lunedì 6 gennaio 2025

Divisi e Uniti


Sembra che la Schlein abbia ricevuto un ordine tassativo: dire qualcosa di sinistra. Le stragi di Netan continuano, fregandosene degli appelli di Biden e dell'inutile Onu. Non so quale sarà la reazione della sua potente cittadinanza o del papà ambasciatore, ma nel Pd la corrente ex comunista, sta conquistando la maggioranza silenziosa a dispetto della democristianeria iniettata dai Renzi, Gentiloni e Letta. Al punto che (disperati) pensano di fare o rifare un'altra Dc, infilando qualche socialista che fa sempre buon brodo. Il fatto che, anche questa volta, ci sia Romano Prodi nel gruppo, dovrebbe fermarli o organizzare una visita a Sarsina. Stanno arrivando gli effetti delle sanzioni, lo testimoniano le bollette preparate per l'inizio di un altro anno di sudditanza. Anche su questo argomento è sceso un silenzio connivente, solo i grillini, per quello che possono contare, hanno capito che stare vicino ai dem si assicurano un vitalizio elettorale. La segretaria multigender (cit. Dagospia) si allinea al M5S nella critica a Israele, chiedendo il cessate il fuoco, immediati aiuti umanitari e (pensate) l'embargo totale delle armi destinate a Netan, con il riconoscimento (tardivo) della Palestina. La fanciulla armocromatica, avrà vita (piddina) breve, per molto meno, giganti della politica hanno terminato, spesso brutalmente, il cammino. Ha però ragione: gli attacchi agli ospedali sono un crimine contro l'umanità, anche se non c'è mai stata.
massimo lugaresi