martedì 10 settembre 2024

I Bravi

Niente da dire. La Sangiuliano Story ha mostrato ingenuità, pochezza e stupidità, nell'ennesima vicenda preparata e venduta impeccabilmente, mentre il governo Meloni,  vero bersaglio, veniva colpito pesantemente. C'erano state le prime avvisaglie appena la premier venne eletta. Avevano colpito personaggi di contorno, anche familiare ma la Ducetta è sempre uscita elegantemente, mantenendo intatto il vantaggio elettorale. La regia delle intelligences, legate all'opposizione, credo alberghi nei giornaloni che nessuno legge, ma vengono utilizzati come armi pericolose per gli ingenui occupanti il potere democratico. Dagospia è il covo degli incendiari di professione. La storia di Sangiuliano avrà un sequel televisivo. L'accanimento democratico ha due ragioni, perfino comprensibili: l'impossibilità di formare una coalizione alternativa, con il fallimento del campo largo usato solo in occasioni locali, in regioni apparentemente ancora piddine e, soprattutto, la modestia e l'incapacità della segretaria eletta dai nemici. Credo siano quelli gli elementi scatenanti l'inferno del gossip. Clinton ebbe un trattamento signorile e quasi un perdono. I grillini vivono una antica diaspora tra l'inventore e l'usurpatore, ma l'ipotesi di accucciarsi accanto a Renzi, sotto la guida del ditino con 3 cittadinanze, credo sia, per loro, una eutanasica soluzione ed un regalo a Di Battista. Ho previsto la permanenza della vicenda su Dagospia e giornaletti collegati, per almeno un mese. Coperta impeccabile che permette di non mostrare la Schlein, una delle più grosse disgrazie della sinistra, dopo gli imbrattatori. I professionisti di Repubblica imperversano, dandosi il cambio nel colpire l'indifeso personaggio, ormai giunto al patetico. Se ci fate caso le prediche moralistiche, vengono da un partito in cui nel ventennio di potere, è successo tutto e molto di più, ma sono indirizzate al "bersaglio" Meloni. Occorre dire che questa storia, nemmeno originale, è stata preparata accuratamente, con una escalation di avvenimenti e presunte verità, davvero encomiabile. Si capiva che la destra non era preparata al potere da gestire, dopo i 70 anni nel ghetto. In alcuni campi, come la cultura, c'è stata una bestiale reazione degli occupanti. Radio, televisione, cinema, teatro e soprattutto le Stampe giornalistiche sono ancora appannaggio dei beneficiati dai precedenti governi. La Ducetta ha i "quasi" nemici in casa, rappresentati dal centro guidato dai rampolli di Berlusconi. Pensate davvero che il leader sia il monoespressivo Taiani? Sembra che questa vicenda di corna e mata hari campane, abbia prodotto un risveglio delle speranze democratiche. Lo vedremo nei prossimi appuntamenti elettorali. Non è nemmeno strano che il tutto sia stato organizzato nel momento di massima difficoltà del Pd. Anzi.
massimo lugaresi