mercoledì 8 ottobre 2025

Macron

Il maschione francese ha preso un'altra briscola, solo politica. Lecornu, ex premier francese il più "breve" della storia ha spiegato che non c'erano le condizioni per restare primo ministro. Per Macron e i suoi rearmatori è un bel cetriolone, verdura o ortaggio, non disdegnato. In tre anni a Parigi hanno cambiato cinque primi ministri. La sinistra va all'attacco, la destra lo fa da sempre. Stanno valutando la mozione di sfiducia con buone probabilità di vincere e sciogliere il parlamento. Sarebbe un duro colpo per i rearmatori a nostre spese. Vedranno un drone sull'Eliseo. La France Insoumise (LFI), in seguito alle dimissioni del premier Sébastien Lecornu, chiede l'esame immediato della mozione di destituzione del presidente Emmanuel Macron. Le Pen dice che la farsa è finita e chiede lo scioglimento del parlamento. Lecornu non ha retto neanche un mese alla crisi politica in cui è precipitata la Francia, dalle elezioni europee del giugno del 2024. Intanto parte la richiesta della nostra Ducetta: vengo anch'io? Si, tu si. L'invincibile premier non vuole rimanere fuori dal Piano per Gaza. Il nostro governo è pronto ad offrire i (pochisimi) medici negli ospedali di Gaza City ed i carabinieri del Coespu, centro di eccellenza, per addestrare le nuove forze dell'ordine. Giorgia Meloni entrerebbe nel "board of peace" presieduto dal presidente Usa, insieme all'ex primo ministro britannico Tony Blair. Il governo italiano lavora al piano di pace presentato dagli Stati Uniti ad Hamas e Netanyahu. Nelle riunioni preparatorie al ministero degli Esteri, in raccordo con la presidenza del consiglio, si discute del contributo che l'Italia fornirà alla fase di ricostruzione. E i pilastri appunto sono tre. Sul piano politico, Meloni punta ad accomodarsi nel board che gestirà la transizione. Segnale politico, che confermerebbe la vicinanza con Washington. A proposito: mezzo governo, da Santanchè a Lollobrigida a Giorgetti, sarà nella capitale Usa alla fine della prossima settimana, per la cena della National Italian American Foundation, a cui dovrebbe partecipare lo stesso Trump. Ho condiviso con Repubblica di Elkann le notizie, dopo la splendida e rinnovata esibizione della mia Juve. 
massimo lugaresi