massimo lugaresi
mercoledì 2 luglio 2025
No Prodi No
Quando un blog come Dagospia, rimuncia alla montagna di tette&culi accumulati, per intervistare Romano Prodi, significa che la disperazione ha raggiunto momenti non medicabili. Cosa poteva dire (ancora) il gorgogliante leader di un tempo che fu..disastroso? Nella mia lunga militanza nel Pci, quando volevi colpire pesantemente la guida, sentenziavi che non si occupava più dei problemi della gente. Il dramma è che (questa volta) Romanone ci ha preso. Diluvio di parole, con concetti talmenti vacui da essere reali: alle prossime elezioni non so chi vince (bugia consentita), non so cosa faranno Conte e Schlein (vero), non capisco più, sono un riformista. L'ultima sua grande impresa è venuta benissimo ed ha portato al governo un partito relegato per anni al cinqueXcento. Ha toccato anche i referendum, grande regalo alla destra che ha misurato il residuo valore della sinistra. Non si capivano nemmeno le domande. La mia Europa è diventato un condominio, dove devi votare all'unanimità e Orban blocca tutto. Termina affermando che non si può dipendere in tutto dagli americani. Lui li ha perseguiti? Trump è un cinico autoritario, non paragonabile al decisionista Biden, mentre la Meloni organizza meno conferenze di Putin. Si capisce perchè non lo cerca più nessuno.