mercoledì 11 dicembre 2024

Bingo

LInkiesta è in festa. Non c'entra la (unica) concezione immacolata o le prossime vacanze o un discorso comprensibile della Schlein. La ragione è politica, molto occidentale, anche se dista centinaia di kilometri dal Nazareno. E' caduto il regime degli Assad, durato mezzo secolo. Non ci sono state elezioni democratiche solo un cambio violento di padroni. Al posto di Assad è arrivato uno jhadista che, dopo cinque anni di galera americana in Irak, è diventato, improvvisamente, "moderato". Linkiesta, blog della compagnia radical chic, festeggiava (?) un cambiamento che potrebbe essere di gradimento delle stelle e strisce, se non ci fosse Donaldone. Intanto Netan ne approfitta per fare l'ennesima invasione, con la scusa della sicurezza israeliana. Avremo nuove colonie della pace. Ormai di Zelensky ne hanno le pa..piene tutti, eccetto Crosetto. La ragione dell'entusiasmo, francamente prematuro, risiede nell'appartenenza del dittatore Assad al club Amici di Putin. Però per mezzo secolo, ha tenuto lontano il fondamentalismo. Prima di gioire con la segretaria, aspettate la conferma delle promesse di Al-Jolani. L'ultimo Assad si è rifugiato in Russia, mossa sufficiente per scatenare il battimani di mezzo Pd. Questa vicenda è un altra spinta per la divisione della sinistra. Ha troppe sintonie con gli amari risvolti in Wietnam ed i recenti in Afghanistan. E' calato il silenzio americano e noi lo rispettiamo..in silenzio. 
massimo lugaresi