venerdì 25 ottobre 2013

Rinasce il Teatro

La stampa riminese e naturalmente l'amministrazione sta vendendo una grande menzogna alla città in merito alla ricostruzione di 'sto benedetto teatro. Nella realtà dei fatti il 99% dei riminesi se ne strafgrega di avere un teatro classico in centro e non sborserebbe una lira per ricostruirlo. Che sia tutto oggetto di mistificazione ne è prova il copioso utilizzo di figure retoriche, e da parte dei media locali appiattiti sulle posizioni della maggioranza, e dalla comunicazione istituzionale della maggioranza stessa. "Ferita", il Galli sarebbe una ferita: bah! Chiedete in giro, alla casalinga di Voghera, al pastore sardo, al bracciante lucano se egli lo considera una ferita da suturare a suon di DECINE DI MILIONI DI EURO che dalle nostre tasche passano a quelle delle imprese e dei consulenti ed esperti vari, chiedete. "La città si riprende il suo teatro": altra figura retorica che allude a un consenso unanime che non esiste nei fatti ed a qualcosa che venga "finalmente" ripreso. "Il teatro rinasce" è una 'personificazione', ossia si attribuiscono caratteristiche umane a oggetti inanimati e potrei continuare. Quando si ricorre così abbondantemente a un linguaggio figurato si maschera la verità. La Verità in ordine ai lavori al Galli è questa: "nei decenni sono stati sperperati decine di miliardi in lire finiti nelle tasche di furbi; non vi è alcuna necessità di ricostruire un'opera architettonica danneggiata dalla guerra; questo genere di lavori attirano malaffare come mosche al miele; non vi è periodo peggiore di questo per chiedere sacrifici ai riminesi; la città è piena di 'omologhi contemporanei' di un teatro del passato: Novelli, Palas, 105 Stadium etc.; questo obbrobrio morale una volta terminato costituirà un COSTO; il teatro fu costruito 150 anni addietro per motivi e di Campanile e di business; "motore culturale" ( espressione usata dal Sindaco, altra figura retorica) è una espressione vuota. Mandare via poi quei poveracci, lo scrivo senza intento offensivo, che commerciavano nei paraggi è un ulteriore atto di sprezzo verso la gente che lavora e che dovrà mettere mano al portafogli per suturare 'sta 'azzo di ferita; l'erba che vi cresceva sulle pareti tanto enfatizzata è tipica degli 'atri muscosi': è Parietaria ed è molto coreografica se limitata. Direi che era molto meglio quando utilizzato come palestra con qualche milione si sistemava alla meglio visto che soldi non ce ne sono e invece l'operaio si indebiterà fino al collo per comprarsi una inutile Roll's Royce. Sarah Amati

