martedì 17 dicembre 2024

La Giustizia del Pd

In Italia c'è un festa per tutto. La Giornata delle vittime degli errori giudiziari invece è diventata quella della viltà. Il Pd, avendo, negli anni, incamerato quasi tutte le correnti, con quella democratica al comando, si toglie dall'imbarazzo festaiolo. E' naturale che la giornata ricordi Enzo Tortora, la più conosciuta fra migliaia di opere giudiziarie scandalose. Rimane, imperterrita, nonostante un referendum vittorioso, la "non" colpevolezza personale dei giudici. Su questo la 3 cittadinanze silenziose non alza il ditino. Troppi regali avuti in questi anni. Anche a Rimini, qualcuno se li ricorda, altri dimenticano di scriverlo. Siamo al punto che la vera l'opposizione oggi viene condotta nelle procure, con esempi ed interpretazioni, meritorie, almeno, di uno scranno parlamentare. Oltre alla lentezza abbiamo anche un fronte popolare che ci caratterizza. Il richiamo alla lotta contro il nascente fascismo, visto principalmente dai giornali di Elkann, produttore e seguace dell'automotive invendibile, trova alleati nelle toghe e nell'associazione più potente in Italia. Il via vai con l'Albania ha registi ormai noti a tutti. Hanno capito che nel peggiore dei casi si accomodano in parlamento. Ai miei tempi, trascorsi lungamente in giunta comunale, la giustizia italiana era vista e considerata di destra. Ricordo il primo processo politico- televisivo accaduto a Rimini, quello dei primi anni 80 che vide quasi tutto il consiglio comunale della città in diretta televisiva su Rai 1, allora gestita, dalla cristiana democrazia. Eravamo accusati di favori artigianali ed immobiliari a cittadini ed associazioni vicine alla sinistra. Oggi avremmo ricevuto riconoscimenti importanti. Rimango, dolorosamente iscritto, tra i colpiti innocenti. Non lo auguro (mai) a nessuno.
lugaresi massimo