Francesco Merlo appartiene alla lunghissima fila di quelli che, con il patentino radical chic, possono dire e scrivere quello che vogliono. Di solito iniziano il lavoro nel Corrierone, stranamente ancora a sinistra, poi migrano nei giornali di Elkann. A proposito, la segretaria 3 cittadinanze a scelta, dopo la strigliata della Meloni, si è fatta vedere in una fabbrica (chiusa) da Tavares, dopo giornate di meditazione armocromatica. Con il ditino particolarmente agitato, ha detto che lei è dalla parte dei lavoratori con cui non ha mai condiviso niente. Il Pd, dilaniato, diviso ed inviso, gode di una buona crescita mediatica, ai danni dei grillini. Nel campo sempre più ristretto anche Conte "ricontato" da Grillo, si pente della scelta. Merlo Francesco esibisce l'indubbia bravura ed ironia, affermando che in Italia la pernacchia è il nostro destino. Meloni è l'imperatrice di Coattonia e se Berlinguer non fosse morto, sarebbe il Rizzo di oggi. Niente da dire hanno un radical di più. Dimenticavo: Papa Francesco è come Aldo Fabrizi, però Lilli Gruber è da 8 meno meno. C'è una differenza da colmare tra le due "culture". Difficile capire come gli italiani e (adesso) anche gli europei abbiano fiducia nella destra, alle volte estrema? C'è sempre un ditino cui attaccarsi.
lugaresi massimo