giovedì 10 ottobre 2024

L' Ombra del Drago

Giorgetti è il migliore (largamente) dei ministri scelti (?) dalla Meloni. Apprezzato anche dai giornali d'opposizione, ha pensato (coraggiosamente) di tassare gli extraprofitti finanziari, per abbassare il nostro debito. Mario Draghi è naturalmente contrario. Deve trovare le coperture alla prossima manovra, criticata, nelle piazze da una opposizione antagonista e sessantottina, dimenticando i venti anni di regime piddino con debito galoppante. La tassa è temporanea e produce una copertura fugace nel tempo, non occorre essere banchieri di lusso, per capirlo. Le previsioni del Pil non sono incoraggianti, sta crollando la folle economia green, fondata sui monopattini, però inviamo miliardi per la guerra più inutile della recente storia. Dagospia non lesina i consigli, mai dati ai Gentiloni precedenti. Sapete cosa propone, per il momento, quasi silenziosamente la sinistra? Il ritorno di Mario Draghi. Doveva salvarci dal covid ed andare pomposamente al Quirinale. Fallite entrambe le prestazioni, viene usato in mancanza di altre argomentazioni e personaggi. Il Pd è cotto, tenuto apparentemente in vita ancora da qualche giornale in vendita e da La 7, la vera voce dell'opposizione. Il ministro Giorgetti ha proposto l'unica cosa definibile di sinistra, avanzata in questi grigi e appecorati anni. Un segnale per gli impunibili, condonati e versanti tasse all'estero. Nella compagine di governo c'è ancora la potente dinastia berlusconiana. Un (altro) conflitto d'interessi.
massimo lugaresi