martedì 31 agosto 2010

Il Cavallo

L'altra sera, in una riunione con diversi albergatori, amici e curiosi di conoscere le nostre opinioni, l'incipit è stato un sodale attacco all'Amministrazione, attribuendo nel contempo molte responsabilità alla dirigenza vecchia/ nuova dell'Aia, stessa cosa. Hanno denunciato la presenza di troppi impiegati della politica, lautamente pagati, la preoccupazione di perdere il posto di lavoro li mette nelle condizioni di presentarsi con pieghe di fronte ai distributori di poltrone mai inferiori ai classici 90° gradi. Il secondo aspetto più organizzativo riguarda l'esigenza di passare dalla rappresentanza categoriale a quella territoriale, con un progetto gestionale, promozionale che dall'intrattenimento arrivi alla manutenzione. Una suddivisione precisa con i compiti del pubblico che non sono quelli di progettare Grattacieli o Cittadelle del Benessere sfocianti nei soliti invenduti appartamenti. La variabile temporale dell'azione proposta non può travalicare i 3/4 anni, intanto vanno trovate soluzioni ad alcuni problemi urgenti, non rinviabili:
a) Scarichi a mare anche attraverso interventi tampone.
b) Mobilità è necessario realizzare una rete di parcheggi d'attestamento, utilizzando la rendita di quelli a pagamento ed una circolazione per stanze che riduca il traffico sulle litoranee.
c) La Spiaggia deve essere integrata con il sistema ricettivo.
d) Individuazione: di aree dedicate alla musica all'aperto,
f) Esigenza di creare un sistema di alta qualità da realizzarsi nelle tante colonie marine, è intollerabile che da via Firenze a Rivazzurra per due chilometri fronte mare la vocazione turistica sia sostituita da scuole oggi, centri commerciali ed appartamenti domani.
d) Fascia di Libero Transito, per interessi di bottega si nega ai cittadini/ turisti la possibilità di passeggiare in riva al mare.
Una standing ovation è stata la risposta più stimolante, hanno chiesto come potevano fare per mettere in moto proposte attraenti e condivise, ognuno deve compiere la sua parte, mandando a casa i responsabili, non votarne i candidati, forse gli albergatori hanno capito che il cavallo di troia è dentro le stanze.