massimo lugaresi
giovedì 1 agosto 2024
Israele non perdona
Titolo da spaghetti western quello cubitale di Dagospia. Il solito capo o vice di Hamas ucciso è (largamente) sufficiente alla appecorata stampa occidentale, italiana in particolare, per "festeggiare" l'ennesimo bombardamento, con strage allegata, di Netan, diventato il più famoso accendino di guerra. Naturalmente la stampa d'accompagno, quella che critica gli avversari poco democratici e fascisti, pur possedendo ancora la quasi totalità dei giornali, si accoda ai voleri americani pro Israele. Vecchia storia che continua. Dall'altra parte il nemico è l'Iran, con alle spalle il sostegno di potenze diverse dai palestinesi, costretti a sporadiche rappresaglie, attacchi di sorpresa ed attentati con kamikaze. Siamo molto vicini alla terza guerra su procura. Avrà il merito (mondiale) di incorporare le altre. Il premier ebreo sa che in novembre, anche per lui, cambia tutto. Vuole chiudere (per sempre), sterminando la questione palestinese. Taiani riesce, amabilmente, a fare finta di niente. Un vero professionista della diplomazia comandata. La Meloni stravince (da sola) in Cina.