giovedì 13 giugno 2024

Constatazioni Democratiche

Abbassato il sipario delle elezioni Ursula, che hanno visto arrivare la 3 cittadinanze, seconda con distacco, battuta, sonoramente, anche da Bonaccini, la propaganda ha iniziato l'oscuramento della storica vittoria a destra. Dagospia, con proverbiale correttezza, annuncia che non hanno vinto i Fratelli d'Italia, ma la Meloni. Poteva andare peggio, questo lo ripetono i giornaloni. La campagna l'ha fatta solo lei, mentre per il Pd i servitori del voto sono stati i cinque stelle scarse. I loro problemi elettorali si erano già verificati localmente, per scarsità e debolezza dei rappresentanti. Poi arrivava Grillo e sapeva condire la campagna. Conte è un modesto curatore del patrimonio rimasto. L'alleanza con il Pd è servita a prolungare la presenza della Schlein. Le preferenze sono andate al nocciolo, rappresentante il passato, costretto a subire il potere atlantico ed una guerra su procura. Ci sono gli antagonisti, tinti di verde, un campetto interessante per gli avvocati, meglio però esibirsi in Italia. Altra garanzia per la destra. Il governo nemico di Repubblica e dei due terzi abbondanti dei giornali, ha una polizza ventennale. L'allarme, per il momento silenzioso, secondo costume, riguarda anche Rimini. Le dimensioni della città, pericolosamente metropolitana, non permettono il modello Santarcangelo, sempre dotata di ottimi sindaci e, nello stesso tempo, a destra, continuare a correre per perdere. Credo sia questa la novità espressa da questa tornata elettorale. L'Europa non ne esce bene, più debole della precedente. La Von der Lyden potrebbe, almeno, cambiare sartoria. 
massimo lugaresi