massimo lugaresi
martedì 3 settembre 2024
Il Ministro della Cultura
Una delle investiture più pericolose. La sinistra (tutta) si ritiene padrona assoluta del compito educativo. Di solito l'assalto all'occupante abusivo della poltrona è un compito dei giornaloni più attrezzati, aiutati occasionalmente da Travaglio, il toreador che infilza il malcapitato già indebolito da Repubblica, Domani, qualche volta perfino da La Stampa. Sembra però che il malcapitato Sangiuliano abbia cercato la facile polemica. Governi che dal dopoguerrra ad oggi si sono sempre dimostrati specchiati protagonisti, senza ascoltare dettate od imposte preferenze verso amici e spesso compagni, si trovano al cospetto di una figura della cultura ministeriale che "vorrebbe" imporre una sua conoscente. Mai successo nell'unica penisola con porti sempre aperti e ius per tutti. Il povero ministro Sangiulanese sta scontando il trattamento salviniano, in particolare quello dedicato a La Russa, un altro cercatore infallibile di polemiche. Per festeggiare la settima settimana di silenzio della Schlein, il ministro acculturato è un prelibato bocconcino. Il campo largo è arido, non si riesce a coltivare, tanto meno concimare. Il Pd è più diviso del Milan, mentre la mia Juve sta allarmando Gravina e l'equipe neroazzurra che comanda, senza rispondere alle pericolose domande sulla proprietà. Il compito di allestire la coreografia fotografica dei presunti scandali è affidato alla regia di Dagospia. Tette&culi e foto, sono corollari usati sapientemente. Condimento attraente per esacerbare l'argomento. Poco importa la durata e la fine di questi scandaletti. Importante non accendere i riflettori su quello "politico" che scoppia nel Pd. Vogliono il sacrificio di Sangiuliano.