mercoledì 12 marzo 2025

Battaglia Persa

Il Metromare è un Trc odiato fortemente dai grillini "first way", più flebilmente dalla destra, con il centro sempre in vigile attesa. Ha provocato la fine politica e prematura di Camporesi, leader riminese a 5 stelle, allora temuto, che ebbe l'ingenuo coraggio di sfidare Cagnoni. Dopo un lungo lavoro, seguendo il canovaccio caro ad Attila, pagato sonoramente, sembra servire solo per lo spaccio veloce, su pista protetta. Il Metromare Rimini-Riccione è un’opera inutile e liberiamo il liceo "Serpieri", sono le condivisibili proposte di Giuliano Lanzetti che hanno provocato la risposta di Maurizio Melucci, nella sua omelia domenicale, dal pulpito di Chiamami Città. Lo pensano gruppi di cittadini e alcuni “maître a penser” locali. Opinione radicata non solo in chi non prende normalmente il servizio pubblico ed usa l’auto privata. Melucci però pensa al contrario, ora che si sta prolungando il Metromare verso la Fiera e con i nuovi progetti di arrivare a Santarcangelo (strategico) e Cattolica nella zona sud. Il pericolo è però "triplicare" un errore perdonato, se pensiamo che la Fiera è dotata anche di una "sua" stazioncina, ma rimane il fatto non entusiasmante che è l'unica fonte per il nostro turismo in affanno. L'idea di "giustificare" un fallimento previsto è cara a Melucci come trovarsi vincitore nella disputa demaniale. Questa idea dell’inutilità del Metromare ha origine anche in un funzionamento non sempre adeguato. Problemi di sicurezza, denunciati più volte. Un’indagine sulla soddisfazione della clientela 2023 colloca il servizio urbano di Rimini all’ultimo posto in Romagna per quanto riguarda la sicurezza. Non sempre gli orari vengono rispettati, nessun controllo sui mezzi per il pagamento dei ticket e compagni di viaggio che trovi in tutte le stazioni. Il mio ex compagno di lungo viaggio, ha ragione quando afferma che il Trc doveva essere l'epilogo di una razionalizzazione del trasporto pubblico, non la rigida struttura che non ha nemmeno i collegamenti (promessi) con la nostra infelice mobilità, che soffre le Fiere. Anche sugli scioperi del Serpieri viserbese ha ragione. Un diverbio è diventato una "fogheraccia" scolastica con castighi esagerati. Melucci vecchia scuola, rimane una delle rare voci pensanti.  
massimo lugaresi