mercoledì 13 agosto 2025

Ferragosto di Pace?

Ursula, Meloni, Starmer, Merz e Zelensky, non vi conosco. L'invidiabile (da chi?) intelligence di Dagospia ci regala un'altra previsione dell'area rearmata. I promotori bellici europei sono stati esclusi dal Ferragosto di Pace, mentre gli sherpa stanno già cercando una soluzione che possa sembrare meno dolorosa. Si trovano i due indiscussi protagonisti del lungo conflitto Europa-Russia che non doveva iniziare. Lo sconfitto non è solo un comico, frettolosamente rivestito, ma l'Unione Ursula, prima di tutti. La nostra Ducetta è rimasta impantanata tra gli investitori del disastroso prolugamento, allietato da sanzioni che ci hanno colpito pesantemente. Spiagge ed alberghi, quasi vuoti, sono una delle conseguenze dell'amore sfrenato del nostro governo per l'ennesima guerra persa. Bussano pietosamente alla porta della (possibile) pace in Alaska. Partita di guerra viziata dalla presenza democratica americana, nelle vesti del procuratore di guerra, interpretata però da altri mercenari. Donaldone il presunto candidato al Nobel pacifista, consegnato, imprudentemente, perfino al guerriero Obama, cercherà di limitare la spartizione dell'Ucraina ed uscire vittorioso pacifista. La nostra Ducetta si è accodata, posizione che le riesce sempre bene. La Russia dovrebbe concedere le regioni occupate, compresa la centrale nucleare, in cambio della Crimea e Donbass. Si torna all'antico e (credo) si cancellerà per sempre l'ingresso dell'Ucraina nella Nato. Una figura talmente meschina che dovrebbe insegnare qualcosa agli ancora votanti, se ci fosse una alternativa credibile. Perfino Giannini cancella la Schlein da La Stampa.
massimo lugaresi