venerdì 10 ottobre 2025

Senza Alternative

Il Campo Largo, abbandonato dagli elettori, sta massacrando il Pd. Il neo dramma è la mancanza di alternative, dopo la scelta, della Schlein&C, di abbracciare i più temuti avversari. I prefissi elettorali servono per mappare tutto il territorio dell'antagonismo al governo, ma regalano alla Ducetta, con doveroso passaggio azzurro da Taiani, la certezza e la durata del potere. Salvini lo accusa di avere salvato la Salis. Non si hanno certezze, solo supposizioni. Rimane la brutta situazione del Pd, come partito della sinistra che non piace. Dagospia interroga Goffredo Bettini, uno dei procuratori che hanno spinto per l'alleanza con l'avvocato del popolo, oggi natante. Rigira la frittata, affermando che anche Conte avrebbe pagato un prezzo per l'alleanza con il Pd. Il movimento lo pagherà sempre quando è costretto a governare. E' strutturato per l'opposizione, oggi traina il Pd, con la corrente che trascina la segretaria. La sconfitta è stata secca ed indiscutibile, nemmmeno il calo dei votanti è spiegazione convincente. L'unica alternativa sarebbe conquistare voti centristi, definiti moderati, ma il campo è uno dei più affollati. Nei mea culpa letti, ci sono state anche condivisibili ragioni, come il basso radicamento dei moderati o insistere con il fascismo rinato o lanciare volgari insulti alla Meloni che si muove a ritmi impossibili per la segretaria di pochi. La Premier arriverà (tranquillamente) al termine della legislatura, previsione non usabile per Il Pd e tutta la sinistra che gonfia le piazze, ma allontana dal voto.
massimo lugaresi