lugaresi massimo
martedì 10 dicembre 2024
Socialismo 4 Stagioni
Abbiamo sperimentato, anche noi, la stagione del socialismo 4 stagioni. Craxi era il mentore. Per un periodo sufficientemente lungo, il Partito Socialista, con un modesto dieci per cento, ha governato l'intera nazione. Localmente ed in parlamento. Frutto di una visione che rispetto a (noi) comunisti li vedeva (almeno) venti anni avanti. A Rimini, nel giro di poche ore, ci trovammo all'opposizione, con lo stesso sindaco. Esperienza istruttiva. Oggi riesci a capire le difficoltà del Pd, ingigantite dalla Schlein, ennesima beffa di Prodi. La Francia, secondo il vangelo radical chic di Linkiesta, può uscire dalla crisi, separando i riformisti dagli estremisti. Il Parti socialista si è (naturalmente) aperto come fosse una vongola. Propone nuovi (?) scenari per il governo, che finalmente può provare a liberarsi della France Insoumise di Mélenchon e della destra di Le Pen. Così Macron riprende le redini del gioco. Capito? Permettere al maschione francese il galleggiamento, senza voti. Si fa questo ed altro. Importante non andare a votare, a meno non ci sia una corte che ipotizza ingerenze russe. Il blog radical, spesso chic, spera di staccare i riformisti dagli estremisti. Il partito socialista si dovrebbe staccare dalla casa di sinistra per andare con Macron, il Renzi d'oltralpe. Il segretario del Parti socialiste Olivier Faure, è stato ricevuto all’Eliseo e si è detto pronto a discutere di «concessioni reciproche» con i macroniani.
È un sussulto di responsabilità in un momento delicatissimo in cui la Francia ribolle, non una scandalosa scelta, senza il consenso dei cittadini. Tutto il mondo è paese, noi no.