massimo lugaresi
martedì 1 luglio 2025
Per un motivo o...
Per l'altro. Cosa accadrà nella destra italiana, il giorno che la Meloni, per un motivo o per l'altro (?) andrà a sbattere (dove?). Ce lo dice Cappellini su Repubblica, testimoniando la debolezza e ripetitività delle ragioni che hanno spinto anche l'opposizione giornalistica, al senza fine. Secondo uno dei writer più accreditati a sinistra, con o senza pride, se cade (ancora?) la Meloni, a destra non c'è un leader pronto, come nella variegata sinistra ed allora condisce l'articolo con gli ingredienti voluti. Salvini, naturalmente è fuori da tempo, Forza Italia ha solo Taiani e pochi voti, per cui secondo l'astrologo di turno, toccherebbe a Vannacci, il vero bersaglio dei disperati arcobaleni. Mala tempora nella Repubblica di Stefano Cappellini, meglio sognare, senza chiedere la testa della Schlein, utile per i fine settimana di caos, decisi da Landini. Contro chi e cosa dovrà misurarsi l’opposizione di centrosinistra, ammesso che abbia un capo e una coda, quando sarà il momento di farlo? Siete sicuri che la Meloni sarebbe l’ultimo possibile punto di equilibrio della coalizione di centrodestra per come è stata negli ultimi trent’anni? Dopo di lei, sono finite le soluzioni? E' vero che in questo momento (due anni) non ci sono alternative alla sua leadership, credo però che il governo di centrodestra sia alimentato dalla presenza di una sinistra radical sic ed insopportabile. Ci sono tutte le condizioni per la nascita di un regime di natura opposta, le componenti antagoniste, piano piano, come sempre successo, si adattano.