Fuori Servizio

La notizia è apparsa sul web ed è subito sparita. Ma è difficile che non faccia rumore. Da uno studio di Mediobanca risulterebbe che quasi il 10% (9,50% per gli amanti dell’esattezza) dei crediti delle banche italiane è “dubbio”. La cosa ci fa venire in mente un articolo del nostro vecchio amico “Cancelliere” del 14 agosto di quest’anno che intitolammo “I trombettieri”. Il bello di quell’articolo, è che gran parte delle riflessioni era dedicata proprio alla situazione di pratica insolvenza degli Istituti di credito italiani. Proprio quello stesso giorno il Governatore Visco affermò che le banche italiane “erano solidissime” (sic !). Oggi, tornando a Mediobanca, lo studio comparso e scomparso sul web, afferma che i “crediti dubbi” rappresentano l’81% del patrimonio netto delle banche italiane (!!!). In pratica saremmo già al suicidio, tuttavia il nostro amico, sentito telefonicamente, fa due osservazioni. La prima che lo studio di Mediobanca, per quanto finalmente faccia un po’ di realtà sulla reale situazione è ancora troppo ottimistico. La ragione è la solita: super valutazione delle garanzie immobiliari che oggi dovrebbero essere svalutate radicalmente, nonché l’enorme mole di debito pubblico italiano detenuto dalle nostre banche. La seconda osservazione che fa, conseguente alla prima, è che le probabili perdite sui crediti praticamente azzerano il patrimonio netto e questo spiegherebbe la protervia degli Istituti nel fornire dati e la guerra informativa tra la BCE e il sistema bancario mostrano che in qualche modo, gli attenti lettori del web (è inutile cercare sulla carta stampata ormai vittima consenziente dell’autocensura) avranno percepito. Morale: purtroppo … ancora una volta il nostro amico “ci aveva preso” per così dire. In più, sul “fronte credito”, nei prossimi tempi ne vedremo sicuramente di tutti i colori. Ha già cominciato Carim, diventata padrona di piste vuote. Infatti è un continuo accadere di eventi nel mondo della finanza. Si va avanti, uno scandalo dopo l’altro. Specialmente negli Stati Uniti. Non è ancora calato il sipario sul teatrino dell’innalzamento del tetto del debito pubblico che già i media americani rilanciano la notizia dello scandalo che ha per protagonista una tra le principali banche di Wall Street, J.P.Morgan Chase. E’ la più grande banca statunitense per patrimonio, e la seconda al mondo nel 2012, dopo l’istituto HSBC, un sesto degli americani è suo cliente. A settembre J.P. Morgan Chase ha patteggiato, con le autorità britanniche ed americane, per aver commesso reati analoghi a quelli dei dirigenti della Lehman Brothers. Come è noto, quest’ultima nascose le perdite dichiarando ricavi inesistenti per ingannare i clienti, i partners e le autorità di vigilanza.  Avendo compiuto tutti quei trucchi contabili, c’è oggi qualche garanzia che non vi siano vicende analoghe, non ancora note? Il 17 ottobre i media hanno riportato la notizia che J.P.Morgan Chase ha introdotto dei limiti sulle transazioni in contanti dei clienti e vietato bonifici internazionali. La scorsa settimana la dirigenza ha inviato una lettera ai propri correntisti notificando che, a partire dal 17 novembre prossimo, la banca limiterà le operazioni in contanti,  inclusi depositi, ritiri e servizi agli ATM a 50.000 dollari al mese. Alcuni giornalisti, non certo italiani, credono che sia solo l’inizio. Tutti pensano alle telefonate intercettate della Merkel, i nostri giornali riempiono pagine con avvistamenti di ripresine, come i russi di Galli od il piano industriale del Fellini popolato dai più felici creditori al mondo. L'impressione mia, questo non dice niente, ma soprattutto del Cancelliere che sia in arrivo un Bing Bang bancario di portata incalcolabile, proviamo i Bancomat, se sono fuori servizio è un brutto segno.

giovedì 24 ottobre 2013

Socialmente Inutili

Non si dà un gran messaggio con queste iniziative che prevedono i lavori socialmente utili (presentati ieri i dati nel riminese) per chi pescato a guidare in stato d'ebbrezza invece dell'arresto riservato a chi rubacchia biciclette, supermercati etc. Benissimo pene alternative al carcere ma il messaggio che si manda è quello che si tratti di un reato di poco conto mentre così non è perchè l'alcool è spessissimo implicato in incidenti mortali, pirati che scappano etc. In fondo si vuol dire: "suvvia, questi non sono delinquenti allo stesso modo in cui lo è un disperato che ruba una bici od una sfilza di salami al supermaket, questi sono parte del consesso sociale, sono come noi..." chiudiamo un occhio verso questi onest'uomini che sbagliano. Però il Cds prevede pene fino a un anno per i delinquenti alcolici e sono anche troppo basse. Inoltre, si legge, questi col vizio di alzare il gomito che mettono a rischio l'altrui vita vanno a socialmente lavorare in comodità: anagrafe e altri uffici comunali dico almeno mandiamoli a pulire i cessi, rattoppare le strade... mi viene da dire scusate "spalare la m." o no? E' che la giustizia si mostra sempre più indulgente quando il reato è riconosciuto come qualcosa in cui può incorrere, via, "una brava persona".
 A.Guglielmo Z.

