lunedì 23 agosto 2010

Lo Scontro

Lo Scontro è tra Nord e Sud, Berlusconi rischia d'apparire figura di secondo piano, il tema è fermare la Lega ed il federalismo. Se Fini non accetta  totalmente le proposte di Berlusconi, costruite per quel fine, la crisi è virtualmente aperta. Far cadere Berlusconi è pericoloso, rifatte a novembre le elezioni, la Lega, meno il Pdl, vinceranno largamente, senza ingombri per cinque (5) anni, i democrat spariranno dividendosi gli orecchini di Vendola. Il Presidente Napolitano, con l'errore dell'intervista all'Unità da farsi perdonare, dovrebbe dare un incarico per una transizione(?), non lo crediamo in grado in compiere un secondo sbaglio. I Fillini chiederanno ulteriori riflessioni, sapendo bene che l'indicazione di un Nuovo Presidente sarebbe un vulnus istituzionale, importante logorare immagine e lavoro realizzato, ottimo su alcuni versanti, il pretesto accampato di una legge elettorale nuova fa sorridere perfino Birguglio. In questa partita la figura di primo piano doveva essere Casini, la sua forza ha matrici ed identità sudiste, non può spendersi come interlocutore di una sinistra lacerata. Stupisce che l'emarginazione democrat venga rappresentata dal giornale di riferimento, in verità molto cauto negli ultimi tempi, come una vittoria nella speranza di mandare a casa Berlusconi. La crisi di questo partito non sembra finire, sono rimasti i mestieranti, bruciato anche Bersani, la speranza è riposta nella creazione di un carrozzone demomissino con Casini e Fini. Anche i più pessimisti come noi, non erano giunti a presagire un simile disastro culturale, si creano le condizioni per trasformare la Lega nel Partito del centro-destra-sinistra, a noi non spiace, meglio che nud e crud.