massimo lugaresi
sabato 22 novembre 2025
Non si può dire
Stiamo assistendo a due guerre, in cui la propaganda investe cifre simili a quelle militari. Gli effetti italiani sono evidenti, con la fortissima divisione procurata. Non solo tra le due coalizioni maggiori ma anche dentro. Il centrodestra per ovvie ed antiche ragioni è meno diviso del lacerato Pd e può usare il bostik delle poltrone di governo. A sinistra l'imbarazzante segretaria oltre al ditino puntato, non è in grado di esibire. Si fa trascinare da Landini, capace solo di organizzare scioperi per pensionati, rompendo la faticosa unità sindacale. Leggo Linkiesta sempre più velocemente da quando ha gettato la maschera, mostrando continuità radical chic con le spiagge deserte di Capalbio e (peggio) con il rearmatori di Davos, a nostre spese. I danni provocati dalle sanzioni alla Russia sono interminabili e ci hanno proiettato al fondo del rinascimento europeo. Finita la spinta del Pnrr, ci collochiamo per crescita, occupazione ed inflazione agli ultimi posti dell'Europa Ursula. Lo slogan abituale di Linkiesta, quasi una preghiera, è affermare "Per fortuna Mattarella c'è" a dispetto dei consigli che riceve. La componente brutta nella storia del consigliere incauto è stata la chiusura dello scandalo che a parti invertite avrebbe assunto gli aspetti di una Epstein Story. Sono gli effetti di una maggioranza che ha smantellato un ventennio di potere quasi assoluto. I più colpiti hanno ragito e non è finita.

