massimo lugaresi
giovedì 16 gennaio 2025
Non la zuzzano
Impaginare Dagospia è diventata consuetudine oliata. Foto hard a stufo, come i generi rappresentati nel quotidiano Pride informativo. Condivide (sempre) articoli confezionati dalla propaganda piddina "prevalente"nei giornaloni, lasciando a Marzio Breda, dell'ex Corrierone, il delicato trattamento del Presidente Mattarella. Da tempo coltivo una domanda da porgere al grande vecchio della piccola politica rimasta. Per sminuire, svilire, criticare, sbugiardare il meritato successo della Meloni, con il rilascio immediato della giornalista di tutt'altro sapore, usano i mezzi delle intelligences, quelle che vedono Zelensky vincitore di una guerra voluta e cercata, nei nove anni dall'ultimo patto di pace con la Russia. Ha prodotto più la vittoria di Trump di quanto il povero Rimba, guidato e sorretto dal folto numero di badanti, sia riuscito a fare. Questo vale soprattutto per Netan. I miliardi regalati a Zelensky, serviranno per ricostruire Los Angeles, la città degli angeli e capitale della cultura woke. Sta cambiando velocemente, una bella fetta di mondo e noi sudditi occidentali anche. I radical chic operanti nei dem soffrono di crampi e reflussi gastrici che nel blog delle tette&culi raggiungono momenti pericolosi. Hanno capito (non tutti) che sono caduti nel gioco della Ducetta, aiutati dal duo verde ed antagonista. La sinistra divisa oltre il sopportabile, si è inimicata, fortemente, stupidamente il consenso delle forze dell'ordine, insultate e ferite. Rimane Vasco, non è poco.