lunedì 9 maggio 2011

Debolezza

La debolezza del Pd non si ferma ai nostri confini, la fine della discussione sulla guerra di Napolitano è la conferma dell'inesistenza democrat, sono usciti massacrati e divisi, i prossimi Re Magi Chiamparino e Renzi, spinti dalla sfiga Veltroni sono le ultime possibilità prima della chiusura per insolvenza. Il Cavaliere ha incoronato Tremonti come erede, sperando di venire ricambiato con il Quirinale, il cerimoniere è già in stato d'agitazione, rimane il fatto che il partito che incasserà di più sarà la nostra Lega, diventata senza tanta fatica, il punto di forza del Governo e riferimento per probabili e diverse alleanze future. Il tempo che intercorrà fino alle prossime elezioni ci riserverà grandi sorprese, il Terzo Polo è saltato per il fallimento di Fini, il Pdl si dovrà cimentare a Roma e Rimini nel tentativo di darsi una piccola parvenza partitica, con regole certe e democratiche, il Pd cambierà forma e forse nome, se pensano di raccattare voti usando la spuntata arma dell'antiberlusconismo, senza avere proposte, idee, programmi alternativi ed uomini credibili, saranno sempre dei deboli perdenti in un sistema senza alternanza. Le polemiche di una campagna elettorale non tanto sottotono quanto squallida nei comportamenti e nelle proposte, sono alimentate da un'intera classe dirigente che governa da sessant'anni e vuole far credere di essere stata in esilio. Hanno incoronano l'erede legittimo di questo disastro, pensando di turlupinare il popolo riminese con l'elegante presenza, la mise in occasione della calata della Rosy era impeccabile. La Bindi è stata costretta ad affermare che presenta un programma innovatore, ha la fortuna di confessarsi da sola ed assolversi. Forse lo abbiamo già detto: votiamo Lega sempre più convinti.


P.S.
L'Emma Bernabè ha bisogno di lezioni demaniali, non è argomento per Lei