al coro dei volenterosi piangenti o godere per gli spiragli di pace che minacciano le bugie finora propinate. L'incontro con Putin non poteva avere un effetto più chiarificatore di quello ottenuto, nonostante le nostre reti televisive (unificate) siano rimaste attaccate alle false versioni finora irradiate. La vignetta dei belligeranti armatori europei che bussano alla porta chiusa in Alaska, merita un premio. La migliore ballerina sulla corda scivolosa è sempre la nostra Ducetta.
massimo lugaresi
lunedì 18 agosto 2025
Controffensiva
E' partita l'ancora potente controffensiva occidentale, quella dei 27 paesi che vogliono prolungare la guerra, possibilmente tutte due, per antiche e mortali ragioni, ad esempio quelle di Germania ed Italia e soprattutto allargare lo scudo Nato. Il rischio di una terza ed ultima guerra per loro è irrilevante. C'è un aspetto che giudico importante: la verità sta emergendo, spazzando tonnellate di bugie, propinate giornalmente. Anche la clausura del covid li ha aiutati. Riprendo, quasi sempre, lo spunto da Dagospia, miniera inesauribile, facendo però meno uso delle trionfali tette&culi che lo hanno reso famoso. Oggi viene usato ufficialmente Fabio Fazzolari, dicono potentissimo sottogretario della Meloni. Personaggio apparso poco sotto i riflettori a differenza di Taiani che non si capisce perchè lo riprendano. Dimenticavo, Fazzolari è sposato con una ucraina ed allora voce sicuramente attendibile. Derubrica (?) il servilismo di Trump a Putin come una risposta da uomo d'affari a fargli salvare la faccia. Potrebbe anche passare i prossimi inevitabili due anni in rispettoso silenzio, paventando che forse (un domani) gli potrebbe capitare davanti un certo Lavrov.
massimo lugaresi
domenica 17 agosto 2025
Gambe Corte
Come le bugie. Titolo dedicato a Linkiesta, un blog ben costruito, ma addestrato dalla corrente Draghi, diventata ReArmata. Riesce a ribaltare la dura realtà, definendo Putin un impaurito perdente e Zelenski rivestito, senza l'avvallo dei votanti, l'impossibile vincitore. Gambe cortissime, in attesa della verità che inizia dall'Alaska. Intanto si chiamano per nome i due protagonisti dell'ennesima guerra su procura, per l'immensa gioia degli armatori, gli unici senza dazi. Secondo l'intelligence di Linkiesta, il premier russo (eletto) non tratterà finchè non vedrà il rischio concreto di perdere la guerra. Credo sia una presa per il..volgare, della verità. Già indicare come dittatore un presidente straeletto, non indica una sana volontà di arrivare alla pace. Direi, come ormai tanti (quasi tutti) che è una mezza bugia, smentita dai fatti. Linkiesta, con il cuore a Davos, scive che il "dittatore" russo ha (intanto) una splendida occasione per la vittoria di immagine, abbracciando Donaldone, cercatore in Ucraina di quella pace che non vuole in Palestina. Questo sarebbe l'agomento da trattare all'infinito. La stranezza è che su questo versante, una (forte) corrente piddina si trova d'accordo con la destra. I terroristi sono iscritti ad Hamas e fin da bambini hanno la possibiltà gratuita di morire sotto bombe bipartisan. Gli unici ad avere perfino il terrore della parola Pace, sono quelli che pregano perchè non si verifichi. Sarebbe la fine della gestione Ursula e delle illusioni che il comico rivestito ha lanciato nel suo mondo. Le carte le da Putin, al comico è rimasta quella dell'asino piangente.
