massimo lugaresi
lunedì 3 febbraio 2025
Mattarella
Le spie (intelligenti) di Dagospia affermano, senza smentite, che il nostro Presidente, festeggiando i dieci anni al Quirinale, è diventato il più amato dagli italiani. La propaganda piddina, lo ha assunto come unica figura presentabile. Con l'arrivo della Schlein la cosa ha assunto aspetti tragici. I corifei del nostro giornalismo, si prestano al gioco che ha impedito a Mario Draghi, vero candidato del Pd, di sostituirlo. Per il vecchio politico siciliano è stata una passeggiata, la stessa della Ducetta contro la raccomandata da Prodi. Nell'omaggio pubblicato, sono andati fuori giri, scrivendo che sette italiani su dieci hanno fiducia in lui, però solo un terzo condivide le sue gentili picconate. Nel lessico del Presidente non ci sono imperativi, usa affermazioni condivisibili. Intelligente e garbato equilibrio, sapendo che la larga maggioranza che lo ha eletto nel 2022, dopo le imposte vaccinazioni, oggi non esiste più. Al centrodestra, con i berlusconiani, veri piddini in crescita, non conviene aprire una guerra, dai risultati incerti, mentre la Meloni sta cambiando velocemente gli equilibri europei. Hanno cercato, con il premierato, di cancellare le poche, ma decisive prerogative presidenziali, concesse dalla costituzione e ridurre l'arco temporale in scadenza nel lontano 29. Ogni messaggio, anche il più scontato e doveroso, viene enfatizzato dai vari Breda, inseriti in ogni giornale della cosiddetta sinistra. Del totem rimasto ai reduci delle Oscure Botteghe, apprezzo sinceramente lo stile, appartenente alla politica fondata sui partiti, oggi spariti o cancellati perfidamente, da chi voleva sostituirli, con qualche comico.