Una Mozione al Giorno

I piddini presentano Una Mozione al Giorno, pensando di levarsi l'incubo delle elezioni di torno. Non ho resistito al piacere di una pur veloce lettura e devo dire che quella di Matteo Renzi ha una impaginatura, un linguaggio nettamente migliore, perfino convincente Morolli105. Non fate battute del tipo che ci vuole poco, che il bambino deve soffrire di qualche forma d'incontinenza, non lo abbiamo visto seduto sulla comoda poltroncina del consiglio comunale per più di quindici secondi. E' vero che li ho ammirati in una serata particolarmente sfigata per una banda smanata e poco convinta dello stare assieme. Mancano di forza e convinzione personale, sono guidati da un giovane/vecchio democristiano, passato da vestale dell'urbanistica etica in versione margheritina a difensore delle 88 varianti melucciane per trovarsi indenne accanto al moralizzatore dei mattoni spariti. L'unico che non ha cambiato niente eccetto il peso è Zerbini, un perfetto Letta in salsa riminese, buono per tutti i brodettini, a patto che vi sia un pò di religioso sughetto. Simone Bertozzi .....deve decidere cosa fare dopo questa esperienza per lui non entusiasmante. A Rimini esiste una contraddizione in termini tra fare politica e giornalismo. Gli altri hanno fatto un tutt'uno, lui ancora è in mezzo al guado. Però il ragazzo non è male. E' vero che i miei discepoli hanno avuto tutti il merito di avermi tradito già al secondo canto del Gallo di Melucci. Non ne ho indovinato uno. Matteo Renzi non rottama più, ma cambia verso come un merlo in amore. Non minaccia con la comica rottamazione che ha portato la Rosy alla guida dell'Antimafia invece dell'Arci...o piuttosto il MiglioreD'Alema ad impadronirsi dei segreti dei servizi. Piuttosto è vera la storiella dei due agenti NSA che si sono addormentati intercettando Letta? Hanno ripiegato sul cellulare della Padrona senza perdere tempo con sudditi obbedienti. Cambiare verso è il titolo della mozione. Cambiare verso c’è scritto all’inizio di ognuno dei tre capitoli. Cambiare verso è ripetuto per ben ventidue volte all’interno del documento, tanto per rendere chiaro il concetto. La rottamazione è un termine che appartiene a un’altra epoca, non roba di qualche mese fa. Anche la stampa dell'inciucio è sgomenta, Rep sta adottando una tattica attendista si è schierata troppo presto per il Sindaco del Pd, mentre il Corriere rimane fermo nel sostegno a prescindere al marito della collega. La mozione sfiora il comico quando avverte che vuole cambiare il gruppo dirigente. Come dire che a Rimini rimangono in due. Il congresso del Pd largamente deciso sarà una passeggiata renziana, i risultati della provincia di Vitali sono chiari. A Riccione su 30 votanti i due terzi sono per il Toscano, Santarcangelo, Verucchio sfiorano la solitudine, solo il Carlino pubblica i dati della misera e scandalosa affluenza, quelli di Rimini ancora non li conosciamo, vincerà il seggio del..Lungomare.

Piccola Piazza D'Arti

Nasce un nuovo luogo di aggregazione dove insegnare i mestieri alle giovani generazioni. Quali mestieri? Quelli in cui possono forse meglio esprimersi già dalla tenera età come la musica o il teatro. Sabato scorso 19 ottobre ha così inaugurato con un Open Day la “Piccola Piazza d’Arti” di Rimini un progetto ed un “luogo condiviso del pensiero e della vita” dove un gruppo di persone con competenze nelle diverse discipline artistiche (teatro, musica, design, danza, fotografia…) si è messo insieme, già lavorando insieme da molti anni ed alcuni già da tempo anche nell’ambito della Comunità Papa Giovanni XXIII. Piccola Piazza d’Arti è anche un luogo fisico, un salone (dietro lo store di Pittarello sulla consolare sammarinese) quasi quadrato (simile proprio ad una piccola piazza). Il pomeriggio è stato affollato e con tante ‘esibizioni’ strumentali e canore che hanno coinvolto specialmente i più piccoli. Un luogo aperto a tutti nel vero senso della parola. Come già scritto non esercitano improvvisati mestieranti ma veri e propri professionisti riminesi (alcuni molto conosciuti nell’ambito musicale nostrano) della musica, del canto, della danza, della fotografia e del teatro. E’ stato un pomeriggio decisamente insolito, divertente, che ci ha fatto uscire per un momento dalle brutture del quotidiano. Una piazza d’altronde crediamo serva anche a questo, ad incrociarsi, vedersi, dialogare e per un attimo dimenticare per dedicarsi alla bellezza di un mestiere. 
 @markollen