massimo lugaresi
sabato 16 agosto 2025
Fine Prevista
Con l'aiuto degli Stati Uniti ed il silenzio connivente dell'occidente, Netan porta a termine lo sterminio programmato. Secondo l'intelligence di Dagospia, su questo versante credibile, sono stati approvati 3.400 nuovi insediamenti in Cisgiordania, per i coloni che sostengono la maggioranza. Seppellita la sempre più debole ipotesi dei due stati. La vera ossessione del premier israeliano si allontana, come la speranza della cessazione della strage programmata. Il falco dell'ultradestra, ministro delle Finanze israeliano, ha trionfalmente annunciato di avere approvato il nuovo piano di insediamento nella regione E1 della Cisgiordania, che consiste in 3.401 unità abitative per i coloni: un piano che, ha detto, "seppellirà l'idea di uno Stato palestinese. Eppure l'Occidente mostra una schifosa ritrosia a sanzionare il colpevole di abominevoli reati. La copertura di Trump è scandalosa, senza concedere qualche ragione, anche discutibile. La double face europea è pari alla debolezza mostrata. Solo con la Russia di Putin diventano guerrieri. Il comportamento in futuro dimostrerà che la situazione in Ucraina è ben diversa da quella filtrata, dopo intensi trucchi. Senza scommettere, credo che Putin abbia ancora una volta giocato con i topini.
massimo lugaresi
venerdì 15 agosto 2025
Padroni&Camerieri
L'ennesimo incontro per trovare tregua e pace tra Russia e Stati Uniti, coinvolti nella guerra ucraina viene, giustamente, svolto tra i due protagonisti. La folta schiera europea, compresa la Nato, rimane fuori dalla porta. Devono solo eseguire quello che il padrone ordina, lo hanno sempre fatto. Compito della propaganda occidentale, invece è tentare di sminuire la vittoria di Putin e per la ridotta componente democratica, criticare Donaldone che li sta spodestando uno alla volta. La disperazione di Dagospia è evidente, saltano le funeste previsioni e le furiose critiche a Trump. Il variopinto circo europeo, attende fuori dalla porta, il comico rivestito con tinte belliche, non serve più. Non è stato convocato, è solo un esecutore della procura americana, dicono anche profittatore. Dagospia sta esaurendo articoli e condivisioni, rimangono tette e cosce. Tutte le intelligence consultate dal blog di Dagostino, considerano Zelensky l'agnello (nero) sacrificabile. Cessare la guerra significa un totale fallimento dei Rearm e complottisti, per Trump il Nobel meritato. Il problema sarà come raffigurare l'eventuale resa cercata da Donaldone. I presidenti americani, ne hanno firmate molte, anche fuggendo. Cosa faranno la cricca europea e la sinistra? Vedo già un ditino segnare la parte sbagliata.
massimo lugaresi
giovedì 14 agosto 2025
Settimana Calda
Rubo il titolo a Linkiesta.
Gli Stati Uniti stanno lavorando a un incontro tra Trump e Putin. Zelensky, dice Vance, difficilmente sarà invitato al vertice di domani in Alaska. Potrebbe però vedersi di persona con gli altri due leader in un secondo momento, se decidono di continuare oppure (sorprendentemente) arrivare ad un accordo. Intanto, Regno Unito, Ue, Francia, Germania, Italia, Finlandia e Nato, tutori ed inventori del perenne ReArm, ribadiscono l’importanza del coinvolgimento diretto di Kyjiv nei negoziati. Altro tentativo di immiserire i risvolti della sconfitta, dopo tre anni di schifosa propaganda. Nel caso si arrivasse ad un accordo, verrebbero regolarizzate le annessioni russe del territorio ucraino. Siamo, forse, ben oltre quello che Putin ha sempre dichiarato fosse suo. Non possono dirlo ma la resa è una inevitabile sconfitta, nonostante il miliardario intervento del nostro occidente. Siamo costretti a rifornirci di gas al costo quattro volte superiore a quello russo. Poi si lamentano che le spiagge sono vuote, anche a Ferragosto.
massimo lugaresi
mercoledì 13 agosto 2025
Ferragosto di Pace?
