giovedì 18 settembre 2025

La Pulizia di Netan

Il condottiero di Israele è arrivato (quasi) alla conclusione della lunga, accurata, mortale operazione di sterminio del popolo palestinese. Non so come pensa di arredare, con il complice Trump, quello che rimane della Striscia, una volta popolata da 3 milioni di persone. Le forze, armate dagli Usa, sono entrate nella città, costringendo le nostre (appecorate) reti televisive ad immortalare l'ennesima fuga. Difficile fare graduatorie dei crimini commessi, questo merita il podio. E' entrato nella città con carri armati ed elicotteri, mentre i droni, non russi, hanno abbattuto qualche edificio. Il bilancio (di parte) al momento sembra striminzito, solo 62 persone. Lo Stato Maggiore dell'Idf però assicura che è solo l'inizio. Possono fare meglio. Mentre migliaia di persone fuggono dalla città, le famiglie degli ostaggi, ancora nelle mani di Hamas, marciano verso la casa di Netan, per salutarlo affettuosamente, dopo l'assalto che mette a rischio la vita dei prigionieri rimasti. Sembra riecheggiare, al contrario, la favola della lotta tra l'ebreo Davide ed il filisteo Golia. Il ministro della difesa israeliano più a destra (molto) di Netan ha assicurato ( anche lui) che sono solo all'inizio. Netanyahu ringrazia Trump per “l'incrollabile sostegno”. Il presidente Usa intanto assicura: "Israele non colpirà il Qatar". 
massimo lugaresi