martedì 9 luglio 2024

Sorpresa?

La sinistra vince a sorpresa le elezioni in Francia, ma nessuno ha la maggioranza. Nel secondo turno delle elezioni francesi, il Nuovo fronte popolare, grazie all'uso delle disperate astensioni, si è affermato come prima coalizione con 182 seggi, seguito da Ensemble del presidente Emmanuel Macron con 168 seggi e dalla (estrema)destra del Rassemblement National di Marine Le Pen con 143 seggi. Il primo ministro Attal si è dimesso. Da oggi per Macron si aprono le difficili trattative per la nascita di un governo, chiederà aiuto alla fantasia di Matteo Renzi. C'è un aggettivo che viene usato (sempre) dalla sinistra e spesso dal centro. La destra quando vince (spesso) è sempre di natura estrema, la Schlein con antagonisti da strada ed imbrattatori da monumento è descritta moderata, in particolare nel linguaggio incomprensibile. Un’assemblea nazionale senza maggioranza, titola Le Monde. Per ottenere la maggioranza assoluta necessaria a formare un governo servivano 289 seggi su 577. Sono stati quindi smentiti i sondaggi che davano un’affermazione netta del blocco di destra. L’affluenza è stata del 66,6%, mai così alta dal 1997. Da oggi per il presidente Emmanuel Macron si aprono le difficili trattative per la nascita di un governo. Il nostro Presidente invece non ha avuto dubbi. Il primo a gioire è stato Jean-Luc Mélenchon, il leader di La France Insoumise, il partito che dentro Nfp ha ottenuto il maggior numero di seggi. Mélenchon, ha invitato Macron a nominare un nuovo primo ministro del Fronte Popolare, celebrando la vittoria della sinistra, spiegando che d’ora in poi «la volontà popolare dovrà essere rispettata e che il presidente Macron dovrà "inchinarsi" ai risultati. Il Nuovo Fronte Popolare si era formato dopo il buon risultato del partito di estrema destra Rassemblement National alle elezioni europee del 9 giugno, quando il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron aveva annunciato immediatamente lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e convocato elezioni anticipate. Un’altra sorpresa è la relativa resistenza del campo macronista, che avrà 168 deputati, certamente lontano dai 250 eletti della precedente legislatura, ma ben al di sopra di quanto annunciato da numerosi sondaggi. Il popolo ha vinto con una presenza alle urne desueta in questi tempi dove votano solo i garantiti. Nella Nato sorgono le prime paure, in Israele anche. 
massimo lugaresi