Ursula, Meloni, Starmer, Merz e Zelensky, non vi conosco. L'invidiabile (da chi?) intelligence di Dagospia ci regala un'altra previsione dell'area rearmata. I promotori bellici europei sono stati esclusi dal Ferragosto di Pace, mentre gli sherpa stanno già cercando una soluzione che possa sembrare meno dolorosa. Si trovano i due indiscussi protagonisti del lungo conflitto Europa-Russia che non doveva iniziare. Lo sconfitto non è solo un comico, frettolosamente rivestito, ma l'Unione Ursula, prima di tutti. La nostra Ducetta è rimasta impantanata tra gli investitori del disastroso prolugamento, allietato da sanzioni che ci hanno colpito pesantemente. Spiagge ed alberghi, quasi vuoti, sono una delle conseguenze dell'amore sfrenato del nostro governo per l'ennesima guerra persa. Bussano pietosamente alla porta della (possibile) pace in Alaska. Partita di guerra viziata dalla presenza democratica americana, nelle vesti del procuratore di guerra, interpretata però da altri mercenari. Donaldone il presunto candidato al Nobel pacifista, consegnato, imprudentemente, perfino al guerriero Obama, cercherà di limitare la spartizione dell'Ucraina ed uscire vittorioso pacifista. La nostra Ducetta si è accodata, posizione che le riesce sempre bene. La Russia dovrebbe concedere le regioni occupate, compresa la centrale nucleare, in cambio della Crimea e Donbass. Si torna all'antico e (credo) si cancellerà per sempre l'ingresso dell'Ucraina nella Nato. Una figura talmente meschina che dovrebbe insegnare qualcosa agli ancora votanti, se ci fosse una alternativa credibile. Perfino Giannini cancella la Schlein da La Stampa.
massimo lugaresi
martedì 12 agosto 2025
Fantastica
La fantastica storia di Dagospia, tutti i giorni, viene condita con minifotoporn, per rallegrare la lettura e, nella parte centrale, inserisce il solito attacco, più o meno violento alla destra, in particolare alla Ducetta, senza mai dimenticare Salvini, reo di "pontificare" dalla Calabria alla Sicilia. La sinistra nuda e cruda è all'angolo e come unico interlocutore esibisce Conte, l'avvocato del popolo stellato, un habituè dell'opposizione, dopo i disastri di governo. Nelle invettive viene usata Dagoreport, l'intelligence di casa, frequentemente, quando non vogliono condividere il solito giornalone. La Ducetta è descritta come una veloce camaleonte del trasformismo politico, la signorina che vuole mantenere un rapporto con l'Europa e nello stesso tempo, temendo il salviniano sorpasso a destra, "sbatte" gli occhioni a Trump. Siamo scesi in basso anche nell'ironia. Il nostro premier implora la fine della tragedia di Gaza, ma continua il rifornimento bellico a Netan. L'intelligence di casa dimentica che negli anni (21) di dominio democratico, l'invio di armi italiane funzionava sempre allegramente. Verrebbe voglia di chiedere quali sono le caratteristiche dell'attuale Pd. La risposta, se ci fosse, l'avrebbero già sbandierata. Con la giustizia a tempo, hanno fatto sparire il socialismo e la democrazia morotea, i resti del comunismo ebbero però un trattamento di favore, capito meglio dopo. Eppure Dagospia ha maturato nel campo giornalistico una potenza invidiabile. Alcune (molte) notizie soffiate, arrivano al blog in tempi rapidissimi e pubblicate per innestare i processi da piazza breve.
