massimo lugaresi
mercoledì 2 aprile 2025
Sondaggio By Ghisleri
Condiviso e corretto da Dagospia. Secondo Alessandra Ghisleri per La Stampa di Elkann (solo) un italiano su 10, bontà sua, è schierato dalla parte di Putin, nella guerra in Ucraina. Non è finita, siamo all'aperitivo delle verità per Davos. Per la Russia del dittator scortese sono il 33,3 % dei leghisti e solo il 10,5 dei grillini. Stessa percentuale in Forza Italia, mentre il misero 1,8 % dei piddini intervistati, sta con Putin. Non è finita, la preziosa opera dell'Alessandra, aruspice della verità. Il 39,5 (importanti i decimali) non crede che Trump porti la pace in Ucraina, solo il 34,4 crede in lui, ma il 60,2 crede in una soluzione diplomatica. Scusi Alessandra ma cosa sta facendo Trump? Inutile dire che la risposta della Meloni è inefficace. Leggo l'originale articolo della Ghisleri, è un'altra cosa, sporcato dalla solita propaganda della cittadina svizzera. La maggior parte degli italiani è favorevole all'invio di aiuti umanitari all'Ucraina (37,5%), ma restia a inviare truppe militari (5,8%) o finanziare direttamente l'acquisto di armi (12,8%). Le ragioni possono essere ricondotte a fattori storici, culturali e politici. Di sicuro molti italiani, anche se condannano l'aggressione russa, sono convinti che l'invio di armamenti possa solo prolungare il conflitto, piuttosto che risolverlo. Il nostro Paese sta attraversando una fase economica difficile, con un'inflazione che morde e una crisi energetica che ha innalzato notevolmente i costi delle bollette. In questo contesto è evidente che l'invio di armi sia visto con una certa diffidenza (solo?) da parte di un cittadino su due, anche perché i problemi interni risultano più sentiti dalla gente. Per buona parte dell'opinione pubblica la guerra in Ucraina è sentita come un conflitto che sta riguardando direttamente Usa, Russia e Paesi dell'est Europa, escludendo la Ue e l'Italia che, giorno dopo giorno, risultano sempre più emarginate da qualsiasi accordo.La negoziazione diplomatica è la migliore soluzione per fermare la guerra nel cuore dell'Europa per il 60,2% della popolazione. Ci sono migliaia di società e giornali che compongono questa propaganda, pagata dagli States che Trump ha voluto cancellare. Sono convinto che i cercatori della pace in Italia siano molto più numerosi anche nel cosiddetto Pd. Tentativi di dare una ragione, dove una ragione non c'è. Continuerà ancora per mesi, la prima verità sarà l'esito delle elezioni ucraine, a meno che per Trump non ci sia la sbrigativa soluzione, spesso praticata in quel grande ma strano paese.