domenica 4 agosto 2024
Cau
In questi giorni stanno uscendo sulla stampa parecchi articoli in cui ci si lamenta sull’organizzazione sanitaria partendo da Rimini a tutta la zona della Valconca, e’ brutto uscire con la classica frase del “ Noi lo avevamo detto”, e’ da tempo che noi ce ne usciamo pubblicamente, ma come al solito la gente fino a quando non prova non crede. Siamo molto contenti che finalmente qualche medico ha deciso di raccontare alle persone come non funzionano i CAU. I centri di assistenza e urgenza sono praticamente degli ambulatori di guardia medica potenziato dalla presenza di uno o più infermieri e di uno o più oss (operatore sociosanitario). Nel CAU viene trattato solo il codice verde e bianco ovvero quelli di minima gravità, che potrebbero nella maggior parte dei casi essere trattati dai medici di famiglia. Infatti il termine CAU è fuorviante visto che la lettera U significa urgenza, il termine in ambito sanitario rappresenta un evento improvviso, spesso imprevedibile, che mette in pericolo di vita la persona interessata se non viene effettuato, entro pochi minuti, un intervento di soccorso in modo tempestivo e professionale. Fermo restando che la professionalità del personale medico e infermieristico è assolutamente indiscutibile ci chiediamo come può il medico fare un intervento su una urgenza se non ha a disposizione i mezzi perché gli sono stati tolti, esempio esame degli enzimi in caso di sospetto infarto. Come se non bastasse dobbiamo anche mettere a conoscenza la cittadinanza, dobbiamo ripeterlo all’infinito finché le cose non cambiano che l’ambulanza destinata al trasporto del paziente dal CAU al pronto soccorso è la stessa destinata alle chiamate di emergenza, questo significa che se l’ambulanza è impegnata nel trasferimento non può essere utilizzata per la chiamata di emergenza. Questo problema sarebbe di facile risoluzione basterebbe mettere una ambulanza destinata principalmente ai trasporti interni. Ma non è finita qui, infatti hanno ben pensato di eliminare MIKE 9 l’auto medica che era di base presso l’ospedale di Riccione e che copriva anche la zona della Valconca. Bene così facendo a Rimini hanno una media di tempo di intervento di circa 8 minuti, stiamo larghi, bene la zona del distretto SUD è ben distante fra questi tempi visto che l’auto medica parte da Rimini. Bene a questo punto ci sorge una domanda ma i cittadini della Valconca, di Cattolica di Misano di Riccione e di San Giovanni in Marignano non hanno gli stessi diritti dei cittadini di Rimini e della Val Marecchia? Mi sa che noi siamo di serie B…….e pensare che qualcuno in campagna elettorale aveva promesso di riaprire il Pronto Soccorso, dove e quando non si sa.La situazione sanitaria’ ad oggi purtroppo va sempre peggiorando ….Sulla salute non si scherza, i tagli sulla sanita’ Romagnola stanno portando solo problematiche, in questo periodo con il Turismo e’ un disastro !!!!!
Noi non molliamo , continueremo a raccontare come stanno le cose , le favole lasciamole a chi ci vuole credere , purtroppo la realta’ non promette niente di buono . Camilla Cereda e Fabio Avanzolini membri del Comitato SIAmo Sgm