lunedì 10 febbraio 2025

Noi e la Libia

La Stampa, gemella giornalistica di Elkann, pubblica un articolo, con una serie di considerazioni (serie) sui rapporti tra Noi e la Libia. Spiegano meglio della Schlein e perfino di Matteuccio che si ritiene un esperto conoscitore anche di quella parte di Africa. Anche lui, nella non breve apparizione governativa, si è ben guardato a modificare i rapporti sottoscritti con quel paese. Dagospia ha condiviso, per "sporcare" le condivisibili ragioni di stato, firmate allora dai piddini di primo pelo. Tira l'acqua sporca al mulino del Pd che in questi anni con personaggi (lontanamente) colleghi dell'attuale segretaria, ha cercato lo stesso rapporto della Meloni. Stanchi degli scioperi fine settimana, hanno cercato il colpo grosso. La premier si è rifiutata di presenziare al tiro a segno, mentre il Tribunale dell'Aja si è sfilato ed ha smentito azioni contro il nostro governo. Ho letto una mole di dichiarazioni da sinistra, gonfie di presunzione e ingiurie, contro gli avversari, definiti incapaci ed imbecilli. Preoccupa che milioni di cittadini siano diventati così. Siamo solo agli inizi del cambiamento epocale della strategia statunitense. Però tutti sanno che farseli nemici non è augurio di lunga e fortunata vita. L'Europa dovrà camminare da sola, sarà lo spettacolo più avvincente. Sulla Striscia di Gaza ci sono già le prenotazioni delle nuove colonie israeliane, pagate anche da Donaldone. Lo scopo di questa guerra: eliminazione di Hamas, anche nel futuro ed una sola nazione.
massimo lugaresi