giovedì 20 marzo 2025

No ReArmEu

La noiosa macchina della pace di Schlein è la migliore garanzia per Meloni, così Mario Lavia ha sentenziato su Linkiesta. Toglietemi tutto non la mia Ursula. Una caduta della (cosiddetta) sinistra dal ridicolo nel patetico. Il (suo) Pd abbandona ogni ambizione riformista e si rinchiude in una sinistra identitaria con Fratoianni, Conte e Landini. Per (tentare) di battere la Meloni, andavano benissimo anche i Tesla familiari, quando tocchi le armi di Davos significa disubbidire alla religione imperante. Non è neanche vero che una opposizione così è il miglior regalo per la destra al governo. Anche in quello schieramento ci sono profonde divisioni, destinate ad incancrenirsi. Quanti sono i cittadini che non condividono l'altalenante atteggiamento della destra? Una tornata elettorale sarebbe la corretta risposta. Pochi quelli che la vogliono, troppo rischiosa per tutti, eccetto i grillini che giustamente si smarcano dal Pd, diviso malamente. Non è più la vecchia distinzione tra l'occidente del gendarme americano e l'unione sovietica, sfociata solo in una guerra fredda. Le parti si sono mescolate e rovesciate. Putin e Trump dialogano e costringono l'Unione Ursula a seguire il nucleare maschione Macron e l'antica passione bellica dei britannici, esuli dall'Europa. La posizione del Presidente Mattarella è nota, mai come adesso sbandierata apertamente. La Giorgia Meloni cammina sulla fune, interpretando diversi copioni, per mantenere la maggioranza. Taiani sguazza nel comodo centrismo, rappresentato però da personaggi destinati a scomparire. I punti di riferimento dell'occidente cambiano, il trumpismo viene scelto come nemico, anche con valide ragioni. Gioca tutto con la pace e la cessazione delle guerre. I dazi sono il prezzo che paghiamo? Nessuno aveva pronosticato una rivoluzione di tali dimensioni. Il Buono diventa Cattivo, i Brutti rimangono tali.
massimo lugaresi