Nella confusione sotto il cielo (triste) del Nazareno, anche la propaganda spicciola, ma quotidiana delle gemelle informative di Elkann, si deve adeguare. Di solito cercano di mettersi sotto il potente ombrello di Mattarella o usare il plurale europeo al posto della debole ed insignificante voce di qualche democratico rimasto al potere. L'ultima voluta esagerazione è quella apparsa, non per la prima volta, su La Stampa, il giornale più supino ai voleri d'oltreatlantico. Sono in uno stato angoscioso. Dall'altra parte è ritornato il loro peggiore nemico, quel Donaldone che avevano dato per spacciato o imprigionato. Non bastasse, sembra che il prossimo presidente, sia per loro molto peggio. Elon Musk incombe. L'Europa (quanta?) schiera i grandi vecchi contro Elon Musk. Il discorso del (bollito) presidente tedesco Steinmeier sulle ingerenze dell'altro miliardario, al quale hanno aggiunto la Ketamina, medicina (dicono) diversa da quella di Zelensky. La correttezza e serietà di Mattarella, ha consentito di traguardare il decimo anno e relativo discorso. L'Italia sa cavarsela benissimo da sola, così ha detto contro ogni ingerenza. Volendo cavillare si può scrivere un libro sulla presunta auotonomia del nostro paese. Massimo Giannini, uno dei primi radical chic di mestiere, aggiunge il suo carico di veleno giornalistico: sembra (quasi) che si siano coordinati, consegnando volutamente a Mattarella una posizione antagonista. Non avrebbe festeggiato il decennale se avesse ascoltato i loro interessati consigli. Non sanno più a cosa appigliarsi, dopo avere perquisito (Inutilmente) anche il letto matrimoniale di Giorgia. Rimangono solo gli auguri.
massimo lugaresi