massimo lugaresi
sabato 15 marzo 2025
Dagospia: Tu Quoque?
L'intelligence (riunita) di Dagospia ha sentenziato che il Pd è finito gambe all'aria, sempre mostrando qualche strano genere. La linea definita anti-europeista della Schlein imbeccata dal mentore Landini, contraria al folle riarmo europeo, ha "spaccato" la direzione democratica, lasciando alla democristianeria occupante, il compito di ricucire le correnti. Doveva succedere prima o poi. La guerra di Netan aveva costretto i partigiani della pace a nascondere l'amata bandiera palestinese e dimenticare le marce. La guardia imperante, quella di Prodi e Zanda, con la recente intrusione dell'Alessia Moriani, cercano di impedire alla loro ex allieva di rompere l'armocromatico partito. La mancanza di potere ha accelerato le crepe, aumentando le distanze dei protagonisti. Sembra che gli ex comunisti siano con la Elly, mentre i cosiddetti riformisti, cercano un leader "diverso" dalla Schlein. Partito ondivago, indeciso, imbelle, portato a spasso nelle piazze da Conte dopo averlo purificato nei numeri. Solo Repubblica vede sempre il Pd in ascesa, come la Juve con lo stesso padrone. La rivoluzione di Trump ha colpito il mondo, iniziando la cancellazione della cultura imperante e del nostro vino. Non a caso gli attori che la promuovevano lasciano le ville hollywoodiane. I dazi imposti sembrano le nuove armi di Trump. Al solito il nostro paese recordmen del debito pubblico riceve le briscole più sonore. Abbiamo concesso agli States di impadronirsi della penisola dopo averci bombardato a raso, sempre dopo che i "nemici" russi avevano sconfitto il nazismo. Non abbiamo più la gigantesca protezione americana e i geni europei trovano subito un nemico per riarmarsi. Saranno gli eroi di Davos.