lunedì 6 gennaio 2025

Visita Casa Circondariale Rimini

Visita Casa Circondariale di Rimini del 3 gennaio 2025 Iniziativa: anche Natale in Carcere del Partito Radicale.  La visita si è svolta con la Partecipazione di Ivan Innocenti del Consiglio Generale del Partito Radicale. La visita si è svolta insieme al Consigliere del Comune di Rimini Giuliano Zamagni. La situazione presenta dei peggioramenti rispetto alla visita di agosto. I luoghi visitati sono la sezione uno, la sezione dei semiliberi e l’infermeria. La sezione prima conferma il degrado e il luogo malsano in cui le persone detenute e il personale penitenziario sono ormai da lunghi anni costretti. Celle con muffe diffuse, angolo cottura e cucina accanto alla tazza del Water, bagni senza docce e porte. Le docce in comune non funzionano, delle 5 presenti solo 2 sono considerate agibili per l’igiene personale e anche queste sono in condizioni non degne. L’AUSL già dal 2020 indica la prima sezione rischiosa per la salute di chi vi permane e non risolvibile con ordinaria manutenzione. Il magistrato di sorveglianza riconosce ai detenuti la condizione di “trattamento inumano e degradante”. Sono già stanziati due milioni di euro per la ristrutturazione dell’ala che comprende al primo piano la sezione uno e al piano terra la sezione sesta inagibile dal 2016 e in cui è prevista la realizzazione di uno spazio di lavoro nell’ambito della legge Smuraglia. L’inizio dei lavori da mesi è previsto imminente e le ultime indicazioni sono per gennaio, ma la direzione segnala che non sono state ancora date indicazioni per la gestione delle persone all’interno detenute e la preoccupazione è che se passa questo periodo invernale poi con l’avvicinarsi del periodo estivo per esigenze di carcerazione l’intervento possa slittare ancora. Utile è stato l’interessamento dei parlamentari Domenica Spinelli, Beatriz Colombo e Marco Croatti che a giugno si sono interessati degli stanziamenti dopo l’incontro con la direzione del carcere. Ora serve un ulteriore passo in avanti per la soluzione di questa inumana situazione. Una sezione del carcere di Rimini è esterna al carcere stesso. Caso che ritengo unico nel nostro paese. È la sezione semiliberi. Si trova in un edificio confinante con la recinzione del carcere stesso. È un edificio che il comune di Rimini ha donato al carcere molti anni fa. In questa sezione sono detenute le persone semilibere, detenuti che svolgono attività lavorative all’esterno del carcere nella comunità dei liberi. È un importante luogo di reinserimento della persona detenuta e del percorso per ridurre ed eliminare la recidiva. Dovrebbe essere un luogo principe per il reinserimento e per il percorso riabilitativo. Invece imbruttisce l’essere umano. La palazzina si presenta fatiscente e compromessa da evidenti crepe. I locali dove si cucina sono privi di aspirazione, con acqua che entra dal tetto e pieni di muffa. Le docce comuni non funzionano e gli interventi di riparazione precedenti hanno lasciato i pavimenti demoliti e con i tubi a vista. Le camerate dove pernottano i detenuti sono luoghi dell’orrore. Buie, sovraffollate, il soffitto da piove e i muri neri dalla muffa, aria irrespirabile e umida. Si notano sui muri i ripetuti inutili tentativi di rimuovere la muffa incrostata. Autentica vergogna per la nostra comunità. L’area sanitaria conferma nelle proporzioni la relazione del Garante Comunale di agosto “Attualmente non vi sono malati psichiatrici mentre i detenuti che soffrono di disturbi psichici o comportamentali sono 72, di cui 70 in terapia con psicofarmaci”. A fronte di questa situazione attualmente non è in forza uno psichiatra ed è prevista in ogni caso una riduzione del suo già scarso precedente orario di 9 ore alla settimana. Presenti 5 psicologi. La situazione è sottovalutata. Le persone detenute un giorno usciranno e se nel frattempo non è stato dato adeguato supporto psichiatrico e psicologico le problematiche si troveranno irrisolte nella comunità. L’ambulatorio sanitario lamenta l’assenza di specialisti. Ritengono che la presenza una volta al mese di pneumologo, oculista, diabetologo, infettivologo e dermatologo potrebbe migliorare considerevolmente la condizione di prevenzione nella popolazione penitenziaria e ridurre i costi di traduzione in ospedale. La sanità penitenziaria è in carico alle Regioni. Tra le diverse cose maturate durante il confronto con la Direttrice Palma Mercurio si segnala la condizione del trasporto pubblico. Il carcere è meta quotidiana di famigliari e personale penitenziario. Si aggiunge la necessità dei semiliberi che lavorano esternamente. Inoltre periodicamente vi sono corsi di formazione che interessano l’importante polo formativo che vede intere classi affluire all’istituto. Il servizio bus risulta essere molto carente e oggetto da tempo di critiche e richieste di affidabilità e potenziamento, da privilegiare le ore della mattina e della sera. Si è proposto di coinvolgere START Romagna in un progetto che veda la formazione di detenuti e la loro assunzione vista la perenne carenza di autisti che grava sulla società. Progetto già sperimentato nel bolognese con successo. Alcuni numeri. Le statistiche dell’anno 2024 comunicate al Ministero della Giustizia indicano in 109 le persone che hanno goduto di permessi e in 7 le persone ammesse al lavoro esterno. Sono invece 78 le persone inviate in misure alternative di cui 20 in detenzione domiciliare, 57 affidati a servizi sociali e uno espulso. Sono indicati in 407 i turni dei lavoranti interni. Il 3 gennaio 2025 abbiamo i seguenti numeri. Posti regolamentari 118, detenuti presenti 133, sovraffollamento del 113% Pianta organica personale penitenziario 139 unità, effettivamente in servizio 72. Il personale effettivamente in servizio è la metà del previsto. Detenuti in attesa di giudizio 47, il 36% del totale. Detenuti tossicodipendenti 55, il 42% del totale. 15 i detenuti semiliberi che lavorano.
 Ivan InnocentiCel. 3281041299