lunedì 22 luglio 2024

Sparita

Quanti evviva (Piccari) dopo la presunta vittoria di Melenchon, preparata da Macron ed il suo fidato personal trainer. Contrordine compagni, il comunista francese è sparito con la possibilità di formare un governo. La nostra elegante Ducetta, dotata di una armocromista migliore, è in attesa che le correnti si stabilizzino. Il suo "idolo" Biden, spernacchiato, costretto ad un vergognoso ritiro, dalla sempre più ristretta cerchia del mondo amico, spesso suddito. Linkiesta, dagli ombrelloni quasi vuoti di Capalbio, intuisce che la fine di France Insoumise è iniziata. L’isolamento di Mélenchon, dopo gli applausi di Chiamami Città, modera gli entusiasmi della sinistra italiana, con la penna (triste) di Mario Lavia. E' stato un frenetico, ma breve ballo. Il rapido isolamento politico di Jean-Luc Mélenchon e della sua France Insoumise era ampiamente prevedibile. Solo i commentatori superficiali ed eccitati, la sera del 7 luglio, secondo turno delle elezioni legislative francesi, potevano eccitarsi. I nostri adulatori, abituati con il modello Schlein, devono inventare distrazioni per le masse dei cocali da informare. Uniti si vince ma desistenza non significa governo. Il Pd è (era) una delle tante alchimie che in questi anni la sinistra ha prodotto per arrivare al potere. Forse quella venuta meglio. Poi arrivò Matteo. Aspettiamno la prossima.
massimo lugaresi