domenica 23 febbraio 2025

Chi semina vento..

Raccoglie tempesta. Così recita l'antico proverbio biblico. E' arrivata. Trump e Putin stanno rovesciando il mondo ed il Dragone sorride sotto gli inesistenti baffi. Improvvisamente il bardato, spesso inutile raggruppamento di paesi e nazioni, chiamati Europa, escludendo (volutamente) il più importante e potente abitante, si trova spiazzato e messo nell'angolo degli esclusi. Un affronto che il galletto francese ed il tugnino incazzato, non digeriscono. Sono però entrambi sul viale del tramonto, dopo avere diretto l'Unione prodiana per venti anni. La nostra Ducetta era arrivata ai piani alti della politica, facendo (bene) l'unico lavoro concesso agli italiani: cameriera di sala comando. E' talmente impegnata nel cancellare origini e provenienze che si trova sulla stessa lunghezza d'onda dell'incomprensibile Schlein. Intanto il Pd si divide ulteriormente in sottocorrenti, talmente meschine da mostrare i finanziatori, cancellando scandalosamente anni di storia. Il sistema politico americano è spietato. Chi vince prende tutto e può cancellare tutto. Trump ha stravinto, mostrando impietosamente la debolezza del predecessore. Ha cancellato anche anni di assoluta obbedienza ai dettami atlantici, mettendo un freno, forse perenne, all'interpretazione dei gendarmi nel mondo. Non è solo una azzeccata definizione, ma il ruolo che nel dopoguerrra gli States hanno svolto, spesso violentemente, viene abdicato. Gli Stati Uniti hanno bisogno di cure particolari con l'immenso debito pubblico che sta tracimando. Donaldone si rinchiude nei confini dettando spesso ordini che devono essere eseguiti. Le ancelle europee fanno smorfie soprattutto quelle ancora presenti, definite democratiche. Si allineeranno anche loro, così come la Nato. In questa confusione di ruoli e presenze, i grillini guadagnano una boccata d'ossigeno e voti provenienti dai contadini Pd del campo largo. Giusto così. Un conto sono i legami familiari della Picerno, diverso il comportamento di tutto il partito. La scusa della Elyy,  non la pubblica nemmeno Repubblica.
massimo lugaresi