Comunicato M5Stelle Rimini

4° mesiversario dell'Interrogazione sul TRC.
La presente è per invitare la stampa, la cittadinanza tutta e i colleghi del Consiglio Comunale al 4° mesiversario dell'Interrogazione sul TRC. L'appuntamento è per le ore 18 davanti alla sede del Consiglio Comunale. Sembra ieri che l'abbiamo fatta eppure sono già 4 mesi che stiamo aspettando una risposta. Non importa che per il TUEL ( art 43 comma 3 Testo Unico Enti Locali) il termine massimo previsto sia un limite invalicabile di 30 giorni. Non importa nemmeno che siano accaduti, proprio in questi giorni, fatti relativi al TRC che richiederebbero quantomeno una presa di posizione da parte dell'Amministrazione, considerata anche l'apertura di un'indagine della Procura a riguardo. Importa solo il nostro desiderio di condividere il traguardo dell'attesa record di 4 mesi, nella certezza di un Partito Democratico ridotto ai minimi termini. E pensare che nell'interrogazione chiedevamo semplicemente la posizione della Amministrazione Gnassi sul TRC e sul comportamento schizofrenico bipolare del PD in provincia su questa opera da 100 milioni di euro. Con Riccione che farebbe qualunque cosa per fermarlo e Rimini che invece sostiene l'opera, almeno ufficialmente. Invitiamo il Sindaco a non rimanere ulteriormente con la testa sotto la sabbia. Questo comportamento, oltre a essere ambiguo, pavido ed opaco, rischia di rovinargli acconciatura e camicie. E sappiamo quanto lui ci tenga. Dunque con l'occasione del 4° mesiversario invitiamo tutti festeggiare insieme a noi, offriremo ciambella e vino fino ad esaurimento a chiunque voglia condividere la nostra gioia. Nell'occasione non costringeremo nessuno a rispondere a domande scomode onde evitare la cattiva digestione.
 Movimento 5 Stelle Rimini

Tra Renzi e Gnassi

Con diversi giorni di ritardo rispetto alla data fissata sono uscite, sul sito del Pd, le mozioni congressuali dei quattro candidati alla segreteria del partito. Ognuno di loro con lo stile che gli appartiene, senza smentirsi. Matteo Renzi Zerbini abbandona la diplomazia dichiarando per l'ennesima volta che vuole cambiare il gruppo dirigente che ha perso e le idee che non hanno funzionato. Il Pidi si dovrebbe assumere il ruolo di custode del bipolarismo, non del protagonista di hard inciucianti, proponendo una legge elettorale che cessi la dieta del povero Giachetti. Per non perdere bisogna cercare voti oltre il recinto, ha aggiunto il Sindaco di Firenze, Quì cominciano i problemi e qualche timida perplessità visti i risultati precedenti. Chi esiste oltre lo steccato democratico? Intanto la debole palizzata è stata infranta con i due governi delle larghe intese, per gli elettori quasi normali è difficile dimenticare con chi e come hanno governato. Il concetto renziano tradotto nell'attualità significa andare a pescare nell'elettorato berlusconiano e...grillino. Se la prima riserva sembra francamente aggredibile per un leader che ha nel palmares una famosa cena con il Cavaliere, per il secondo forno nutro fondate certezze che lo trovi non solo chiuso ma fornito di tanti babà piddini in doverosa uscita dal serraglio dell'inciucio. Perchè ho titolato presupponendo una qualsiasi assonanza, magari fashion tra Renzi e Gnassi? Ad avvisi vince nettamente il Sindaco di Rimini, in prospettiva però non sembra esserci partita. L'unica gara sulla quale esiste un forte dubbio sul vincitore, sono le assenze dai Consigli Comunali. Non conosco la controfigura di Renzi, mentre ormai è un mito quella di Funelli. Stiamo finendo l'esame dei Bilanci della Galassia Cagnoni, parametrandoli con quelli di Bologna e Milano per inviarvi un messaggio d'incoraggiamento a...Privatizzare al più presto i dodici capannoni e la splendida conchiglia, come ha fatto Moratti, il petroliere ambientalista, con l'Inter piena di debiti. Chissà se in Indonesia esiste un altro come..Thoir? Mettete l'avviso su Ebay, con la base d'asta molto bassa, stile Reti Gas. Sperando che qualcuno abbocchi. Se non si ottengono i voti di coloro che non hanno votato il Partito democratico alle precedenti elezioni, si perde. Devo ammettere che Matteo è simpatico, come sono i toscani presi con modica quantità e non rifilano quattro goal in dieci minuti. Anche lui come Veltroni propone sempre una rivoluzione che comprenda scuola, fisco, lavoro, toccando perfino il numero dei sindacati. Ed allora cominciano a cadere le residue speranze anche del badante il famoso cane nero viserbese. Quante volte abbiamo sentito parole e promesse, un Pd fatto di amministratori, deputati e circoli è esattamente l'attuale. Mancano gli elettori ma quello è un problema irrisolvibile. Gianni Cuperlo l'ex segretario della Fgci insiste sulla necessità di collocare subito il Pd nel Pse, per contribuire ad allargarlo e rinnovarlo. Sottolinea l'importanza del ruolo del sindacato. Propone di portare il deficit dal 2,5 previsto dal governo al 2,7 per cento, in modo da destinare circa 3 miliardi agli esodati, all'occupazione giovanile e a un programma straordinario di investimenti. Visti da destra o da..sinistra sono gli stessi perdenti di sempre.