massimo lugaresi
domenica 23 marzo 2025
Ondivago
Quando compare, troppo spesso, Draghi, significa che il Partito di Davos rappresentato dai tailleurs della Ursula, è messo male. Chiedere 800/900 miliardi per una futura ed auspicabile guerra contro la Russia (solo?) è sintomo da lettino della psicanalisi. Mentre gli ex padroni del mondo, in versione ridimensionata, "trattano" con il dittatore Putin per cessare una guerra voluta da loro, ma affidata in procura al comico rivestito, l'Unione Ursula ha ingaggiato Mario Draghi per convincere i partiti italiani alla riedizione della Marcia su Mosca, però adeguatamente vestiti. Dovremmo aumentare a dismisura il debito, mentre i rapporti tra America e Russia stanno convergendo verso un necessario e salutare disgelo. E' cambiata anche la conformazione politica dell'Occidente. Prima il ruolo degli States era inevitabilmente supremo, oggi il peso della Nato viene scaricato sull'Unione Europea. Il maschione francese si arroga il titolo di condottiero senza voti e spinge verso l'armamento. Il nucleare lo fornisce lui. C'è stata una prima fase di sbigottimento tra i fedeli camerieri europei, noi in testa, grazie alla Ducetta che deve indossare panni diversi da quelli storici. Risultato: il Pd si è clamorosamente spaccato, nel silenzio di quasi tutta la stampa. Non poteva non accadere. Per venti lunghi anni ha lucrato sulla diversità rispetto al passato da rigoroso interprete dei voleri e piaceri della sinistra. Il miscuglio prodiano ha agevolato il camaleontismo del potere diviso con tutti. Siamo soli, senza la guida imposta dalla guerra persa. Anche la nostra politica si dovrà adattare al cambiamento improvviso. I beneficiati, quasi miracolati, sono i grillini di Conte, totalmente diversi da quelli storici, legati a Grillo. Sono gli unici interpreti dell'opposizione senza sconti, con poche proposte realizzabili. Sempre meglio delle lacrime a 3 cittadinanze della Elly. Non ha niente, proprio niente da condividere con la sinistra italiana, tanto meno con il comunismo dolce. Ho sempre sperato che l'ondivago viaggio del Pd si concludesse contro il muro della storia.