PS Un plauso all'amico Claudio Casadei, la ricostruzione degli avvenimenti attorno alla Rimini Calcio è esemplare. Altro presagio di decadenza.
massimo lugaresi
lunedì 11 agosto 2025
Conti in Tasca
Al Pd. I (solo) quattro prezzi politici che la Schlein avrebbe pagato per salvare il campo largo, secondo Mario Lavia di Linkiesta. L’accordo con il Movimento Cinque Stelle per le regionali si traduce per il Partito democratico in una lunga serie di concessioni, politicamente poco edificanti. Elly Schlein voleva il Campo Largo e ce l’ha fatta. Significa avere il Movimento Cinque Stelle, i peggiori nemici, non di una volta, ma fino all'altro ieri, come competitors spietati, non avendo niente da perdere o da concedere. Sono in paziente attesa per spolpare i resti piddini. Le due guerre sono incentivi per la succulenta colazione di voti. La presunta segretaria di tutte le correnti democratiche, eccetto quella (potente) della magistratura, ha chiuso le candidature per le regionali con tanti punti interrogativi e molte concessioni ai cacicchi locali. Vedremo il risultato del campo vero: il voto. Ha sudato sette delle camicie d'ordinanza, scelte dall'armocromista, ma il risultato si vede dai sorrisini di Conte. Al Nazareno, terra d'espiazione, la cosa è vissuta come l’antipasto del campo largo alle prossime elezioni politiche ma, obiettivamente, questo non lo può scivere nessuno, nemmeno Repubblica. Con Conte... Giuseppe, ardito ed imprevedibile giocatore, tutto è possibile. L'unico risultato (giudiziario) ottenuto riguarda Matteo Ricci, sembra che il Movimento lo voti anche in caso di rinvio a giudizio. Anche la coerenza è un vecchio pregio movimentista.
massimo lugaresi
domenica 10 agosto 2025
Chiamami se vuoi..
Di sinistra. Sembra che i sudditi occidentali abbiamo promesso a Donaldone un Nobel per la pace od anche per la guerra. In questo caso può stabilire per quale evento bellico. La sua America è una indubbia protagonista di ambedue. In quella contro la Russia, accusata dell'invasione Ucraina, dopo un avviso /minaccia durato dieci anni, fornisce armi e soldi al comico rivestito che (dicono) sia attento investitore anche in Italia. La trattativa con Putin sarebbe, se avesse successo, largamente sufficiente per l'ambito Nobel. E' vero che Obama, il migliore dei guerrafondai, dopo nove mesi incassò il titolo. L'incontro tra Putin e Trump, per il caldo incombente, verrà organizzato in Alaska. Il Corrierone non si smentisce e pubblica un severo rimbrotto da uno dei tanti suggeritori, sempre ucraini. Questa volta tocca ad uno "storico" pennellare il presidente americano, dipingendolo un bauscia qualsiasi. Cose mai dette al povero Biden. Proseguono così due guerre che stanno producendo morti a volontà e diaspore umane mai viste. La violenta, inumana occupazione di Gaza, trova potenti sostenitori. A Netan tutto è permesso.
massimo lugaresi
sabato 9 agosto 2025
Vignette Satiriche
Il Caso Almasri esce dal normale scontro tra maggioranza ed opposizione ed assume le dimensioni del perfetta guerra tra due visioni opposte. La sinistra è sempre supina ai voleri dei magistrati, a loro strettamente uniti e spesso consegnano motivi per l'agognata guerra. La brusca divisione tra inquirenti e giudicanti è una delle ragioni dell'eterna e stancante battaglia che dovrebbe avere come arbitro il nostro presidente. Le due guerre hanno costretto alcuni personaggi a mostrare le loro (vere) inclinazioni. Dagospia ovviamente critica la Meloni che "osa" dichiarare ufficialmente guerra ai magistrati, dopo la richiesta di autorizzazione a procedere sul caso Almasri (solo) nei confronti dei ministri Nordio e Piantedosi ed il segretario Mantovano. Come se la Ducetta fosse un personaggio qualunque del governo. Credo sia stato un ragionamento sbagliato. La Premier è l'asse portante di questo governo che pure presenta interpreti non sempre all'altezza. La Ducetta ha avuto buon gioco nel rispondere al pesante attacco chiedendo di essere incriminata come la maggiore responsabile. Avrebbe fatto troppo rumore, il peso tra le due forze è impari. Inutile fingere, per anni si è costruita una poderosa associazione tra governi e cooperative anche religiose che si dividevano il miliardario mercato dell'immigrazione illegale. La scelta di spostare in Albania il centro d'accoglienza, in attesa dei doverosi rimpatri, ha innescato l'ennesimo conflitto.. A sinistra alberga il vuoto assoluto di proposte ed iniziative, l'accordo ballerino tra Pd e M5S lo afferma giornalmente. La modesta capacità della Schelin la rende una immagine dell'antagonismo radical chic che ripete ossessivamente il suo mantra infantile.
