massimo lugaresi
lunedì 13 ottobre 2025
Prime Reazioni
Le prime reazioni alla trattativa di pace tra Hamas e Netan, sono arrivate. Dopo decenni di scontri sanguinosi, fino alla carneficina dell'ottobre 2023, con 1200 morti e 250 ostaggi, la pace voluta da Trump, meritava il Nobel. Hanno intrapreso il difficile cammino, intanto vengono consegnati gli ostaggi rimasti prigionieri e Donaldone vola in Israele per i meritati applausi. La sinistra navigante è in stato comatoso, una debole rianimazione può arrivare dalla fedele Toscana. In caso contrario, chiude i battenti e si apre l'ennesima diaspora. Hamas non vuole consegnare le armi senza la costituzione della Stato Palestinese. Primo problema da affrontare prima che il controllo della Striscia venga affidato a truppe americane e paesi arabi, che hanno concesso il loro aiuto nella trattativa. Situazione complessa, con possibili cambiamenti nelle due fazioni. Sembra che il controllo delle milizie non sia feroce come nel recente passato, questo vale anche per la popolarità di Netan. Il rilascio dei 48 ostaggi detenuti dai militanti palestinesi a Gaza inizia oggi. Dimenticavo: uso l'intelligenza di Dagospia che condivide (sempre) quella de La Stampa, strettamente legata alle volontà israeliane. Occorre dire che (anche) le manifestazioni contro gli eccidi e le occupazioni di Netan hanno influito sull'esito delle trattative. L'ala più estremista non ha alcuna intenzione di mostrarsi sconfitta a seguito dell'entrata in vigore del piano di Trump per la fine della guerra a Gaza che vede, come primo passo, il cessate il fuoco, con liberazione di tutti e 48 ostaggi israeliani vivi e morti, in cambio di 250 ergastolani palestinesi e 1700 gazawi, che ieri sono stati trasferiti dalle carceri israeliane. Come in tutte le trattative nessuno vuole apparire lo sconfitto di turno. Succederà anche a Kiev quando (finalmente) il comico rivestito, finanziato ed usato, cesserà la disastrosa commedia. Sembra che la moglie abbia scelto l'abbigliamento giusto per la prossima migrazione.