domenica 1 agosto 2010

Il Muro

Giorni or sono ci rallegravamo che il Muro delle Bugie sulla Spiaggia si fosse sgretolato. Siamo stati primi e soli ad iniziare la discussione, adoperando frasi e concetti forti, forse offensivi, alienandoci qualche vecchia simpatia balneare. Siamo stati osservatori attenti perchè meglio di altri avevamo ben presenti le cognizioni indispensabili per capire i problemi dell'arenile. Altri, quasi tutti non ci hanno seguito per pigrizia, viltà politica e giornalistica. Vi ricordiamo i passi più salienti della discussione in atto, per non farvi fregare dai vati delle brandine e delle conferenze stampa d'accompagno.
RINNOVI

Non è vero che nel codice della navigazione è sempre esistito il diritto di insistenza, fu introdotto alcuni anni fa, poi annullato dal Consiglio di Stato, perchè contraddiceva il principio generale per il quale ogni tipo di rapporto tra stato e privati deve avvenire in regime di libera concorrenza, sarebbe come inserire la norma che i dipendenti pubblici in pensione possano essere surrogati da familiari.
INVESTIMENTI

Il Piano spiaggia richiedeva agli operatori di costruire uno stabilimento balneare, tutti riconoscono l'esigenza di dare organicità alla spiaggia, già vent'anni fa si parlava di verticalizzazione. Nel fare questo non si chiedeva di rinunciare ad ogni singola concessione, ma semplicemente di accorparsi per realizzare lo stabilimento. E' assurdo che di fronte ad un interesse generale come un'area pubblica, la risposta sia stata che gli operatori non vanno d'accordo, una motivazione banale quasi offensiva, sarebbe come abolire i condomini per paura di litigare sulla pulizie delle scale. Se accorpiamo tre bagnini ed un barista ( tipico stabilimento balneare) si raggiungono mediamente 500 mq. al costo di mille euro al metro quadrato, la spesa individuale al massimo è di 150.000 per ciascun attore.
PREZZI IN SPIAGGIA 

Da sempre denunciamo che i prezzi in spiaggia rispetto al servizio sono troppo alti, prendendo ad esempo un prodotto di largo consumo come il gelato, non si capisce perchè un bar qualsiasi che magari paga 20.000 euro d'affitto contro i duecento sulla spiaggia, venda un ghiacciolo ad 70/80 centesimi, sul mare costa 100/120 centesimi ossia 2.400 lire.
REDDITO

Perchè invece di difendere chi evade, per ogni ombrellone e lettino affittato che corrisponde ad un numero non debba essere emessa regolare fattura come avviene per tutte le categorie?
Con una salutare passeggiata sulla sabbia, gli operatori del fisco, chiedono di mostrare le fatture emesse dove siedono clienti, difficile raccontare che sono tutti amici.
ABUSI

Il codice della navigazione disciplina il rapporto di concessione come  fiduciario, per chi commette abusi reiterati o non ottempera ad un ordine formalmente impartito è prevista la revoca e/o decadenza della concessione, in spiaggia sembra una legge fascista, per un dipendente pubblico, non certo la categoria più esposta, è regola da sempre, dopo due richiami formali sei automaticamente licenziato.
DIPENDENTI ED INFRASTRUTTURE

Possibile che per 10 (dieci) euro a salvataggio l'anno scorso abbiamo assistito alla chiusura della balneazione, la limitazione non riguardava una zona, come nel caso dei sigilli, ma l'intera spiaggia. In generale, sarebbe il caso, visto il numero degli incidenti mortali, attrezzare la spiaggia con presidi sanitari, che tengano conto dell'età media della clientela sempre più da Rio Grande ed espletare una prevenzione che non può riguardare la sola balneazione, sarebbe un servizio e richiamo turistico. Con la vituperata Azienda di Soggiorno avevamo un presidio ogni 500 metri, un coordinamento generale ed un servizio d'informazione telefonico diretto. Nel terzo millenio cosa costa posizionare un cavo in spiaggia per rete internet che diffonda notizie su clima, mare, ecc., magari inserendo la pubblicità, allo scopo di eliminare l'ormai obsoleto, fastidiso publiphono, da usare solo per emergenze. 
SPIAGGE LIBERE E LIBERO TRANSITO 
Riconoscendo giusta la regola che nelle spiaggie si paga, occorre creare a distanze umane tratti liberi, preservare quelli esistenti dalle furbizie bolognesi e dei padroni della sabbia, come Il bagnino che mette il paletto a filo e ruba quattro metri da una parte e dall'altra, senza contare l'immancabile rete da pallavolo proprio sulle aree confinanti. Sull'importanza del libero transito quale infrastruttura in assoluto più fruita da cittadini/ turisti abbiamo detto tantissimo, ma grazie a regole  inventate praticamente non c'è. Il caso più eclatante di questo assurdo è che le stesse persone che nella variante piano spiaggia hanno detto che questa fascia deve essere meglio preservata, quando scrivono l'ordinanza balneare la truccano affermando l'esatto opposto.


CI SAREBBE TANTO ALTRO PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE, CREDIAMO CHE QUESTO SIA UN BUON VIATICO PER INIZIARE UNA SERIA ANALISI SUL TURISMO BALNEARE.