massimo lugaresi
venerdì 8 agosto 2025
Il Dopo Sala
La retata, radical chic, di Milano ha imposto al Pd un'altra correzione di rotta. Secondo Linkiesta, fedele a Netan, l'occupatore di Gaza, quanto ai miliardari grattacieli del riformismo, sarebbe pronto il sostituto (riformista) di Sala. L'indicazione di Mario Lavia, la penna che guida il blog, cade su Giorgio Gori, una delle "risorse" pronte nei momenti di maggior bisogno. Non passa per le teste del Corrierone che il prossimo sindaco possa essere un fedele alla Ducetta? Tutto mentre il disastro Schlein complica il destino delle prossime elezioni regionali. I cacicchi stravincono dappertutto. Gori dopo i doverosi momenti di attesa, con la carica e stipendio (solo) da eurodeputato, ragiona da sindaco e cambia il pericoloso modello (metropolitano) di Sala. Secondo il correttore di rotta giudiziaria, la metropoli non deve finire a Rogoredo ed il partito dovrebbe ambire una vocazione maggioritaria. Al momento si assiste solo ad un travaso di intenzioni di voto per i cinque stelle. Gori ragiona da sindaco di Milano ed il Pd dovrebbe prenderlo sul serio, così insiste Mario Lavia. L’eurodeputato, da sperimentato copione, non programma di candidarsi a Palazzo Marino e immagina una metropoli che non finisce a Rogoredo e rappresenta una politica che non si vergogna (dimostrato) di governare. A Milano vanno di moda gli "ibridi" della politica, validi per le solite quattro stagioni e soprattutto con tutti. Se però glielo chiedessero disperati ed a furor di popolo, difficilmente il nato sotto il segno del Cavaliere rifiuterà. Milano è apparentemente (molto) sistemata.
massimo lugaresi
giovedì 7 agosto 2025
Come je pare
Adesso (perchè prima?) Bibi, vezzoso diminutivo di Netanyhau, fa come je pare. Secondo l'affettuosa condivisione di Dagospia ad un articolo del Corrierone, il Premier israeliano avrebbe "capito" dopo centinaia forse migliaia di miliardi di aiuti in dollari, mezzi e personale militare, che il sostegno degli Stati Uniti è incondizionato e sotto scacco sionista. Il leader israeliano, dopo uno sterminio ingiustificabile ed una transumanza di milioni di persone, ha (quasi) liberato la Striscia di Gaza, pronta ad essere consegnata al partito dei coloni che lo sostiene al governo. Se nel pacco dono c'è anche qualche striscia cisgiordana è meglio. Gli insediamenti nella Striscia vennero smantellati nel 2005, quando si parlava seriamente dello stato palestinese. Anche in questa guerra, a senso unico, ha giganteggiato solo una propaganda, contro il silenzio spesso connivente dell'altra. L'informazione giornalistica e radio televisiva lo conferma. Sul match bellico in Ucraina è anche peggio. A Gaza oltre tre milioni di persone, con qualche bimbo rimasto, sono in viaggio verso un misterioso ricovero. Non stupitevi se ricorrono paragoni feroci.
