martedì 19 agosto 2025

Davos non si tocca

Nella bella cittadina svizzera che ospita annualmente il più importante ed esclusivo ritrovo di tutti i miliardari e guerrafondai del mondo, è scoppiato lo scandalo (silenziato) del suo fondatore Klaus Schwab, assieme alla moglie, accusati di abusi ed offese razziste. Una velocissima inchiesta interna lo scagiona e la casa della povertà va avanti come prima. Sono stati nominati i nuovi presidenti quasi nullatenenti: il capo di Blackrick e il miliardario svizzero Hoffman. Inutile dire quale corrente volenterosa foraggiano. Il World Economic Forum si pulisce da solo, il prossimo anno sembra sia inevitabile l'invito a Putin, ritornato a Mosca con l'alloro del vincitore annunciato. Queste notizie le attingo sempre dalla frustrata intelligence di Dagospia. Il blog con leggere (?) influenze piddine, non ha deciso ancora se iscriversi al coro dei volenterosi piangenti o godere per gli spiragli di pace che minacciano le bugie finora propinate. L'incontro con Putin non poteva avere un effetto più chiarificatore di quello ottenuto, nonostante le nostre reti televisive (unificate) siano rimaste attaccate alle false versioni finora irradiate. La vignetta dei belligeranti armatori europei che bussano alla porta chiusa in Alaska, merita un premio. La migliore ballerina sulla corda scivolosa è sempre la nostra Ducetta.
massimo lugaresi