massimo lugaresi
massimo lugaresi
mercoledì 6 agosto 2025
Indisponente
La lettura dei due blog di riferimento diventa ogni giorno più indisponente. Linkiesta è diventato illegibile dopo la definitiva trasformazione, senza ritegno, in paladino di ogni verbo o bombardamento di Netan, occupatore della Striscia. Dagospia viaggia più furbescamente, quando si trova (mai) in imbarazzo, pubblica una tetta abbondante e tutto si risolve. Rappresenta però la situazione della sinistra lacerata. Devo dire che la propaganda avversaria si sta irrobustendo, mentre i vari Zelensky inventati, precipitano nella falsa tragedia. Trump è diventato il nemico pubblico della sinistra, non solo italiana e frantumatore della vecchia Europa, consegnata alla Ursula. La nostra Ducetta galleggia, usando l'innata astuzia che ha permesso alla destra di diventare una credibile alternativa dopo decenni passati nel ghetto della politica. Allora nel dopoguerra e per decenni potevi/dovevi solo scegliere tra la Dc ed il Pci. Gli altri partiti arredavano le maggioranze possibili. Di Pietro prima ed il Movimento 5 Stelle poi, hanno rotto la consuetudine. Piccole rivoluzioni finite nel tutto peggio di prima. Linkiesta collegata a Davos, definisce gli States una repubblica bananiera. Un concetto che esprime cosa significhi per i democratici, una volta padroni e gendarmi del nostro mondo, essere costretti all'opposizione. Donaldone sta facendo, più o meno quello che tutti i presidenti stellati hanno fatto abbondantemente: lo spoil system. Dopo la pubblicazione dei dati sul lavoro inferiori alle aspettative, il presidente degli Stati Uniti ha licenziato la direttrice del Bureau of Labor Statistics, assunta dai badanti di Biden. Funziona così la democrazia migliore al mondo.
massimo lugaresi
martedì 5 agosto 2025
Un Milione
Il Corrierone la spara grossa e Dagospia (naturalmente) condivide. Un milione di persone, giovani e giovanissimi da tutto il mondo cattolico, si sono ritrovati a Tor Vergata per festeggiare il Giubileo. Dato (forse) volutamente esagerato, conferma che le chiese sono semivuote, però il richiamo religioso ha ripreso forza nella componente giovanile. La concorrenza politica è sparita, il voto è impegno di pochi, così l'appartenenza è solo professionale. Merito delle novità vaticane con la morte di Papa Franceso e l'arrivo di Papa Leone? Due personaggi diversi, almeno al momento. Costruite un mondo più umano, cantano in coro. Giubileo dei Giovani a Tor Vergata. Un’ora prima del tramonto un milione di ragazze e ragazzi, sulla spianata con il volto commosso di Leone XIV, mentre attraversa in auto scoperta i vari settori e li saluta, come quando si affacciò alla Loggia delle Benedizioni, appena eletto, la sera dell’8 maggio. Arrivato nel varco centrale, è lo stesso Prevost a prendere il grande crocifisso ligneo dalle mani dei giovani e portarlo a piedi fino all’altare, accompagnato da decine di ragazze e ragazzi che si siedono sul palco accanto a lui. Il Papa Nuovo come lo chiamano i giovani pellegrini è atterrato in elicottero nello stesso luogo in cui la generazione dei loro genitori incontrò Giovanni Paolo II, venticinque anni fa, nella Giornata mondiale della gioventù di inizio millennio. Veglia di preghiera, e poi la notte all’aperto in attesa della messa che il Pontefice celebrerà a conclusione del Giubileo dei giovani.
I sacchi a pelo, le tende, le bandiere con i colori di 146 Paesi. La speranza è il tema del Giubileo e i giovani arrivati a Roma da tutti i continenti mostrano che un altro mondo è possibile. Se Putin eTrump lo vogliono, senza scomodare Xi Ginping.
massimo lugaresi
lunedì 4 agosto 2025
Pesce Azzurro
Mattia Sartori, la sardina prodiana, è entrato ufficialmente nella politica bolognese. Si diletta su Chiamami Città, con l'attenta condivisione di Maurizio Melucci, in una ardita proposta che dovrebbe svegliare i dormienti riminesi. Al posto delle immobili, vincolate ed intoccabili colonie, arriveranno (forse) stupendi grattacieli, vista mare? Mostra però di conoscere poco il puntino sull'Adriatico, quando "sgrida" i cittadini contrari alla nascita impetuosa di nuovi supermercati. Quel mercato è nelle mani di una potente invenzione romagnola. L'ex pesciolino azzurro è perdonabile, il suo tutore giornalIstico un pò meno.
Colonie abbandonate, vincoli inutili, così in riviera si blocca tutto, ex Italy-Italy, a Rimini fine di un incubo durato generazioni. Questo è il succo dell'articolo sul famoso blog dei pensionati comunisti, ancora piddini. Dopo decenni di trattative che hanno soddisfatto solo i legali, tra il Comune e la Soc. Rema della famiglia Maggioli, finalmente esce il sospirato accordo. Francamente non ho capito che c..c'entri la corrente radical chic, che guida (?) il Pd, con il benessere turistico, sparito per altre ragioni. Furbizia che aumenta l'audience dell'articolo? Condivido la necessità di scelte, non solo coraggiose, ma lungimiranti e soprattutto sostenibili, da un settore in crisi (mascherata) da troppo tempo. Il numero degli alberghi è stato decimato dal mercato che ha sempre ragione. Cosa proporre per rianimare l'industria che ha caratterizzato il nostro dopoguerra? Non fate concorrenza a Gnassi, inventore di stupendi titoli per disastrosi progetti. La colpa degli alberghi vuoti non è addebitabile all'assurdità dei lungomari e Ztl collegate. Siamo, eccetto qualche rara eccezione, fuori dal mercato europeo. Vedere più gente vestita che fa il bagno è sintomo di innovazione? La lettura dell'articolo sembra spostare la colpa sulla Sovrintendenza che ha svolto correttamente il suo lavoro, se conoscete la storia della Murri. Giovane assessore, portai in giunta nel 79/80 la demolizione della Colonia, non ancora vincolata. Al posto avremmo creato un attraente giardino sul mare. Anche allora esistevano radical socialisti. Sapete chi ha sempre avversato i possibili interventi immobiliari ai fini turistici sulle colonie? La nostra Associazione Albergatori. Trasformarle in resort sul mare, magari lussuosi era concorrenza insostenibile? Sembra che Mattia Sartori abbia abbandonato le acque salate dell'antagonismo, per iniziare la prevista carriera politica, agevolata. Buona fortuna.
massimo lugaresi
domenica 3 agosto 2025
Il Paesaggio di Milano
Su Dagospia ho letto la durisima sentenza (abbreviata) di Repubblica sul Paesaggio dominante Milano. La relativa Commissione aveva assunto, secondo il racconto del giornale piddino, a più non posso, condivisa da Dagospia, un potere esorbitante le sue competenze. Strapotere urbanistico che rende impossibile lo svolgimento nell'anonimato, con la semplice accondiscendenza dell'assessore. Se le cose sono quelle descritte, la retata diventa obbligatoria. C'è un altra versione attendibile. Il troppo rumore iniziale, per il nulla dopo qualche anno, con i personaggi però fuori da tutto. Nei dispositivi accusatori si legge che la Commissione Paesaggio era un "mercimonio della funzione pubblica". Accusa pesantissima, sempre da verificare, che travalica il penale ed entra prepotentemente nella politica ad altissimo livello. Estate horribilis per il Pd. Da qualche settimana c'è un tiro a segno, con casalinghi cecchini implacabili. Il Gip accoglie le richieste dei Pm. La pianificazione della città era finita in mano ad un ristretto gruppo di potere, generatore di meccanismi clientelari e conflitti d'interesse. Sembra abbiano trovato anche le maledette mazzette, mascherate da parcelle. Termino, non voglio partecipare al populismo da piazza. Rimane impossibile che quanto viene pubblicato, si potesse svolgere in intimità. Questa non passa, sempre sia vera. Siamo alle sentenze
giornalistiche leggibili nei giornali più accredati presso le procure. Il processo quando ci sarà riuscirà (forse) a chiarire certi aspetti scandalosi oggi pubblicati. Fosse vero quello che riporta il giornale siamo al commissariamento. Passerà tanta acqua (sporca) sotto i ponti del Naviglio.
massimo lugaresi
sabato 2 agosto 2025
Andate e Propagandate
Eludere, proteggere, prosperare, così i Matvienko (chi?) continuano a operare in Italia, nonostante le sanzioni. Fondazione inattiva, residenza stabile e nessuna attività economica reale tra le Marche e San Marino: così la famiglia dell’oligarca russo ha costruito un sistema formalmente legale, ma opaco. Prossima sanzione sarà contro l'opacità. L'intelligence di Linkiesta continua l'instancabile opera per la corrente Davos, contro la Russia di Putin. Ossessione ed incarico padronale. Non so chi siano i Matvienko, ne quale pericolo possano rappresentare, sembra però che sia in vigore la ricerca di una scusa (sostenibile) per nascondere l'ennesima sconfitta americana. Poi ci meravigliamo e scandalizziamo se, dalla Russia, con precisione, ci mandano gli elenchi dei loro nemici. La guerra in Ucraina prosegue nello stile gatto con il topo. Importante non mostrare l'ennesima dura sconfitta dei procuratori bellici. Intanto fiutato il vento contrario, Donaldone si traveste nel Paperone che conta i miliardi incassati giornalmente. E noi paghiamo, giustamente. Putin non cerca più la pace, superato il momento favorevole. E' la fine perfino ridicola di un sistema nato dopo la seconda guerra mondiale. Quello che faceva e rappresentava prima il governo stellato oggi è compito della Nato. Non è la stessa cosa. Noi rimaniamo nel limbo dei domestici ammaestrati ed ubbidienti. Molto diversa la situazione a Gaza. Siamo ben oltre lo sterminio. Sembra che la tragica operazione sia stata concordata e l'onda di antisemitismo sia la vittoria di Hamas. Mai come adesso la sinistra è in fuori gioco perenne.
massimo lugaresi
venerdì 1 agosto 2025
In Ginocchio da Trump
La pallina da golf di Trump ha colpito l'Ursula Von der Lyden e la sua (nostra) Europa. E' stata una partita impari. La nobildonna tedesca viene ricevuta nel resort del campo da golf in Scozia per dare all'incontro una evidente disparità di forze. Ce la siamo cavata con il 15% su quasi tutto, ma sembra sia stata una debacle politica. Anche le diverse valutazioni dei due protagonisti aumentano la confusione. Le note dagli Stati Uniti divergono in diversi punti dal testo rilasciato dai bastonati europei. Sembra che gli aspetti più pesanti per l'economia dei sudditi siano in futuro. Il gas lo andremo a comprare da Donaldone pagando solo quattro volte più di quello del nemico (?) Putin. La politica dei dazi vede l'america di Trump vincere su tutti i fronti amichevoli. La Commissione Ue avverte che l'accordo non è giuridicamente rilevante. Era la diciannovesima buca? Naturalmente i 27 paesi viaggiano sparpagliati. Chi sull'esenzione sul vino o noi e Spagna sull'agroalimentare. La Germania sui farmaceutici. L'intesa sui dazi sta spaccando l'Unione europea e la Commissione corre ai ripari tentando di limitare la propaganda vittoriosa di Donald Trump.
E lo fa sottolineando che molti aspetti vanno ancora concordati e che diversi annunci della Casa Bianca sono a dir poco imprecisi: dagli acquisti di armi a quelli di gas, dai farmaci agli alcolici. Vedremo cosa ci costa ancora un bacino di Trump. La Ducetta è in rigoroso silenzio. Noi siamo, da tempo, abituati alla genuflessione stellata.
massimo lugaresi
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